Da «capaci e meritevoli»
al «successo formativo»:
una didattica per tutti
Giovanni Condorelli
Scandicci, 21 novembre 2014
dalle «Indicazioni» 2012
La definizione e la realizzazione delle strategie
educative e didattiche devono sempre tener conto
della singolarità e complessità di ogni persona,
della sua articolata identità, delle sue aspirazioni,
capacità e delle sue fragilità, nelle varie fasi di
sviluppo e di formazione.
Cultura, Scuola, Persona
Centralità della persona
suggestioni…
…
Articolo 34
I capaci e meritevoli,
anche se privi di mezzi,
hanno diritto di
raggiungere i gradi più alti
degli studi.
… meritocrazia?...
dpr 275/99 – Art. 1
2. L'autonomia delle istituzioni scolastiche è garanzia di libertà di
insegnamento e di pluralismo culturale e si sostanzia nella
progettazione e nella realizzazione di interventi di educazione,
formazione e istruzione mirati allo sviluppo della persona umana,
adeguati ai diversi contesti, alla domanda delle famiglie e alle
caratteristiche specifiche dei soggetti coinvolti, al fine di
garantire loro il successo formativo, coerentemente con le
finalità e gli obiettivi generali del sistema di istruzione e con
l'esigenza di migliorare l'efficacia del processo di insegnamento e
di apprendimento.
capaci e meritevoli
successo formativo
Articolo 34
La Scuola è aperta a tutti.
L'istruzione inferiore, impartita per
almeno otto anni, è obbligatoria e
gratuita.
I capaci e meritevoli, anche se privi
di mezzi, hanno diritto di raggiungere i
gradi più alti degli studi.
La Repubblica rende effettivo questo
diritto con borse di studio, assegni alle
famiglie ed altre provvidenze, che
devono essere attribuite per concorso.
Articolo 34
La Scuola è aperta a tutti.
L'istruzione inferiore, impartita per
almeno otto anni, è obbligatoria e
gratuita.
I capaci e meritevoli, anche se privi
di mezzi, hanno diritto di raggiungere i
gradi più alti degli studi.
La Repubblica rende effettivo questo
diritto con borse di studio, assegni alle
famiglie ed altre provvidenze, che
devono essere attribuite per concorso.
diritto
all’istruzione
diritto
allo studio
la Scuola è aperta a tutti
La necessità di aprire la scuola a tutti mostra la
volontà dei costituenti di fare in modo che l'istruzione,
cessando di essere privilegio di pochi, potesse
finalmente diventare diritto di tutti. E questo è il senso
di «la scuola è aperta a tutti»: esso sancisce il
principio della non discriminazione ed il divieto di
configurare l'istruzione come appannaggio di categorie
determinate di persone, quelle situate più in alto nella
scala sociale.
la scuola è aperta a tutti
Il diritto allo studio
rappresenta uno degli
strumenti più importanti per
rimuovere gli ostacoli di
ordine economico e sociale
che impediscono il pieno
sviluppo della persona e per
dare attuazione, quindi, a
quell'eguaglianza
sostanziale fra cittadini
abbienti e meno abbienti
che è alla base dell'art. 3
Cost. (secondo comma).
Maria Rosaria Ricci
Art. 3
1. Tutti i cittadini hanno pari
dignità sociale e sono eguali
davanti alla legge, senza
distinzione di sesso, di razza, di
lingua, di religione, di opinioni
politiche, di condizioni
personali e sociali.
2. È compito della Repubblica
rimuovere gli ostacoli di ordine
economico e sociale, che,
limitando di fatto la libertà e
l'eguaglianza dei cittadini,
impediscono il pieno sviluppo
della persona umana e
l'effettiva partecipazione di
tutti i lavoratori
all'organizzazione politica,
economica e sociale del Paese.
Tra diritto allo studio e principio di
uguaglianza si coglie un evidente
nesso di reciprocità: se non si
tutela il primo non può garantirsi
l'uguaglianza fra i cittadini; del
pari, se non si assicura
l'uguaglianza o, meglio, se non si
rimuovono gli ostacoli economici
che creano differenziazioni, non si
può consentire ai capaci e
meritevoli, privi di mezzi, di
raggiungere i gradi più elevati
degli studi.
Maria Rosaria Ricci
diritto
allo Studio
principio di
uguaglianza
… nasce da lì, nel cuore della Costituzione
repubblicana, quella tensione etica che
produrrà una legislazione ordinaria che
porterà al concetto di «successo formativo»…
«successo formativo»
Il sostantivo “successo” significa: “esito,
risultato positivo”. Richiede quindi la
definizione degli obiettivi da raggiungere.
Il “successo formativo” suggerisce il “buon
esito” del “percorso di formazione”. E’ un
traguardo che interessa il percorso di vita
della persona, anche oltre l’esperienza
scolastica, rispetto alla sua capacità di
realizzarsi.
1947
…
differenze…
• storico
• sociale
di contesto
• culturale
• economico
• normativo
• d’istruzione
1999
• Scuola media unica 1962
• Scuola materna 1968
• Orientamenti 1969
• Tempo Pieno ed il Tempo Lungo 1970
• L’integrazione degli alunni portatori di handicap 1971
• Decreti delegati 1974
• Individualizzazione dell’insegnamento 1977
• Nuovi Programmi per la Scuola media unica 1979
• Programmi della scuola elementare 1985
• Orientamenti per la scuola dell'infanzia 1991
La scuola moderna, di massa e democratica, attenta ai bisogni dei
singoli alunni, arriva ad affermarsi davvero in Italia solamente a
partire dagli anni Sessanta del Novecento, con l’introduzione
dell’obbligo scolastico e con il processo di democratizzazione
antiautoritaria indotto dalle convergenti contestazioni della Scuola di
Barbiana (e di don Milani) e del movimento studentesco del
Sessantotto
.
scuola per la cittadinanza
scuola per il lavoro
alunno
diversamente abile
dsa
bes
classe
quante didattiche?
una didattica per tutti e per ognuno?
L’integrazione è vista come un processo di indirizzo
e di risposta alla diversità delle esigenze di tutti i
bambini, giovani ed adulti attraverso l’incremento
delle possibilità di partecipazione all’apprendimento,
alle culture e alle comunità e riducendo ed
eliminando l’esclusione e l’emarginazione
dall’istruzione
proviamo a discutere?
… grazie per l’attenzione!
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