Fanerozoico
Eone: Fanerozoico
Paleozoico
Ordoviciano
Era: Paleozoico
Hirnantiano
Ordoviciano superiore
Ordoviciano VI
Ordoviciano V
Ordoviciano
Darriwiliano
Ordoviciano medio
Ordoviciano III
Arenig
Ordoviciano inferiore
Tremadociano
445,6
455,8
460,9
468,1
471,8
478,6
488,3
L’Ordoviciano
Generalità
Fanerozoico
Paleozoico
Ordoviciano
Il nome Ordoviciano o Ordovicico deriva dagli Ordovici, il nome latino di un
popolo del Galles. È il secondo periodo del Paleozoico, successivo al
Cambriano e precedente il Siluriano, e va da 488 milioni a 444 milioni di
anni fa. In termini di Anno della Terra, esso dura più o meno dalle dieci di
mattina del 22 novembre alle ore 23.40 del 25 novembre.
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Fanerozoico
Paleozoico
Ordoviciano
L' Ordoviciano è il secondo dei sei (sette in Nord America) periodi geologici in cui
è suddivisa l' era geologica paleozoica. Segue il periodo Cambriano ed è seguita
dal periodo Siluriano. L' Ordoviciano, il cui nome deriva da una tribù gallese
(Ordovici), fu definito da Charles Lapworth nel 1879 per risolvere una disputa tra i
seguaci di Adam Sedgwick e di Roderick Murchison che avevano attribuito le
stesse rocce del nord del Galles rispettivamente al Cambriano ed al Siluriano.
Lapworth risolse la contesa proponendo un nuovo periodo, perché aveva
riconosciuto che la fauna fossile negli strati oggetto della disputa era diversa sia da
quella del Cambriano che da quella del Siluriano.
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Fanerozoico
Paleozoico
Ordoviciano
Nel Regno Unito l'adozione del nuovo periodo fu lenta, mentre nelle altre parti del
mondo l'Ordoviciano fu accettato velocemente. Esso ricevette il riconoscimento
internazionale nel 1906, quando fu adottato ufficialmente come periodo del
Paleozoico dal Congresso Internazionale di Geologia.
I sedimenti dell' Ordoviciano contengono abbondanti fossili ed in talune regioni
contengono giacimenti di idrocarburi.
Datazione
L'Ordoviciano iniziò con un evento minore di estinzione circa 488,3 milioni di anni fa.
La fine dell'Ordoviciano, 433,7 milioni di anni fa, coincide con uno dei maggiori
eventi di estinzione di massa, che portò alla scomparsa di circa il 60% dei generi di
animali marini.
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Fanerozoico
Suddivisione
L' Ordoviciano è suddiviso in tre epoche:
Ordoviciano inferiore che comprende le sottoepoche
Tremadociano
Arenigiano
Ordoviciano medio che comprende le sottoepoche
Ordoviciano III
Darriwiliano
Ordoviciano superiore che comprende le sottoepoche
Ordoviciano V
Ordoviciano VI
Hirnantiano
ESC
Paleozoico
Ordoviciano
Fanerozoico
Fauna
Paleozoico
Ordoviciano
In Nord America ed in Europa l'Ordoviciano fu caratterizzato da mari continentali
poco profondi e ricchi di vita. Trilobiti e Brachiopodi in particolare furono numerosi e
differenziati. I primi Briozoi e le prime barriere coralline apparvero nel corso dell'
Ordoviciano. I Molluschi, che apparvero già nel Cambriano come i coralli non
organizzati in scogliere, divennero comuni e differenziati, specialmente bivalvi,
gasteropodi e nautiloidi cefalopodi. Fu a lungo ritenuto che il primo vero vertebrato
(pesce - Ostracoderma) apparve nell' Ordoviciano ma di recente alcune scoperte in
Cina hanno rivelato che essi probabilmente si originarono all' inizio del Cambriano.
Animali marini non estinti chiamati graptoliti prosperavano negli oceani e apparve
qualche crinoide e cistoide.
