Regione Siciliana
Assessorato Agricoltura e Foreste
Dipartimento Interventi Infrastrutturali
Presentazione in power point elaborata da:
U.O.T. 62 di Petralia Sottana
Distretto Madonie
D.D.G. dell’Assessorato Regionale Agricoltura e Foreste
della Regione Siciliana n. 3220 del 28 dicembre 2007
relativo a “norme di condizionalità che gli agricoltori a livello
regionale devono rispettare a decorrere dal 1 gennaio 2008”
Pubblicato nella Gurs n° 2 dell’ 11 gennaio 2008
Allegato 2 – Elenco delle norme per il
mantenimento dei terreni in Buone Condizioni
Agronomiche e Ambientali di cui all’Allegato IV
del Regolamento (CE) 1782/2003
Sub allegato 2/A - Prescrizioni attuative di tutela del paesaggio
regionale nelle aree soggette a vincolo paesistico.
CONDIZIONALITA’
-Criteri di Gestione Obbligatori (CGO) ;
- Norme
per il mantenimento dei terreni in Buone Condizioni
Agronomiche e Ambientali (BCAA).
I Vincoli per singolo Campo
Campo di condizionalità: “Buone condizioni agronomiche
ed ambientali” prevede: 7 Norme
Norma 1.1
interventi di regimazione temporanea delle
acque superficiali di terreni in pendio
Norma 2.1
gestione delle stoppie e dei residui vegetali
Norma 3.1
difesa della struttura del suolo attraverso il
mantenimento in efficienza della rete di
sgrondo delle acque superficiali;
Norma 4.1
protezione del pascolo permanente
Norma 4.2
gestione delle
produzione;
Norma 4.3
manutenzione degli oliveti
Norma 4.4
mantenimento degli elementi caratteristici
del paesaggio
superfici
ritirate
dalla
Le norme del campo di condizionalità relative al mantenimento dei terreni in Buone Condizioni Agronomiche e
Ambientali (BCAA) sono invece differenziate per TIPOLOGIA di UTILIZZAZIONE delle singole particelle aziendali:
Le norme relative alle BCAA si applicano
in funzione della utilizzazione del terreno
A) Superfici A SEMINATIVO in produzione (incluso
set-aside investito a colture no-food o biologiche)
Norma
1.1
B) Superfici A SEMINATIVO soggette all’obbligo
del ritiro dalla produzione (set aside) o ritirate
volontariamente dalla produzione (terreni disattivati)
Norme
2.1
e
4.2
C) Superfici a PASCOLO PERMANENTE
Norma
4.1
D) Superfici con OLIVETI con riferimento alla cura
della pianta
Norma
4.3
E) QUALSIASI SUPERFICIE agricola aziendale, incluse
Norme
3.1
e
4.4
quelle con colture permanenti o altre colture non beneficiarie di aiuti
diretti, nel caso siano servite dalla rete poderale di sgrondo delle acque o
rechino elementi caratteristici del paesaggio
D.D.G. n° 191 del 27 febbraio 2007
Obiettivo 1
EROSIONE DEL SUOLO: Proteggere il suolo
mediante misure idonee
NORMA 1.1
Interventi di regimazione temporanea delle acque
superficiali di terreni in pendio
AMBITO DI
APPLICAZIONE
Superficie a seminativo: terreni utilizzati per
coltivazioni agricole (incluso il set aside investito a
colture no-food o a colture biologiche)
OBIETTIVI
Favorire la protezione del suolo dall’erosione nei terreni
desclivi.
ADEMPIMENTI Realizzazione di solchi acquai temporanei da
E
convogliare ai bordi dei campi in fossi ed alvei naturali.
