L’unità di apprendimento sulla
montagna è stata realizzata da:
 Andrea Barca
 Giuseppe Florio
 Antonio Prosperati
 Katia Randò
 Jessica Sciammarella
Allievi coinvolti: alunni della classe III primaria
Docenti impegnati: Insegnante di Italiano, Storia e
Geografia, insegnante di Scienze.
Discipline coinvolte:
ITALIANO: dare i nomi alle cose ed ampliare il lessico;
scrivere le parole apprese, acquisire i linguaggi specifici
delle discipline ( la geografia in questo caso).
SCIENZE: conoscere l’origine delle montagne, i rapporti
che intercorrono tra altitudine, flora e fauna.
ARTE E IMMAGINE: guardare e osservare un’immagine e
gli oggetti presenti nell’ambiente.
EDUCAZIONE STRADALE: saper leggere alcuni segnali
di pericolo.
EDUCAZIONE ALLA SALUTE: comprendere e acquisire
norme di comportamento per la sicurezza in montagna.
EDUCAZIONE ALL’AMBIENTE: acquisire conoscenze e
responsabilità riguardo l’ambiente montano.
Tempi di svolgimento: 6 settimane circa.
Spazi necessari: interni alla scuola( aula, laboratorio di
informatica, cortile ); esterni alla scuola ( visita al Parco
Nazionale della Sila ).
Prerequisiti:
 Saper muoversi e orientarsi nel proprio ambiente di
vita;
 Conoscere e rappresentare gli spazi di uso quotidiano;
 Saper cogliere la differenza tra elemento naturale ed
elemento antropico;
 Riconoscere il rapporto di interdipendenza che c’è tra
elemento naturale ed elemento antropico;
 Riconoscere in un paesaggio i segni di trasformazioni
operate dall’uomo.
Competenze da valutare:
 L’alunno legge ed utilizza mappe e carte geografiche di
diverso tipo.
 L’alunno riconosce lo spazio geografico come sistema
costituito da elementi fisici e antropici tra loro
interconnessi.
 L’alunno osserva e descrive gli elementi principali del
paesaggio di montagna.
 L’alunno riconosce gli interventi dell’uomo
nell’ambiente montano.
 L’alunno è consapevole dell’importanza di
salvaguardare il paesaggio naturale.
Obiettivi formativi:
 Riflettere per comprendere la realtà e se stessi.
 Conoscere e prendere coscienza dei cambiamenti di sé,
degli altri, delle cose, dell’ambiente.
 Osservare la realtà, per riconoscervi relazioni,
regolarità, differenze, continuità e modificazioni nel
tempo e nello spazio.
 Porsi in modo attivo di fronte ad informazioni e
sollecitazioni che provengono dall’ambiente, per
riconoscerle, decifrarle.
 Comprendere ed utilizzare una molteplicità di
linguaggi per interpretare la realtà.
Obiettivi specifici di apprendimento(OSA)
 Distinguere elementi naturali ed elementi antropici




