L’ORIENTAMENTO COME STRUMENTO
CONTRO LA DISPERSIONE
Modulo Formazione Docenti
Roberta Moscarelli
ISIS «Pagano – Bernini» - Napoli, 14 ottobre 2013
Progetto “RAGAZZI IN GIOCO”
PON 2007-2013”COMPETENZE PER LO SVILUPPO”
F-3 FSE 04 POR CAMPANIA 2013-186
Realizzazione di prototipi di azioni educative in aree di grave esclusione sociale e culturale, anche
attraverso la valorizzazione delle reti esistenti”
Contesto normativo di riferimento
Roberta Moscarelli
14/10/2013
RIFORMA SCOLASTICA
Il Decreto Legge 112/08 introduce la Riforma scolastica, che assegna alla
scuola, oltre quello dello sviluppo socio-educativo, anche il ruolo di nuovo
attore ed intermediario nella transizione dal mondo della scuola a quello
del lavoro.
•Dal 2010 entra in vigore la riforma complessiva del secondo ciclo di
istruzione e formazione, istituendo: Nuovi Licei: classico, scientifico,
linguistico, delle scienze umane, musicale e coreutico; Nuovi Istituti
tecnici suddivisi in 2 settori: Economico e Tecnologico, con 11 indirizzi;
Nuovi Istituti professionali suddivisi in 2 settori: Servizi e Industria e
Artigianato, con 6 indirizzi.
•La riforma degli istituti tecnici e professionali, contenuta nel D.P.R. 15
marzo 2010, prevede la "creazione di un raccordo più stretto con il
mondo del lavoro e delle professioni, compreso il volontariato e il
privato sociale, attraverso la più ampia diffusione di stage, tirocini,
alternanza scuola-lavoro".
Roberta Moscarelli
14/10/2013
RIFORMA DEL MERCATO DEL LAVORO
La Scuola diventa uno dei nuovi soggetti autorizzati alla gestione delle
attività di intermediazione:
• art. 6 DLgs 276 autorizza la scuola quale nuovo attore del mdl insieme
alle università;
•art. 29 della L.111/11, per la scuola disciplina che: sono autorizzati gli
Istituti … “a condizione che rendano pubblici e gratuitamente accessibili
sui relativi siti… i curricula dei propri studenti all’ultimo anno di corso e
fino ad almeno 12 mesi successivi alla data del conseguimento del titolo di
studio”;
•Collegato Lavoro 183/2010, art. 48 e Circolare 4 agosto 2011 prevede che
gli Istituti secondari siano direttamente autorizzati dalla norma all’attività
di intermediazione salvo l’obbligo di interconnettersi alla borsa continua
nazionale del lavoro tramite il Portale Cliclavoro (www.cliclavoro.gov.it).
Roberta Moscarelli
14/10/2013
EUROPA 2020
La Strategia Europa 2020 - Strategia per una crescita
intelligente, sostenibile e inclusiva prevede come obiettivi
prioritario nel campo dell’istruzione:
•Ridurre i tassi di abbandono scolastico al di sotto del 10%;
•Almeno il 40% delle donne e degli uomini deve completare la
formazione di terzo livello
•Una delle priorità è ridurre la percentuale di NEET (not in
employment, education or training) tra i 20 e i 24 anni (15% in
Europa)
Roberta Moscarelli
14/10/2013
Orientamento
Roberta Moscarelli
14/10/2013
CHE COS’E’ L’ORIENTAMENTO
E’ un intervento che ha l’obiettivo di sostenere la persona a
effettuare scelte consapevoli e soddisfacenti rispetto al proprio
progetto professionale e di vita.
Fanno parte del processo di orientamento:
• l’informazione orientativa sulle opportunità di formazione e
lavoro e sul funzionamento del MdL;
• la consulenza orientativa,
sull’ auto-valutazione delle
competenze, delle potenzialità e delle aspirazioni personali e
sulla definizione del proprio progetto personale di formazione
e/o lavoro
Roberta Moscarelli
14/10/2013
ORIENTAMENTO A SCUOLA:
DIDATTICA ORIENTATIVA
La didattica orientativa è la funzione orientativa del
processo educativo volta a promuovere fin dalla
scuola dell’infanzia e in materia trasversale a tutte le
discipline lo sviluppo di competenze orientative
generali (‘non immediatamente finalizzate alla
gestione di compiti orientativi concreti’) e specifiche
(per il fronteggiamento ad esempio dei momenti di
scelta).