I Briozoi, ancora oggi
presenti in tutti i mari, erano
presenti in gran quantità nei
mari dell’Ordoviciano
ESC
Arrivano i cordati
L'Ordoviciano è testimoniato da scisti e da calcari con Graptoliti e Trilobiti con
presenze anche in Italia, nelle Alpi Carniche (scisti e calcescisti), ed in Sardegna
(scisti argillosi e arenacei fossiliferi). Tipici abitanti dei mari in quel periodo erano gli
ortoceratidi, molluschi della famiglia dei nautiloidei. Si trattava di cefalopodi dal
guscio diritto, conico ed appuntito (da cui il nome, in greco "corno diritto"), alcuni
dei quali raggiungevano il metro di lunghezza! Nei mari ordoviciani comparvero
anche gli Euripderidi, orribili scorpioni marini lunghi fino ad un metro e ottanta,
probabilmente antenati degli attuali ragni e scorpioni.
Intanto però comparivano i cordati, antenati dei vertebrati. Oggi ne sono
testimonianza le ascidie, che nella fase larvale si muovono nuotando, ma da adulti
si fissano sul fondo perdendo la corda dorsale, un embrione di colonna vertebrale.
Il nautilo è un mollusco affine alle ammoniti, i
cui progenitori ancestrali apparvero
nell’Ordoviciano
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Fanerozoico
Paleozoico
Ordoviciano
Fanerozoico
Paleozoico
Ordoviciano
Alcuni cordati tuttavia cominciarono a conservare la corda anche da adulti, ed
iniziarono a vivere nuotando in superficie. Nella testa, dove si concentravano i
centri nervosi, si raccolse del calcio che produsse placche di rivestimento, le quali
poi si diffusero sull'intero corpo.
E così, i più antichi vertebrati di cui si ha conoscenza sono gli ostracodermi o
pesci corazzati, organismi ittiomorfi (ossia simili ai pesci di acqua dolce), protetti
da uno scudo osseo e privi di mascelle; le loro dimensioni non superavano i 50
centimetri. Comparvero nel periodo Ordoviciano e si estinsero alla fine del
Devoniano; si svilupparono probabilmente in acque dolci e si imposero come
gruppo dominante al pari dei Trilobiti. Li conosciamo bene grazie ai ritrovamenti
nella Scozia, ma i più antichi sono stati ritrovati in Norvegia e risalgono a circa
460 milioni di anni fa (al 24 novembre). Queste forme di vita primitiva erano prive
di mascelle ed avevano un'unica narice, impari e mediana; da qui i termini agnati
e monorrini. Tra i vertebrati privi di mascelle sono giunti fino a noi solo i ciclostomi,
rappresentati dalle lamprede e dalle missine.
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Fanerozoico
Flora
Paleozoico
Ordoviciano
Le prime piante terrestri
Durante l'Ordoviciano, vaste regioni erano ricoperte da acque poco profonde, e
così su di una deserta spiaggia alcune alghe cominciarono a sopravvivere sulla
battigia dando vita alle più primitive tra le piante terrestri, le Briofite (muschi).
Nonostante fossero ancora assai primitive, esse svilupparono per prime uno stelo
rigido e vascolare, attraversato cioè da un sistema di tubi (vasi) che trasportavano
l'acqua nel corpo della pianta.
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Fanerozoico
Paleozoico
Ordoviciano
Di questa prima colonizzazione della terraferma da parte di vegetali provenienti dal
mare si hanno testimonianze fossili rinvenute in Inghilterra e risalenti a circa 450
milioni di anni fa. Tra le prime pioniere ci furono le Riniide, prive di radici ma con
accenni di foglie; le Zosterofilide, che trascorrevano tutta la vita sott'acqua,
protendendo fuori dal pelo di essa le ramificazioni del fusto piatto e privo di foglie;
e le Psilofitide, anch'esse prive di foglie ma ricoperte di spine, che in alcune specie
svilupparono rizomi di notevoli dimensioni a sostegno delle ramificazioni che
ripiegavano verso il basso.
La prima pianta terrestre apparve nella forma di una piccola pianta simile alle
Epaticae.