dell’ambiente di montagna.
Orientarsi in base alle coordinate storiche, geografiche,
sociali, partendo dalla presa di coscienza delle proprie
esperienze personali e di gruppo.
Leggere ed interpretare simbolici cartografici relativi ad
aspetti e fenomeni del territorio montano.
Analizzare il territorio circostante attraverso
l’osservazione diretta e indiretta.
Riconoscere le più evidenti modificazioni apportate
dall’uomo nel proprio territorio.
Metodologie di lavoro:
L’insegnante deve far uso di metodologie adatte a far
emergere le potenzialità dell’allievo. I contenuti e le attività
vanno organizzate a partire dall’esperienza concreta
(osservazione diretta del paesaggio), da un approccio
percettivo - sensoriale per poi passare
all’individualizzazione delle principali componenti.
Importante è seguire un APPROCCIO
PROBLEMATICO-CONCETTUALE che gradualmente si
sposti dal problema particolare al generale.
Le attività didattiche dovranno essere basate sulla
concretezza facendo operare gli alunni in situazioni
problematiche e operando, sotto forma di gioco, negli spazi
interni alla scuola (ad es. il cortile della scuola) o nelle
immediate vicinanze.
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Metodi e tecniche:
Lezioni frontali(non solo parole ma immagini e fotografie
che le supportano)
Lezione discussa o partecipata
Studio del libro di testo
Osservazione diretta dei fenomeni oggetto di studio
(osservazione di spazi vicini al bambino, visite guidate) e
osservazione indiretta
Attività laboratoriali(favorendo lo sviluppo della
conoscenza e la logica della scoperta)
Cooperative learning(produzione di elaborati di gruppo)
Proiezione e commento di lucidi, diapositive e audiovisivi
Nuclei tematici
La montagna:
 storia
 elementi costitutivi
 attività umane
 flora e fauna
 risorse da proteggere
 come sono rappresentate le montagne sulle carte
geografiche
“Tutte le cose sono
collegate. Tutto quello
che accade agli animali
presto accade all’uomo.
Quel che avviene alla
terra, avviene ai figli
della terra .”
American Chief
Seattle
Introduzione
Sulla Terra ci sono molti ambienti:
 la montagna
 la collina
 la pianura
 il mare
 la città
CHE COS’E’ LA MONTAGNA?
La superficie della Terra in alcune zone è
completamente piatta, mentre in altre presenta dei
rilievi.
Le montagne sono rilievi che superano i 600 metri di
altitudine sul livello del mare; tante montagne in fila, una
dietro l’altra formano una catena; più montagne
raggruppate in un’ unica base formano un massiccio.
L’ORIGINE DELLA MONTAGNA
Come sono nate le montagne?
Le montagne hanno iniziato a formarsi in tempi
antichissimi, quando la Terra era sconvolta da terremoti ed
eruzioni vulcaniche.
Corrugamento: importanti sistemi montuosi, come la
catena della Alpi, sono nati in seguito allo spostamento
delle terre che, scontrandosi, hanno corrugato, cioè
ripiegato, la crosta terrestre.
Sollevamento: alcune montagne, come le Dolomiti,
sono state formate da potenti forze(terremoti e
maremoti)che hanno sollevato il fondo marino.
Eruzione: dal vulcano è uscita la lava, che raffreddandosi,
si è indurita, si è accumulata e ha dato origine a montagne
a forma di cono. Un esempio di montagna formata per
accumulo di materiali eruttati dai vulcani è costituito
dall’ Etna.
IL PAESAGGIO DELLA MONTAGNA
La parte più alta della montagna è la cima o vetta.
Le pareti o pendii si chiamano versanti, mentre la base
della montagna è il piede. Nel punto più basso tra i due
versanti si trova la valle. Il passaggio tra un versante e
l’altro di due monti si chiama valico e permette di
attraversare le montagne. Con l’aumentare
dell’altitudine la temperatura diminuisce e il clima si fa
sempre più freddo. Sopra i 2500 metri la neve non si scioglie
mai completamente e si formano i ghiacciai, enormi
masse di acqua gelata.
ALTITUDINE: è l’altezza di un rilievo. Si misura con uno
strumento particolare chiamato altimetro e si stabilisce
prendendo come punto di riferimento il livello del mare.
LA FORMA DELLE VALLI
I ghiacciai, scivolando lentamente verso il basso, hanno
scavato delle valli a forma di U.
I torrenti e i fiumi, scorrendo velocemente, hanno
scavato delle valli a forma di V.
LA FORMA DELLE MONTAGNE
Ci sono montagne che hanno la vetta arrotondata e altre
con le cime aguzze e i fianchi ripidi.
Le prime sono le più antiche perché nel corso dei millenni
sono state erose, cioè consumate dall’azione della pioggia,
della neve e del vento (agenti atmosferici); le seconde sono
montagne più giovani.
LA FLORA E LA FAUNA
In montagna, man mano che si sale verso l’alto, il clima
cambia, per questo motivo, secondo l’altitudine, vivono
specie differenti di piante e di animali.
Oltre i 3000 metri il paesaggio è roccioso, spesso coperto di
nevi e di ghiacciai. Qui crescono solo muschi e licheni.
Fra i 2000 e i 3000 metri la roccia è ricoperta da uno
strato di terra che fa crescere l’erba per i pascoli:
cespugli di ginepro, di pino mugo, di rododendro, di
erica e mirtilli. Ci vivono l’aquila, lo stambecco e la
marmotta.
Fra i 1000 e i 2000 metri crescono piante che non
