I giochi di simulazione della
vita reale
Per creare, immaginare, sperimentare
e conoscere.
Il gioco
La parola gioco richiama sempre i concetti di svago e
divertimento, implica un’atmosfera di distensione. Evoca
un’attività non soggetta a vincoli. Allo stesso tempo il gioco è un
luogo d’analisi, garantito dalla sua istituzione provvisoria, in cui
vengono le idee mentre si gioca coi dati. Nel gioco l’uomo
chiarisce il suo piano d’azione perché mette in scena un senso e
lo prova senza tragedia. In questo modo l’uomo arriva alla
conoscenza. Così inteso il gioco è una necessità per tutti.
Nel ‘900 il gioco è stato studiato da artisti, filosofi e studiosi
proprio perché si è capito che il gioco è un essenziale fenomeno
umano necessario quanto il riposo.
Alcuni studiosi si sono soffermati sulla teoria di gioco, altri si
sono occupati della pratica di gioco.
La teoria di gioco ha a che fare con l’ideazione.
La pratica di gioco è una messa in atto, un assetto, è un po’
come una partita, si costruiscono le immagini di gioco. Il gioco
è legato all’immagine, per questo è importante ricordare
Giordano Bruno: il vero gioco sta nell’unire i pezzi, dai
frammenti si ottiene l’immagine attraverso un nesso. La messa
in gioco ripete e varia, articola modelli che sono immagini e
figure, tratte dalla loro virtualità in azione grazie alla fantasia e
all’immaginazione. Dunque il gioco ci mostra l’importanza
dell’immaginario.
Un’altra considerazione da fare è che il gioco è un’ ipotesi,
infatti, possiamo definire il gioco come una trasformazione del
reale in una connessione ipotetica.
Il gioco è uno spazio di riflessione in cui tutte le opinioni
hanno un valore.
Il gioco è quello spazio di libertà in cui si considera il mondo
a modo proprio, senza ancora decidere strategie d’azione.
Huizinga
Tra i teorici del gioco Huizinga è colui che ritrova nel gioco le
origini delle conquiste umane, anche la società nasce dal gioco,
questo perché nella sicurezza della messa in parentesi del gioco,
l’uomo pensa tutte le sue idee luminose, che poi diventano riti ,
scienze ed arti. Dal gioco quindi nascono le grandi attività originali
della società umana.
Il percorso del gioco rivela in Huizinga la modalità dell’ideazione e
messa in prova grazie alla parentesi della realtà.
Il gioco crea una parentesi in cui mettere in atto le proprie idee
senza la tragicità delle conseguenze, nascono cosi nuove forme
di associazione sociale, ipotesi di lavoro ecc. Dunque Huizinga
individua nel gioco quella modalità liberamente creatrice che è
la scaturigine della forma elaborata della cultura. La cultura
nelle sue forme originarie viene giocata, si sviluppa nel gioco e
come gioco.
Nel gioco nascono le costruzioni dell’uomo come originale e
libera ricerca di regole funzionali.
Le regole sono molto importanti , rifiutarle significa uscire dal
gioco. È soprattutto per Huizinga che il gioco è un atto libero.
Euvé
L’importanza delle regole viene sottolineata anche da Euvé,
che nell’opera Penser la création comme jeu, dice che il
gioco è una metafora, crea un altro mondo formato da regole
che sono fittizie ed ineluttabili. Fittizie ma mimano
metaforicamente qualcosa: la strategia, la forza, l’azzardo, la
vertigine, tutte le caratteristiche della vita umana che il gioco
approfondisce.
I giochi di simulazione
Tra tutti i giochi quelli di simulazione, che fanno parte dei giochi
di riflessione, sono quelli che riflettono meglio tutte queste
caratteristiche del gioco. In particolare, i giochi di simulazione
della vita reale permettono di creare un nostro mondo nel quale
possiamo esercitare liberamente il nostro punto di vista.
Questi giochi sono formativi perché:
•Esercitano facoltà di attenzione e connessione degli elementi,
stimolano l’interesse alla ricostruzione di ambienti e nessi
strategici.