PRESCRIZIONI
Attuale contesto relativo ai suoli
SMOTTAMENTI
CONDIZIONALITA’
SUOLI
EROSIONE
SISTEMAZIONE
AGRARIA
PRODUZIONE AGRICOLA
Buone Condizioni Agronomiche ed Ambientali
NORMA 1.1: REGIMAZIONE DELLE ACQUE SUPERFICIALI
DISPOSIZIONI DELLA REGIONE SICILIA
La Regione Sicilia ha individuato sulla base delle
caratteristiche geologiche, morfologiche e pedologiche le aree
suscettibili ai fenomeni di smottamento e soliflusso e li elenca
nello specifico allegato n. 5. In queste aree è obbligo effettuare
i solchi all’infuori di terreni con eccessiva pendenza .
Deroghe aggiuntive:
L’azienda che decide di ricorrere alle deroghe regionali può
effettuare uno dei seguenti interventi alternativi ai solchi:
• Semina su sodo
• Sostituzione dell’aratura con rippatura o lavorazione
equivalente
• Fasce inerbite trasversali ogni 60 metri, della larghezza di metri
5.
INTERVENTO DELLA REGIONE SICILIANA
A livello regionale la Norma 1.1. BCAA prevede i seguenti impegni:
-la realizzazione di solchi acquai temporanei, ad andamento livellare o
trasversale alla max pendenza. I solchi devono avere una distanza tra
loro non superiore ad 80 metri. Realizzazione di solchi perimetrali di
raccolta e di un solco di sommità dell’appezzamento.
-In alternativa nei casi di elevata acclività o di assenza di
canali artificiali o naturali è prescritta la realizzazione di
fasce non lavorate inerbite.
-Tali fasce devono essere trasversali alla max pendenza e
devono avere una larghezza non inferiore a metri 5 ed una
interdistanza non superiore a 60 metri.
Per le colture seminate prima del 31 dicembre 2006, tali
fasce vanno realizzate ove possibile solo nei casi di
elevata acclività.
Buone Condizioni Agronomiche ed Ambientali
NORMA 1.1: REGIMAZIONE DELLE ACQUE SUPERFICIALI
NEI TERRENI IN PENDIO
Concetto: Al beneficiario non è imputabile una esternalità
negativa causata da eventi meteorologici estremi.
N.B. Se i fenomeni erosivi si manifestano nonostante
l’applicazione della norma, la condizionalità è da ritenersi
rispettata.
Buone Condizioni Agronomiche ed Ambientali
NORMA 1.1: REGIMAZIONE DELLE ACQUE
SUPERFICIALI NEI TERRENI IN PENDIO (3)
CHE COSA SARÀ OGGETTO DI CONTROLLO?
Il controllore accerterà che il terreno oggetto della norma non presenti:
30 cm
non presenti
fenomeni
franosi
che i solchi
acquai non
siano
totalmente
assenti
che non sia presente
scheletro portato in
superficie dal fenomeno
erosivo
SUOLO CONSERVATO
SUOLO DOPO EROSIONE
Il sedimento dimostra che c’è
stata erosione
Obiettivo 2
SOSTANZA ORGANICA DEL SUOLO:
Mantenere i livelli di sostanza organica del suolo
mediante opportune pratiche.
NORMA 2.1
Gestione delle stoppie e dei residui colturali
AMBITO DI
APPLICAZIONE
OBIETTIVI
Superficie a seminativo:
a) terreni utilizzati per coltivazioni agricole;
b)terreni a set-aside e/o terreni ritirati dalle
produzioni ammissibili all’aiuto diretto.
Preservare il livello di sostanza organica presente nel suolo
e tutelare la fauna selvatica
ADEMPIMENTI Divieto di bruciatura delle stoppie, delle paglie e dei residui
E PRESCRIZIONI colturali di prati naturali o coltivati
INTERVENTO DELLA REGIONE SICILIANA
A livello regionale la Norma 2.1. BCAA prevede i seguenti impegni:
a) fino al 30 settembre è vietata la bruciatura delle stoppie e dei residui colturali;
b) entro il 15 agosto i conduttori delle aziende agricole possono sottoporre a:
- pascolamento l’intero corpo aziendale interessato dai residui colturali e dalle
stoppie
oppure in alternativa
- realizzare delle fasce parafuoco perimetrali ampie almeno 10 metri
o procedere alla lavorazione dell’intera superficie.
