Il 18 aprile 2007 abbiamo organizzato un incontro presso il comune di Oleggio con molte delle persone che sono state coinvolte a diversi livelli nel progetto di realizzazione di una centrale fotovoltaica destinata ad essere la più grande del nord d’Italia. L’incontro è durato circa due ore ed è stato molto interessante per noi studenti che stiamo esaminando a scuola tutte le problematiche ambientali e il ricorso alle energie rinnovabili che sembra fare tanta fatica ad avviarsi in Italia. Oleggio, comune del Parco del Ticino. Il campanile medievale di Piazza Martiri Venendo a scuola un giorno fui colpito da un titolo di un giornale locale che faceva riferimento ad una centrale fotovoltaica da realizzare ad Oleggio. Ne parlai subito alla mia insegnante di scienze. Così ci siamo informati e abbiamo chiesto un incontro all’assessore all’ambiente del comune di Oleggio per sapere qualche cosa di più rispetto alle scarne righe dell’articolo di giornale. Il Comune ci ha dimostrato subito una notevole disponibilità ed ha fissato l’incontro per il 18 aprile. Pensavamo di essere accolti solo dall’assessore all’ambiente del comune di Oleggio, Grazioli. Invece abbiamo incontrato anche l’assessore all’ambiente della provincia di Novara, Simonetti e molti ingegneri delle ditte direttamente coinvolte nel progetto: alcuni dirigenti della Daneco, promotrice e realizzatrice della centrale fotovoltaica, un dirigente della ditta Renergies Italia fornitrice dei pannelli solari e alcuni tecnici che hanno effettuato i rilievi di impatto ambientale. E poi c’eravamo anche noi! una delegazione dell’Omar costituita da due alunni di prima, due alunni di terza della specializzazione di elettronica e tre insegnanti; tutti con le orecchie ben dritte per ascoltare la grande novità. Io e il mio compagno poi eravamo particolarmente contenti: siamo cittadini di Oleggio come i tre insegnanti che ci accompagnavano. Qualcosa di molto importante sta avvenendo nel nostro territorio. Vuoi vedere che siamo davvero i pionieri in provincia? Il tavolo dei relatori La nostra delegazione – ITI OMAR Prima di tutto ci è stato chiarito che la centrale fotovoltaica verrà realizzata su una discarica, la discarica del Motto Grizza chiusa fin dal 1987. La discarica, di prima categoria, era stata realizzata in tempi precedenti l’attuale normativa e aveva suscitato una serie di delicati problemi anche a livello provinciale. Nel tempo infatti anche località diverse della provincia oltre al comune di Oleggio conferivano i rifiuti in quel sito. Della sua manutenzione si è occupata in questi venti anni prima la Sirtis e poi la Daneco. La Daneco che fa parte del gruppo Waste Italia nasce per lo smaltimento dei rifiuti (attualmente gestisce tra le altre la discarica di Ghemme) ma nel tempo si è convertita alle energie rinnovabili. Tra gli obiettivi aziendali c’è la realizzazione di impianti per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili riducendo al minimo l’impatto ambientale e partendo in qualche caso da discariche chiuse. Siti non utilizzabili per altri scopi che diventano una risorsa come nel caso di Oleggio. Analoghi progetti riguardano gli impianti di Lecce, Carbonia in provincia di Cagliari e Paternò. Tornando ad Oleggio … Gli studi sulla discarica per valutarne lo stato iniziano nel 2003. Ci si rende conto che la discarica non dà più problemi perché costruita su argilla. Si verifica l’assenza di percolato e di biogas. Si calcolano il grado di mineralizzazione, lo stato di avanzamento della degradazione … ci si avvale insomma di tutte le tecniche e sistemi di analisi a disposizione. Anche l’ARPA ha dato parere favorevole allo stralcio del sito dai luoghi da monitorare. Ed ora l’aspetto politico e amministrativo … Nel frattempo viene chiesta al Comune di Oleggio l’autorizzazione a costruire l’impianto fotovoltaico nel sito della discarica in postchiusura dove, ci ricordano, avvenivano da parte della Daneco operazioni di manutenzione ordinaria (recinzione, taglio erba …). La sinergia tra l’impresa, l’amministrazione comunale, l’amministrazione provinciale e l’amministrazione regionale hanno reso possibile il superamento di tutti gli ostacoli burocratici e la velocizzazione del normale iter. Quando tutti sono d’accordo si ottiene più facilmente quello che si vuole! La firma della convenzione … L’area in cui si estende la discarica è di 6 ettari ma la posa dei pannelli fotovoltaici riguarderà solo 2 ettari, 20.000 m2. La Daneco si è quindi impegnata con il Comune di Oleggio a riqualificare un’area di equivalente estensione, la collina sotto la scuola media. Il progetto non comprende solo la pulizia ma anche la sua riqualificazione. C’è in proposito un preciso progetto. La cittadinanza quindi non vedrà solo la realizzazione di un impianto di energia elettrica di notevole importanza in questo percorso verso le fonti rinnovabili ma godrà anche della riqualificazione di un’area che altrimenti molto difficilmente avrebbe potuto essere realizzata. Chiariti tutti gli atti preliminari i relatori passano ad illustrarci il progetto. La discarica del Motto Grizza ha un’estensione di circa sei ettari ma i pannelli verranno posti solo su 1/3 di questa superficie (20.000 m2). Lo spazio a disposizione verrà occupato con 5800 moduli che produrranno 987 kWp. L’ energia prodotta potrà rendere autonoma una frazione di Oleggio di 1000 abitanti. I costi di realizzazione verranno ammortizzati in tredici anni circa. I lavori cominceranno nelle prime settimane di maggio di questo anno. L’ intero impianto potrà entrare in funzione nei primi mesi del 2008 perché in fondo i lavori più grossi riguardano il supporto di cemento armato. Nonostante l’ elevato costo, a impianto finito, i pannelli garantiranno la loro massima produttività per venticinque anni. Si pensa però che dureranno molto di più con una produttività inferiore. La manutenzione ordinaria consisterà nella pulizia dei pannelli e nella rasatura dell’ erba circostante; quindi non darà opportunità di lavoro una volta finita la sua realizzazione. Le opportunità di lavoro si devono ricercare nella fase di progettazione di impianti di questo genere e nella produzione dei panelli solari. Un impianto di tale potenza comporterà: - un minore consumo di petrolio di 323 ton in un anno e un risparmio reale quindi di 6.500 ton in 20 anni; - Una minore emissione di CO2 pari a 750 ton in un anno (15.000 ton in 20 anni) L’immagine si riferisce ad un impianto fotovoltaico in Sicilia Insomma, ad Oleggio tra poco avremo una centrale fotovoltaica, la più grande del nord d’Italia e la seconda di tutta l’Italia. Si tratta di una fonte energetica rinnovabile che comporterà minore consumo di petrolio e minori emissioni di CO2 e quindi minore effetto serra; è quello che l’Europa sta incentivando e che tutti i cittadini dovrebbero pretendere. L’Italia è molto indietro rispetto ad altri paesi europei nelle fonti rinnovabili. Il paradosso è per esempio che i tedeschi sono venuti da sempre da noi d’estate per godere del nostro sole ma in patria sono nettamente in vantaggio per quanto riguarda il fotovoltaico, prova ne è che il settore dà lavoro a circa 60.000 addetti. Speriamo che la realizzazione di questa centrale ad Oleggio sia solo l’inizio di una lunga catena! Bolamperti Alex Classe 1B – ITI OMAR Novara