•Permettono di elaborare strategie di lavoro, di comportamento
sociale e simulare situazioni di vita pubblica e familiare.
•Dimostrano come l’ideazione sia un processo unitario in cui
non manca l’azione ma non manca nemmeno l’idea di un
progetto da realizzare attraverso azioni.
The sims
Tra i giochi di simulazione della vita reale il più conosciuto e
venduto al mondo è: The Sims creato da Will Wright. Questo è
uno dei pochi giochi che non promette niente di sensazionale,
anzi non si fa nulla che non si possa fare ogni giorno e forse è
questo il segreto del suo incredibile successo.
Il giocatore crea il suo mondo e agisce liberamente, prendendo le
sue decisioni che comunque sono vincolate dalla struttura di
regole che permettono lo svolgimento del gioco.
Esistono molteplici versioni del gioco, mi soffermerò su tre di
queste: The Sims, The Sims2 e l’espansione The Sims2 – Funky
business.
Nel primo The Sims il giocatore crea il suo personaggio ed è
occupato soprattutto nel prendere le piccole decisioni della vita
quotidiana( come arredare casa) e soddisfare i bisogni del
personaggio (mangiare, dormire, ecc).
Possiamo considerare questa prima
versione del videogioco come uno
spunto per riflettere sui costumi
sociali.
Con The Sims 2 il giocatore può creare non solo una famiglia ma
un intero quartiere. In questo modo è possibile studiare in
maniera più approfondita i rapporti tra i membri di una
comunità.
In più, in questa versione del gioco, il
giocatore è stimolato a prendere decisioni
che possono
influenzare la
carriera
lavorativa del
Sim.
Infatti, il giocatore oltre a sviluppare le abilità del personaggio e a
fargli fare delle amicizie ora può scegliere tra due alternative il
modo in cui il proprio Sim può comportarsi in una data circostanza.
Se si prende la decisione giusta il
personaggio può essere promosso o
acquistare punti di abilità.
Se si prende la decisione sbagliata il
Sim può essere licenziato, degradato,
tenuto a risarcire i danni o perdere punti
di abilità.
Con l’espansione Funky business, il giocatore può dalla versione
base entrare nel mondo lavorativo dei Sims. Con questa espansione,
infatti, il giocatore può aiutare uno dei personaggi a gestire varie
attività imprenditoriali, come una pasticceria, una galleria d’arte ecc
oppure a iniziare una piccola attività casalinga come aprire un
chiostro di limonate.
Questa versione è stata adottata nel corso di
economia e gestione dei servizi
dell’università cattolica del sacro cuore di
Roma come un vero e proprio strumento
didattico per: aiutare nell’apprendimento,
mettere in pratica le lezioni e verificare la
capacità degli studenti di provare situazioni
reali e affrontare imprevisti e problemi.
La simulazione stimola l’attitudine al decision making e la
propensione dello studente alla creatività, all’iniziativa e al
problem solving.
I giochi di simulazione e la
mimicry
I giochi di simulazione fanno parte dei
giochi di mimicry.
La mimicry è una delle categorie in cui
Caillois divide il gioco. Le altre sono:
l’agon, l’alea e l’ilinx.
La mimicry è la capacità di imitare (gioco
del teatro e dell’arte), ci educa alla
società.
Differenze tra facciamo che io
ero…e i giochi di simulazione
I giochi di simulazione sono giochi di mimicry perché prevale il
farsi altro. Ci sono, però, delle differenze tra il classico gioco di
mimicry, facciamo che io ero…e i giochi di simulazione.
Nel facciamo che io ero…c’è
un’immedesimazione totale, chi gioca
diventa un attore, interpreta un ruolo ed
agisce in un certo modo. C’è quindi un
coinvolgimento anche fisico.
Nei giochi di simulazione, invece, il coinvolgimento psicologico è
molto forte ma manca quello fisico.
Il personaggio
creato dal giocatore
agisce secondo la
volontà di questo
ultimo.
Il giocatore,
diventa un regista, guida il personaggio
e guarda le conseguenze del suo modo di pensare e agire.
