Per questa nuovo lavoro di Didattica della
matematica ho pensato di intervistare il
mio amico Giovanni, ingegnere informatico e
appassionato fin da piccolo di computer.
Chiacchierare con lui mi ha permesso di
apprezzare oltre che le sue doti di simpatia
e socievolezza che lo caratterizzano, anche
una straordinaria conoscenza della materia.
Un vero genio dell’informatica!
A che età hai scoperto l’ esistenza del
computer?
L’ho scoperto a 9 anni, quando mi hanno
regalato il mio primo computer per la
Prima Comunione. Era un Commodore 64,
aveva anche la tastiera per suonare il
piano!
Che importanza ha avuto la scuola nella
scoperta dell’informatica?
Inizialmente nessuna, perché l’ho
scoperta da me e non solo per giocare,
ma anche per fare qualche piccolo
algoritmo o programmino. Ho iniziato a
studiare informatica il primo anno di
Liceo scientifico, ma già l’estate prima
dell’inizio della scuola avevo letto tutto
il libro di testo.
Quali altre esperienze al di fuori della
scuola/prima della scuola ti hanno fatto
scoprire il computer?
Per la licenza di scuola media, mio padre
mi regalò un Intel 8086, uno dei
primissimi processori per pc. Solo che il
giorno dopo aver ricevuto questo regalo
partii con la mia famiglia per le vacanze.
L’ansia di iniziare ad usarlo era tale che
ho trascorso le vacanze leggendo tutto il
libro di informatica che avrei utilizzato
al liceo!
Come andavi in matematica/informatica a
scuola? Sei sempre andato bene?
Non direi… fino alla seconda media
raggiungevo a stento la sufficienza in
matematica! Poi mi sono reso conto di
non essere meno intelligente degli altri e
ho iniziato a voler dimostrare qualcosa.
AL liceo sono diventato il più bravo in
matematica e informatica.
Pertanto che ricordo hai dei tuoi
insegnanti di matematica e informatica?
Hanno riconosciuto il tuo talento? Ti
hanno incoraggiato?
Alle scuole medie i miei insegnanti
pensavano che non sarei mai riuscito nei
miei studi liceali. Mi hanno consigliato di
scegliere un istituto tecnico perché non
pensavano minimamente che avrei potuto
poi frequentare l’università. C’è stato un
solo professore che si è accorto delle mie
potenzialità: il prof. di arte.
La matematica, l’informatica e la
geometria sono molto influenzate dalla
creatività. Difatti tutte le teorie della
matematica, della fisica e della
geometria sono state sviluppate da
studiosi sotto i 30 anni, quando la
creatività è maggiore e meno influenzata
dal mondo esterno.
Che tipo di studi hai svolto?
Dopo le scuole medie ho frequentato il Liceo
Scientifico , al termine ho continuato i miei
studi all’Università di Napoli Federico II,
facoltà di Ingegneria informatica.
Hai scelto tu questo tipo di studi?
Sì, per una questione di maggiori opportunità
lavorative. Ma mi sarebbe piaciuto molto
studiare astronomia. L’unico rammarico è che i
miei studi universitari hanno interrotto la mia
breve carriera da musicista…
Quale strumento suonavi?
Il violino. Ho frequentato il
conservatorio per 5 anni ma poi
l’impegno era diventato insostenibile e
ho scelto la strada degli studi
scientifici.
Come andavi nelle altre materie?
Molto bene in tutte le materie
scientifiche: chimica, fisica, biologia ma
anche in storia e filosofia. L’unica nota
dolente è sempre stato il latino!
Com’era il rapporto con i tuoi compagni di
classe?
Molto buono, eravamo molto affiatati.
Nella tua famiglia ci sono altri “geni”
dell’informatica?
No. L’unico che ha intrapreso studi
scientifici sono io.
Il tuo carattere (la tua personalità) sono
caratteristici secondo te di un
informatico o di uno che ama
l’informatica? Puoi descrivermi alcuni
aspetti?
Di nessuno dei due. Il mio carattere è
influenzato dalla creatività più che da
regole rigorose.
Dunque ti ritieni un creativo?
Sì. Infatti prediligo l’arte e in particolare
la fotografia.
Ti piace giocare? Quali tipi di giochi?
Mi piacciono i giochi nei quali si possa
interagire direttamente con altre
persone, ad esempio il Nintendo Wii, che
uso con i miei cugini. Non mi piacciono i
giochi virtuali individuali.
Questo fa intendere che tu sia una
persona molto socievole …
Sì, infatti lo sono. Mi piace stare con gli
amici, sono molto di compagnia.