Nel caso non si effettui la raccolta i conduttori delle aziende
agricole devono seguire le operazioni previste dal punto b)
entro il 15 luglio.
DEROGA: dopo il 30 settembre è consentita la bruciatura delle stoppie e dei
residui colturali nel rispetto delle norme antincendio.
In tal caso i conduttori, al fine ripristinare il livello di sostanza organica del suolo,
dovranno obbligatoriamente effettuare nella campagna agraria seguente uno dei
seguenti interventi:
 sovescio;
 coltivazione di leguminose con interramento residui colturali;
 coltivazione di miscugli di foraggere con interramento residui;
 letamazione o altri interventi di concimazione organica.
N.B. All’interno dei siti SIC e ZPS è sempre esclusa la bruciatura delle
stoppie, salvo diversa prescrizione autorità di gestione.
N.B. Nel caso di emergenze fitosanitarie si può derogare dal divieto di
bruciatura.
Obiettivo 3
NORMA 3.1
STRUTTURA DEL SUOLO: Mantenere la struttura del
suolo mediante misure adeguate.
Difesa della struttura del suolo attraverso il
mantenimento in efficienza della rete di sgrondo delle
acque superficiali.
AMBITO DI APPLICAZIONE Qualsiasi superficie agricola di un’azienda beneficiaria
di aiuti diretti..
OBIETTIVI
Mantenere in efficienza la rete di sgrondo per il deflusso delle
acque superficiali.
ADEMPIMENTI Manutenzione, gestione e conservazione delle scoline e dei canali
E
collettori al fine garantire lo sgrondo delle acque. Riguarda aziende
PRESCRIZIONI agricole con una QUALSIASI SUPERFICIE comprese quelle con
colture permanenti o altre colture non beneficiarie di aiuti diretti, se
servite dalla rete poderale di sgrondo o con elementi caratteristici del
paesaggio
Buone Condizioni Agronomiche ed Ambientali
NORMA 3.1: MANTENIMENTO IN EFFICIENZA DELLA RETE DI
SGRONDO PER IL DEFLUSSO DELLE ACQUE SUPERFICIALI
CHE COSA DEVE FARE L’AGRICOLTORE
• provvedere a mantenere puliti fossi e scoline
• mantenere capezzagne, canali collettori
ed altri impluvi naturali o artificiali
•mantenere, ove presenti, le ordinarie sistemazioni del
terreno che agevolano il deflusso delle acque piovane, come
ad esempio la baulatura
INTERVENTO DELLA REGIONE SICILIANA
A livello regionale la Norma 3.1 BCAA prevede i seguenti
impegni:
-la manutenzione, gestione e conservazione delle scoline e
dei canali collettori al fine garantire l’efficienza della rete di
sgrondo delle acque.
DEROGHE
 per le superfici SIC e ZPS.
 in presenza di drenaggio sotterraneo.
 in caso di trasformazione fondiaria con obbligo di
mantenimento della nuova rete scolante.
per le superfici impegnate ai sensi del PSR 2000/200
Misura F – Azione F4a – Zone umide.
Obiettivo 4
LIVELLO MINIMO DI MANTENIMENTO : Assicurare un
livello minimo di mantenimento dei terreni ed evitare il
deterioramento degli habitat.
NORMA 4.1
Protezione del pascolo permanente
AMBITO DI
APPLICAZIONE
OBIETTIVI
Superficie a pascolo permanente:
terreni utilizzati per la coltivazione di erba o di altre
piante erbacee da foraggio, coltivate (seminate) o
naturali
(spontanee),
e
non
comprese
nell’avvicendamento colturale aziendale per 5 anni o più,
esclusi i terreni ritirati dalla produzione.
