Università degli Studi di Pavia Facolta’ di Lettere e Filosofia, Scienze Politiche, Giurisprudenza, Ingegneria, Economia. Corso di Laurea Interfacoltà in Comunicazione Innovazione e Multimedialità La spettacolarizzazione del dolore in televisione: il caso di Via Deledda Relatore: Prof.ssa Deborah Toschi Correlatore: Prof.re Paolo Jachia Tesi di Laurea di: Valentina Ascalone Introduzione • Il mio lavoro di tesi consta nell’analisi delle strategie comunicative utilizzate dalla coinvolgimento televisione del pubblico per comprendere rispetto ad eventi il possibile e vicende drammatiche, in particolare riguardo al caso di Via Deledda. • Nello specifico saranno individuate le caratteristiche del fenomeno cosiddetto “Tv del dolore”, nato nella seconda metà degli anni ’90, sulla scia di una nuova sensibilità mediatica riconosciuta nel concetto di “Neotelevisione”. La Tv del dolore Quando nasce? La “Tv del dolore” è un fenomeno che inizia ad impostarsi nella televisione italiana nel 1981, attorno ad un tragico evento, la cosiddetta “vicenda di Vermicino”. “Spettacolarizzazione del dolore”. Cosa si intende? “Tv verità”, legame tra rappresentazione televisiva e “realtà”. I tratti distintivi della Tv del dolore Non è presente una rigida definizione del fenomeno ma esistono regole e peculiarità che nettamente lo contraddistinguono: • Il rapporto con la realtà; • La programmazione a flusso; • La commistione di generi (elementi finzionali); • La partecipazione attiva dello spettatore ed il coinvolgimento del conduttore; • La figuratività. Le origini • Le origini internazionali : Il caso O.J. Simpson Il caso di Cogne • Le origini italiane : Il caso di Vermicino Il caso di Erba Il caso di Via Deledda Il delitto di “Via Deledda”, avvenuto il 26 agosto 2010 ad Avetrana (TA), è un caso di omicidio subito dalla quindicenne Sarah Scazzi. Per il delitto sono attualmente sotto processo davanti alla Corte d'assise di Taranto, la cugina Sabrina Misseri di 24 anni e la zia Cosima Serrano di 55 anni, con l'accusa di omicidio doloso aggravato e lo zio Michele Misseri con l'accusa di occultamento di cadavere. Le indagini preliminari si sono concluse il 1º luglio con l'incriminazione di 15 persone ma il caso di Avetrana è purtroppo, ancora considerato un caso irrisolto . L’analisi del caso Due differenti punti di vista: Le strategie comunicative dei programmi Analisi del delitto di Avetrana trattato in tre differenti generi televisivi (Tg, programmi di approfondimento e programmi di intrattenimento), presi in considerazione per ognuna delle maggiori reti italiane: Rai, Mediaset e La7. La risposta del pubblico Analisi del coinvolgimento attivo e passivo dello spettatore verso vicende drammatiche. Le strategie comunicative • Elementi chiave per l’analisi dei tre generi tv (Informazione, Approfondimento, Intrattenimento): i. La struttura dello studio ; ii. Il codice audiovisivo (inquadrature, illuminazione, la sigla etc..); iii. La commistione dei generi (elementi finzionali); iv. La figura del conduttore; v. Il linguaggio. Programmi di Informazione TgLa7 StudioAperto Tg 1 Programmi di Approfondimento PORTAaPORTA MATRIX OMNIBUS Programmi di intrattenimento L’ARENA POMERIGGIO CINQUE ndp Le strategie comunicative i. ii. Struttura dello studio: Struttura ad «arena»; Al centro il conduttore demiurgo ed attorno gli ospiti. Codice audiovisivo: Elemento sonoro ed illuminazione fortementi caratterizzanti lo scopo del programma; scelta dei primi piani. iii. Commistione dei generi: Riproduzioni per mezzo di attori; «modellini»; interviste/interrogatori; Identificazione mostri ed eroi; memoriali dettagliati delle vittime. iv. Figura del conduttore: Figura amichevole, coinvolta. v. Linguaggio: Infotainment; Toni fiabeschi e/o forti; Registro incline ad emozionare. Le strategie comunicative Il giornalista nel raccontare un fatto risponde a due esigenze contraddittorie : L’esigenza di imparzialità • Il TgLa7 • Ndp • Omnibus L’esigenza di investimento affettivo • • • • • • Tg1 StudioAperto PORTAaPORTA MATRIX L’ARENA POMERIGGIO CINQUE Le risposte del pubblico Le possibili risposte dello spettatore Intenerimento Spettatore passivo Indignazione Spettatore attivo «Black tourism» Conclusioni Spettacolarizzazione del dolore • Conduttore sempre meno imparziale; • Il caso di cronaca trasformato in racconto, enfatizzato; • Insistenza sulla «presa diretta»; • L’insito desiderio verso il morboso. Televisione e pubblico danno corpo al fenomeno della «Tv del dolore». Grazie per la cortese attenzione!