Pregi del gioco
I giochi di simulazione, come tutte le versioni di The Sims:
•Responsabilizzano il giocatore che deve fare in modo di
soddisfare i bisogni e le necessità del personaggio senza
trascurare nessun aspetto della vita.
•Permettono di ricreare una personale esperienza di vita del
giocatore che può sperimentare un diverso atteggiamento o un
modo alternativo per risolvere un problema.
•Permettono al giocatore di inventare un nuovo se stesso grazie
alla possibilità di creare personaggi che hanno caratteristiche
fisiche e caratteriali diverse dalle sue.
Questo gioco è indicato per quelle persone che vogliono mettere
in prova nuove idee prima di passare all’azione.
Difetti del gioco
I giochi di simulazione però, presentano dei problemi:
•Dipendenza, il giocatore non riesce quasi a smettere di voler
giocare.
•Il giocatore è cosi coinvolto emotivamente che quasi perde la
capacità di separare la realtà dal mondo ludico. Questo accade
soprattutto nei giocatori molto giovani che si attaccano
eccessivamente al personaggio che li rappresenta.
•Il giocatore inizia a pretendere troppo dal gioco che è molto
veritiero ma non riesce ancora a inserire in un unica versione tutte
le esperienze e gli avvenimenti della vita di una persona dalla
nascita alla morte.
Sconsiglio questo tipo di gioco a quelle persone che nella vita
sono troppo apprensive e che calcolano ogni momento della
giornata.
Per loro il gioco si trasformerebbe da attività divertente e
formativa in un’altra fonte di stress e preoccupazioni.
I giochi di simulazione e
l’immaginario
Nonostante ciò il gioco di simulazione è il modo migliore per
mettere alla prova la fantasia creatrice del giocatore. Questo
perché avendo come caratteristica principale la mimicry, i
giochi di simulazione permettono di sviluppare l’immaginario.
Il gioco essendo sempre una pratica di immagini,
esplicitamente nella mimicry, che è un continuo iterare tra la
loro formazione e la loro messa in opera, insegna la
deframmentazione, per educare l’immaginario, la capacità di
ascoltare i riflessi delle corrispondenze e ordinarle in una
forma.
I giochi di simulazione e la
conoscenza
I giochi di simulazione sono anche un utile strumento di
conoscenza, perché attraverso un gioco di simulazione, come The
Sims, si può avere la rappresentazione figurata del mondo che
immaginiamo. È cosi possibile esaminare una situazione o
osservare i processi di formazione delle relazioni. Nel gioco è
quindi possibile attuare una forma di conoscenza, perché il gioco è
la modalità dell’io che immagina il suo punto di vista sul mondo,
è una conoscenza rivolta al futuro.
Grazie a questo tipo di gioco, possiamo creare un mondo in
cui conosciamo le cose come sono per noi e possiamo
esercitare liberamente il nostro punto di vista.
Il gioco diventa la strategia adeguata per una formazione
estetica in cui si educa alla creatività attraverso le tecniche.
Giochi intelligenti
Possiamo tranquillamente affermare che i giochi di simulazione
come The Sims, The Sims 2 e The Sims 2- Funky business
rientrano nel gruppo dei giochi intelligenti, ovvero quei giochi
che:
•Presentano al loro interno una struttura letteraria, psicologica e
logica ben organizzata attraverso lo sviluppo dell’immagine. Will
Wright, infatti, ha elaborato una vera e propria teoria psicologica
in forma ludica, basandosi sulle teorie della psicologia cognitiva,
dell’urbanistica e delle mappe mentali.
•Aggiungono alla formazione, l’informazione.
•Sfidano a risolvere un problema attraverso il compimento di un
percorso.
Possiamo concludere affermando che il gioco è indispensabile
all’uomo perché permette di arrivare alla conoscenza
divertendosi e che i giochi di simulazione sono uno dei modi
migliori per permettere a tutti di sviluppare le proprie capacità e
l’immaginario.
Teresa Pergamo
Matr. 545/1267
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