APPRENDERE-MIGLIORARECOSTRUIRE di Antonella Dall’Omo Didattica metacognitiva Prof.ssa Francesca Pedone NULLA E’ IMPOSSIBILE QUANDO SI USANO GLI STRUMENTI GIUSTI E SI CONOSCONO LE PROPRIE CAPACITA’ DI MIGLIORAMENTO NON SI IMPARA DA SOLI • TUTTO QUELLO CHE SI APPRENDE ACCADE DENTRO UNA RELAZIONE • LA RELAZIONE DOCENTE-DISCENTE E’ SOLO LA SITUAZIONE PIU’ NOTA PREPOSTA A QUESTO SCOPO • IL BUON INSEGNANTE LASCIA UN SEGNO DENTRO I PROPRI ALUNNI • IL BUONO STUDENTE RICONOSCE E PERSEGUE LA SUA FUNZIONE QUELLO CHE SI APPRENDE DEVE SERVIRECONTRO LA SCUOLA DORMITORIO • Apprendere/studiare materie/contenuti utili è la prima regola del successo scolastico • Una materia/contenuto può essere ritenuta utile quando migliora il vivere quotidiano • Colui che apprende è una persona che si prende cura di sé e dunque si prenderà cura degli altri • Apprendere/studiare è un gesto d’amore SI APPRENDE INSIEME PER GRADI… • SI COMINCIA CON UN APPROCCIO, SEGUE LA RILETTURA/RIFLESSIONE, SI GIUNGE ALLA RIELABORAZIONE DEI CONCETTI/VALORI • LO STUDIO/APPRENDIMENTO DEVE AVERE I SUOI TEMPI PROGRESSIVI • SI APPRENDE DURANTE TUTTO IL CORSO DELLA VITA • IL CERVELLO SANO NON INVECCHIA MAI, PUO’ SOLO RAFFINARSI STILI DI APPRENDIMENTO • OGNI STUDENTE HA IL SUO STILE DI APPRENDIMENTO • OGNI STILE E’ DEGNO DI RISPETTO • LO SCOPO DELL’INSEGNANTE ATTENTO ALLA METACOGNIZIONE E’ DI PERMETTERE AD OGNI ALUNNO DI RAGGIUNGERE GLI OBIETTIVI COMUNI ATTRAVERSO IL PROPRIO STILE COGNITIVO APPRENDEREPENSAREAGIRE • L’APPRENDIMENTO DETERMINA UN MODO DI PENSARE E UN MODO DI AGIRE • APPRENDO, DUNQUE PENSO, DUNQUE AGISCO • IN SEQUENZA LOGICA, NON PUO’ ESSERE SCAMBIATO L’ORDINE • LA FONTE PRIMA DELL’AGIRE BENE E’ IL PENSARE BENE MA IL PENSARE BENE SI IMPARA STILI MENTALI SONO QUATTRO • IMMAGINATIVO • PERSPICACE • INTELLETTIVO • OPEROSO (ESSO E’ UN AUTOMATISMO INCONSAPEVOLE) STILI COGNITIVI SONO QUATTRO • DIVERGENTE • ASSIMILATIVO • CONVERGENTE • ACCOMODATORE (DENOTA LA PERSONALITA’) STILI DI AZIONE SONO QUATTRO • INNOVATORE PRONUNCIATO • INNOVATORE MODERATO • CONTINUATORE MODERATO • CONTINUATORE PRONUNCIATO (DENOTA IL CARATTERE) STILE=>STRATEGIA=>ABILITA’ • LO STILE NON SI SCEGLIE • LA STRATEGIA VIENE PIANIFICATA • L’ABILITA’ VIENE ACQUISITA • L’AFFINITA’ DELLO STILE TRA DOCENTE ALUNNO PUO’ AIUTARE L’APPRENDIMENTO MA NON DEVE ESSERE LA “CONDITIO SINE QUA NON” DELLA CRESCITA CONOSCITIVA STESSA TEORIA DELL’APPRENDIMENTO ESPERIENZIALE/ OSSIA IL TAE PRIMA FASE: L’ESPERIENZA CONCRETA • in questa fase l’apprendimento è influenzato prevalentemente dalle percezioni e dalle reazioni alle esperienze SECONDA FASE: L’OSSERVAZIONE RIFLESSA • in questa fase l’apprendimento è influenzato prevalentemente dall’ascolto e dall’osservazione TERZA FASE: LA SPERIMENTAZIONE ATTIVA • in questa fase l’apprendimento è influenzato soprattutto dall’agire, dallo sperimentare, osservando i risultati che vengono conseguiti QUARTA FASE: LA CONCETTUALIZZAZIONE ASTRATTA • in questa fase