(‘Linee guida in materia di orientamento lungo tutto l’arco della vita’ Circolare Ministeriale 43 del 15 aprile 2009)
Roberta Moscarelli
14/10/2013
ORIENTAMENTO FORMATIVO
E TUTORATO ORIENTATIVO A SCUOLA
Per orientamento formativo si indicano tutte quelle
attività mirate a permettere agli individui di
riconoscere e sviluppare le proprie attitudini,
capacità e competenze.
Il tutorato orientativo svolto dal docente consiste
nella guida e nell’accompagnamento dello studente
alla conoscenza e la facilitazione all’apprendimento
(come ad esempio nel caso del docente-tutor
referente per il portfolio delle competenze).
(‘Linee guida in materia di orientamento lungo tutto l’arco della vita’ Circolare Ministeriale 43 del 15 aprile 2009)
Roberta Moscarelli
14/10/2013
Obiettivi, risultati attesi e contenuti degli
interventi di orientamento previsti dal
progetto “Ragazzi in gioco”
Roberta Moscarelli
14/10/2013
TUTTI I PERCORSI DI RAGAZZI IN GIOCO:
Sono progettati secondo un approccio flessibile, trasparente
e “learner-centred”, per prevenire e contrastare il rischio di
dispersione durante e dopo il diritto-dovere all’istruzione e
alla formazione e nella prospettiva del lifelong learning :
• a partire dalla definizione di obiettivi, risultati attesi e
modalità di valutazione trasparenti e condivisi tra tutti gli
attori del processo di apprendimento
• valorizzando le conoscenze, abilità e attitudini già posseduti
dallo studente a prescindere da come le abbia acquisite (in
modo formale, non formale, informale).
• tenendo conto degli specifici bisogni formativi di gruppi e
individui a rischio di svantaggio per garantire loro l’esercizio
del diritto all’accesso alla conoscenza
Roberta Moscarelli
14/10/2013
MODULO ACCOGLIENZA
Accompagna tutta la durata di ogni percorso. Il tutor di questo modulo è il
testimone dell’efficacia del percorso e garantisce il filo rosso fra le diverse attività
proposte agli allievi. Nel modulo:
•viene presentato agli studenti del target l’ipotesi di lavoro complessiva; si
condividono gli scopi; si acquisisce la loro adesione; si approfondiscono i loro
bisogni
•si individua, in collaborazione con il valutatore, la situazione in ingresso degli
allievi rispetto all’indicatore scelto per misurare l’efficacia dell’intero percorso,
autovalutare i progressi, aggiustare il tiro
•a conclusione, si misura il valore in uscita dell’indicatore assegnato.
Inoltre:
“Rientra,
tra i compiti del tutor del modulo “Accoglienza”, in
collaborazione con il referente per la valutazione, la cura delle
impegnative attività connesse alla creazione e all’implementazione del
Portfolio delle competenze.” Circolare prot. n. 8475 del 5 agosto 2013
Ufficio IV del MIUR
Roberta Moscarelli
14/10/2013
FOCUS: Portfolio delle competenze,
cos’è?
In Italia è stato introdotto dalla legge 53 del 2003 e dalle Indicazioni
nazionali per i Piani di Studio Personalizzati nella Scuola Primaria.
È un archivio personale delle attività e risultati dell’apprendimento
composto da testi, valutazioni, audiovisivi, immagini, grafici o altro.
Il suo obiettivo è quello di elencare le esperienze formative, ma anche di
dare valore alle competenze comunque siano state acquisite.
Permette agli studenti di valutare in modo sincero e prendere coscienza
delle loro competenze e del loro processo di apprendimento.
Sensibilizza i giovani sulle competenze (cos’è una competenza? quali sono
le mie? come presentarle?), prepara i ragazzi alla transizione scuola-lavoro
e aiuta i teen-ager a progettare attivamente il proprio futuro.
In genere il portfolio è realizzato dal docente-tutor per gli alunni più
piccoli, dallo studente con il supporto del docente nelle scuole
secondarie.
Roberta Moscarelli
14/10/2013
I PERCORSI DI ORIENTAMENTO DI
“RAGAZZI IN GIOCO”:
Tre percorsi rivolti agli allievi della scuola media e delle due scuole superiori, che
prevedono sia attività di gruppo, sia individuali (counselling orientativo e bilancio delle
competenze), declinate in modo adatto alle diverse età dei partecipanti.