Assicurare un livello minimo di mantenimento dei terreni ed evitare
il deterioramento degli habitat.
ADEMPIMENTI E Divieto di riduzione, di conversione e di lavorazioni delle superfici
PRESCRIZIONI a pascolo.
Erosione laminare su pascolo
eccessivamente sfruttato,
compattato e con forte degrado
floristico
Smottamenti su pascolo
INTERVENTO DELLA REGIONE SICILIANA
A livello regionale la Norma 4.1 BCAA prevede i seguenti impegni:
divieto di riduzione delle superfici a pascolo permanente;
divieto di conversione delle superfici a pascolo permanente all’interno dei siti
ZPS e SIC, salvo prescrizione dell’Autorità di gestione;
esclusione di lavorazioni del terreno fatte salve quelle connesse al
rinnovo/infittimento del cotico erboso e allo sgrondo delle acque.
Il carico max di bestiame per ettaro non dovrà superare le 2 UBA salvo
prescrizioni più restrittive.
Benefici di una corretta gestione del carico di bestiame: riduzione fenomeni
erosivi, mantenimento livelli adeguati di sostanza organica, mantenimento
struttura del suolo.
Obiettivo 4
LIVELLO MINIMO DI MANTENIMENTO : Assicurare un livello
minimo di mantenimento dei terreni ed evitare il
deterioramento degli habitat.
NORMA 4.2
Gestione delle superfici ritirate dalla produzione.
AMBITO DI Superficie a seminativo:
APPLICAZIO soggette all’obbligo del ritiro dalla produzione (set-aside) e
NE
non coltivate durante tutto l’anno e altre superfici ritirate dalla
produzione ammissibili all’aiuto diretto purchè mantenute in
buone condizioni agronomiche-ambientali.
OBIETTIVI
Assicurare un livello minimo di mantenimento dei terreni ed evitare il
deterioramento degli habitat.
ADEMPIMENTI Assicurare la presenza di una copertura vegetale tutto l’anno ed
E
attuazione di pratiche agronomiche finalizzate a conservare
PRESCRIZIONI l’ordinario stato di fertilità,ecc., delle superfici ritirate dalla
produzione.
Buone Condizioni Agronomiche ed Ambientali
NORMA 4.2: GESTIONE DELLE SUPERFICI RITIRATE DALLA PRODUZIONE
OBIETTIVO DA REGOLAMENTO (CE) 1782/03
Assicurare la corretta gestione delle superfici ritirate dalla produzione
Questa norma intende assicurare che i terreni ritirati dalla
produzione non vengano abbandonati e vengano garantiti gli
obiettivi di:
• Conservare il potenziale produttivo e la fertilità del terreno,
evitando la diffusione incontrollata delle piante infestanti
• Limitare il rischio di propagazione degli incendi ai fondi
limitrofi
• Salvaguardare la biodiversità tutelando la fauna selvatica in
particolare durante le nidificazioni
INTERVENTO DELLA REGIONE SICILIANA
A livello regionale la Norma 4.2. BCAA prevede i seguenti impegni:
a) presenza di una copertura vegetale, naturale o artificiale, durante
tutto l’anno;
b) al fine di prevenire la formazione di incendi è fatto obbligo di
effettuare nella superficie interessata:
-
uno sfalcio annuale
o la trinciatura,
oppure il pascolamento ( tranne i casi di set-aside).
DEROGHE
I°. Deroghe applicabili su tutte le superfici a seminativo ritirate dalla
produzione
 In deroga all’impegno a) “presenza di coltura vegetale”
sono ammesse lavorazioni meccaniche sui terreni ritirati dalla
produzione nei casi seguenti:
1.pratica di sovescio, in presenza di specie da sovescio o biocide;
2.terreni interessati da interventi di ripristino di habitat o biotopi;
3.colture a perdere per la fauna (miscugli es. sorgo-girasole-mais);
4.nel caso in cui si devono eseguire miglioramenti fondiari.
