Università degli Studi di Salerno
Dipartimento di Ingegneria Civile
Corso di Frane
A. A. 2014/2015
ESERCITAZIONE 1
Commento critico
ad informazioni sul rischio da frana
divulgate da trasmissione televisiva
Docente:
Prof. Ing. Michele Calvello
Studenti:
Arenas Morente Melania
Sarno Fabio
Scoppettuolo Maria Rosaria
Stoppiello Maria Grazia
“Il 70% dei comuni italiani è a rischio frane o alluvioni”
Dati del Ministero dell’Ambiente
elaborati dalla Protezione Civile
Dati del servizio (2010)
• 5.581 comuni
• 23 milioni di residenti
• 90% del territorio
http://www.isprambiente.gov.it/images/temi/rischio-idrogeologico2.jpg
RISCHIO DA
FRANA
Suscettibilità: “Italia fragile”
Mappa sintesi faglie capaci in Italia
Isprambiente.it
Mappa vulcani in Italia
Protezionecivile.gov.it
• Recente costituzione geologica
Pericolosità
Cause Innescanti
• Precipitazioni: l’acqua penetra i terreni e aumenta la pressione idrostatica;
• Attività sismica: può causare crolli in roccia e scivolamenti in terra;
• Cause antropiche: occupazione abusiva in zona a rischio.
Vulnerabilità:
effetti sugli elementi esposti
• 12.000 frane e 5.000 alluvioni negli ultimi 100 anni
sparse sulla quasi totalità del territorio
• Dagli anni ‘60 ad oggi
si sono avute 3.421
vittime per frane e
753 per alluvioni
• Il valore dei danni
economici
è
quantificabile in circa
30 miliardi di euro in
20 anni
http://polaris.irpi.cnr.it/report/last-report/
http://www.isprambiente.gov.it
Vulnerabilità:
effetti sugli elementi esposti
Fonte: Cnr-Irpi
Eventi
Franosi
Longarone 1963
Agrigento 1966
Valtellina 1987
Ischia 2006
Sarno e Quindici 1998
Maierato 2010
Giampilieri 2009
Interventi di mitigazione
PERICOLOSITA’:
• Rimboschimenti
• Messa in sicurezza dei costoni delle montagne
• Regimazione delle acque lungo la rete idrica
VULNERABILITA’:
• Muri di contenimento
• Canalizzazioni
• Sistemi di allerta e allarme
• Delocalizzazione
Costo necessario per gli interventi:
43 miliardi di euro
http://www.isprambiente.gov.it/it/temi/suolo-e-territorio/rischio-idrogeologico/attivita-di-prevenzione
Sistemi di allerta e di allarme
Obiettivi del sistema di monitoraggio
attraverso sensori:
• valutare l’evoluzione nel tempo dei
fenomeni controllati e fornire ai
soggetti competenti elementi per
eventuali interventi di mitigazione
del rischio;
• verificare l’efficacia di eventuali
interventi realizzati.
http://www2.regione.piemonte.it/protezionecivile/index.php/sistema-di-allertamento/monitoraggio-esorveglianza/monitoraggio-strumentale
Rete monitoraggio frane: esempio
Sulle frane individuate sono installati appositi strumenti di misura, regolarmente
controllati e mantenuti.
Le sonde inclinometriche valutano con
continuità l’evoluzione nel tempo della
deformazione.
I tubi inclinometrici sono tubi verticali
installati nel terreno e resi solidali ad esso al
fine di seguirne le deformazioni orizzontali.
I capisaldi topografici GPS sono costituiti da supporti
filettati infissi su affioramenti rocciosi e/o su manufatti,
sui quali viene posizionata un’antenna GPS, attraverso la
quale vengono acquisite le informazioni necessarie a
determinare le coordinate del punto.
http://www.arpa.piemonte.it
ReRCoMF: rete regionale di controllo dei movimenti franosi.
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