Corso di Sistemi di Trazione Lezione 17: Le sospensioni A. Alessandrini – F. Cignini – C. Holguin – D. Stam AA 2014-2015 Argomenti • Il sistema sospensivo di un veicolo: – – – – Definizioni Modello matematico a 1 gdl Effetti dello smorzamento Trasmissibilità • Sospensioni utilizzate su diversi mezzi: – Automobili – Autobus, camion • Principio di funzionamento dei modelli di sospensione più comuni Obiettivi della lezione • Definire i movimenti a cui è soggetto un veicolo • Studiare le sospensioni • Effetti dello smorzamento sulla trasmissibilità delle vibrazioni • Requisiti per applicazioni comuni (bus urbano, auto) • Studiare il principio di funzionamento delle sospensioni compensate ad aria e idraulicamente Il sistema di sospensione dei veicoli • Requisiti principali – Riduzione delle sollecitazioni dinamiche trasmesse alla cassa del veicolo – Comfort e sicurezza • Il comfort viene trattato nell’ergonomia del veicolo La sicurezza dipende da • Stabilità di marcia: coricamento in curva, impennata in avvio ed inginocchiamento in frenata. • Contatto efficace e costante fra le ruote e la superficie stradale. • Elevata affidabilità. • Minime variazioni di altezza statica da terra. La riduzione della sollecitazioni dinamiche • Dipende da: – Trasmissibilità delle forze (rapporto tra la forza trasmessa e la forza applicata) bassa nella gamma di frequenze possibili. – Smorzamento elevato delle forze trasmesse. Terminologia torsione beccheggio rollio massa sospesa c.g. massa non sospesa In dettaglio beccheggio (lato) rollio (fronte) torsione (pianta) Definizioni • Masse sospese (ms): tutto ciò al di sopra degli elementi elastici • Masse sospese (mns): tutto ciò al di sotto degli elementi elastici ms R mns • R alto → sicurezza e comfort elevati Masse sospese e non (1/2) Masse sospese e non (2/2) Modello di sospensione a 1 gdl m xc (cassa) k elemento elastico elemento smorzante c xr=A coswt massa non sospesa via 2v w A Ipotesi • Solo risposta verticale • Massa non sospesa trascurabile: mns 0 m Equazione del moto d 2 xc c d xc xr m k xc xr 2 dt dt d 2 xc c dxc c dxr kxc kxr m 2 dt dt dt xr A cos wt d 2 xc c dxc m kxc kA cos wt Awc sin wt 2 dt dt Soluzione generale – Moto in assenza di forze esterne con ampiezza e fase arbitrarie d 2 xc c dxc m kxc 0 2 dt dt xc k1e 1t k 2 e 2t 1, 2 c 2m 2 k c m 2m Discussione • Si hanno tre casi in base al valore del radicale 2 k c m 2m • Si pone: wn k m – Pulsazione “propria” del sistema c wn 2m Caso (1) • Smorzamento elevato, moto privo di oscillazioni xc k m tempo c wn 2m Caso (2) • Moto armonico smorzato con pulsazione wd c w 2m 2 n 2 • Se c=0 il sistema, se disturbato, oscilla indefinitamente Caso (2) con smorzamento 0.6 0.4 decremento logaritmico 0.2 2 1 2 1 0 -0.2 -0.4 -0.6 0 5 10 15 20 25 30 Caso (2) senza smorzamento xc tempo c=0 c ωn 2m Caso (3) • Caso “critico”, moto privo di oscillazioni, ritorno alla posizione di equilibrio dopo un tempo teoricamente infinito • Smorzamento critico cc 2 km Caso (3) smorzamento critico xc k m tempo Inoltre • Si pone nel Caso (2) c cc • Fattore di smorzamento Soluzione particolare • Stato stazionario dopo un periodo di transizione x c B cos wt w è la pulsazione della forza eccitante Trasmissibilità • La “trasmissibilità” T delle vibrazioni dalla via al veicolo (t. assoluta) F B TA T FA A z w wn c cc 1 2 z 2 2 z 2 1 z 2 2 2 z Rapporto tra la pulsazione dello stato stazionario e quella propria del sistema Valutazione della Trasmissibilità • T è funzione di: – wn, pulsazione propria del sistema di sospensione – c , fattore di smorzamento cc – w, pulsazione del moto della ruota Considerazioni • La trasmissibilità è identica per accelerazione, velocità e spostamenti max spost. vibrazioni veicolo B max spost. verticale nella via A max vel. vibrazioni