II°. Deroghe applicabili sui terreni ritirati dalla produzione per un solo anno
o, limitatamente all’annata agraria precedente all’entrata in produzione, nel
caso di terreni a seminativo ritirati per 2 o più anni.
In deroga all’impegno a) “presenza di coltura vegetale”
sono ammesse lavorazioni meccaniche sui terreni ritirati dalla produzione nei
casi seguenti:
lavorazioni del terreno ( comunque non prima del 15 luglio) allo scopo di
ottenere una produzione agricola nella successiva annata agraria;
per la pratica del maggese ( max n° 2 lavorazioni nel periodo compreso tra il 15
marzo e il 15 luglio dell’annata agraria che precede la semina di una coltura
autunno-vernina) con possibilità di sfalcio ad altezza minima di 15 cm.;
Impiego di diserbanti non residuali a basso dosaggio (1 intervento tra il 15
marzo e il 15 luglio);
Controllo della vegetazione con il pascolamento solo per le superfici disattivate
Sfalcio, trinciatura o pascolamento (previste dal punto b) sono vietate nei
seguenti periodi:
-per le aree SIC e ZPS a partire dal 30 aprile e per 150 giorni consecutivi;
-per tutte le altre aree a partire dal 15 maggio e per 120 giorni consecutivi.
In ogni caso devono essere realizzate fasce parafuoco perimetrali di
ampiezza non inferiori a 10 metri.-
In deroga all’impegno b) “prevenzione incendi tramite sfalcio, trinciatura,
pascolamento”
sono ammesse le seguenti pratiche:
idonee pratiche agronomiche a basso impatto (in deroga alle epoche
prestabilite) finalizzate a limitare la disseminazione di essenze infestanti o di
vegetazione indesiderata, quali:
a)operazioni di sfalcio o trinciatura . La produzione erbacea ottenuta può
utilizzarsi in azienda dopo il 31 agosto , mentre può commercializzarsi
dopo il 15 gennaio dell’anno successivo;
b)impiego di diserbanti non residuali ( max n° 1 intervento nel periodo dal
15 marzo al 15 luglio):
c)pascolamento finalizzato al controllo della vegetazione.
N.B. Le deroghe previste dai punti 6 e 7 lettere a) e b) non si applicano alle
aziende ricadenti nelle aree Natura 2000,ecc.
Obiettivo 4
NORMA 4.3
OBIETTIVI
LIVELLO MINIMO DI MANTENIMENTO : Assicurare
un livello minimo di mantenimento dei terreni ed evitare il
deterioramento degli habitat.
Manutenzione degli oliveti.
Assicurare un livello minimo di mantenimento dei terreni ed
evitare il deterioramento degli habitat. Salvaguardia del
paesaggio tipico. Prevenzione dissesto idrogeologico.
ADEMPIMENTI Assicurare il mantenimento degli oliveti in buone condizioni
E
vegetative.
PRESCRIZIONI
Buone Condizioni Agronomiche ed Ambientali
NORMA 4.3: MANUTENZIONE DEGLI OLIVETI
CHE COSA DEVE FARE L’AGRICOLTORE
• Non spiantare l’uliveto
DEROGHE
• In presenza di motivazioni di carattere fitosanitario
• In caso di reimpianto autorizzato
INTERVENTO DELLA REGIONE SICILIANA
A livello regionale la Norma 4.3 BCAA prevede i seguenti impegni:
1.divieto di estirpazione delle piante di olivo (ai sensi della L.
144/1951);
2.potatura degli olivi almeno una volta ogni 5 anni;
3.eliminazione dei rovi e di altra vegetazione infestante ,
nonché la spollonatura degli olivi con frequenza almeno
triennale.
DEROGHE
a)in caso di reimpianto autorizzato o di estirpazione autorizzata;
b)in presenza di motivazioni di carattere fitosanitario.
