SPUNTI PER RIFLETTERE
• “Cash trapping”:
• È la nuova tecnica del furto ai bancomat
• Si tratta di uno stratagemma - scoperto per la
prima volta nella capitale dai Carabinieri che
hanno arrestato tre persone : non mostra
alcuna alterazione visibile della struttura dello
sportello e si basa sull‘ inserimento di una
forcella metallica nello sportellino di
fuoriuscita delle banconote.
CASH TRAPPING
• È “Il progresso” per i furti agli sportelli
bancomat.
• Il ‘cash trapping‘ è la nuova frontiera del furto
messa in atto con la manomissione degli
sportelli bancomat e postamat.
• Uno stratagemma scoperto di recente.
CASH TRAPPING
• sfrutta una tecnica “elementare ma subdola”,
perché non mostra alcuna alterazione visibile
della struttura dello sportello.
• Si tratta, infatti, dell’inserimento di una forcella
metallica nello sportellino di fuoriuscita delle
banconote.
• Gli utenti, in sostanza, possono concludere tutte
le operazioni sino alla visualizzazione della
dicitura
‘Operazione
completata/importo
erogato’, ma le banconote non escono dallo
sportellino, che rimane chiuso.
CASH TRAPPING
• Il cliente generalmente, pensando ad un
guasto tecnico, si allontana, deciso a
reclamare il disservizio all’istituto di credito in
un secondo momento.
• ma, una volta allontanatosi, i malviventi, che
stazionano nei dintorni sono pronti a forzare
lo sportellino e a recuperare la forcella,
estraendola con tutte le banconote trattenute.
TRAPPING !
CREDIT CRUNCH
• In attesa di una Borsa europea per piccole e medie
imprese
• Dal 2008, le conseguenze della crisi finanziaria in
Europa sono state più profonde rispetto ad altre parti
del mondo, compreso gli Stati Uniti.
• La necessità del sistema bancario europeo di
“deleveraging”, cioè di diminuire il livello di debiti,
combinata con altre azioni di «prudenza» e con regole
imposte dalla Commissione europea, ha portato ad una
drastica riduzione dei crediti verso le industrie ed in
particolare verso le Pmi dell’ eurozona.
PICCOLA E MEDIA IMPRESA
• Prima della crisi finanziaria, la gran parte del credito e della
raccolta di capitale per le industrie europee, comprese le
Pmi, passava attraverso il sistema bancario.
• le Pmi rappresentano circa il 60% del Pil e poco meno del
70% dell'occupazione dell'Ue.
• Nel complesso il sistema pare aver funzionato bene
almeno fino a quando le banche hanno fatto il loro
“dovere” cioè quella di concedere il credito per gli
investimenti e per lo sviluppo.
• le Pmi e le stesse imprese medio-grandi europee
dipendevano per l'80% dal credito bancario; mentre negli
Stati Uniti e nel Regno Unito esse raccoglievano il capitale
soprattutto attraverso il mercato e la Borsa.
BANCHE EUROPEE
• Nel 2010, mentre le banche americane avevano attivi
per 8.600 miliardi di euro, pari all'80% del pil Usa,
quelle europee contavano attivi per 42.900 miliardi di
euro, pari a 350% del pil della Ue.
• La Fed ha introdotto nel sistema una quantità enorme
di liquidità di cui, prima o poi, si pagherà il conto; ma
contestualmente, il governo americano ha emesso
200 miliardi di Build America Bond, obbligazioni per
finanziare veri investimenti in infrastrutture.
• In Europa , dopo aver argomentato sui Project Bond,
nulla di concreto.
TASSO ZERO
• Da un lato, c’ è la politica del tasso zero e dei
finanziamenti super agevolati al sistema bancario
praticata dalla Bce,
• Dall’ altro lato, le banche sono totalmente immobili e
hanno bloccato il credito agli investimenti, alle piccole
e medie imprese e alle famiglie.
• Così, in Italia – e altri paesi - il “credit crunch” sta di
fatto bloccando la ripresa.
• Oggi il rapporto tra i prestiti ai clienti e il totale degli
attivi delle 10 maggiori banche europee è sceso sotto il
30%.
PROBLEMI
• le grandi industrie possono rivolgersi al mercato
dei capitali o attingere ai fondi propri,
• le Pmi sono in crisi.
• con l'introduzione del sistema di “ high frequency
trading” - transazioni ad alta frequenza si sono
indeboliti i mercati nazionali regolamentati ;
• Si sono diffusi altri mercati – che assorbono il
40% di tutte le transazioni – che hanno favorito
l'introduzione di prodotti derivati altamente
rischiosi anche se remunerativi.
CRUNCH !
EURONEXT
• In Europa, per rispondere alla progressiva globalizzazione e
americanizzazione dei mercati dei capitali si era creato la Euronext, cioè il
coordinamento delle borse di Parigi, Bruxelles, Amsterdam e Lisbona.
• Nel 2007 essa venne acquisita dalla New York Security Exchange, la borsa
di Wall Street.
• Successivamente, un tentativo della Borsa tedesca di acquisire la NYSEEuronext, ormai diventata americana, fu bloccato dalla Commissione
europea contraria ad ogni forma di monopolio.
• oggi essa è stata acquisita dall'americana Ice, InterContinental Exchange,
che da sempre domina il mercato delle commodity, dei futures sul petrolio
e simili.
• ! ….. È stata ostacolata l'acquisizione per evitare una concentrazione
monopolistica in Europa, ma la si è consentita in misura ancora maggiore
a questa nuova super borsa globalizzata americana.
ICE
• Nel 2014, questa nuova entità dovrebbe acquisire
dalla British Bankers Association il diritto di
definire il Libor, cioè il tasso di interesse di base
per tutte le altre transazioni finanziarie.
• Così
avrebbe un potere finanziario senza
precedenti.
• Deve essere ricordato lo scandalo delle
manipolazioni del Libor e delle truffe miliardarie
operate dal sistema della banche «too big to fail»
che sono ancora oggetto di diversi indagini.
TUTELA DELLE PMI
• Il superamento della crisi attuale e il rilancio
delle imprese europee necessita di una Borsa
Europea (non globalizzata ma “regionale”) per
le Pmi, che:
• Fornisca il necessario supporto;
• Fornisca i capitali necessari a risolvere
bisogni e richieste delle imprese.
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