Merceologia delle Risorse Naturali Le fonti energetiche rinnovabili Sommario Introduzione Aspetti normativi La diffusione delle fonti rinnovabili L'energia idroelettrica L'energia da biomasse L'energia geotermica Le energie marine Introduzione Le fonti energetiche rinnovabili Fonti energetiche rinnovabili (FER): – – – – – – Energia idroelettrica Energia eolica Energia solare Energia da biomasse Energia geotermica Energie marine Concetti introduttivi • Definizione – Sono considerate fonti energetiche rinnovabili (FER) tutte le fonti la cui velocità di utilizzo è inferiore alla velocità di rigenerazione • Tutte le FER derivano dal sole, ad esclusione dell'energia geotermica • Distinguiamo tra FER tradizionali: – Energia idroelettrica – Energia da biomasse • …e innovative – – – – Energia eolica Energia solare Energia geotermica Energie marine I costi delle FER e delle fonti convenzionali a confronto Fonte 2005 (€/MWh) 2030* (€/MWh) Petrolio 70-80 80-95 Carbone 30-50 45-70 Gas naturale 37-70 40-85 Energia nucleare 40-45 40-45 Energia idroelettrica 25-95 25-90 Energia da biomasse 25-85 25-75 Energia eolica onshore 35-175 28-170 Energia eolica offshore 50-170 40-150 Energia solare fotovoltaica 140-430 55-260 *con costo della CO2 pari a 20-30 €/t I costi degli impianti per la produzione elettrica da FER Costi d’investimento (€/kW) Costi operativi e di gestione (€/kW/anno) Biomasse* 220-4500 50-185 Energia geotermica 2000-3500 100-170 Energia idroelettrica 800-6050 35-40 Energia solare fotovoltaica 5080-5930 38-47 Energia mareomotrice e del moto ondoso 2135-3025 44-53 Energia eolica onshore 1115-1295 33-36 Energia eolica offshore 1590-2070 55-68 Fonte *Biomassa solida, da rifiuti e biogas Gli impatti socio-economici dell’utilizzo di FER nell’UE PIL 2020 2030 Scenario BAU +0,11-0,14% +0,15-0,30% Scenario tecnologico ambizioso +0,23-0,25% +0,36-0,40% 2020 2030 Scenario BAU +115-201 +188-300 Scenario tecnologico ambizioso +396-417 +509-545 Occupazione* *migliaia di posti di lavoro Vantaggi e svantaggi dell’utilizzo di FER • Vantaggi – Riduzione dell'inquinamento e delle emissioni di gas serra – Fonti diffuse che impediscono la creazione di cartelli e l'insorgere di conflitti per il controllo della risorsa – Minore incertezza su disponibilità futura e costi di approvvigionamento – Nuovi posti di lavoro – Nuove industrie tecnologicamente avanzate – Nuovi settori del mercato finanziario • Svantaggi – Intermittenza della fonte • Connessione alla rete (smart grids) • Soluzioni di accumulo ancora costose • Utilizzo di superconduttori ad alta temperatura – Tecnologie ancora poco mature • Efficienza ridotta • Costi elevati Aspetti normativi L’evoluzione normativa europea 1997 • COM(97)599 • Libro bianco che incoraggia la diffusione di FER attraverso meccanismi economici 2001 • Direttiva 2001/77/CE • Promozione delle FER nel mercato europeo 2005 • COM(2005)627 • Richiede agli Stati membri di aumentare la stabilità legislativa, ridurre le barriere amministrative, fornire incentivi fiscali e promuovere gli avanzamenti tecnologici 2006 • Libro verde • Road map sulle FER L’evoluzione normativa europea 2008 • Strategia del 20-20-20 2009 • Direttiva 2009/28/CE 2010 • Nuova strategia europea 2011 • COM(2011)31 • Necessità di implementare i piani d’azione nazionali, ridurre le barriere di rete e incoraggiare gli investimenti La strategia 20-20-20 • Nel dicembre 2008 l’UE ha approvato la comunicazione COM(2008)30 che prevede entro il 2020: – Riduzione delle emissioni di gas serra del 20% – Riduzione del consumo energetico del 20% – Energia da FER pari al 20% dei consumi • Dispone obiettivi nazionali obbligatori per la quota complessiva di energia da fonti rinnovabili sul consumo energetico e fissa al 10% la quota di energia da fonti rinnovabili nei trasporti • L’Italia deve raggiungere una quota del 17% di energia da FER • Come raggiungere gli