l’apprendimento prende la forma soprattutto del pensiero e dell’analisi dei problemi in modo sistematico FALLIRE FA CRESCERE • • • • SI IMPARA DAGLI ERRORI IL MIO INSUCCESSO E’ SOLO TEMPORANEO POSSO RIUSCIRE, BASTA CHE MI IMPEGNO MAGARI IMPIEGHERO’ QUALCHE GIORNO PER RIUSCIRCI, MA POI CI ARRIVERO’ • IL MAGGIORE OSTACOLO DIPENDE SOLO DA ME STESSO MEGLIO INCORAGGIARE • • • • • • SI’ ALLE LODI MOTIVATE NO ALLE LODI SENZA SPIEGAZIONE SI’ ALLE CRITICHE COSTRUTTIVE SI’ AI SUGGERIMENTI COSTRUTTIVI NO ALLO SPIRITO COMPETITIVO NO ALLA PERSONALIZZAZIONE DELL’INSEGNAMENTO • SI’ ALLO STUDENTE COME VERO PROTAGONISTA GRAFICO DELL’APPRENDIMENTO DA LEGGERE IN SENSO ORARIO LE QUATTRO FASI DELL'APPRENDIMENTO ESPERIENZA CONCRETA: PARTO DAI FATTI OSSERVAZIONE RIFLESSIVA: RIFLETTO I FATTI SPERIMENTAZIONE ATTIVA: ESPERIMENTO I FATTI CONCETTUALIZZAZIONE ASTRATTA: CONCETTUALIZZO I FATTI TUTTO SI COLLEGA/ NULLA RIMANE ISOLATO • IL SAPERE SI CONDIZIONA E MODIFICA IN CONTINUAZIONE • NESSUNO NASCE STUPIDO- TUTTI POSSIAMO DIVENTARE “INTELLIGENTI” • OGNUNO DI NOI PRIVILEGIA PER NASCITA UNA DELLE QUATTRO FASI DELL’APPRENDIMENTO (FARE ESPERIENZE- OSSERVARE- SPERIMENTARECOSTRUIRE SCHEMI) • NASCONO COSI’ I QUATTRO TIPI COGNITIVI IL TIPO DIVERGENTE • • • • • • • • PREDILIGE L’ESPERIENZA SOCIALIZZA CON FACILITA’ E’ RICCO DI IMMAGINAZIONE AMA PRODURRE IN LIBERTA’ E’ CREATIVO E COLLABORATIVO E’ CURIOSO NON E’ SCHEMATICO NON DA’ NULLA PER SCONTATO SWOT DEL TIPO DIVERGENTE • • • • • Forza Produzione di alternative Rischio Paralisi dovuta alle alternative Incapacità di riconoscere problemi e individuare risorse • Nessuna base teorica per l’attività • Incapacità di apprendere dagli errori IL TIPO ASSIMILATORE • PREDILIGE LA CONCETTUALIZZAZIONE PER RAGIONAMENTO INDUTTIVO • E’ LOGICO-RAZIONALE-TEORICO • SOTTOPONE IL SAPERE ALLE VERIFICHE • CERCA IL RICONOSCIMENTO ALTRUI • TENDE A TRACCIARE LEGAMI,RIFERIEMENTI • PORTATO PER LE SCIENZE DI BASE (ASTRATTE) COME LA MATEMATICA, LA CHIMICA E LA SOCIOLOGIA SWOT DEL TIPO ASSIMILATORE • • • • • • Forza Progettare Formulare teorie Rischio Nessuna base teorica per l’attività Incapacità di apprendere dagli errori IL TIPO CONVERGENTE • PROCEDE PER RAGIONAMENTO IPOTETICODEDUTTIVO • E’ PIU’ LEGATO AI CONCETTI CHE ALLE PERSONE • PREDISPOSTO ALL’APPLICAZIONE PRATICA DELLE IDEE- AL PROBLEM SOLVING • CURA I DETTAGLI • POSSIEDE UNA BUONA CAPACITA’ DECISIONALE • PORTATO PER LE SCIENZE APPLICATE SWOT DEL TIPO CONVERGENTE • • • • • • • • Forza Buoni progetti Buona capacità decisionale Forte nell’applicazione pratica delle idee Rischio Decisioni premature Soluzione di problemi sbagliati Scarsa focalizzazione sugli obiettivi IL TIPO ACCOMODATORE • AMA SPERIMENTARE-CIMENTARSI IN NOVITA’ • HA UNA BUONA CAPACITA’ DI SINTESI • PORTATO ALL’AZIONE/ALLA RICERCA/ALL’IMPROVVISAZIONE • REALIZZA PROGETTI E LI PORTA A TERMINE • APPRENDE PER TENTATIVI • E’ INTUITIVO • E’ FLESSIBILE • PORTATO PER LA TECNICA, L’AMMINISTRAZIONE, IL