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Fanerozoico
Paleogeografia
Paleozoico
Ordoviciano
Prosegue la danza dei continenti
La gran parte dei continenti occupava ancora la fascia equatoriale ed era ricoperta
da mari poco profondi. Verso la fine dell'Ordoviciano una parte di Gondwana si
mosse verso il Polo Sud, e l'attuale Nordafrica viene ricoperta da estesi ghiacciai:
sono state trovate testimonianze di un'estesa glaciazione di quel periodo
nell'odierno Sahara, per quanto incredibile ciò possa sembrare. Ne conseguì un
rapido abbassamento del livello marino a scala globale, essendo l'acqua
intrappolata nei ghiacci. Laurenzia e Baltica, che nel Cambriano erano separate da
un oceano chiamato Protoatlantico, si riavvicinarono e l'oceano primordiale andò
chiudendosi. Comparvero poi vasti archi vulcanici e le prime avvisaglie della
successiva orogenesi caledoniana. Uno di questi archi vulcanici comprendeva il
cosiddetto microcontinente di Avalonia, il cui nome ricalca quello della mitica isola
dei druidi nella saga di re Artù. Esso è molto popolare in America perché le rocce
che lo costituivano esistono tuttora e formano il New England.
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Fanerozoico
Paleozoico
Ordoviciano
Durante l'Ordoviciano il livello marino fu elevato, infatti durante il Tremadociano
l’occupazione di nuove aree asciutte, in tutto il mondo, fu una delle maggiori mai
registrate.
I continenti meridionali erano uniti in un singolo super-continente chiamato
Gondwana. All'inizio del periodo il Gondwana si trovava ad una latitudine
equatoriale per poi migrare man mano verso il Polo Sud. L'inizio dell' Ordoviciano
è ritenuto essere un periodo caldo, almeno ai tropici, mentre nella parte conclusiva
i ghiacci furono largamente estesi. Durante l'Ordoviciano il Gondwana fu
estesamente coperto da mari poco profondi che favorirono la crescita di organismi
che fissavano il carbonato di calcio nei loro gusci (conchiglie) o nelle loro parti
solide.
Le rocce dell'Ordoviciano sono principalmente sedimentarie. A causa dell'area
ristretta e della limitata elevazione delle terre emerse, caratteristiche che
limitavano l'erosione, i sedimenti marini che compongono una gran parte dell'
Ordoviciano consistono in calcari. Le argille e le arenarie sono meno
rappresentate.
Un rilevante episodio di sollevamento fu l'Orogenesi Taconiana (con formazione
dei monti Appalachi in Nord America) che già era in corso durante il Cambriano.
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Fanerozoico
Paleozoico
La fine dell'Ordoviciano
Ordoviciano
L'Ordoviciano si concluse con una serie di estinzioni che, prese collettivamente,
compongono la seconda tra le cinque maggiori della storia della Terra in termini di
percentuale di specie estinte. L' unica maggiore fu quella occorsa nel passaggio
tra il Permiano ed il Triassico.
L'estinzione avvenne circa fra 444 - 447 milioni di anni fa e segna la separazione
tra l'Ordoviciano e il seguente periodo, il Siluriano. A quel tempo molti organismi
complessi multicellulari che vivevano nel mare (circa il 49% delle specie della
fauna) scomparirono per sempre; brachiopodi e briozoi furono decimati, insieme a
molte famiglie di trilobiti, conodonti (piccoli animali vermiformi ma cordati e
probabilmente vertebrati, insomma i nostri progenitori fossili) e graptoliti (organismi
marini coloniali con esoscheletro chitinoso).
La teoria più accettata è che a causa di imponenti glaciazioni il livello marino si
abbassò drasticamente causando l'estinzione di molte specie marine. Depositi
glaciali di questo periodo sono stati trovati nel deserto del Sahara. Si pensa infatti
che, a causa delle deriva dei continenti, il supercontinente Gondwana transitando
vicino al Polo Sud abbia causato una prolungata glaciazione.
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Fanerozoico
Paleozoico
Ordoviciano
Gli impulsi glaciali furono almeno due, separati da 500.000-1.000.000 di anni
durante i quali il livello del mare risalì rapidamente.
Secondo una recente ipotesi avanzata da Prof. A. Melott della Kansas University,
questa estinzione di massa sarebbe stata causata da lampi di raggi gamma dovuti
all'esplosione di una supernova "vicina" (qualche migliaio di anni luce)
particolarmente massiccia.