obiettivi in materia di FER: – Promuovendo l'efficienza energetica – Cooperando con altri Paesi membri nella produzione di energia da FER – Cooperando con Paesi terzi alla costruzione o al potenziamento di impianti che producano energia da FER a patto che l'energia sia consumata nel Paese membro Gli strumenti di supporto • I governi promuovono le FER mediante strumenti incentivanti di vario tipo – Incentivi in conto esercizio (con tariffa o premio) – Quote obbligatorie (certificati verdi) – Sovvenzioni per gli investimenti – Esenzioni ed incentivi fiscali La promozione delle FER nell’UE La promozione delle FER nell’UE Tariffa Italia Germania Francia Regno Unito Spagna x x x x x Premio Quota x x x Sovvenzioni Esenzioni fiscali Incentivi fiscali x x x Le direttive comunitarie • Direttiva 2001/77/CE sulla promozione dell'energia elettrica prodotta da fonti energetiche rinnovabili nel mercato interno dell'elettricità – Istituisce un quadro comunitario per promuovere fonti energetiche rinnovabili nella produzione di energia elettrica – Fissa un obiettivo del 21% come contributo delle fonti energetiche rinnovabili – Prevede misure specifiche per la valutazione dell'origine dell'energia elettrica, la connessione alla rete e le procedure amministrative • Direttiva 2009/28/CE sulla promozione dell’uso dell’energia da fonti rinnovabili – Stabilisce un quadro comune per l'utilizzo di fonti rinnovabili al fine di limitare le emissioni di gas ad effetto serra e di promuovere un trasporto più pulito – Definisce dei piani di azione nazionali e le modalità di utilizzo dei biocarburanti Il ruolo degli strumenti di supporto Maggiore certezza per gli investitori Maggiori investimenti in R&S Miglioramento dei processi produttivi Produzione su larga scala Riduzione dei costi grazie ad economie di scala Maggiore diffusione dell’uso di FER La diffusione delle fonti rinnovabili Le fonti rinnovabili nel Mondo • L’Europa è storicamente la zona in cui le FER sono state più popolari • I Paesi emergenti stanno investendo in misura crescente in FER • Il mercato cinese ha subito una rapida espansione 1. Forti investimenti in grandi impianti idroelettrici 2. Investimenti in eolico e fotovoltaico con importazione di componenti e know-how dall'estero 3. Costituzione di aziende leader a livello mondiale La produzione mondiale di energia Quota delle diverse fonti nella produzione elettrica mondiale (%) 2009 80.9 1973 5.8 86.6 Combustibili fossili Nucleare 10.2 3.1 0.9 10.6 1.9 Biocombustibili e rifiuti FER Gli investimenti in FER Investimenti 2009 (M$) Var. 2005-2009 (%) Capacità installata (GW) Var. 2005-2009 (%) 1 Cina 34,6 147,5 52,5 79,0 2 USA 18,6 102,7 53,4 24,3 3 Regno Unito 11,2 127,4 7,5 30,0 4 EU - altri 10,8 87,0 12,3 17,0 5 Spagna 10,4 79,7 22,4 9,1 6 Brasile 7,4 147,8 9,1 13,9 7 Germania 4,3 75,0 36,2 14,4 9 Italia 2,6 111,0 9,8 12,4 10 India 2,3 72,0 16,5 31,0 11 Messico 2,1 91,9 3,2 10,1 13 Turchia 1,6 178,0 0,6 30,0 # Paese Le fonti rinnovabili in Europa Quota delle FER nel consumo totale di elettricità dell'UE-27 (%) 7.8 5.8 5.8 5.7 2000 2001 2002 6.0 2003 6.4 2004 6.7 2005 7.1 2006 2007 Le fonti rinnovabili in Europa Quota delle diverse FER nella produzione e nel consumo elettrico di FER dell’UE-27 al 2007 (%) Produzione 59.0 19.8 19.4 Consumo 59.0 19.9 19.2 Idroelettrico Eolico Biomassa Solare Geotermia Le fonti rinnovabili in Europa Fonti per la produzione di elettricità nell’UE (%) 2030 2020 2010 2005 32.1 26.0 19.2 14.3 18.7 22.8 23.9 21.2 Produzione di elettricità da FER nell’UE (TWh) 22.2 25.9 2030 24.9 24.5 2020 28.0 2010 30.5 2005 26.9 30.0 FER Petrolio Solidi Nucleare Gas Idroel. Solare 355 368 276 75 241 E. onshore Biomasse E. offshore Le fonti rinnovabili in Italia • Nel 2008 le fonti rinnovabili di energia hanno contribuito complessivamente al consumo interno lordo italiano per una percentuale di poco superiore al 