COMMERCIO SWOT DEL TIPO ACCOMODATORE • • • • • • Forza Attività orientata agli obiettivi Raggiungimento dei fini Rischio Raggiungimento di finalità sbagliate Attività non terminata nel tempo stabilito DUE TEORICI A CONFRONTO • Secondo A. Binet • • • • Conoscenza Invenzione Direzione Controllo Secondo J. P. Guilford Comprensione Pensiero divergente Pensiero convergente Valutazione o pensiero critico REGOLE BASE PER IL DOCENTE • AVERE UNO STILE PIUTTOSTO CHE UN ALTRO NON SIGNIFICA AVERE MAGGIORE O MINORE INTELLETTO • OCCORRE INSEGNARE FAVORENDO OGNI SINGOLO STILE SENZA PREGIUDIZI • OCCORRE ADOTTARE DIVERSI STILI DI INSEGNAMENTO ADATTANDOSI ALLE SINGOLE REALTA’ SCOLASTICHE • OCCORRE VALUTARE TENENDO CONTO DEI DIVERSI STILI DI APPRENDIMENTO PROPORRE DIVERSI ESERCIZI PER DIVERSI ALUNNI PERCETTIVO che permette di controllare se il ragazzo sa lavorare su disegni, figure geometriche, incastri, ecc. SIMBOLICO che permette di controllare se il ragazzo sa lavorare sui numeri e nel settore simbolico in generale SEMANTICO che permette di controllare se il ragazzo sa lavorare su vocabolario, lessico, ecc. COMPORTAMENTALE che permette di controllare se il ragazzo sa lavorare con i compagni, riconosce le differenze fra tipi OBIETTIVI GENERALI PERCETTIVO il ragazzo sa svolgere le operazioni intellettuali su disegni, figure geometriche, incastri, immagini SIMBOLICO il ragazzo sa svolgere le operazioni intellettuali sui numeri e nel settore simbolico in generale SEMANTICO il ragazzo sa svolgere le operazioni intellettuali su vocabolario, lessico, ecc. COMPORTAMENTALE il ragazzo sa svolgere le operazioni intellettuali con i compagni, conosce le differenze fra tipi LE DUE TEORIE DELL’INTELLIGENZA • TEORIA ENTITARIA • L’INTELLIGENZA E’ UN DONO DI NATURA CHE NON PUO’ ESSERE MODIFICATO • TEORIA INCREMENTALE • L’INTELLIGENZA E’ UNA CAPACITA’ CHE VIENE SVILUPPATA CON L’ESERCIZIO, L’IMPEGNO, L’ESPERIENZA, IL TEMPO… TABELLA TEORIA ENTITARIA TEORIA INCREMENTALE Siamo intelligenti Diventiamo intelligenti L’intelligenza è qualcosa che c’è o non c’è L’intelligenza si può allenare Obiettivi di prestazione Obiettivi di padronanza Lo studente è preoccupato di non apparire stupido Volontà di miglioramento, tenuta di fronte ai fallimenti, speranza di recuperare in futuro Ansia nei confronti delle sfide Desiderio di affrontare le sfide con compiti adeguatamente difficili Riesce chi è portato Riesce chi si impegna Il successo è ottenere dei risultati positivi, fare meglio degli altri Cimentarsi in compiti nuovi e sfidanti, sviluppare le proprie abilità e conoscenze. L’insuccesso è una misura della loro intelligenza L’ostacolo è parte integrante dell’apprendimento OGNI STUDENTE E’ UNICO E IRRIPETIBILE • SE MI IMPEGNO POSSO FARCELA • PER IMPEGNARMI DEVO AUTOMOTIVARMI SECONDO IL MIO STILE • PER AUTOMOTIVARMI DEVO AUTOREGOLARMI • IO APPRENDO PER ME STESSO E PER LE PERSONE CHE AMO • IO AMO APPRENDERE ED IMPARO DAI MIEI ERRORI