L'Ordoviciano in Italia
I terreni ordoviciani in Italia non sono molto diffusi. Sono rappresentati solo in
Sardegna (metaconglomerati a matrice argillosa, detti "puddinghe", nella zona
costiera dell'Iglesiente) e nelle Alpi Carniche (calcari marnosi, in quota).
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Fanerozoico
Eone: Fanerozoico
Paleozoico
Siluriano
Era: Paleozoico
Pridoli
Siluriano superiore
418,7
Ludfordiano
421,3
Gorstiano
422,9
Homeriano
426,2
Sheinwoodiano
428,2
Telychiano
436
Aeroniano
439
Rhuddaniano
443,7
Ludlow
Siluriano
Wenlock
Siluriano inferiore
Llandovery
ESC
Fanerozoico
Paleozoico
Siluriano
Ricostruzione del paesaggio del
Siluriano. Attività vulcanica molto
intensa e vegetali ancora assenti
sulla terraferma
Siluriano
Il periodo Siluriano prende il nome dai Siluri, antica popolazione del Galles, nel cui
territorio sono presenti i più tipici terreni risalenti a questo periodo. Esso va da 444 a
416 milioni di anni fa. In termini di Anno della Terra, esso dura più o meno dalle
23.40 del 25 novembre alle ore 6.11 del 28 novembre. Un tempo esso comprendeva
l'Ordoviciano come sottoperiodo.
Il Siluriano (o "Silurico", termine ormai in disuso), ebbe inizio circa 440 milioni di
anni fa e terminò circa 395 milioni di anni fa.
ESC
Fanerozoico
Paleozoico
Siluriano
In questo periodo fanno la loro
comparsa i primi pesci con ossa
interne.
Particolarmente importante è il
perfezionamento degli occhi.
Suddivisione
Il Siluriano è suddiviso in tre piani, compresi in due sottoperiodi:
Siluriano superiore
Ludloviano
Wenlockiano
Siluriano inferiore
Llandoveriano (o Valentiano)
ESC
Fanerozoico
Paleozoico
Fauna
Siluriano
Radiazione degli Agnati, già presenti nell'Ordoviciano, conquista delle terre
emerse da parte di miriapodi e scorpioni, alla fine del siluriano comparsa anche dei
primi pesci provvisti di mandibole.
Flora
Il Siluriano in Italia
Rocce risalenti al Siluriano sono presenti in Italia principalmente in Sardegna e
nelle Alpi Carniche. Queste formazioni, di origine marina, contengono molti fossili
di invertebrati come i graptoliti, animali che vivevano in colonie sospese nell'acqua,
e i nautiloidi, molluschi cefalopodi dotati di conchiglia la cui lunghezza poteva
arrivare ad alcuni metri (ad esempio Columenoceras grande).
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Fanerozoico
Eone: Fanerozoico
Paleozoico
Era: Paleozoico
Devoniano
Famenniano
Devoniano superiore
Frasniano
Giveziano
Devoniano medio
Devoniano
Eifeliano
Emsiano
Devoniano inferiore
Praghiano
Lochkoviano
ESC
374,5
385,3
391,8
397,5
407
411,2
416
Fanerozoico
Paleozoico
Devoniano
Devoniano
Il Devoniano (da Devon, contea dell'Inghilterra) è un'era geologica; la sua
durata è da 395 a 345 milioni di anni fa.
In seguito all'Orogenesi caledoniana, culminata nel Siluriano superiore, le
masse continentali presentavano, nel Devoniano, un assetto alquanto diverso
da quello posseduto all'inizio dell'era. In questo periodo avevano preso forma
tre blocchi continentali:
Continente di Angara
Continente delle arenarie rosse antiche
Continente di Gondwana
ESC
Ricostruzioni dei possibili scenari del
Devoniano: i vegetali hanno conquistato
grandi spazi anche se ancora molte
terre emerse dovevano essere occupate
dai viventi
ESC
Fanerozoico
Paleozoico
Eone: Fanerozoico
Carbonifero
Era: Paleozoico
Gzheliano
303,9
Kasimoviano
306,5
Pennsylvaniano medio
Moscoviano
311,7
Pennsylvaniano inferiore
Bashkiriano
318,1
Mississippiano superiore
Serpukhoviano
326,4
Mississippiano medio
Viseano
345,3
Mississippiano inferiore
Tournaisiano
359,2
Pennsylvaniano superiore
Pennsylvaniano
Carbonifero
Mississippiano
ESC
Fanerozoico
Paleozoico
Carbonifero
Carbonifero
Carbonifero, periodo dell'era Paleozoica, compreso tra il Devoniano e il Permiano,
tra 345 e 280 milioni di anni fa.