9,6% • Nel 2008 si è registrato un aumento della produzione da FER in Italia del 18% (+2860 ktep) circa rispetto a quella del 2007 (15641 ktep) • L'idroelettrico, che fornisce la quota più rilevante, è caratterizzato da una forte fluttuazione da attribuire a fattori di idricità • La geotermia mostra un contributo relativamente costante, che nel periodo 200-2008 oscilla intorno a 1,4 Mtep Le fonti rinnovabili in Italia • Incremento della produzione eolica (+20%) • Forte crescita dei biocombustibili (+227%) • Meno marcati gli aumenti di biomassa legnosa (+5%) che si attesta su valori ancora lontani da quelli tipici dei Paesi europei, dei rifiuti (+3%) e dei biogas (+11%) • Buona la crescita della produzione da fonti solari quali il solare termico (+44%) e il fotovoltaico (quasi quattro volte superiore rispetto al 2007) L’energia idroelettrica Concetti generali Energia ricavata dallo sfruttamento dell’energia cinetica dell’acqua Energia cinetica Tipo di Potenza centrale Ad acqua fluente Micro Mini Energia meccanica Energia elettrica A bacino Piccolo Con impianti ad accumulazione Grande Concetti generali Componenti: – Bacino artificiale a monte – Diga (eventuale) – Tubature – Turbine – Generatori – Bacino a valle (eventuale) Concetti generali – Circa il 20% dell’energia prodotta nel Mondo deriva da impianti idroelettrici – Le più potenti centrali elettriche sono di tipo idroelettrico – Il maggiore potenziale di sviluppo risiede ormai negli impianti di piccole dimensioni – Le centrali più grandi si trovano in Cina, Sud America (Brasile e Venezuela), USA, Canada e Russia Centrale Potenza (GW) Paese Tre gole 22,5 Cina Itaipu 14 Brasile Guri 10,2 Venezuela Tucurui 8,4 Brasile Grand Coulee 6,8 USA I principali Paesi produttori UE-27 Mondo Potenza installata* (GW) Paese Potenza installata* (GW) Cina 200 Francia 25 Canada 89 Italia 21 USA 80 Spagna 18 Brasile 70 Svezia 17 Russia 45 Austria 12 Paese *anno 2009 *anno 2007 Vantaggi e svantaggi dell’utilizzo di energia idroelettrica Vantaggi – Costi nulli per l’approvvigionamento di combustibile – Nessuna emissione inquinante Svantaggi – Costi iniziali per la costruzione dell’impianto – Impatti ambientali notevoli – Alterazione degli ecosistemi fluviali – Interramento dei bacini L’energia da biomasse Concetti generali – Definizione: insieme delle sostanze organiche di origine vegetale o animale – È la più antica forma di energia sfruttata dall’uomo e tutt’ora la più utilizzata nei Paesi poveri – Dalle biomasse si possono ricavare: – Calore – Elettricità – Biocombustibili – La velocità con la quale le biomasse si rigenerano, se correttamente gestite, le rende una risorsa rinnovabile – Lo sfruttamento delle biomasse, diversamente da quello dei combustibili fossili, non altera l'equilibrio della CO2 – La combustione può comunque produrre particolato e gas inquinanti, seppure in quantità decrescenti al migliorare delle soluzioni tecnologiche e dell'efficienza degli impianti Tipologie di biomasse Biomasse Colture energetiche Residui organici Forestali Industriali Terrestri Agricoli RSU Acquatiche Fanghi di depurazione Valorizzazione energetica Processi Termochimici Combustione Biochimici Pirolisi Fermentazione anaerobica Trasformazione idrolitica Combustione – Approccio più tradizionale – Richiede biomassa secca – Si possono produrre: – Calore – Elettricità – Calore ed elettricità (cogenerazione) – L’efficienza può raggiungere il 90% negli impianti di riscaldamento per utenze domestiche di piccole e medie dimensioni – Si parla di co-combustione quando si impiega biomassa (fino al 20%) insieme a carbone in centrali termoelettriche (efficienza: 45%) – Impianti per la produzione di calore ed elettricità (combined heat and power – CHP) più piccoli di quelli per co-firing e con efficienza minore (32% con biomassa secca, 22% con RSU) – Sono necessari sistemi di abbattimento per limitare le emissioni