veicolo wB B max vel. verticale nella via wA A 2 max accel. vibrazioni veicolo w B B 2 max accel. verticale nella via A w A TA TA , z Trasmissibilità TA 0.0 0.10 0.5 1 c 1 cc z 2 w wn Considerazioni w 2 wn TA 1 , il sistema amplifica • Per piuttosto che isolare • La trasmissibilità è massima per wwd, pulsazione del moto armonico smorzato con coefficiente c • Il sistema non smorzato, per wwd wn ha una trasmissibilità infinita • La presenza dell’elemento smorzante riduce la trasmissibilità per wwd , ma aumenta per valori di w 2 wn Requisiti sistema di sospensione 1. Pulsazione propria wn bassa quanto possibile, diminuisce sia la trasmissibilità per una più ampia gamma di frequenze, sia la pulsazione wd del moto oscillatorio smorzato. w 2 wn 2. Fattore di smorzamento c/cc variabile, massimo per pulsazioni w 2 wn e minimo per pulsazioni Osservazioni • Il primo requisito è limitato dalla massima escursione ammissibile, dall’eccessivo rollio in curva e dal mal d’auto che si verifica con frequenze basse, ma con elevata ampiezza (k minore) Esempio • Nell’ipotesi di un assorbimento pari al 50% del carico dinamico, la massima deflessione è data da: 0.5 mg kx w n x w k , fn n m 2 f n 1 Hz 0.5 g k m x x 12 cm 1 0.5 g 0.12 f n2 4 2 f n2 Inoltre • Nel caso di veicoli con forti variazioni di carico (es. bus) si considera: pn – Coefficiente di portata utile p= peso in ordine di marcia del veicolo c p c= carico pagante (o utile) – Massa sospesa (escluse ruote, freni,…) ps 0.78 p c pn 0.78 p – Frequenza propria della sospensione f 1 2 k 1 ps 2 k pn 0.78 p Esempio di bus urbani Uso di leghe leggere e materie plastiche pn=1 Si ha fv=1.51 fc Valori accettabili di frequenze: 70÷80 cicli/min Se – fc=80 cicli/min – fv=120 cicli/min valore inaccettabile • Se – fc=60 cicli/min – fv=90 cicli/min valore ancora accettabile nel caso di sospensioni a rigidezza costante • • • • Continuazione • Freccia di schiacciamento 1 1 h 9 10 2 2 fv fc 4 • Sostituendo fv=1.51 fc – Si ottiene 5.05 10 4 h fc2 ps h k cm – Per fc=60 cicli/min, h=14 cm , sensibile abbassamento delle sospensioni Problemi conseguenti • Freccia statica troppo elevata • Escursioni elevate tra vuoto e carico P x s k • Frequenza propria variabile col carico xs P k Possibili soluzioni • Elemento elastico a rigidezza non lineare con il carico • Reazione diversa da zero anche per inflessione nulla: molle ad aria, sospensioni pneumatiche Soluzioni convenzionali • Molle non lineari. Effetto di hardness con lo spostamento. F x Molle ad intervento differito k1 k2 F k1x F k 1 x k 2 x Sospensione pneumatica • Sospensione compensata ad aria soffietto S scarico compressore scocca S : polmone Modello matematico • Si considera: F x V A pistone di sezione A • Equazione gas perfetti compressione adiabatica V1 p2 V V 1 p1 , p2 CP 1.4 CV p1 pressioni assolute iniziali e finali costante caratteristica del gas V1 Calcolo della costante elastica • Un incremento di forza F provoca una diminuzione del volume V 1 p1 A Vp1 A F V1 V1 F p2 p1 A V V 1 • Per piccoli valori di V: • L’abbassamento x è uguale a V/A • Costante elastica: F p1 A2 k x V1 Osservazioni • Caratteristica fondamentale delle sospensioni pneumatiche è la rigidezza variabile con la corsa che può essere corretta con una opportuna conformazione del volume e dello stantuffo (variabile la sezione in funzione della sua posizione) • L’introduzione di una valvola sensibile al cedimento consente di mantenere un livello costante (operazione consentita solo a veicolo fermo) Osservazioni • Importanza di questi requisiti nel campo del trasporto collettivo: autobus e metropolitane • L’adeguamento della pressione dell’aria in condizioni statiche comporta un incremento della rigidità con l’aumentare del carico. Minore variabilità della