Dr.ssa Mariarosaria Manfredonia
Esigenze Nutrizionali del Cavallo
Nutrire adeguatamente il cavallo significa saper
adeguare gli alimenti ai diversi fabbisogni senza causare
problemi metabolici e digestivi.
E’ indispensabile, perciò, conoscere le funzioni del
canale alimentare, ma soprattutto le particolarità
digestive del cavallo.
Particolarità Digestive
Particolarità Digestive
 I denti
Il cavallo è caratterizzato dall’avere dei denti ipsodonti: ogni dente, cioè,
cresce di circa 3 - 4 mm all'anno. Quando dente superiore e dente inferiore
si incontrano, formano le cosiddette punte, dirette verso la gengiva, per
l’arcata superiore, e verso la lingua, per l’arcata inferiore. Se non c’è un
allineamento perfetto tra i denti superiori e quelli inferiori, alcuni denti
potrebbero presentare delle zone non usurate che cresceranno
continuamente (in tre anni un dente potrebbe formare punte di 9 - 10
mm).
Particolarità Digestive
 Lo stomaco.
E’ molto piccolo: ha una capacità di 8 – 15 litri. Una grossa quantità di cibo,
quindi, una volta raggiunto lo stomaco, tende a lasciarlo in tempi brevi e
quindi a passare mal digerito all’intestino tenue.
Particolarità Digestive
 Il muscolo sfintere del cardia
Questo potente dispositivo di chiusura è lo sbocco ad angolo acuto dell’esofago nello stomaco
che rende impossibile al cavallo, se non in qualche caso molto raro, il rigurgito del contenuto
gastrico e di gas proveniente da quest’organo; in caso di distensione acuta del viscere, può
andare addirittura incontro alla sua rottura.
Particolarità Digestive
In contrasto con uno stomaco straordinariamente piccolo, anche in rapporto
alle dimensioni medie dell’animale, il cavallo possiede un intestino molto
voluminoso che occupa la maggior parte della cavità addominale.
Particolarità Digestive
Per le dimensioni considerevoli, il colon ascendente del cavallo è anche detto grosso colon.
L’intestino tenue è lungo circa 27 metri nelle sue 3 porzioni; in particolare, il duodeno è lungo
circa un metro, il digiuno 25 metri e l’ileo circa 70 cm. L’ampiezza del lume in condizioni
fisiologiche ha il diametro di 5-7 cm.
Come per i ruminanti i prestomaci, così nel cavallo cieco e colon ascendente rappresentano le
grandi camere di fermentazione, indispensabili per la digestione della cellulosa.
La notevole lunghezza e il complesso sistema di ripiegamento del tratto intestinale si oppongono
ad un passaggio troppo rapido degli alimenti: se da una parte il transito lento favorisce una
digestione più accurata, dall’altra aumenta i rischi di intasamento con conseguente ristagno e
fermentazione del materiale presente.
Particolarità Digestive
Management Alimentare
 Un buon programma alimentare presuppone la conoscenza dei fabbisogni nutrizionali e la
conoscenza della fisiologia digestiva del cavallo; si deve avere chiara la funzione delle singole
sostanze nutritive necessarie all’animale, gli alimenti in cui sono presenti e in che percentuale, in
modo da fornirne la giusta quantità.
 Il fabbisogno metabolico basale si calcola sulla percentuale del peso corporeo, dalla quale è
possibile ricavare la quantità di alimento necessaria.
 Per le sue caratteristiche anatomo-fisiologiche, il cavallo dovrebbe mangiare molto poco ma
spesso.
 La distribuzione della razione è di importanza fondamentale per rendere ottimale il protocollo
alimentare.
Management Alimentare
Il cavallo ingerisce circa 2 Kg di fieno ogni 100Kg di peso corporeo. Generalmente si considera,
per un soggetto adulto che non sia in allenamento, circa il 2% del peso corporeo di Sostanza
Secca, percentuale che sale al 2,5% se si tratta di una fattrice in allattamento (o nell’ultimo
trimestre di gravidanza), di un puledro in accrescimento o di uno stallone in riproduzione.
Foraggio
Concentrato/Mangime
Mattino
1/4
1/3
Mezzogiorno
1/4
1/3
Sera
1/2
1/3
La razione giornaliera dovrebbe quindi essere suddivisa in più pasti: bisogna prevedere di
somministrare foraggio e concentrato almeno 3 volte nell'arco della giornata.
Un cavallo, mediamente, impiega 40 minuti per ingerire 1 kg di foraggio e circa 10 minuti per 1 kg
di concentrato.
Management Alimentare
Quanto deve bere un cavallo?
Dai 15 ai 20 litri di acqua al giorno, ad una temperatura preferibilmente di 20°C.
Il cavallo, a differenza del cane e del gatto, suda ed attraverso il sudore perde acqua ed elettroliti.
E’ più corretto che il cavallo possa gestire da solo il suo abbeveraggio, magari attraverso l’uso di
abbeveratoi automatici (sia nei box che nei paddock) controllandone sempre l’efficienza.