Effettuare una potatura almeno una volta ogni cinque anni
Ripulire l’oliveto da polloni pluriennali e/o rovi
a ridosso delle piante
Operare affinché all’interno dell’oliveto non
siano presenti
arbusti e/o vegetazione pluriennale
Obiettivo 4
NORMA 4.4
OBIETTIVI
LIVELLO MINIMO DI MANTENIMENTO :
Assicurare un livello minimo di mantenimento
dei terreni ed evitare il deterioramento degli
habitat.
Mantenimento degli elementi caratteristici
del paesaggio.
Assicurare un livello minimo di mantenimento dei terreni ed evitare il
deterioramento degli habitat.
ADEMPIMENTI Assicurare il mantenimento degli elementi caratteristici del paesaggio.
E
PRESCRIZIONI
Buone Condizioni Agronomiche ed Ambientali
NORMA 4.4: MANTENIMENTO DEGLI ELEMENTI
CARATTERISTICI DEL PAESAGGIO
Riguarda aziende agricole con:
• Una QUALSIASI SUPERFICIE comprese quelle con colture
permanenti o altre colture non beneficiarie di aiuti diretti, se
servite dalla rete poderale di sgrondo o con elementi
caratteristici del paesaggio
OBIETTIVO DA REGOLAMENTO (CE) 1782/03
Assicurare un livello minimo di mantenimento ed evitare il deterioramento degli
habitat
SCOPO DELLA NORMA
• Mantenere i terrazzamenti, laddove esistenti, in tutte le zone collinari o
pedemontane italiane
Oltre ai terrazzamenti, la norma si applica
•anche agli elementi caratteristici del
•paesaggio ricadenti nelle aree della
•Rete Natura 2000
Buone Condizioni Agronomiche ed Ambientali
NORMA 4.4: MANTENIMENTO DEGLI ELEMENTI
CARATTERISTICI DEL PAESAGGIO (2)
CHE COSA DEVE FARE L’AGRICOLTORE
•
•
•
•
Non eliminare i terrazzamenti esistenti
Non effettuare livellamenti, intesi come movimento terra, nei casi non
autorizzati
Nelle aree Natura 2000, rispettare i provvedimenti regionali/locali
adottati ai sensi della normativa comunitaria
Rispetto dei provvedimenti regionale di tutela degli elementi del
paesaggio
DEROGHE
È consentito il rimodellamento dei terrazzamenti, al fine di renderli
economicamente validi ed agevolare la meccanizzazione (p.e.
trasformazione in terrazzi collegati)
Antichi terrazzamenti (non economicamente validi)
INTERVENTO DELLA REGIONE SICILIANA
A livello regionale la presente norma prevede i seguenti impegni:
divieto di eliminazione dei terrazzamenti esistenti;
divieto di effettuazione di livellamenti non autorizzati (secondo le norme
che regolano il vincolo idrogeologico);
il rispetto dei provvedimenti regionali adottati ai sensi della direttiva
79/409/CEE e della direttiva 92/43/CEE;
il rispetto dei provvedimenti regionali di tutela degli elementi caratteristici
del paesaggio come previsto dalle norme attuative del Piano Pesistico
Regionale ;
osservare le prescrizioni nelle aree sottoposte a tutela (Capo II Decreto
Leg.vo n° 42/2004 “Codice dei beni culturali e del paesaggio”) previste dal
sub-allegato 2/A.
Prescrizioni attuative di tutela del paesaggio regionale nelle
aree soggette a vincolo paesistico
● Manufatti a servizio attività agricola:
bagli, casene, fienili, stalle, stabilimenti,etc.)
serre o strutture con telo plastico per le colture
muri a secco interpoderali e di confine
recinzioni
abbeveratoi, fontane
● Sistemi di controllo dei terreni:
Terrazzamenti – gabbionate- fascinate- muri di contenimento e di
sostegno
● Verde
● Sistemi di gestione delle acque
● Opere e manufatti a servizio fruizione lacustre e fluviale
● Viabilità rurale
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Buone condizioni agronomiche ed ambientali