inquinanti Pirolisi – Prevede il riscaldamento delle biomasse in assenza di aria e permette di ottenere prodotti liquidi, solidi e gassosi in proporzioni dipendenti dalla temperatura alla quale si opera – A temperature inferiori a 400-500°C la pirolisi è definita carbonizzazione e produce carbone di legna, combustibili gassosi e combustibili liquidi (oli pesanti e leggeri) – Quando la temperatura raggiunge i 1000°C si ha invece la gassificazione prevalente della biomassa. Viene così ottenuto una maggiore frazione di combustibile direttamente impiegabile nei motori termici per la produzione di energia elettrica – Il gas è impiegato per produrre elettricità e/o calore, i combustibili liquidi come biocarburanti Digestione anaerobica – Nella digestione anaerobica, particolari famiglie di microbi, operando sulla biomassa in assenza di ossigeno, producono biogas, costituito principalmente da metano, anidride carbonica, idrocarburi saturi e tracce di acido solfidrico – Richiede residui organici caratterizzati da un rapporto carbonio/azoto compreso tra 16 e 30 e da una percentuale di umidità superiore al 50%, quali deiezioni animali e sottoprodotti di colture vegetali – I sottoprodotti del processo sono ricchi di azoto, potassio e fosforo che li rendono ottimi fertilizzanti – Impianti di cogenerazione per produrre elettricità e calore Trasformazione idrolitica – Nella trasformazione idrolitica i materiali cellulosici di scarto sono convertiti in monomeri zuccherini che, in seguito a fermentazione, diventano alcool etilico (bioetanolo) – Il bioetanolo può essere impiegato per produrre ETBE (etil-terbutil-etere), usato in miscela alle benzine come additivo ossigenato ed antidetonante in sostituzione degli idrocarburi aromatici – Il biodiesel deriva dalla transesterificazione degli oli vegetali provenienti da colture oleaginose (colza, soia, girasole) effettuata con alcol metilico ed etilico – Il biodiesel è impiegabile, sia puro che in miscela, tanto negli impianti di riscaldamento quanto nell’autotrazione Biomassa solida e RSU Produzione lorda di elettricità da biomassa solida nell’UE-27 (TWh) Anno Centrali elettriche CHP Totale 2008 22,3 35,6 57,9 2009 23,3 38,9 62,2 Produzione lorda di elettricità da RSU nell’UE-27 (GWh) Anno Centrali elettriche CHP Totale 2008 8381,2 6799,5 15185,4 2009 8536,1 6840,2 15376,3 Biogas Produzione primaria di biogas nell’UE-27 (ktep) Anno Discariche Impianti di depurazione Altre fonti Totale 2008 2888,3 955,7 4155,3 7999,3 2009 2996,8 1008,4 4340,9 8346,0 Produzione lorda di elettricità da biogas nell’UE-27 (GWh) Anno Centrali elettriche CHP Totale 2008 17364,9 4049,7 21414,6 2009 20394,0 4773,4 25167,4 Biocombustibili Consumo di biocombustibili per autotrazione nell’UE-27 (ktep) Anno Bioetanolo Biodiesel Altri Totale 2008 1805,4 8018,0 397,3 10220,7 2009 2339,3 9620,4 137,3 12097,0 Problematiche – Logistiche – Stagionalità legata al periodo in cui la risorsa può essere estratta (es.: legname più secco durante i mesi freddi) – Conservazione di sostanze "vive" – La ridotta densità energetica (J/kg) implica la necessità di trasportare e stoccare volumi importanti per ricavare una quantità d'energia ridotta – Legate alle biomassa solida e ai RSU – Gestione delle foreste – Gestione delle colture energetiche (conflitto con colture alimentari) – Sindrome NIMBY – Legate al biogas – Se prodotto in impianti non chiusi, si libera fino al 70% del metano, che è un potente gas serra – Legate ai biocombustibili – Efficienza (rapporto energia prodotta/consumata) – Sfruttamento di terreni agricoli per colture energetiche – Una possibile soluzione è rappresentata dai biocombustibili di 2° generazione, derivanti da materiale lignocellulosico (lignina, emicellulosa e cellulosa) e alghe L’energia geotermica Concetti generali – Si ottiene sfruttando il calore che risiede negli strati più profondi della crosta