Sostanze Nutritive
Fibra
Presente nei foraggi (erba e fieno) che contengono carboidrati strutturali (cellulosa) e nei
concentrati ricchi in fibra ad alta digeribilità. E’ la base dell’alimentazione per il cavallo (18% di
fibra grezza è il contenuto minimo di una dieta).
Ruolo della Fibra:
Prolungamento della masticazione (foraggi lunghi) con i seguenti vantaggi:
 Tranquillizzazione psicologica
 Stimolazione della secrezione salivare
 Regolazione riflessa della motilità gastro-intestinale
Azione di ingombro (frazione indigeribile) per il mantenimento del transito intestinale
assicurando la prevenzione di:
 Stasi
 Dismicrobismi e autointossicazioni  diarree, coliche, laminiti, miositi
Apporto energetico (frazione fermentescibile) per la produzione di acidi grassi, più economico ma
con un rendimento metabolico e digestivo minore delle fonti amilacee.
Sostanze Nutritive
Proteine
Sono contenute principalmente in foraggi e semi di leguminose, in farine animali e di estrazione.
Il valore biologico di una proteina dipende dalla sua composizione in amminoacidi essenziali ed
esprime il suo ‘rendimento’ (rapporto percentuale fra l’azoto trattenuto dall’organismo animale e
l’azoto effettivamente assorbito). Un pascolo di media qualità contiene una percentuale di PG del
7-8%.
L'aumento del fabbisogno proteico non è proporzionale all'aumento della necessità di energia;
spesso si riscontra un eccesso proteico nell'alimentazione di cavalli sottoposti a lavoro intenso.
La quantità di proteine consigliata è al massimo del 10%, in funzione dell’ingestione e dell'età del
cavallo (un soggetto giovane ancora in accrescimento ha bisogno di una quantità di proteine
maggiore rispetto a un adulto sottoposto a lavoro costante).
Sostanze Nutritive
Glucidi e lipidi
Hanno funzione principalmente energetica, in quanto forniscono pronta energia per tutti i
processi vitali, e sono contenuti in foraggi di graminacee, semi di cereali, grassi animali e vegetali,
farine di estrazione.
I lipidi hanno una grande importanza nelle strutture cellulari ed esplicano una notevole funzione
energetica; il loro apporto, infatti, ha un rendimento alto più del doppio di quello dato dai glucidi.
I cavalli che assumono abitualmente grassi con l'alimentazione (una percentuale del 5-7%
proveniente da cereali) presentano una maggiore predisposizione a mobilizzare il grasso corporeo
e una minore tendenza ad accumulare acido lattico durante il lavoro.
Il grasso è una buona fonte di importanti elementi nutritivi liposolubili come acidi grassi essenziali
e vitamine liposolubili (soprattutto vitamina E).
Esigenze Nutrizionali
La fattrice ed il neonato
Fattrice. Fino al 7° mese di gestazione, la “domanda nutrizionale” del feto è insignificante, avendo
un peso che è il 20% del peso che avrà alla nascita e che rappresenta il 2% di quello della fattrice.
Negli ultimi 3 mesi di gravidanza, invece, il feto consuma 77g, 7,5g, 4g al giorno di proteine,
calcio e di fosforo, rispettivamente, in più.
E’ da questo momento (a partire dall’8° mese di gestazione) che l’alimentazione della fattrice
deve essere modificata. Una fattrice di 450 kg, produce mediamente 13,5 litri di latte al giorno (23% del suo peso corporeo) nei primi 3 mesi di lattazione, che coincidono con la media di
ingestione di un puledro di circa 45 kg che è di 12-13 litri al giorno, a partire dal terzo, quinto
giorno (25-30% del suo peso corporeo).
Esigenze Nutrizionali
Neonato
Il passaggio da un’alimentazione placentare ad una enterale si traduce in una differenziazione e
crescita anatomica dell’apparato gastro-intestinale e, perciò, dello sviluppo delle secrezioni
gastriche e pancreatiche e dei meccanismi funzionali e degli “adattamenti” delle capacità di
assorbimento e di protezione delle muscose dello stesso. La parte secretiva dell’apparato
gastroenterico e delle ghiandole accessorie, provvederà alla saliva, acidi gastrici, enzimi
proteolitici e glicolitici, nonché alla bile.
La parte protettiva, la mucosa, dell’apparato gastroenterico, provvederà alle funzioni protettive e
di assorbimento dei maggiori nutrienti. Nelle prime settimane di vita, il giovane puledro ottiene
tutti i suoi nutrienti dal latte materno.
Per soddisfare i suoi bisogni energetici, il neonato può arrivare a poppare anche ogni 10 minuti
circa 80 ml di latte a pasto, per un totale di 450 ml di latte per ora nella prima settimana di vita. La
frequenza diminuisce dopo il primo mese di vita, stabilizzandosi ad un pasto all’ora a 24
settimane.
Una normale ingestione di latte da parte di un puledro sano da una fattrice altrettanto sana,
fornisce un apporto di circa 200 kcal/kg/die.