temono il freddo: conifere come pini, abeti, larici e, nelle
zone più basse, latifoglie come faggi e betulle.
Il sottobosco è ricco di arbusti, che danno frutti selvatici
come more e lamponi, di funghi e di fiori.
Nei boschi trovano riparo daini, caprioli, lupi, orsi e
camosci.
Sui pendii, al di sotto dei 1000 metri, crescono solo
latifoglie come faggi, lecci, castagni e querce.
Ai piedi dei monti si coltivano cereali, patate, alberi da
frutta, viti.
Ci sono scoiattoli e volpi, quaglie, lepri e fagiani.
FLORA E FAUNA DI MONTAGNA
L’UOMO E LA MONTAGNA
La vita in montagna è sempre stata difficile per l’uomo: il
clima è rigido, il terreno è roccioso e difficile da coltivare, i
pendii sono ripidi e ostacolano le comunicazioni.
L’uomo, però ha saputo adattarsi a quest’ambiente,
riconoscendo e sfruttando le risorse che la montagna offre.
Dai boschi ricava il legname per la costruzione di case,
mobili, legna da ardere, attrezzi e vari oggetti di
artigianato.
Ha costruito baite in pietra e legno, con il tetto spiovente
per far scivolare via la neve che cade abbondante in inverno.
Utilizza i pascoli che permettono l’allevamento di bovini e
ovini che forniscono latte, carne, pellame e lana.
Le vallate sono il luogo ideale per realizzare strade e
villaggi e per coltivare segale, patate, mele e
naturalmente, foraggio per il bestiame.
In alcune località le profondità della terra forniscono
minerali come ferro, rame, piombo e zolfo.
L’uomo sfrutta la forza dell’acqua dei torrenti: raccoglie la
loro acqua in laghi artificiali e la incanala in grosse
tubature in pendenza.
L’acqua arriva così alle centrali idroelettriche , dove fa
girare le pale delle turbine che producono energia
elettrica.
L’energia elettrica, indispensabile per il funzionamento dei
macchinari, ha permesso lo sviluppo di piccole industrie :
segherie, mobilifici, industrie per la realizzazione di capi di
abbigliamento in lana e in pelle, caseifici per la produzione
di formaggio, panna, yogurt e burro.
Ha costruito trafori e viadotti per rendere le vie di
comunicazione più comode e sicure.
Le bellezze naturali e la possibilità di praticare numerosi
sport sia invernali sia estivi attirano numerosi turisti,
facendo del turismo una delle attività principali.
Sono sorti pertanto alberghi, ristoranti, rifugi, campeggi e
sono sati realizzati impianti di risalita come funivie e
seggiovie.
COSA SIGNIFICA QUESTO SEGNALE?
Questo segnale, molto frequente sulle strade di montagna,
avverte gli automobilisti che possono cadere dei massi.
Per trattenere i sassi ed evitare incidenti, i fianchi delle
montagne vengono rivestiti da reti metalliche di
protezione.
… E cosa significano questi altri due segnali?...
EDUCAZIONE AMBIENTALE
Talvolta l’uomo trasforma in modo eccessivo l’ambiente in
cui vive danneggiandolo irrimediabilmente.
I rilievi in pericolo:
-taglio dei boschi
-valanghe
-incendi dolosi
La soluzione a questi danni provocati dall’uomo è la
creazione di parchi naturali, luoghi protetti dove sono
permesse solo attività che rispettano la natura.
Finalità importanti sono formare cittadini del mondo
consapevoli, autonomi, responsabili ,critici e sviluppare
l’educazione ambientale guidando gli alunni a scoprire
che il territorio è costituito da elementi che hanno tra loro
rapporti diretti e/o indiretti, e che l’intervento su qualunque
di questi elementi si ripercuote a catena su tutti gli altri.
Ciò rende indispensabile una visione del territorio come
sistema( dal vicino al mondo), per divenire consapevoli che
ciascuno è responsabile dell’ambiente in cui vive.
LE MONTAGNE SULLE CARTE GEOGRAFICHE …
Le montagne possono essere rappresentate sulle carte
geografiche con le curve di livello o con le tinte
altimetriche.
In quest'ultimo caso si usa il marrone per indicare le
montagne:
• il marrone chiaro indica un altitudine compresa tra i
600 e i 900 m;
• il marrone più scuro indica le altitudini maggiori;
• il bianco indica i ghiacciai.
… Alla scoperta del Parco Nazionale della Sila …
Per far comprendere ai bambini l’importanza dell’ambiente
che li circonda, si ritiene opportuno organizzare una visita
guidata con l’intento di far nascere in loro una riflessione
sull’importanza del rispetto dell’ambiente e degli esseri
viventi che lo popolano ed inoltre favorire la conoscenza del
territorio della propria regione.
Produzione degli allievi
Durante tutto l’arco della somministrazione dell’unità di
apprendimento gli allievi saranno protagonisti in quanto
produrranno disegni che rappresentano l’ambiente di
montagna, poster sulle componenti del paesaggio montano,
della sua flora e fauna da attaccare in classe. Dopo la visita
guidata con l’ausilio dell’insegnante di geografia gli allievi
produrranno un cd, dove saranno raccolte le informazioni
sul Parco Nazionale della Sila supportate dalle foto scattate
dai bambini durante la visita.
Modalità di verifica e valutazione
Di seguito alcuni esempi di verifica scritta da proporre agli
allievi durante lo svolgimento dell’unità di apprendimento:
Per ogni definizione data scrivi la parte
della montagna corrispondente:

