• Lezione 14 – 17/3/2014 Esame intermedio • Lunedì 24 marzo, ore 11-12 Oggi pomeriggio metto in rete la lista delle possibili domande NB: lezioni di recupero domani • Martedì 18 Marzo ore 9-10, Aula A e ore 1516, Aula D Digressione sulla tesi dell'intenzionalità • Secondo la tradizione che va da Brentano a Meinong, dobbiamo distinguere in un fenomeno mentale, l'atto (credere, desiderare, temere, ecc.), il contenuto dell'atto (ciò che indirizza l'atto verso un certo oggetto, per es. una rappresentazione psichica di un oggetto temuto) e l'oggetto dell'atto (per es., l'oggetto temuto) • Secondo Brentano, l'intenzionalità è l'essenza del mentale, ciò che contraddistingue i fenomeni mentali da quelli fisici. • Ma è veramente così? Digressione sulla tesi dell'intenzionalità (cont.) • Secondo alcuni, il dolore è un contro-esempio. Si ha dolore punto e basta, il dolore non è diretto verso qualcosa. • Ma forse si può dire che c'è uno stato mentale 'sentire' che può avere come oggetto un dolore oppure un piacere • Secondo alcuni, inoltre, un altro contro-esempio è dato da oggetti fisici che hanno capacità rappresentazionali e quindi in un certo senso sono in relazione a un oggetto. • Fred Dretske: un oggetto che fornisce informazioni esibisce intenzionalità (verte su qualcosa). macchie rosse indicano morbillo/ Una certa altezza della colonna di mercurio nel termometro indica una certa temperatura. Principio d'indifferenza • un oggetto in quanto tale è al di là dell'essere e del non essere • (1) la montagna d'oro non esiste; • (2) il quadrato rotondo non esiste Il principio d'indipendenza • Anche gli oggetti privi di essere hanno proprietà • (3) la montagna d'oro è d'oro; • (4) il quadrato rotondo è rotondo; • (5) il quadrato rotondo è quadrato. La libertà d'assunzione • (LA2) Libertà d'assunzione (seconda versione). Ad ogni insieme di proprietà, corrisponde un oggetto che possiede esclusivamente le proprietà in questione. • alcuni oggetti sono incompleti • alcuni oggetti sono impossibili • alcuni oggetti sono contraddittori • Perché accettare la libertà d'assunzione? • In linea di principio possiamo pensare a qualsiasi oggetto, il P, quale che sia P Tesi semantiche • ogni termine singolare denota un oggetto; in particolare, un termine singolare «il P1 ... Pn» denota un oggetto che gode di ciascuna delle proprietà espresse, rispettivamente, dai predicati «P1», ..., «Pn». • Ogni enunciato singolare esplicitamente (o implicitamente) analitico è necessariamente vero. • Il cavallo alato è alato • Il cavallo alato è un mammifero Fil. Ling. 13-14 • Lezione 15 – 18/3/14, ore 9 • (Lezione 16 – 18/3/14, ore 15) Che direbbe Meinong su questi enunciati • Il cavallo alato pesa 2 tonnellate • La moglie di Mohammed è persiana [assumiamo che Mohammed ha due mogli, una persiana ed una araba] • I termini denotano oggetti incompleti • Gli enunciati sono né veri né falsi Torniamo a Russell ... la teoria delle descrizioni in sintesi • (TD1) un enunciato della forma «il P è Q» esprime la stessa proposizione del corrispondente enunciato della forma «vi è esattamente un oggetto che ha la proprietà P e tale oggetto ha la proprietà Q». • (TD2) Le descrizioni definite sono simboli incompleti, ossia non hanno un significato se non in virtú della tesi (TD1). • (TD3) La negazione della proposizione espressa da un enunciato della forma «il P è Q» si esprime in modo non ambiguo premettendo la negazione a tutto l'enunciato («non è vero che il P è Q»). la teoria delle descrizioni in sintesi (cont.) • (TD4) Il quantificatore esistenziale «vi è almeno un oggetto tale che...» («») va interpretato come equivalente a «esiste almeno un oggetto tale che...». • (TD5) Tutti i nomi propri sono abbreviazioni di descrizioni definite. • (TD6) I paradossi logici richiedono l'adozione della teoria dei tipi. • Lezione 16 – 18/3/14, ore 15 – Esame intermedio: Lunedì 31 marzo, ore 11-12 Le 3 condizioni • (TD1) un enunciato della forma «il P è Q» esprime la stessa proposizione del corrispondente enunciato della forma «vi è esattamente un oggetto che ha la proprietà P e tale oggetto ha la proprietà Q». • condizione di esistenza: esiste almeno un P • condizione di unicità: esiste al massimo un P • condizione di attribuzione: qualsiasi cosa sia P è anche Q • Tutte e tre le condizioni devono essere soddisfatte affinché «il P è Q» sia vero I tre rompicapo di "On denoting" • Il problema degli esistenziali negativi (già visto) • La difficoltà con la legge del terzo escluso per enunciati "su oggetti inesistenti" (da vedere) • La difficoltà della legge di Leibniz sull'identità (indiscernibilità degli identici) nei contesti intensionali (già visto) Esistenziali negativi • il cavallo alato esiste = esiste almeno un cavallo alato ed esiste al massimo un cavallo alato • il cavallo alato non esiste = è falso che: esiste almeno un cavallo alato ed esiste al massimo un cavallo alato Esistenziali negativi (2) • Per esprimere la condizione di attribuzione ammetteremo che "esiste" si può anche intendere come esprimente una proprietà banale posseduta da tutti, per esempio, l'essere autoidentico. • Detto questo, possiamo vedere che "il cavallo alato non esiste" si può considerare ambiguo Ambiguità degli esistenziali negativi • Possiamo sintetizzare le condizioni di esistenza e unicità sfruttando l'avverbio "esattamente" ed usando una variabile, "x". • Ambito ristretto della negazione: esiste esattamente un x che è cavallo alato tale che è falso che x = x . Secondo questa interpretazione la frase è falsa, addirittura contraddittoria. • Ambito ampio della negazione: non è vero che: esiste esattamente un x che è cavallo alato tale che x = x. Secondo questa interpretazione la frase è vera. Legge del terzo escluso • From Russell's "On Denoting": By the law of excluded middle, either "A is B" or "A is not B" must be true. Hence either "the present King of France is bald" or "the present King of France is not bald" must be true. Yet if we enumerated the things that are bald, and then the things that are not bald, we should not find the present King of France in either list. Hegelians, who love a synthesis, will probably conclude that he wears a wig. Legge del terzo escluso (2) • Il problema: per questa legge, un enunciato tra (1) e (2) deve essere vero, ma se uno dei due è vero, sembrerebbe che si possa attribuire veridicamente una proprietà ad un oggetto (Frege sacrifica la legge) • (1) l'attuale re di Francia è calvo • (2) l'attuale re di Francia non è calvo La soluzione • Applicando la teoria delle descrizioni otteniamo: • (2a) Non è vero che: esiste esattamente un attuale re di Francia ed è calvo [proposizione vera e che permette di salvare la legge del terzo escluso, senza impegno ad un oggetto inesistente] • (2r) esiste esattamente un attuale re di Francia e non è calvo [proposizione falsa. NB: la sua negazione è la proposizione vera: Non è vero che: esiste esattamente un attuale re di Francia e non è calvo] • Lezioni 17-18 – 19/3/14 • Esame intermedio: Lunedì 31 marzo, ore 1112 Trattamento dei contesti intensionali in Russell • (1) Giovanni crede che la stella della sera appare alla sera • (2) la stella della sera è la stella del mattino • LL. se x = y e A, allora A(x/y) • ? (3) Giovanni crede che la stella del mattino appare alla sera • Secondo Russell non possiamo derivare (3) perché (2) non ha la forma "a = b" • Infatti applicando la sua teoria delle descrizioni otteniamo: contesti intensionali (cont.) • 2) la stella della sera è la stella del mattino • (2') esiste esattamente un x che è stella della sera ed x è tale che esiste esattamente un y che è stella del mattino ed è tale che x = y • Va notato che le regole della logica permettono di derivare, per es., che la stella del mattino è un pianeta da (2') e da • (4) la stella della sera è un pianeta • purché (4) sia a sua volta interpretata secondo la teoria delle descrizioni Leggi sull'identità • Autoidentità. x = x • Legge di Leibniz sull'indiscernibilità degli identici – Versione logica che abbiamo utilizzato (trattando dei contesti intensionali), che permette di sostituire un termine "a" con un termine "b" in una frase, dopo aver dichiarato "a = b" – versione ontologica (problematica): se due oggetti sono identici hanno le stesse proprietà • Legge di Leibniz sull'identità degli indiscernibili (problematica) – Versione logica: Se per ogni enunciato "aperto" A(x) possiamo asserire sia A(x/a) che A(x/b) allora possiamo asserire "a = b" – Versione ontologica: Se due oggetti hanno le stesse proprietà allora sono lo stesso oggetto. • Come morì Leibniz? • Monadnucleosis • Ma preferisco questa: – cadde dalla finestra di una monade • Su Russell si danno queste: – si tagliò, radendosi – si perse in un circolo vizioso • Perché? • Su Ockham • si rase eccessivamente Il paradosso di Russell • classi che non contengono se stesse. Es: la classe dei cavalli, perché non è un cavallo • classi che contengono se stesse. Es. la classe delle cose astratte perché è essa stessa astratta • Sia R la classe di tutte e soltanto le classi che non contengono se stesse. • R contiene o no se stessa? • Se sì, R contiene una classe che contiene se stessa, ossia R, in contrasto con come abbiamo definito R • Se no, c'è una classe che non contiene se stessa, ossia R, che manca ad R, contrariamente a come abbiamo definito R • Si può formulare un analogo paradosso per le proprietà La teoria dei tipi • Le classi sono ordinate gerarchicamente • Al primo livello (tipo logico), le classi degli individui (enti che non sono classi) • Al secondo, le classi di individui • Al terzo le classi di classi del secondo livello • Viene dunque esclusa a priori la possibilità di una classe che contiene una classe dello stesso livello e quindi è esclusa la possibilità dell'auto-appartenenza • Per dettagli v. la voce "teoria dei tipi" nell'enciclopedia filosofica Bompiani. Le critiche di Russell a Meinong • (R1) l’ammissione di oggetti impossibili comporta il rifiuto della legge logica di non contraddizione. • (R2) L'enunciato "l’esistente quadrato rotondo è esistente" dovrebbe essere considerato vero da Meinong. • (R3) Date queste difficoltà, e dal momento che la teoria delle descrizioni ci spiega come fare a meno di oggetti inesistenti, è meglio negare che vi siano oggetti inesistenti. Problemi per la teoria delle descrizioni • • • • • • • La montagna d'oro è d'oro La montagna d'oro è possibile Il quadrato rotondo è impossibile Pinocchio è un oggetto fittizio Pinocchio è più famoso di Cenerentola Polifemo è più alto di Napolitano Tom crede che un fantasma ha urlato nella notte e John ritiene che esso sia prigioniero di un incantesimo