• 2 percorsi hanno l’obiettivo di sostenere i ragazzi nel passaggio tra i due livelli di
istruzione: il primo è rivolto agli alunni di terza media e il secondo al primo anno delle
superiori,
•Il terzo percorso è rivolto agli allievi delle quinte classi dei due istituti superiori ed ha
l’obiettivo di accompagnare i ragazzi a scegliere la propria strada nel passaggio dalla
scuola al mondo del lavoro.
INOLTRE IL PROGETTO PREVEDE:
•1 modulo di formazione dei docenti che già sono o saranno referenti per
l’orientamento nelle scuole di appartenenza
•1 modulo di sensibilizzazione e coinvolgimento dei genitori degli allievi più giovani nel
processo di orientamento formativo.
Roberta Moscarelli
14/10/2013
ORIENTAGIOVANI
Target: Allievi bisognosi di accompagnamento e
sostegno alla school-work transition e alla
socializzazione al lavoro
Destinatari: 40 allievi delle ultime classi del PaganoBernini e del Rossini
Durata: gennaio-maggio 2014
Roberta Moscarelli
14/10/2013
ORIENTAMENTO PER IL SUCCESSO
SCOLASTICO
Target: Allievi a rischio di abbandono
Destinatari: 20 allievi delle prime classi del PaganoBernini e del Rossini
Durata: gennaio-febbraio 2014
Target strumentale: genitori allievi prime classi
Destinatari: almeno 20 genitori degli allievi coinvolti
Durata: ottobre-novembre 2013
Roberta Moscarelli
14/10/2013
ORIENTIAMOCI ALLA SCELTA!
Target: Allievi bisognosi di azioni di orientamento
nella fase di transizione dal I al II ciclo d'istruzione
Destinatari: 20 allievi delle terze classi della NeghelliGigante
Durata: novembre-dicembre 2013
Target strumentale: genitori allievi terze classi
Destinatari: almeno 20 genitori degli allievi coinvolti
Durata: ottobre-novembre 2013
Roberta Moscarelli
14/10/2013
Concetti-chiave
Roberta Moscarelli
14/10/2013
LIFELONG LEARNING
(APPRENDIMENTO PERMANENTE)
Apprendimento lungo tutto l’arco della vita.
Comprende:
• l’istruzione primaria, secondaria e superiore
• la formazione professionale
ma anche :
• l’apprendimento non formale e informale acquisito dalle persone , che
abbia prodotto un miglioramento delle loro competenze (conoscenze,
abilità e attitudini) in una prospettiva di sviluppo personale, civico, sociale
e/o professionale.
e dunque valorizza:
• il counselling e l’orientamento, nella prospettiva dell’individuazione e del
riconoscimento delle competenze individuali possedute e/o da acquisire
e/o da potenziare
Roberta Moscarelli
14/10/2013
APPRENDIMENTO FORMALE, NON
FORMALE E INFORMALE
•
L’apprendimento formale generalmente viene acquisito a scuola, all’università e in
istituti di formazione professionale, ed è finalizzato ad ottenere diplomi e
certificati riconosciuti e spendibili.
•
L’apprendimento non formale include l’educazione e la formazione dei giovani e
degli adulti attraverso circoli di studio, gruppi di discussione e di lavoro su progetti
specifici, corsi di formazione senza esami finali nè certificazioni riconosciute. E’ un
processo di apprendimento libero, ma comunque intenzionale e consapevole .
•
L’apprendimento informale viene acquisito ovunque: in famiglia, sul luogo di
lavoro, nell’associazionismo, nelle attività ludiche, culturali e sociali, o può anche
riferirsi ad attività individuali come leggere un libro, una rivista, fare una ricerca in
internet, vedere un film. Si tratta dell’acquisizione spontanea di competenze
attraverso l’esperienza quotidiana.
Roberta Moscarelli
14/10/2013
RICONOSCIMENTO DEI RISULTATI
DELL’APPRENDIMENTO
LEARNING OUTCOMES
• I risultati dell’apprendimento esplicitano ciò che ci si aspetta la persona
conosca, comprenda e/o sia in grado di fare, al termine di un periodo di
apprendimento.
UNITS AND CREDITS SYSTEM
• Sistema delle unità di apprendimento e dei crediti formativi: sistema per
l’attribuzione di crediti (credit points) ai risultati dell’apprendimento e/o
alle sue componenti (Units).
Roberta Moscarelli
14/10/2013
COMPETENZE
Le competenze sono un insieme di conoscenze
teoriche, abilità pratiche, capacità e attitudini
personali.
Possiamo considerare le competenze come il
risultato dell’apprendimento, sia formale che
non formale o informale.
