Inglese
Lezz. 24-24
7/4/14
Cap. "Selflessness" da Nozick
• Presentazione di Antonio De Grandis senza
l'ausilio del Powerpoint
Value and Meaning
In Robert Nozick’s
“The Examined Life – Philosophical
Meditations”
Presentazione di Luca Badaloni
Robert Nozick si focalizza in questo capitolo, attorno alla nozione
di realtà a partire dalla valutazione degli oggetti che ci
circondano ed in particolar modo il valore intrinseco di essi.
Nozick divide la sua analisi in due parti:
la prima fa riferimento alle dimensioni del reale nel loro aspetto
valutativo. La seconda prende in considerazione un aspetto
maggiormente metafisico come il “significato” in rapporto al
reale.
Nozick riconosce che la stessa nozione di valore è vaga, sia in
relazione a sè stessa sia in relazione a qualcos’altro.
“Some things have value only as a means to something else that is
valuable. And some things have a value of their own, an intrinsic value.
[...] This notion of intrinsic value is the basic one; other kinds of value
exist by their relation to intrinsic value.” Pag. 162-163
Nozick prende allora in considerazione, il caso dell’opera d’arte,
come oggetto che ha valore di per sé. Tale valore è assicurato da
una certa omogeneità paragonabile all’unità organica (Organic
Unity) in ambito biologico. (Per es. Le varie componenti di un
quadro, l’estetica, i colori, la composizione etc etc)
Si potrebbe stabilire una scala di valori a partire da questa
“organic unity” di riferimento sia in ambito artistico che in quello
scientifico e così via.
“In science also, theories are evaluated by invoking some notion of
unity in diversity. Scientists speak of the degree which a vast amount
of data and diverse phenomena are unified by being explained in terms
of a small number of simple scientific laws.“ Pag. 163-164
L’unità organica di cui parla Nozick fa appello a due fattori:
A) Più grande è la diversità da unificare e conseguentemente più
alto è il valore di “organic unity”
B) Più è omogenea il risultato di unificazione dalla diversità
originaria, più è alto il valore di “organic unity”
“Something has intrinsic value, I suggest, to the degree that is
organically unified. Its organic unity is its value. At any rate, it is a
structure of organic unity that constitutes value’s structure. Perhaps, in
some special areas, additional specific characteristics [...] also play a
role in value, but the common structure of value across different areas,
and the major dimension that underlies almost all value, is the degree
of organic unity.” Pag. 164
Il paragone tra sistemi di tale diversità (ecologici, planetari,
artistici etc etc) risulta sempre difficile a causa della vaghezza di
cui è vittima la scala valoriale riferita alla “organic unity”.
Nozick prende allora come esempio, il rapporto mente-corpo e
l’alto grado di unità che riesce a raggiungere la coscienza con il
corpo. Se si accetta come vero il fatto che l’”organic unity” sia la
vera scala valoriale, allora le persone, grazie alla connessione
mente-corpo che offre la coscienza, hanno un alto “valore”.
“We want to encompass a diversity of traits and phenomena, uniting
these through many cross-connections in a tightly integrated way,
feeding these productively into our activities. Some entities will be the
agents of their own organic unity, or some of it, shaping and
developing it from within, while others will have it wholly arranged
externally; this may make a difference to the kind or extent of value the
entity has.” Pag.165
L’uomo cerca allora di raggiungere questa unità; lo stesso
Platone vede quest’ultima caratteristica come l’equilibrio tra le
varie parti dell’anima (razionale, irascibile e concupiscibile).
Nozick fa notare che esistono differenti metodi di valutazione e
interpretazione del termine “value”. Il valutare si costituisce
come un’attività relazionale caratterizzata da un rapporto
psicologico positivo con l’oggetto e da una alto grado di unità
organica.
“You might then say that every thing or trait to which we do that
specific activity therefore has value, but that is to project the unity of
the psychological evalutative activity onto whatever differing objects
that activity was directed toward. The view of value as degree of
organic unity, on the other hand, keeps value as just one kind of
phenomenon, the activity of valuing being an istance.” Pag.166
Nozick non si concentra soltanto sul concetto di “valore” ma
anche su quello di “significato” e nota che quest’ultimo emerge
dal problema del limite della vita umana. Il “dare significato” alla
propria vita, molte volte coincide con il cercare di superare dei
limiti.
“About any given thing, however wide, it seems we can stand back and
ask what its meaning is. To find a meaning for it, then, we seem driven
to find a link with yet another thing beyond its boundaries. And so a
regress is launched. To stop this regress, we seem to need something
that is intrinsecally meaningful, something meaningful in itself, not by
virtue of its connection with something else;” Pag. 167
L’uomo ha cercato di rispondere a queste domande
“metafisiche” con degli appelli fideistici; quindi con la religione.
Emerge allora lo stretto rapporto relazionale tra “valore” e
“significato”. La ricerca continua del secondo può avere fine
soltanto quando si trova il primo nella sua dimensione unitaria
ed organica. Emerge allora l’importanza del collegamento tra
questi due fattori:
“The tighter the connection with value, the greater the meaning. This
tightness of connection means that you are interrelated with the value
in a unified way; there is more of an organic unity between you and the
value. Your connection with the value, then, is itself valuable; and
meaning is gotten through such a valuable connection with value.”
Pag. 168
“Valore” e “Significato” si possono così intrecciare nel tempo e
fondere, al loro interno, nuove caratteristiche in processi artistici
o scientifici.
Nozick fa anche notare come i concetti di “value” and “meaning”
abbiano una notevole importanza anche nella sessualità. L’unità
interiore e la connessione richiesta nell’atto sessuale sembrano
riflettersi in maniera distinta tra uomo e donna, dando significati
diversi alla stessa concezione di “value” & “meaning”. Dove
l’uomo esternando la propria energia sessuale è legato alla
nozione di “valore”, la donna incentrando la propria è legata ad
una dimensione relazionale di “significato”.
Per concludere in capitolo:
“Value and meaning are notions so broad that it might seem anything
can be fitted under them. Even then, it would be unilluminating to
place other evalutative notions under just these two categories if doing
that distorted or hid their most salient features.” Pag. 169
Grazie
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