Università degli Studi di Pavia
Facoltà di Lettere e filosofia, Scienze politiche, Giurisprudenza, Ingegneria, Economia
Corso di laurea specialistica in Editoria e Comunicazione Multimediale
LA VISIONE STEREOSCOPICA:
UNA TECNICA “NUOVA” DI CENT’ANNI
Relatore:
Prof. Luca Lombardi
Correlatore:
Prof. Maria Grazia Albanesi
Prof. Gianni Vecchio
Tesi di laurea di
Valentina Cardoni
Anno accademico 2009/10
VISIONE NATURALE
Il nostro cervello utilizza una serie di indizi per elaborare
la distanza che c’è tra noi e le cose che ci circondano:
a) prospettiva
b) dimensioni relative degli oggetti
c) moto relativo degli oggetti
d) parallasse
VISIONE NATURALE
a) prospettiva
Quello che si vede
dimensione degli oggetti in
base ai punti di vista
La realtà
VISIONE NATURALE
b) dimensioni relative
dimensioni ottenute grazie
all’esperienza
Informazioni
conflittuali
creano
confusione
VISIONE NATURALE
velocità indirettamente
proporzionale alla distanza
c) moto relativo
REE
OW
LOWER
REE
OW
LOWER
VISIONE NATURALE
d) parallasse
modello dello spazio grazie
alle immagini differenti
Stereoscopia
“percezione della terza
dimensione guardando un oggetto
con tutt'e due gli occhi”
VISIONE STEREOSCOPICA
Principali tecniche per la fruizione di un’immagine
tridimensionale:
a) anaglifo
b) luce polarizzata
c) otturatori LCD
VISIONE STEREOSCOPICA
Anaglifo
occhio sinistro
occhio destro
Gli occhialini creano un’immagine stereoscopica
facile da realizzare
Vantaggi
poco costosa
effetto stereoscopico insoddisfacente
Svantaggi
immagini poco luminose
colori falsati
VISIONE STEREOSCOPICA
Luce polarizzata
Immagini sovrapposte sullo stesso schermo attraverso
filtri di polarizzazione opposta
Polarizzazione
lineare
Vantaggi
Svantaggi
Polarizzazione
circolare
qualità migliore dell’anaglifo
costi elevati
scomodità per lo spettatore
VISIONE STEREOSCOPICA
Otturatori LCD
Le immagini per i due occhi si alternano a grande velocità
Nello stesso modo si oscurano le lenti degli occhialini
Sembra che le immagini arrivino agli occhi
contemporaneamente
luminosità
Vantaggi
schermo normale
Svantaggi
affaticamento visivo
STORIA DEL 3D
Gli esordi: dall’ Ottocento agli anni ‘20
1853 primi esperimenti con la tecnica dell’anaglifo,
applicata al cinema nel 1922 The Power of Love
Di quegli anni il film Audioscopiks
L’età dell’oro: gli anni ‘50
1952 primo lungometraggio a colori: Bwana Devil
1953 It Came from Outer Space
Tecnica più diffusa luce polarizzata
L’anaglifo destinato a carta stampata e fumetti
STORIA DEL 3D
Il grande ritorno: gli anni ‘80
Riproposti film degli anni ’50 e ’60
1983 Lo Squalo in 3-D
Tecniche utilizzate: luce polarizzata e otturatori LCD
Il nuovo millennio: dal 2000 a oggi
2004 primo successo di Polar Express
2009 evento del decennio Avatar
Tecniche utilizzate: Dolby 3D, RealD e XpanD
TV 3D
Nel 2010 iniziano a diffondersi anche i
TV con tecnologia stereoscopica
Le tecniche utilizzate sono:
immagini anaglifiche
con occhialini
luce polarizzata
otturatori LCD
senza occhialini
sistemi autostereoscopici
Il 3D torna di moda all’incirca ogni 30 anni
1922
gli albori
1952
il boom
1983
la maturità
2009
il ritorno
In ogni periodo viene pubblicizzato come
nuovo, innovativo o rivoluzionario
DIFFICOLTÀ
Quali difficoltà hanno portato all’abbandono del cinema
stereoscopico?
1922
grande depressione della fine del decennio
problemi tecnici dei proiezionisti
1952
1983
costi di attrezzatura e biglietti
Affaticamento degli spettatori
oggi
Intervista a
quali difficoltà?
INTERVISTE
Sky
Mediaset
Target di riferimento
Età intermedia dai 30 ai
45 anni
Giovani e giovanissimi
Contenuti 3-D
autoprodotti
Sì
No, troppo costosi
Vi rivolgete ad altri
generi
Sì, oltre allo sport
trasmetteremo presto
anche film
No, ci limitiamo ai film
perché sarebbe troppo
costoso
Moda o standard
Forse più adatto al
cinema
Standard se retro
compatibile
Maggiori difficoltà
Mancanza di contenuti,
Costi televisori,
Occhialini
Mancanza di standard
retrocompatibile,
Occhialini
DIFFICOLTÀ
differente regia
Produttori
attrezzatura costosa
mancanza di uno standard
Distributori
grafiche e scritte in sovraimpressione
mancanza di contenuti nativi
occhialini scomodi e poco igienici
Consumatori
affaticamento visivo, nausea mal di testa
costi eccessivi di biglietti e tv
CONCLUSIONI
Ieri e oggi stessi problemi
Broadcaster prudenti sul futuro
risoluzione problemi degli utenti
Necessità per
lo sviluppo
standard comune
contenuti nativi
abbassare i costi
In caso contrario il 3D verrà nuovamente abbandonato
Lo rivedremo nel 2040?
Grazie
dell’attenzione
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Presentazione Cardoni - Cim - Università degli studi di Pavia