Roberta Moscarelli
14/10/2013
COMPETENZE-CHIAVE
Raccomandazione Parlamento Europeo e del Consiglio del 18
dicembre 2006 sulle competenze chiave per l’apprendimento
permanente
Definisce
“le competenze [come] una combinazione di conoscenze,
abilità e attitudini appropriate al contesto”
“ le competenze chiave [come] quelle di cui tutti hanno
bisogno per la realizzazione e lo sviluppo personali (capitale
culturale), la cittadinanza attiva (capitale sociale), l’inclusione
sociale e l’occupazione (capitale umano)”
Roberta Moscarelli
14/10/2013
FOCUS: dalle competenze di base
alle competenze chiave
• Generalmente si intende per competenze di base la capacità di leggere,
scrivere e far di conto.
• Il Consiglio di Lisbona ha chiesto di aggiungere nuove competenze
necessarie in una società della conoscenza, per esempio saper
padroneggiare le TIC e avere spirito d'iniziativa: per questo, concludono le
Raccomandazioni 2006, "il termine competenze chiave ha superato
quello di competenze di base, ricomprendendole e andando oltre".
• Su "quanto oltre si debba andare", cioè su quante e quali siano le
competenze chiave da introdurre nei curricoli scolastici, e soprattutto su
come valutarne l’apprendimento, il dibattito è però tuttora aperto negli
Stati membri.
Roberta Moscarelli
14/10/2013
COMPETENZE SPECIALISTICHE
Le competenze chiave (key competencies o core competencies) sono le
competenze «richieste a ciascuno nella società della conoscenza»,
nell’ottica dell’apprendimento lungo tutto l’arco della vita (lifelong
learning).
invece
Le competenze che si rapportano a un settore specifico, (per esempio
suonare il piano) non vanno considerate competenze chiave. Questo non
significa che non siano importanti né che possano essere sostituite dalle
competenze chiave: sono competenze specialistiche , e/o professionali,
e/o settoriali.
Roberta Moscarelli
14/10/2013
COMPETENZE-CHIAVE A SCUOLA
Alla fine del loro apprendimento iniziale i giovani dovrebbero aver
acquisito le otto competenze chiave per l'apprendimento permanente.
•Si tratta dell’insieme delle competenze di base (lingua madre, lingue
straniere, matematica, scienze e competenza digitale)
•e delle competenze trasversali fondamentali (imparare ad imparare,
competenze sociali e civiche, spirito d'iniziativa e di imprenditorialità,
consapevolezza ed espressione culturale), spesso menzionate come
obiettivi interdisciplinari nei programmi di studi nazionali e che
richiedono quindi che l'accento sia posto sul loro sviluppo nell'insieme
dell'insegnamento scolastico.
Roberta Moscarelli
14/10/2013
QUADRO EUROPEO DELLE
COMPETENZE-CHIAVE
otto competenze chiave per l’apprendimento permanente:
• comunicazione nella madrelingua;
• comunicazione nelle lingue straniere;
• competenza matematica e competenze di base in scienza e
tecnologia;
• competenza digitale;
• imparare a imparare;
• competenze sociali e civiche;
• spirito di iniziativa e imprenditorialità;
• consapevolezza ed espressione culturale
Roberta Moscarelli
14/10/2013
Roberta Moscarelli
14/10/2013
Link utili
Il sito dell’Agenzia INDIRE, in particolare:
• http://www.indire.it/content/index.php?action=read&id=1653
• http://www.indire.it/content/index.php?action=read&id=1717
• http://www.indire.it/content/index.php?action=read&id=445
Il sito ORIENTAMENTO.IT, in particolare:
• http://www.orientamento.it/indice/linee-guida-in-materia-di-orientamentolungo-tutto-larco-della-vita/
Il sito di ITALIA LAVORO http://www.italialavoro.it, in particolare la sez.
TRANSIZIONE ISTRUZIONE FORMAZIONE LAVORO
Il sito del Programma LLP, in particolare
http://www.programmallp.it/home.php?id_cnt=11
Il sito dell’ISFOL, in particolare:
http://www.isfol.it/temi/Formazione_apprendimento
Roberta Moscarelli
14/10/2013
GRAZIE DELL’ATTENZIONE!
Roberta Moscarelli
Project manager, formatrice e consulente di orientamento
[email protected]
+39-3496130751
skype: roberta_moscarelli
http://aracneassociazione.wordpress.com
https://www.facebook.com/aracneassociazione
https://www.facebook.com/groups/aracneassociazione/
Roberta Moscarelli
14/10/2013
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formazione docenti orientamento F3 - ARACNE