Margherita Rinaldi
• Giornalista professionista
• Laurea in Lingue e letterature straniere con tesi di laurea in
Glottologia all’Università degli studi di Macerata
• Master in Comunicazione pubblica
• Funzionario esperto in comunicazione Regione Marche
• Dal 2005 al 2010 all’Ufficio stampa del Comune di Ancona
• 2000 Redattore ordinario al Corriere Adriatico
• 1995 Giornalista collaboratore Resto del Carlino
Martinet/1
Saint-Alban-des-Villards, Savoia 1908
Parigi 1999
Linguista francese, esponente dello
strutturalismo europeo e fondatore di una
scuola funzionalista che ebbe il suo centro
attorno alla rivista “La Linguistique”.
Martinet/2
Martinet indirizzò i primi studi verso la fonologia sincronica e
diacronica attraverso ricerche filologiche e dialettologiche
(Economia dei mutamenti fonetici. Trattato di fonologia
diacronica, 1955).
Rispetto allo strutturalismo classico, il funzionalismo di
Martinet costituisce un sistema più dinamico, con un punto
di vista diacronico, che esamina cioè il trasformarsi di una
lingua nel tempo.
Secondo la sua teoria, le modifiche di un sistema linguistico
tendono a ottimizzare l’efficacia comunicativa e in questo
è centrale il principio di economia determinato da due
esigenze fondamentali: quella del “minimo sforzo” e della
“massima funzionalità”.
Martinet/3
Germanista di formazione (laureato in inglese, dedicò le due tesi
di dottorato alle lingue germaniche);
Professore all’Ecole des Hautes Etudes di Parigi dal 1938 al 1946;
Nel 1946 si trasferì negli Stati Uniti, dove insegnò alla Columbia
University di New York e fu direttore della rivista di linguistica
“Word”;
Dal 1955, anno del suo rientro in Francia, fu professore di
linguistica generale prima alla Sorbona, poi all’Università
Parigi V.
Successivamente Martinet riprese il suo interesse verso la
linguistica generale e comparativa (Elementi di linguistica
generale, 1960) e pubblicò un importante studio comparativo
sulle lingue indoeuropee: L’indoeuropeo. Lingue, popoli e
culture (1986).
Nel 1985 pubblica la Sintassi generale
www.segmentiblog.wordpress.com
PARTIAMO DALLA NOTIZIA
NESSUNA NUOVA…
NESSUN PEZZO
NOTIZIA=NOVITA’
•
•
•
•
•
•
•
•
Lo scoop
L’inchiesta
Il reportage
La comunicazione pubblica
I dati
Gli elementi interpretativi
I punti di vista
…………………
L’EQUILIBRIO DINAMICO
DELLA VERITA’
… e la doppia anima del giornalista
L’imperativo della
COMPLETEZZA
La consapevolezza della
PARZIALITA’
o, quantomeno,
del WORK IN PROGRESS
QUINDI…
L’importanza del
PUNTO DI VISTA
Ogni punto di vista va analizzato
come una notizia in sé
E poi va messo a sistema con gli altri
con METODO SCIENTIFICO
“… we are scientific, we are scientists, we want to look for
things, real things, with the minimum of hypothesis. And,
although with hypothesis, we have to know that we are
responsible for it: we keep it in our mind and we try to
check, later on, whether it works or not”.
“We are cultural scientists, that is, we study things and we
study them in a purely scientific spirit with no idea of
anything but the presentation and understanding of what
takes place”.
Scienze della natura e scienze delle culture – Conversazione con André Martinet
IL NOSTRO SCOPO
NON E’ DIMOSTRARE UNA TESI
… MA FOTOGRAFARE LA REALTA’
INTER-VISTA
È confrontare in modo scientifico
i punti di vista
Quindi…
Presuppone PARITA’ DI LIVELLO
tra l’intervistatore e l’intervistato
LUCIO DALLA
E UN’INTERVISTA QUASI FALLITA
L’INTERVISTA NASCE DA UNA DUPLICE
ESIGENZA GIORNALISTICA
• TROVARE LA NOTIZIA
• DARE UN VOLTO ALLE IDEE
quindi
OFFRIRE UN CONTRIBUTO ALLA LORO
INTERPRETAZIONE
L’INTERVISTA NON VA SE…
• Non si è informati sull’interlocutore
• Non si sceglie bene il contesto del confronto
(o non ci si prepara bene rispetto ad esso)
ESISTE UN LUOGO IDEALE?
LA COMPRESENZA
(abitazione, luogo pubblico, luogo di lavoro…)
Il messaggio è più ricco (verbale-non verbale)
Si possono chiedere spiegazioni
Si può interloquire
Si possono trarre nuovi spunti
Si può sfruttare il valore aggiunto del silenzio
L’INTERVISTA TELEFONICA
Si perde completamente il messaggio non verbale
L’INTERVISTA SCRITTA
Si può perdere parte della verità
Si perde completamente la possibilità di
interagire in tempo reale
A volte si guadagnano testi scritti di valore
LA STRUTTURA DELL’INTERVISTA
• Definire con precisione che cosa si cerca
• Formulare il percorso delle domande di base
MA ANCHE…
• Restare attenti e aperti all’ascolto per cogliere
e valorizzare i contenuti inattesi (la verità è
spesso off the records)
• Condurre comunque il gioco (mai lasciare il
microfono in mano all’intervistato)
E SE MI CHIEDONO
DI RIVEDERE IL TESTO
PRIMA
DELLA PUBBLICAZIONE?
LE TECNICHE DI ACQUISIZIONE
• Registrare o no?
• Ruolo delle fotografie e dei
filmati
STESURA/MONTAGGIO DEL TESTO
Due modi di riportare l’intervista:
• Domanda-risposta
• Virgolettato all’interno di una cronaca
Testo fedele?
• Essere letti, e fino alla fine
– Testo scorrevole
• Trasmettere un messaggio chiaro
– Eliminare le interferenze
VALE LA REGOLA DEL PORCO
BEPPE SEVERGNINI
• PENSA
• ORGANIZZA
• RIGURGITA
• CORREGGI
• OMETTI
Margherita Rinaldi
[email protected]
Margherita Rinaldi
margherita_ri
emme_margherita
Scarica

intervista