Contenzioso ex CTD ed Accordo Sindacale 13/1/2006
Quadro di Sintesi
Roma, 29 Marzo 2006
DCRUO
Accordo Sindacale 13/1/2006 – Punto 1
Consolidamento: le adesioni pervenute
RUR
Target
Totale Domande
% su Target
Nord Ovest
1.476
1.245
84,3%
Lombardia
2.369
1.928
81,4%
449
375
83,5%
Centro Nord
1.037
724
69,8%
Centro 1
2.367
1.897
80,1%
Centro
2.613
1.709
65,4%
Sud
1.589
1.425
89,7%
Sud 1
922
798
86,6%
Sud 2
977
713
73,0%
Nord Est
ITALIA
13.799
10.814
DCRUO
78,4%
Contenzioso ex CTD : andamento
40000
35000
30000
36757
Totale
Ricorrenti
Ricorrenti
Ricorrenti
al 27.3.06
di cui
25000
20000
16216
13815
15 0 0 0
10 0 0 0
5000
0
Accolti
Accolti
Accolti
6726
Respinti*
In corso
di causa
In corso
1° grado
In corso
di causa
di causa
(*) di cui respinti in appello 198
DCRUO
Accordo Sindacale 13/1/2006 – Punto 2
Inserimento in graduatoria: le adesioni già pervenute
Ricorrenti
contenzioso non attivato
4700
5000
Accolti
300
In corso
con contenzioso
già attivato
di causa
N.B. : il termine per aderire scade il 15 maggio 2006
DCRUO
Contenzioso ex CTD
Composizione del “bacino” di
ex CTD che ha già promosso
una vertenza Ricorrenti
nei confronti della Società
(c.a. 20.000 posizioni)
cause ancora pendenti
in 1° grado
c.a. 70%
228
cause chiuse
Accolti
c.a. 30 %
In corso
in 1° e/o in 2° grado
di causa con sentenze a
DCRUO
DCRUO
favore della Società
ma non ancora
passate in giudicato
Evoluzione della giurisprudenza di Cassazione
Cenni generali
Le principali causali utilizzate dalla Società nel periodo 1997 – 2002 sono state:
-
“ concomitanza con assenze per ferie ” ( art. 8 CCNL 1994 )
-
“ esigenze eccezionali ” ( Accordo Sindacale del 25.9.97 )
-
“ esigenze straordinarie ” ( art. 25 CCNL 2001)
Tali causali sono state tutte definite dalle parti collettive in applicazione dell’art . 23
della Legge n. 56/1987 che le abilitava ad individuare ipotesi aggiuntive, nuove e
diverse rispetto a quelle previste dalla Legge n. 230/1962.
DCRUO
Evoluzione della giurisprudenza di Cassazione
Cenni generali
Molti giudici di merito – pur riconoscendo che le parti collettive fossero abilitate a
definire nuove/diverse causali – hanno rilevato che le stesse, nel loro concreto
utilizzo, restassero comunque soggette ai limiti desumibili dalla Legge n. 230/1962.
Tali decisioni sono state sistematicamente “corrette” dalla Suprema Corte secondo
la quale:
- alle parti collettive è stata conferita una “delega in bianco” dalla Legge n. 56/87;
- le causali definite nell’esercizio di tale delega non sono soggette a limiti e vincoli
desumibili dalla Legge n. 230/1962.
Tale orientamento di legittimità è ampiamente consolidato ed è stato recentemente
confermato anche da una sentenza resa a Sezioni Unite (n. 4588 del 2.3.06 relativa
ad altro contesto aziendale).
DCRUO
Evoluzione della giurisprudenza di cassazione
Causale “concomitanza con assenze per ferie” (art. 8 CCNL 1994)
La Suprema Corte aveva inizialmente sostenuto (dicembre 2003) che il contratto a
termine doveva necessariamente contenere la indicazione del nominativo del
lavoratore sostituito e del periodo di sostituzione.
Tale pronuncia è rimasta isolata.
La Suprema Corte (con lo stesso relatore) ha infatti statuito che non v’è bisogno della
indicazione del nome del lavoratore sostituito e del periodo di sostituzione.
Le più recenti pronunce intervenute (dic. 2005 – febb. 2006) hanno poi marcatamente
superato anche il tema della “ prova ” ritenendo che la correlazione tra CTD attivati e
assenze per ferie non è bisognosa di accertamenti giudiziali in quanto l’esigenza di
ricorrere a personale flessibile è stata preventivamente considerata dalle stesse
parti stipulanti.
Tale favorevole orientamento può considerarsi ormai acquisito.
In tal senso anche l’andamento dell’udienza del 21.3.2006 presso la S.C. (comprese
conclusioni P.G.).
DCRUO
Evoluzione della giurisprudenza di Cassazione
Causale “esigenze eccezionali” ( Accordo Sindacale del 25.9.97 )
Inizialmente la S. C. aveva affermato che le parti collettive avevano introdotto un
termine di durata della causale - attraverso successivi accordi attuativi - rilevabile
sino al 30.4.1998.
Successivamente, la Cassazione ha messo in dubbio tale interpretazione ritenendo
che potesse essere sostenibile la tesi secondo cui la natura di tali accordi attuativi
fosse quella di “presa d’atto” sullo stato della ristrutturazione.
Le sentenze impugnate da Poste sono state cassate, con rinvio alla Corte di Appello
di Brescia perchè effettuasse tale indagine di merito.
Da ultimo (fine 2005 – inizi 2006), dopo una oscillazione a metà 2005, la Cassazione
ha accolto numerosi ricorsi proposti dalla Società ed ha cassato, con rinvio, le
sentenze di secondo grado, in quanto, non correttamente e logicamente motivate.
All’udienza del 21.3.2006 è stata discussa anche una controversia promossa da un
ex CTD avverso una sentenza della Corte di Appello di Trento.
Il P.G. ha concluso per il rigetto del ricorso.
DCRUO
Evoluzione della giurisprudenza di cassazione
Causale “esigenze straordinarie” ( art. 25 CCNL 2001 )
La Corte di Cassazione ha affrontato, per la prima volta , il problema relativo alla
legittimità della causale di cui all’art. 25 CCNL 2001 alla udienza del 21.3.06.
I giudizi sono stati attivati dalla Società avverso due sentenze della Corte di Appello
di Firenze.
Il Procuratore Generale presso la Suprema Corte ha concluso per l’accoglimento dei
ricorsi proposti dalla Società, sottolineando, in particolare che:
- la causale è riconducibile alla “delega in bianco” di cui all’art. 23 L. n. 56/87;
- la causale in questione non è affetta da vizi di genericità e/o indeterminatezza;
- non sussiste per la Società alcun onere sul piano probatorio.
DCRUO
Contenzioso ex CTD : tasso di soccombenza
85%
c.a.
Fino al 2002
80%
c.a.
2003
70%
c.a.
2004
60%
c.a.
2005
DCRUO
40-50%
c.a.
(stima)
2006
Contenzioso ex CTD : ricorsi
12 0 0 0
10 0 0 0
10777
9238
8000
7412
6000
stim a
7000
8607
5991
c.a.
(Stima)
4000
(§)
2692
2000
(*)
1997
0
Fino al 2002
2003
2004
2005
1. 1 - 27. 3. 06
[ (*) 1. 1 – 27. 3. 05 ]
(§) Stima definita in base a proiezione rapporto “periodo su totale anno” (29,1%) rilevato nel 2005
In base a rapporto medio rilevato nell’ ultimo triennio (23,2 %) la stima si attesterebbe su c.a. 8600 ricorsi
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