L’internazionalizzazione delle imprese italiane e la gestione degli expatriates: aspetti di criticità per le aziende 5 giugno 2012, ore 14.00 Sala Abete Unindustria via Andrea Noale 206, Roma Internazionalizzare l’impresa nell’economia globale Roma, 5 giugno 2012 Dott. Marcello Romano Analisi del mercato e modalità di internazionalizzazione a. Agente / Distributore / presenza diretta b. Valutazioni rischio paese / costi logistica / business plan / contesto culturale e politico / accordi di collaborazione. Scelte imprenditoriali legate al tipo di business e alle dimensioni della società con supporto di legali e fiscalisti con conoscenze di diritto e pratica internazionale. Panoramica sulla fiscalità connessa all'internazionalizzazione - Apertura di una branch o di una subsidiary - Il riaddebito dei costi infragruppo - Prezzi di trasferimento Apertura di attività all’estero: branch o subsidiaries? Agenda 1. Principali differenze fra la costituzione di una società di diritto estero e l’istituzione di una stabile organizzazione nel territorio estero 2. Aspetti principali relativi alla gestione civilistica, contabile e fiscale della branch A. La costituzione di una società di diritto estero E’ una entità legale distinta e separata dalla società madre italiana E’ soggetta al diritto dello Stato estero (governance, capitale, contabilità, ecc.) Il reddito prodotto dall’impresa estera è soggetto alla potestà impositiva esclusiva dello Stato estero (salvo deroghe speciali) Se istituita in uno Stato coperto da Convenzione contro le doppie imposizioni con l’Italia, si applicano le norme convenzionali (anti doppia tassazione, ritenute ridotte su royalty, dividendi, interessi, ecc.) Ai fini della residenza fiscale è soggetta al test della esterovestizione ex art. 73, co. 5-bis, Tuir E’ soggetta alla applicazione delle CFC Rules (artt. 167 e 168 del Tuir) in caso di Stato incluso nella black list o produce passive income Principali opportunità della società di diritto estero Può consentire di lavorare in joint venture con altri partners Può consentire di separare le responsabilità per le attività svolte dall’impresa estera (se gode della responsabilità limitata) Può consentire di assoggettare i redditi prodotti dall’impresa alla sola tassazione dello Stato estero (salvo applicazione norme anti abuso - Cfc) Può consentire di beneficare di ritenute ridotte (o esenzione) per pagamenti di flussi finanziari: interessi, dividendi, royalty Principali limiti della società di diritto estero Non consente (se non con “consolidato fiscale mondiale”) di dedurre dal reddito della società madre le perdite dell’impresa estera Ha i costi di gestione di una entità legale B. La “stabile organizzazione” all’estero di soggetti residenti in Italia La stabile organizzazione è una nozione prettamente fiscale che consente allo Stato ove l’impresa viene svolta di assoggettare a tassazione i redditi prodotti da un soggetto non residente L’entità legale è sempre la società di diritto italiano, unico soggetto di diritto: la stabile organizzazione (branch) è il suo braccio operativo nel territorio estero Lo Stato estero assoggetta ad imposte il reddito prodotto dalla branch Principali aspetti civilistici e contabili della branch estera Sede secondaria con rappresentanza stabile della società: adempimenti al Registro imprese (art. 2197, c.c.) e indicazione nella Relazione sulla gestione (art. 2428, c.c.) Unicità del bilancio rilevante verso i terzi: consolidamento diretto sulla società dei dati dell’impresa estera Presso la società italiana: necessità di contabilità separata (o sezionale) della branch per la determinazione dell’imponibile estero (art. 14, co. 5, DPR 600/1973) Presso la branch estera: adeguamento alle disposizioni locali (registri contabili, valuta, lingua, ecc.) Modelli contabili per la gestione della branch estera I. Contabilità locale e redazione di un “bilancio pro-forma” locale: recepimento dei dati del bilancio della branch nel bilancio della società italiana II. Gestione di un Libro giornale locale della branch: recepimento mensile (o con altra periodicità) dei saldi dei conti nella contabilità della società italiana III. Gestione di una semplice “prima nota” contabile presso la branch: periodico carico delle operazioni nella contabilità della società italiana Fiscalità della branch estera IRES Non assoggettamento a ritenuta fiscale dei pagamenti per cd. “passive incomes” (royalty, interessi) fra branch e società madre Si applicano nei rapporti società madre – branch estera i principi del Transfer price (principio di libera concorrenza e valore normale delle transazioni) Il risultato della branch estera concorre alla formazione del reddito imponibile Ires della società italiana Ri-espressione del risultato della branch estera secondo le disposizioni del Tuir Eliminazione della doppia tassazione secondo sistema del “credito per imposte estere” ex art. 165, Tuir: limite all’imposta netta assolta in Italia e possibile non recupero dell’imposta assolta all’estero (rimedio ex co. 6: metodo del riporto in avanti e all’indietro per 8 anni) Fiscalità della branch estera (continua) IRAP Applicazione art. 12, D.Lgs. 446/1997 (Decreto Irap) La quota di “valore della produzione” attribuito alla branch estera non è soggetto a tassazione Irap (corrisponde ad una regione con aliquota zero) La quota “esente” è determinata in proporzione alle remunerazione del personale dipendente e assimilato utilizzato presso la branch estera, rispetto al totale dell’intera società La Branch - - SINTESI Pro Semplificazione societaria No capitale minimo iniziale No ritenute su “passive incomes” Consolidamento della perdita estera con reddito della società italiana Contro No limite responsabilità Tassazione Ires del reddito estero in Italia Limiti al recupero dell’imposta assolta all’estero Gestione contabile separata presso la contabilità della società italiana La società estera Pro - Costituzione di joint ventures - Limite della responsabilità - Assoggettamento a tassazione del reddito estero solo nello Stato estero - Contro Costi societari e di governance Assoggettamento a test esterovestizione e Cfc rules Non consolidamento della perdita estera Ritenute su passive incomes