Il professor Massimo Zeviani, 60 anni, è un medico e ricercatore nel
campo delle neuroscienze. Dalla fine degli anni '80, Zeviani ha fatto
ricerca sulla disfunzione dei mitocondri, gli organuli delle cellule che
forniscono l’energia indispensabile a tutti i processi vitali come il
battito cardiaco, le contrazioni dei muscoli e le connessioni dei
neuroni. È grazie alla sua ricerca se si è riusciti ad identificare i
principali geni patogeni, ad individuare i meccanismi che inducono
malattie ed a sperimentare nuove terapie per la loro cura. Fondatore
dell’unità di neurogenetica molecolare all’Istituto Neurologico Besta di
Milano, le sue scoperte gli sono valse molti riconoscimenti a livello
internazionale, quali ad esempio il prestigioso premio ricevuto nel
2013 per le neuroscienze “dell’Institut de France” di Parigi, il premio
“Brain” per la ricerca neurogenetica. Inoltre ha più volte pubblicato
articoli sulle sue ricerche su importanti riviste come “Science and
Medicine”, sulle cui pagine scrive praticamente il Gotha della scienza.
Dopo essere stato scartato dall’insegnamento come professore
all’Università di Padova, oggi insegna all’Università di Cambridge dove
ha preso il posto del premio Nobel 1997 per la chimica sir John Walker
alla guida della Mitochondrial Biology Unit. Qui sono stratosferiche le
possibilità che gli vengono proposte: per le sue ricerche e il suo lavoro,
avrà a disposizione 50 milioni di euro in 5 anni. Una storia che fa
riflettere, tenuto conto che nella graduatoria degli scienziati migliori
del mondo, dei 188 nomi sedici sono italiani, ma soltanto cinque
lavorano in Italia.
IIIA – G. F.
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