Il carbonifero è così chiamato perché nei terreni formatisi in questo periodo i
carboni fossili sono molti diffusi e molto abbondanti.
Suddivisione
Carbonifero superiore (pennsylvaniano)
uraliano
stefaniano
moscoviano
vestfaliano
baskhiriano
namuriano
Carbonifero inferiore (mississipiniano)
viseano o dinantiano
tournaisiano o dinantiano
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Fanerozoico
Paleozoico
Carbonifero
Fauna
Nella fauna marina molto numerosi sono i foraminiferi, soprattutto fusuline, che
costituiscono in massima parte i calcari della Russia, dell'Iran, della Cina e del
Giappone. Diffusi sono i coralli tabulati, tra gli echinodermi, i blastoidi e i crinoidi, fra i
brachiopodi, i productidi e gli spirifer. Tra i molluschi si verifica un continuo sviluppo
dei cefalopodi, mentre tra gli artropodi sono in regresso i trilobiti; tra i pesci,
rappresentati anche da proselaci e da crossopterigi, compaiono i primi ganoidi.
Nelle acque dolci vivevano crostacei fillopodi; gasteropodi polmonati e sulla
terraferma molti artropodi: scorpionidi, aracnidi, miriapodi, e insetti. In questo periodo
fanno la loro comparsa gli anfibi stegocefali e, verso la fine, i rettili.
ESC
Fanerozoico
Paleozoico
Carbonifero
ESC
Flora
La flora carbonifera, estremamente ricca e vigorosa, appartiene a due gruppi: le
crittogame vascolari o pteridofite, comprendenti stenofillali, lepidodendrali,
licopodiali, equisetali, filicali e le fanerogame gimnosperme, comprendenti
pteridosperme, cicadine, cordaitine, conifere: questi vegetali, alcuni dei quali ancora
esistenti ma con dimensioni ridotte, erano giganteschi.
Le lepidodendrali erano rappresentate da grandi alberi: i Lepidodendron, le
Sigillaria, le Stigmaria raggiungevano decine di metri di altezza.
Fanerozoico
Eone: Fanerozoico
Paleozoico
Permiano
Era: Paleozoico
Changhsingiano
Permiano superiore
Wuchiapingiano
Capitaniano
Permiano medio
Permiano
Wordiano
Radiano
Kunguriano
Artinskiano
Permiano inferiore
Sakmariano
Asseliano
ESC
253,8
260,4
265,8
268
270,6
275,6
284,4
294,6
299
Fanerozoico
Paleozoico
Permiano
Permiano
Il Permiano è l'ultimo dei periodi in cui è divisa l'era geologica del Paleozoico e si
estende da circa 300 a circa 250 milioni di anni fa. Fu così battezzato dal geologo
inglese Murchison intorno al 1840, basandosi su rocce che occupano una vasto
bacino ad ovest degli Urali in prossimità della città di Perm, in Russia.
Il limite con il Carbonifero è stato fissato in base a considerazioni essenzialmente
litostratigrafiche e non fondato su di un marcato break faunistico. In base a ciò, è
risultato sempre molto difficile stabilire con precisione l'inizio del Permiano al di
fuori del bacino russo. Nell'Europa centrale si tende a porre il passaggio fra i due
sistemi alla scomparsa delle intercalazioni di carbone al contemporaneo inizio dei
sedimenti rossi, ma è incerto se il limite determinato in questo modo sia
strettamente coevo con quello fissato sulla piattaforma russa. Nella Tetide l'inizio
del Permiano viene stabilito attraverso correlazioni biostratigrafiche a mezzo
soprattutto di fusuline e brachiopodi, correlazioni, tuttavia, rese difficili dal fatto che
il bacino russo e la Tetide appartengono a diverse province biogeografiche e quindi
presentano faune dissimili in gran parte degli elementi.
