Università degli Studi di Pavia
Facoltà di Economia, Giurisprudenza, Ingegneria,
Lettere e filosofia, Scienze Politiche
Corso di Laurea Magistrale Interfacoltà in
Comunicazione Professionale Multimediale
LA TELEVISIONE DIGITALE TERRESTRE
Relatore:
Prof.ssa Giulia Avanzini
Correlatore:
Prof. Guido Legnante
Tesi di Laurea di:
Marco Braga
Anno Accademico 2011/2012
Lo sviluppo della televisione
È un’innovazione tecnologica che ha avuto un impatto
fortissimo sulla società, tale da cambiarne ed
indirizzarne anche usi e consumi.
In Italia, uno dei Paesi Occidentali
dove si consuma più televisione,
ha svolto anche l’importante
funzione sociale di insegnare e
divulgare la nostra Lingua Italiana
Sistema radiotelevisivo italiano
A livello giuridico, la legislazione italiana è stata
spesso poco attenta e in alcuni casi addirittura
assente
Costretta ad intervenire a causa della pressione
esercitata da
Corte Costituzionale
Unione Europea
Sistema radiotelevisivo italiano
Una legislazione che ha permesso la realizzazione di
un duopolio pubblico - privato
che insieme raccolgono ancora il 90% delle risorse
pubblicitarie destinate alla televisione nazionale
Una situazione che persiste anche a seguito
delle ultime innovazioni, tra cui su tutte il
digitale terrestre
Televisione digitale terrestre
L’applicazione della tecnologia digitale o numerica
all’emittenza radiotelevisiva analogica via etere
La trasmissione digitale è una conversione numerica
del segnale analogico che mantiene invariate molte
delle sue caratteristiche
Televisione digitale terrestre
Il sistema di diffusione prevede che i programmi televisivi
non siano trasmessi singolarmente, ma siano affasciati
su multiplex a divisione di tempo
Diversamente dal sistema analogico che per
una trasmissione veicola un intero multiplex
Diritto comunitario
La rivoluzione portata dal digitale terrestre, spinge l’Unione
Europea ad intervenire per regolamentare il settore
Direttive del 2002
Direttiva quadro 2002/21/CE
Istituisce un quadro normativo comune per le
reti ed i servizi di comunicazione elettronica
Diritto alla convergenza
Diritto comunitario
Nel giugno del 2006 viene riaperto il processo di revisione alla
direttive del 2002
Le modifiche approvate nel 2009
Uso flessibile e neutrale dello spettro elettromagnetico
Cosiddetta “separazione funzionale”
Nasce il BEREC
Organismo di regolazione
per le comunicazioni
elettroniche Europee
Diritto italiano
In Italia le direttive del 2002 vengono recepite nel Codice delle
Comunicazioni Elettroniche del 2003
e soprattutto nella Legge Gasparri del 2004
Iter legislativo travagliato
Rinvio del Presidente
della Repubblica alle
Camere
Pluralismo e accesso
al mezzo radiotelevisivo
Posizioni dominanti
Approvazione definitiva il 29
aprile 2004
Diritto italiano
Nel corso del 2010 il sistema italiano è stato ulteriormente
modificato attraverso il recepimento della Direttiva Servizi
di Audio Media Audiovisivi (2007/65/CE)
Nasce così il TUSMAR (d.gls. n. 44/10)
Testo Unico dei Servizi Media Audiovisivi e
Radiofonici
Parere non
vincolante delle
camere
Anomalia italiana
Intervento quasi
esclusivo del Governo
TUSMAR – Digitale Terrestre
La tv digitale è confluita nel TUSMAR che ha disciplinato il
periodo di transizione dalla tv analogica sino al passaggio
definitivo al nuovo sistema, avvenuto nel giugno del 2012
La liberazione delle frequenze
rappresenta un vantaggio che è potuto
conseguirsi soltanto con la definitiva
cessazione delle trasmissioni
analogiche (c.d. switch off).