= il punto più alto di una montagna

= il punto più basso di una montagna

= il lato di una montagna

= tante montagne attaccate

= il punto più in basso dove si può andare
dall’altra parte della montagna

= il territorio che è in mezzo a due monti

= sono sulle montagne più alte, dove la neve non
si scioglie mai e diventa ghiaccio
Sul dizionario di italiano cerca il significato di questi termini e trascrivilo sul
tuo quaderno di geografia:
Montagna =
Valle =
Corrugamento =
Sollevamento =
Eruzione =
Valanga =
Erosione =
Collega il nome all’immagine corrispondente:
AQUILA/ PINO / STELLA ALPINA/ STAMBECCO/ FAGGIO
Osserva i disegni e completa le spiegazioni con le parole giuste:
acqua – vento – pioggia – neve
Il .............................. sposta la sabbia e il
terriccio con i quali erode la roccia.
La .............................. spacca la
roccia e fa scivolare il terriccio e i
sassi verso la valle.
L’.............................. penetra nelle fessure
della pietra, di notte gela, aumenta il volume
e spacca la roccia che scivola a valle.
Masse di .............................. possono
staccarsi dalle montagne e scivolare a
valle(valanghe), travolgendo e
trascinando rocce e alberi.
Completa:
E’ difficile vivere in montagna perché
……………………………………………………………………………………………
L’uomo usa le risorse della montagna:
i boschi per
……………………………………………………………………………………………………………………………………
i pascoli per
…………………………………………………………………………………………………………………………………..
l’acqua per
……………………………………………………………………………………………………………………………………
le bellezze naturali per
…………………………………………………………………………………………………………………..
Alcuni esercizi si eseguiranno in gruppo altri
individualmente. Si svolgeranno anche delle verifiche
orali.
La valutazione serve per:
VERIFICARE L’ACQUISIZIONE DI CONOSCENZE E CAPACITA’
(OSA); ACCERTARE IL RAGGIUNGIMENTO DEGLI OF: se e
quanto tali capacità e competenze abbiano contribuito a far
maturare le COMPETENZE INDIVIDUALI.
La valutazione investe ogni momento del percorso
programmato e può essere articolata in 3 momenti:
EX ANTE, che precede l’u.a. e mira a verificare il possesso dei
PREREQUISITI (valutazione diagnostica-iniziale);
IN ITINERE, per accertare, in corso d’opera, la rispondenza del
processo in atto a quanto era stato precedentemente progettato
ed in caso contrario attuare interventi di compensazione per
prevenire il DEFICIT CUMULATIVO (valutazione formativa);
EX POST, che rappresenta il momento finale dell’u.a. attuato al
fine di accertare l’acquisizione degli obiettivi prefissati
(valutazione sommativa o finale).
“Camminare per me significa entrare nella natura.
Ed è per questo che cammino lentamente, non corro
quasi mai. La Natura per me non è un campo da
ginnastica. Io vado per vedere, per sentire, con tutti i
miei sensi. Così il mio spirito entra negli alberi, nel
prato, nei fiori. Le alte montagne sono per me un
sentimento.”Reinhold Messner
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