ESC
Fanerozoico
Paleozoico
Permiano
Ben determinato risulta invece il limite superiore del Permiano, coincidente al
passaggio Paleozoico-Mesozoico. Alla fine del Permiano si è verificata infatti la
più drammatica estinzione di massa della storia della Terra, crisi biologica che
ha interessato un gran numero di organismi, soprattutto marini (60% delle
famiglie paleozoiche, contro il tasso medio di estinzione del 17% degli altri
periodi). Il significato di questa grande crisi e per essa sono state proposte varie
spiegazioni:
improvviso aumento della radiazione cosmica,
fluttuazione nel contenuto d'ossigeno nell'atmosfera,
aumento nella salinità degli oceani,
diminuzione della produttività dei mari,
inversione del campo magnetico terrestre,
caduta di un asteroide (diametro ipotizzabile: 50 Km, luogo impatto ipotizzabile:
Antartide).
ESC
Fanerozoico
ESC
Paleozoico
Permiano
Tutte queste spiegazioni, non necessariamente slegate l'un l'altra, richiedono
l'intervento di un evento esterno eccezionale, teoricamente possibile ma non
documentato. Secondo parecchi autori non occorre scomodare fenomeni al di
fuori del principio dell'Uniformitarismo per spiegare la crisi biologica della fine
del Permiano, in quanto questa può essere stata determinata dalla
concomitanza di fenomeni che operano anche oggigiorno. Due eventi in
particolare sarebbero la causa di una simile strage: le fluttuazioni climatiche
in primo luogo e i cambiamenti paleogeografici del tardo permiano in
secondo. Le brusche variazioni climatiche con alternanza di periodi glaciali e
interglaciali avrebbero causato forti estinzioni nelle faune e nelle flore
continentali nonché una marcata specializzazione della fauna marina. Alla
pari di tutte le crisi biologiche in genere, la perdita di un certo numero di
specie ha creato un forte squilibrio negli ecosistemi, causando in tal modo
una reazione a catena nella quale sono state coinvolte molte altre forme
viventi. In queste condizioni di equilibrio biologico precario si sarebbe
verificato inoltre un abbassamento del livello dei mari e la conseguente
emersione di ampi territori dapprima sommersi. Ciò ridusse il numero e la
varietà delle nicchie ecologiche a disposizione degli organismi marini e quindi
a una drastica riduzione delle ricche popolazioni costiere. Le suddivisioni del
Permiano sono tuttora discusse e non vi è uniformità fra i vari specialisti.
Fanerozoico
Paleozoico
Permiano
Vi sono due diverse filosofie alla base della suddivisione in piani del Permiano,
alcuni partono dal presupposto che i singoli bacini di sedimentazione hanno
sviluppato successioni biologiche sostanzialmente diverse, per cui è impossibile
riconoscere in tutto il mondo suddivisioni cronostratigrafiche stabilite in un
bacino su eventi evolutivi locali. Per un altro gruppo di studiosi è invece
possibile costruire una scala cronostratigrafica valida per tutto il mondo
utilizzando le ammoniti. Secondo questi autori gli standard delle zone ad
ammoniti che permettono di definire i piani vanno scelti dove le faune sono
meglio rappresentate, a prescindere dal bacino di sedimentazione.
Per quanto riguarda la vita rappresentativa del periodo in esame, c'è da dire
che il Permiano fu un caratterizzato da grandi cambiamenti biologici e da
un'abbondanza di forme di vita estremamente specializzate e diversificate.
ESC
Fanerozoico
Gli invertebrati marini si ricollegano strettamente a quelli del Carbonifero
superiore, tanto da suggerire ad alcuni studiosi di riunire i due periodi in un
unico sistema chiamato Antracolitico. Le affinità riguardano però gli ordini e
le famiglie e vengono a sparire se si considera l'associazione a livello
specifico e generico. Alcuni gruppi di invertebrati marini presentano, anzi,
un'evoluzione così rapida da poter essere utilizzati per sottili suddivisioni
cronostratigrafiche entro il periodo come fusuline un macro-foraminifero
unicellulare, ammoniti, di solito rare ma importanti ai fini stratigrafici, e
brachiopodi, molto comuni e diversificati, spesso in associazione con briozoi,
crinoidi, gasteropodi e bivalvi.