Esigenze Nutrizionali
Il colostro
E’ il primo latte secreto dalla fattrice e rappresenta, per il tipo di placentazione della cavalla,
l’unica forma di trasferimento di anticorpi al puledro. Lo sviluppo della mammella nella fattrice
aumenta nelle ultime due settimane di gestazione, durante le quali avvengono importanti
modificazioni fisico/strutturali della ghiandola mammaria che non sintetizza nessuna
immunoglobulina, ad eccezione delle IgA. Perciò, sotto influenza ormonale, vengono aggregate le
IgG dal sangue nelle ultime due o tre settimane di gravidanza.
Nelle multipare la quantità di colostro prodotto è di 300ml/h per un totale di circa 5 litri (con un
intervallo di 3,2–7,0 litri). Il colostro con alti livelli di immunoglobuline è sostituito dal latte a 24
ore dal parto ed è prodotto una sola volta. La concentrazione media di IgG nel colostro scende da
70g/l (30–120 g/l) al momento del parto, a 5g/l dopo 24 ore, mentre l’assorbimento massimo si
verifica a 4–8 ore dal parto. In seguito, la modificazione strutturale dell’epitelio intestinale
(specializzazione degli enterociti che non assorbono più le IgG), unita al declino delle IgG nel
colostro, rendono impossibile il trasferimento dell’immunità passiva al neonato.
Esigenze Nutrizionali
COMPOSIZIONE DEL LATTE MATERNO NEI DIVERSI PERIODI
Età
Proteine
(g/kg)
Grassi
(g/kg)
Energia
(Kcal/%)
Lattosio
(g/kg)
Ca++
(g/kg)
Fosforo
(g/kg)
Nascita
33
27
135
58
1,2
1
28 giorni
17-20
11-13
56
66
0,7
0,4
4 mesi
18
7
49
66
0,8
0,5
Il latte di cavalla è estremamente digeribile, contiene in media il 30% di proteine
(principalmente caseina), il 17% di grassi (trigliceridi) ed il 54% di carboidrati (lattosio).
Esigenze nutrizionali
FABBISOGNO DEL PULEDRO
Età
(mesi)
Peso
(Kg)
Energia
(Kcal/kg)
Proteine
(%SS)
Calcio
(%SS)
Fosforo
(%SS)
2-3
175
150
14,5
0,68
0,38
4-6
200
150
14,5
0,56
0,31
6-9
275
138
12,5
0,43
0,24
Un puledro sano, allattato dalla madre, dovrebbe incrementare il suo peso di 1–2 kg al giorno,
consumando circa 5–7 litri di latte nei primi due giorni post–partum, (10–15% del suo peso
corporeo), che diventano 12–15 litri (500ml/h) a partire dal terzo, quinto giorno post-partum
(25% del peso corporeo). Durante il primo mese di vita, il piccolo intestino cresce in lunghezza
ed ampiezza e, a questo stadio, è la lattasi l’enzima predominante delle disaccaridasi.
Esigenze Nutrizionali
Svezzamento
All’età di 3 mesi, il fabbisogno proteico ed energetico del puledro cambia e viene garantito dal
latte materno soltanto al 50%.
L’alimentazione del puledro va integrata con il sistema, che in inglese si chiama sinteticamente
creep feed e che indica un concentrato da somministrare in speciali mangiatoie riservate ai
puledri o in zone inaccessibili alle fattrici per stimolare la crescita e lo sviluppo dell’apparato
digerente, in modo da rendere meno traumatico lo svezzamento. Generalmente, il puledro non
ha bisogno del creep feed fino ad 8 settimane prima dello svezzamento. I principi su cui si basa
l’uso di un creep feed consistono nel:
 compensare il latte materno;
 compensare le eventuali carenze del pascolo;
 adattare l’intestino del puledro ai concentrati.
Esigenze Nutrizionali
Un esempio di creep feed di buona qualità
Alimento
% della razione
Avena
50,5
Mais
23
Farina di Semi di
soia
20
Melasso
Valore Nutritivo
% della razione
Energia
1,4 Mcal DE/lb
Proteina cruda
17,8%
Calcio
0,8%
5
Fosforo
0,55%
Fosfato di calcio
0,6
Lisina
0,7-0,9%
Carbonato di
Calcio
0,9
Metionina
0,5-0,75%
Il creep feed fornisce un valido aiuto al processo di svezzamento, portando il puledro a mangiare in
modo separato dalla madre e a non averne più bisogno. Il creep feed consumato sarà intorno ai
500–750g per kg di peso vivo, perciò la razione somministrata allo svezzamento dovrebbe essere di
1–1,5 kg.
Conclusioni
Da questo momento in poi, il futuro del giovane puledro
dipenderà dal suo management e dalla categoria professionale
cui apparterrà.
E’ fondamentale perché si perpetui il benessere del cavallo, è
riprodurre quanto più possibile lo stile di vita selvatico,
rispettando i suoi ritmi, la sua fisiologia digestiva ed il suo
equilibrio.
Grazie per l’attenzione
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