Lo spettro elettromagnetico
può “veicolare” un numero
maggiore di canali, con la
conseguenza di aumentare le
frequenze disponibili
Frequenze televisive
Il sistema radiotelevisivo italiano si fonda su un’attività
preliminare di pianificazione delle frequenze
Solo per la radiotelevisione pubblica
Ordinamento a regime con la l. n.223/1990 che
disciplina
Piano di ripartizione delle frequenze televisive
Piano di assegnazione delle frequenze televisive
Frequenze televisive
/
Piano di ripartizione delle frequenze televisive
Gestito dal Ministero dello Sviluppo Economico
Indica le bande di frequenze utilizzabili dai vari servizi di
telecomunicazione
Piano di assegnazione delle frequenze televisive
Gestito dall’ Autorità delle comunicazioni
Vero piano regolatore dell’etere
Determina le aree di servizio degli impianti e la loro
localizzazione
L’ autorità delle comunicazioni
Legge n. 249 del 1997
Autorità convergente
Organo autonomo e
indipendente
Gestisce piano di
assegnazione delle
frequenze tv
Dividendo digitale
La migrazione dal sistema analogico al digitale ha
generato un tesoretto
Nuove frequenze disponibili
Due gare
Telefonia mobile
Asta a rialzi multipli
Radiotelevisione
Beauty Contest
Dividendo digitale
Beauty Contest
Concorso di bellezza
Gara aperta a tutti coloro che hanno i requisiti del bando
Valutazione comparativa dei partecipanti
Vengono valutate determinate caratteristiche
Situazione soggettiva e patrimoniale del soggetto
Affidabilità del soggetto richiedente
Dividendo digitale
Il 12 agosto del 2011 il Ministero dello Sviluppo Economico
pubblica il bando per il beauty contest seguendo i criteri della
delibera dell’AGCOM 497/10/CONS
Diciassette richieste da dieci operatori
Otto in possesso dei
requisiti
si ritira
Valutazione
comparativa inizia a
novembre 2011
Dividendo digitale
Il 12 novembre cade il Governo Berlusconi
Il 16 novembre nasce il Governo Monti
Nel gennaio 2012 il nuovo Ministro
sospende il beauty contest
Con la legge n. 44 del 26 aprile, viene
annullato il bando
All’ AGCOM il compito di adottare
nuove procedure per l’assegnazione
Dividendo digitale
La Commissione Europea con la
lettera del 31/10/2012 richiama
l’accordo del 2009 con il Governo
Italiano per chiudere la procedura
d’infrazione aperta nel 2006 contro
l’Italia
Porre rimedio alla distorsioni create
dall’infrazione originaria
Raggiungere l’obiettivo pro-concorrenza
Consentire l’effettivo ingresso di nuovi
operatori nel settore
Caso Europa 7
Nel 1999 la società Centro Europa 7
vince la gara e ottiene il diritto a
trasmettere su scala nazionale
Mancano le frequenze su cui
trasmettere
Diffida al Ministero delle
Comunicazioni
Situazione irrisolta
Ricorso al TAR e Consiglio di Stato
Caso Europa 7
Intervento della Corte Giustizia Europea
Transitorietà legislazione italiana ha
impedito ad Europa 7 di trasmettere
Situazione aggravata dalla Legge Gasparri
Protegge le posizioni degli operatori già attivi
Rete 4 continua a trasmettere senza autorizzazione
Condanna della Corte Europea dei diritti Umani
per violazione della libertà d’informazione ed
espressione
Conclusioni
Le leggi che hanno caratterizzato il settore radiotelevisivo si sono poste come
una mera fotografia della situazione di fatto che ha prevalso sul diritto
La Legge del 2004 e le successive modificazioni hanno legittimato il sistema
esistente e non hanno fatto nulla per garantire il pluralismo
Il passaggio completo al sistema del digitale terrestre può produrre degli effetti
positivi sul pluralismo esterno a patto che vengano stabiliti dei criteri trasparenti e
non discriminatori per l’assegnazione delle frequenze
L’aspetto più rilevante del digitale terrestre è che con esso si giunge ad una
convergenza tecnologica e di mercato tra il settore delle telecomunicazioni
e quello dei media e si affermano nuovi attori economici, come le internet
company globali, le c.d. “Over The Top”.
Innovazione rivoluzionaria che cambia il modo di fruire della televisione
ed apre scenari completamente nuovi e difficili da prevedere anche a
livello normativo
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