Ricostruzione dell’aspetto
di un’ammonite
Fossile di fusulina
ESC
Paleozoico
Permiano
Tra i vertebrati si conoscono molte specie di anfibi: stegocefali, seymouriamorfi e
rettili sinapsidi come dimetrodonti, dicinodonti e terapsidi. la flora permica è
caratterizzata da due province floristiche molto diverse: nell'emisfero settentrionale
(Laurasia) prevalsero associazioni tipiche di climi caldi; soprattutto nel Permiano
inferiore è molto simile alla flora di foresta tropicale umida vista nel carbonifero
superiore (Calamites, felci, Lepidodendron, Sigillaria ecc.). Tale ambiente subì
un'evoluzione durante tutto il Permiano ed il prevalere di condizioni sempre più aride
ed inverni sempre più freddi, e la vegetazione tropicale venne gradualmente
sostituita da piante xerofitiche di piccole dimensioni con fogliame ridotto, con una
prevalenza, nel permiano superiore, di conifere, cicadacee, e ginkoacee primitive,
che preannunciano le flore mesozoiche. Nei continenti dell'emisfero
meridionale,invece, (Gondwana) dominarono associazioni a piccole felci di aspetto
linguoide tipo Glossopteris, probabilmente adattatesi anche ai climi freddi. La
posizione paleogeografica dei continenti durante il Permiano vede le terre emerse
riunite in una grande massa continentale chiamata Pangea, nella quale possono
essere individuati i più blocchi continentali che daranno, in epoche successive,
Gondwana e Laurasia.
Fanerozoico
stegocefalo
ESC
Paleozoico
Permiano
Felce odierna
Fanerozoico
ESC
Paleozoico
Permiano
Felci arboree attuali, molto più piccole di
quelle del Permiano e dei periodi
precedenti
Le salamandre sono una delle poche
specie di Anfibi sopravvissute tra quelle
che dominarono il Paleozoico
ESC
Fanerozoico
Paleozoico
Permiano
Fanerozoico
Il blocco continentale europeo si formò in seguito all'orogenesi ercinica che
trasformò l'Europa, alla fine del Carbonifero, in un'area debolmente
montuosa, isostaticamente instabile, sede di movimenti verticali e
vulcanesimo post - orogenetico. Nelle depressioni intramontane si formarono
depositi alluvionali e, con l'inaridimento del clima, depositi di arenarie
rossastre. Il blocco continentale americano presenta una storia evolutiva
simile a quella dell'Europa e, nel Permiano, era completamente unito ad essa,
tale da rappresentare un suo prolungamento verso ovest. Il bacino americano
occidentale, corrispondente alla linea di costa occidentale dell'attuale nordamerica,era completamente sommerso dal mare (dall'Alaska alla California).
Il blocco continentale corrispondente all'attuale Asia si estendeva ad est
dell'Europa e combaciava superiormente ad essa con l'America
settentrionale. A meridione dell'Asia si apriva un vasto mare, esteso dal
Giappone all'Italia, chiamato Tetide, enorme bacino caratterizzato da
molteplici situazioni paleogeografico-strutturali, che trova riscontro in
successioni stratigrafiche estremamente diversificate da regione a regione. Al
sud di questo ammasso di terre, in collegamento diretto con il blocco
americano settentrionale, si trovano le terre che formeranno il Gondwana e,
successivamente, America meridionale, Africa, India, Antartide, Australia.
ESC
Paleozoico
Permiano
Il movimento delle terre
emerse avvenuto negli ultimi
225 milioni di anni ha
costretto i viventi ad adattarsi
ai nuovi ambienti che di
continuo si creano, alle
mutate condizioni ambientali
in cui si trovano, ai nuovi
competitori alimentari.
L’immenso continente del
Permiano, la Pangea si
spezza in senso nord-sud,
creando il mar della Tetide
che divide Laurasia a Nord e
Gondwana a Sud
Il Cretacico termina con la separazione del continente Antartico che va a
posizionarsi definitivamente al Polo Sud mentre iniziano a dividersi in senso estovest
ESC
A dimostrazione di questo fatto c’è la presenza
di intere regioni di antichissima origine,
chiamate cratoni
ESC
continua
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