Dipartimento di Informatica e Sistemistica PROLOGO AL CORSO DI BASE DI AUTOMAZIONE Dott. Ing. VINCENZO SURACI ANNO ACCADEMICO 2011-2012 Corso di AUTOMAZIONE 1 PROLOGO STRUTTURA DEL NUCLEO TEMATICO: 1. 2. 3. 4. 5. 6. OBIETTIVO DEL CORSO DI LAUREA ESEMPI DI AUTOMAZIONE CLASSIFICAZIONE OBIETTIVI DELL’AUTOMAZIONE PROFESSIONALITÀ RICHIESTE OBIETTIVI DEL CORSO DI AUTOMAZIONE 1 2 PROLOGO OBIETTIVO DEL CORSO DI LAUREA IN AUTOMAZIONE 3 PROLOGO OBIETTIVO DEL CORSO CONSOLIDARE LE CONOSCENZE GIÀ ACQUISITE ASCOLTO PASSIVO APPRENDIMENTO MNEMONICO RIEDIZIONE DI PROBLEMI GIÀ RISOLTI AMPLIARE LE CONOSCENZE VERSO L’INNOVAZIONE ANALISI CRITICA DEL PROBLEMA INQUADRAMENTO LOGICO DEI PROBLEMI APERTURA ALLE INNOVAZIONI APPRENDIMENTO CONSERVATIVO CREATIVO PROSPETTIVE PROFESSIONALI SOPRAVVIVENZA PROGRESSO 4 PROLOGO RICHIESTE DEI “CACCIATORI DI TESTE” CORRETTO IMPIEGO DELLA LINGUA ITALIANA PADRONANZA DELL’INGLESE PARLATO E SCRITTO CONOSCENZA DEGLI STRUMENTI INFORMATICI PIÙ IN USO (PACCHETTO OFFICE, INTERNET, ECC.) SOLIDA FORMAZIONE NELLE MATERIE DI BASE DELL’INGEGNERIA INTERESSI COLLATERALI ED ESPERIENZE IN ITALIA E ALL’ESTERO BUONA PRESENZA DINAMISMO SPIRITO DI INIZIATIVA E DI SACRIFICIO PREDISPOSIZIONE AI CONTATTI UMANI DETERMINAZIONE E SERIETÀ PADRONANZA IN UNO SPECIFICO SETTORE PROFESSIONALE 5 PROLOGO OBIETTIVO: PRODURRE ENERGIA TERMICA ~ V I V I V I 6 PROLOGO OBIETTIVO: FORMARE UN INGEGNERE VALIDO ESIGENZE ATTUALI INGEGNERE SENZA PROSPETTIVE CONOSCENZE RICHIESTE INGEGNERE PER L’INNOVAZIONE CONOSCENZE INNOVATIVE INGEGNERE DECOTTO CONOSCENZE CONSOLIDATE INGEGNERE IMMAGINARIO CONOSCENZE SUL FUTURIBILE 7 PROLOGO ESEMPI DI SISTEMI CONTROLLATI COMPLESSI 8 PROLOGO PANORAMICA DI UNA RAFFINERIA 9 PROLOGO ISOLA DI LAVORAZIONE 10 PROLOGO Fig. 5 - Robotized soldering SALDATURA PROVA DI CONDUCIBI- DEI TERMINALI LIITÀ DEL CIRCUITO STAMPATO ASSEMBLAGGIO DEL PARABREZZA RIFINITURA DEI BORDI MISURA DELLA CURVATURA ISPEZIONE VISIVA PRESA IN CARICO DEL PARABREZZA CONTROLLO DELLA LINEA DI PRODUZIONE CURVATURA MOVIMENTAZIONE LINEA DI PRODUZIONE PULITURA RIFINITURA PALLETTIZZAZIONE 11 PROLOGO IMPIANTI DI CAPTAZIONE E TRATTAMENTO SORGENTE IMPIANTI DI TRASPORTO IMPIANTI DI DISTRIBUZIONE IMPIANTO SOLLEVA MENTO ABITATO RETE IDRICA