terrestre – Il calore deriva dal decadimento di elementi radioattivi – Dalla geotermia si possono ricavare: – Calore – Elettricità – È necessario individuare giacimenti geotermici, nei quali il calore è concentrato e si trova a profondità accessibili – Modalità di sfruttamento – Si sfrutta il vapore che risale naturalmente verso la superficie – Si inettano in profondità acqua o liquidi appositi per mantenere costante il flusso di vapore in risalita – Il vapore alimenta impianti di teleriscaldamento o turbine a vapore per la produzione di elettricità Sfruttamento dell’energia geotermica Produzione lorda di elettricità da energia geotermica nell’UE-27 (GWh) Paese 2008 2009 Italia 5520,3 5341,8 Portogallo 192,0 184,0 Francia 89,0 50,0 Germania 17,6 18,8 Austria 2,0 2,0 Totale 5820,9 5596,6 Sfruttamento dell’energia geotermica Sfruttamento dell’energia geotermica nell’UE-27 (GWh) Anno Capacità (MWh) Energia sfruttata (ktep) 2008 2851,1 747,5 2009 2865,1 909,6 Le energie marine Concetti generali – Le energie marine si ottengono sfruttando: – – – – – Onde Maree Correnti Gradiente termico Gradiente salino – L'IEA (Agenzia Internazionale per l'Energia) stima che l'energia potenzialmente ottenibile da fonti marine (compresa tra 20000 e 90000 TWh/anno) ecceda abbondantemente il fabbisogno energetico mondiale (16000 TWh/anno) – Lo sfruttamento commerciale di queste fonti è agli inizi – Esistono diversi progetti pilota e pochi impianti produttivi – La scarsità di investimenti dovuta alla crisi finanziaria ha rallentato lo sviluppo tecnologico negli ultimi anni Energia del moto ondoso – Potenziale: – 140-750 TWh/anno con le attuali tecnologie – Fino a 2000 TWh/anno con sviluppi tecnologici – I costi negli ultimi 20 anni sono scesi fino a 10 ¢/kWh a fronte di un prezzo medio dell’elettricità nell’UE di 4 ¢/kWh – Impianti: – A terra: costi di costruzione e manutenzione ridotti, costi per la connessione alla rete elettrica ridotti, minore potenza delle onde – Nearshore (fino a 25 m di profondità e 500 m dalla costa): stessi vantaggi degli impianti a terra ma con onde più potenti – Offshore: onde molto potenti ma costi più elevati Energia mareomotrice e delle correnti marine – Occorre distinguere tra l’energia derivante dal movimento verticale (differenza di marea) e orizzontale (corrente di marea) delle masse d’acqua – Energia mareomotrice "verticale" – Il potenziale globale raggiunge i 200 TWh/anno – Costi di manutenzione irrisori (le turbine si sostituiscono ogni 30 anni) ma costi di impianto elevati – La tecnologia è molto simile a quella delle dighe usate per sfruttare l’energia idroelettrica dei fiumi – Energia mareomotrice "orizzontale" – Paesi col maggiore potenziale: Regno Unito, Irlanda, Italia – La tecnologia è simile a quella usata per sfruttare l'energia eolica, con impianti dotati di eliche ad asse orizzontale o verticale, generalmente ancorate al fondale marino ma anche fissate a piattaforme galleggianti o semigalleggianti ancorate al fondale – L'energia delle correnti marine presenta molte similitudini con l'energia mareomotrice "orizzontale" Energia talassotermica – Il potenziale è stimato pari a circa 10000 TWh/anno – È possibile sfruttare la differenza di temperatura tra le masse d'acqua superficiali e quelle profonde, che è massima nelle aree costiere equatoriali – Gli stabilimenti possono essere onshore, offshore o mobili (su navi) L’acqua fredda prelevata dagli abissi è usata per ricondensare il liquido L’acqua calda vaporizza un liquido apposito Il vapore alimenta una turbina Energia a gradiente salino – Il potenziale è stimato pari a circa 2000 TWh/anno – Si ottiene a partire dalla differenza nella concentrazione del sale fra l'acqua di mare e l'acqua dolce – Le tecnologie utilizzabili sono entrambe basate sull'uso di membrane semipermeabili: – Reverse electrodialysis (RED) – Pressure retarded osmosis (PRO)