Ti piace leggere? Cosa leggi di solito?
Sì, molto. Mi piacciono i romanzi di
avventura. Uno degli ultimi autori che ho
letto è Ken Follet.
Come ti giudicano i tuoi amici?
Penso di essere abbastanza simpatico,
quasi sempre allegro. Difficilmente mi
hanno visto triste o pensieroso.
Sotto quale aspetto la tua professione
attuale ha una relazione con
l’informatica?
Sono un ingegnere. Lavoro in una delle
principali aziende italiane di ingegneria e
costruzioni che operano nei campi delle
grandi infrastrutture del POWER
(Centrali per la produzione di energia
elettrica), del petrolchimico e dell’OIL
and GAS.
Di cosa ti occupi in particolare?
Mi occupo di automazione e controllo di
processo. Faccio in modo che gli impianti
siano sottocontrollo e garantiscano la
sicurezza funzionale desiderata.
Cosa sognavi di fare da grande?
Ho sempre sognato di fare l’ingegnere,
magari non nello stesso campo. Mi
immaginavo un ingegnere civile.
Pensi di avere realizzato i tuoi sogni?
Non tutti, ma qualcuno sì.
Cosa sogni ancora di realizzare?
Sogno di fermarmi in un luogo più stabile,
ma non subito. Mi piacerebbe continuare a
viaggiare ancora per un po’.
Qual è il ruolo dell’informatica nella
società moderna?
L’informatica è il mezzo e non il fine, un
po’ come l’automobile che serve per
raggiungere delle mete e pertanto non è
fine a se stessa. Il ruolo dell’informatica
è quello di risolvere i problemi. Infatti
già nel 1200, Lullo, un filosofo, scrittore
e missionario catalano, idealizzò una
macchina alla quale sottoporre i
problemi da risolvere (Ars magna).
Dunque molti anni prima della formale
teorizzazione dell’informatica avvenuta
con Turing nel 1930.
Pensi che l’ insegnamento dell’informatica
sia adeguato alle esigenze della nostra
società?
No, non lo ritengo ormai più adeguato. Si
insegna l’utilizzo dello strumento
informatico ma non i concetti e le
potenzialità di questo nella soluzione di
problemi diversi.
Che rapporto hai con il computer?
Lo utilizzo per lavoro sia ai fini della
comunicazione con i miei colleghi, sia per
la ricerca di informazioni, oltre che per
il calcolo e la progettazione. Lo utilizzo
anche spesso per restare in contatto
con amici e familiari dato che sono
sempre in viaggio!
Conosci qualche linguaggio di programmazione?
C/C ++ , mi basta nominare solo questo
perché gli altri sono una sua derivazione.
Che rapporto pensi che ci sia tra il
computer e la matematica?
A differenza di molte altre invenzioni che
sono state prima realizzate per poi
dimostrarne matematicamente la valenza, il
computer (calcolatore elettronico) ha avuto
una lunghissima gestazione matematica, in
quanto non esistevano le tecnologie per la sua
realizzazione.
Pensi che internet abbia rivoluzionato il
modo di relazionarsi con gli altri?
Sì, in modo radicale. A volte facilitando i
rapporti e a volte impedendoli. La normale
evoluzione dei rapporti umani è
l’interazione fisica. L’uomo interagisce con
tutti sensi e non solo con la parola. La
conoscenza mediata da internet è quindi
incompleta.
Usi la post elettronica? La ritieni utile?
Sì, per mandare evidenza delle cose fatte
e da fare. La ritengo utile quando si usa il
buon senso della sinteticità e gli obiettivi
dati sono SMART (specifici, migliorabili,
attendibili, realizzabili e tempificati).
Usi facebook?
Sì, certo. Per tenermi in contatto con gli
amici.
Qualcuno lo ha criticato. Sei d’accordo?
No, perché come per tutte le cose
dipende dall’uso che se ne fa.
Come consideri la tua memoria? (Normale,
Buona, Ottima)
Normale, direi.
Che tipo di memoria hai? (Uditiva, Visiva…)
Più visiva che uditiva. Ricordo molto per
immagini.
Quali sono i tuoi sogni nel cassetto, dal
punto di vista informatico?
Cercare di rendere più efficienti i
servizi, minimizzando lo spreco delle
risorse. Un esempio ne è il progetto al
quale sto lavorando: una metropolitana
completamente automatica a
Copenhagen.
Scarica

ab – 04 – ilgenio informatico della porta accanto