pulsazione propria wn k m rispetto alle sospensioni a rigidezza costante. Attenuate le differenze tra veicolo carico e scarico. Concludendo • Si utilizzano sospensioni miste acciaio, acciaio-gomma e aria. Le prime per sostenere il peso a vuoto del veicolo mentre la seconda sostiene il carico. Sospensione compensata idraulicamente (Citröen) gas gas ruota olio pompa scarico serbatoio dell’olio Compensazione • L’iniezione dell’olio dalla pompa produce una riduzione del volume d’aria nel polmone e quindi aumento della pressione nel soffietto F0 , p0 F0 A – Condizioni a vuoto F1 F , p – Condizioni a pieno carico 1 1 A – Si considera una compensazione lenta (isoterma) p0 v0 p1v1 v1 p0 v0 p1 (con v1 v0 ) p0 p0 v v0 v1 v0 1 molio v0 1 olio p1 p1 MASSA POMPATA Calcolo della rigidezza γgA , ma v è variabil e con F v p A F p 0 v 0 pv v 0 0 v v 0 0 v pA F ωn ωn γgA v0 F ω n0 F0 F F0 (sospensio ne non isocrona) (per trad izionali) ω n0 kg F0 ωn kg F ω n ω n0 F F0 Concludendo • La sospensione pneumatica compensata idraulicamente è utile per autoveicoli perché si utilizza la pompa • Consente un assetto costante • Si può realizzare una soluzione mista in parallelo • Svantaggio: non è isocrona, all’aumentare del carico la pulsazione propria aumenta Effetto delle masse non sospese • Modello a 2 gdl, moto verticale, si trascura l’effetto dell’elemento smorzante Rigidezza sospensione secondaria Rigidezza sospensione primaria k M m ks xc scocca (massa sospesa) xs ruote (massa non sospesa) xT=A coswt Equazione del moto 1 2 d 2 xs m k s xs A cos wt k xs xc 0 2 dt d 2 xc M k xs xc 0 2 dt • La soluzione esatta delle frequenze di risonanza del sistema è data da: w1, 2 k ks k 2m 2M kks k k ks 2M Mm 2m 2 Risonanze • La sospensione primaria è molto più rigida della secondaria e le masse non sospese sono molto minori di quelle sospese k ks kks k k k ks w1, 2 2m 2M 2 m 2 M Mm kks 1 1 f f 1 km 1 2 2 M k k s 1 , k k s ks M f 1 k ks f 1 2 2 2 2 m 2 k M ks m Osservazioni • La f1 è relativa alla sospensione secondaria e approssimativamente uguale alla frequenza per un sistema ad 1 gdl privo di elemento smorzante • La f2 è relativa alla sospensione primaria, rigidezza e massa non sospesa • In un sistema reale l’elemento smorzante attenua la trasmissibilità alle frequenze di risonanza Trasmissibilità: definizioni TA TR trasmissibilità relativa come rapporto tra l’ampiezza del moto oscillatorio della massa sospesa e l’ampiezza del moto oscillatorio della ruota B trasmissibilità assoluta come rapporto tra A l’ampiezza del moto oscillatorio della massa sospesa e l’ampiezza delle irregolarità della strada TA <TR Trasmissibilità assoluta TA 1ª risonanza B A 2ª risonanza c0 c0 1 10 15 Hz 1 2 Hz 1 2 kks M k k s 1 2 k ks m Aderenza A% 100 90 80 70 60 50 40 30 20 10 0 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 M/m Aderenza in funzione del rapporto tra massa sospesa (M) e massa non sospesa (m) tenendo fissa quest’ultima. Variazione di aderenza 20 A% 10 0 0 10 20 30 40 50 60 70 80 90 100 A% Variazione dell’aderenza A% conseguente ad una variazione di 0.5 atm di pressione del pneumatico (di segno opposto) Sospensioni ad assale rigido (1/3) a) Guida trasversale a parallelogramma di Watt b) Molle a balestra Sospensioni ad assale rigido (2/3) c) Guida trasversale ad aste (ponte De Dion) d) Simile alla soluzione a Sospensioni ad assale rigido (3/3) e) Quadrilatero articolato f) Simile alla e, con bracci triangolari g) Barra di reazione Sospensioni a ruote indipendenti (1/2) Sospensione Mac Pherson per un avantreno (si utilizzano guide prismatiche) Sospensioni a ruote indipendenti (2/2) Sospensioni a bracci oscillanti longitudinali (utilizzate per assi sterzanti comportano forti variazioni dell’orientamento dell’asse di sterzata nel moto di rollio)