POZZO RETE FOGNARIA ABITATO RETE FOGNARIA IMPIANTO DI COLLETTORE DEPURAZIONE FOGNA ED EMISSARI IMPIANTI DI RACCOLTA E SOLLEVAMANTO PRESA POTABILIZZATORE PRESA SERBATOIO LOCALE CICLO DI UTILIZZAZIONE DELL’ACQUA 12 PROLOGO CICLO DI UTILIZZAZIONE DELL’ACQUA 13 PROLOGO EDIFICI CIVILI EDIFICI INDUSTRIALI GESTIONE DELLE RETI LOCALI DI DISTRIBUZIONE DELL’ACQUA, DELL’ENERGIA ELETTRICA, DEL CALORE, DEL GAS, . . . GESTIONE DEGLI IMPIANTI ANTI-INCENDIO, ANTINTRUSIONE, VIDEOSORVEGLIANZA, DOMOTICA, … APPLICAZIONI CIVILI E INDUSTRIALI 14 PROLOGO CLASSIFICAZIONE DEI SISTEMI DI AUTOMAZIONE INDUSTRIALE 15 PROLOGO INDUSTRIA DI PROCESSO PROVVEDE ALLA TRASFORMAZIONE CHIMICO-FISICA DELLE MATERIE PRIME, ALLA PRODUZIONE DI MATERIALI E DI SERVIZI DI BASE ESEMPI • LAMINAZIONE • DISTILLAZIONE DEL GREGGIO • PRODOTTI CHIMICI – ACIDO CLORIDRICO, ACIDO SOLFORICO • PRODOTTI ALIMENTARI – ZUCCHERO • ETC. CARATTERISTICHE IMPIANTO • GRANDI DIMENSIONI • ELEVATO COSTO DI REALIZZAZIONE • DURATA MOLTO AMPIA (50-70 ANNI) • REVAMPING PERIDICO DELLA STRUMENTAZIONE • INNOVAZIONE NELLA STRATEGIA DI GESTIONE SISTEMI CONTROLLATI COMPLESSI 16 PROLOGO INDUSTRIA DI PROCESSO PROVVEDE ALLA TRASFORMAZIONE CHIMICO-FISICA DELLE MATERIE PRIME, ALLA PRODUZIONE DI MATERIALI E DI SERVIZI DI BASE INDUSTRIA MANIFATTURIERA PROVVEDE ALLA MODIFICA DI FORMA E DI FOGGIA DI ALCUNE MATERIE PRIME, ALLA PRODUZIONE DI BENI STRUMENTALI, ALLA REALIZZAZIONE DI PRODOTTI OTTENUTI METTENDO INSIEME COMPONENTI DI VARIO DI TIPO RETI DI DISTRIBUZIONE PROVVEDE AL TRASPORTO E ALLA DISTRIBUZIONE DI ENERGIA ELETTRICA, GAS, ACQUA, CALORE NONCHÉ ALLA GESTIONE DEL TRAFFICO APPLICAZIONE AD EDIFICI CIVILI E INDUSTRIALI PROVVEDE AL CONTROLLO, COORDINAMENTO, CONDUZIONE E GESTIONE LOCALE DI BENI E SERVIZI SISTEMI CONTROLLATI COMPLESSI 17 PROLOGO SISTEMI CONTROLLATI COMPLESSI IMPIANTI DI PRODUZIONE RETI DI DISTRIBUZIONE EDIFICI AD EVENTI PROGRAMMATI DI TIPO CONTINUO ELETTRICITÀ, ACQUA, GAS CIVILI E INDUSTRIALI APPLICAZIONI CIVILI E INDUSTRIALI IL TEMPO DI AVVIO E DI FERMATA È PARONABILE AL TEMPO DI FUNZIONAMENTO IN CONDIZIONI NOMINALI. IL TEMPO DI AVVIO E DI FERMATA È LIMITATO RISPETTO AL TEMPO DI FUNZIONAMENTO IN CONDIZIONI NOMINALI. NON PREVEDE TEMPI DI AVVIO O DI FERMTATA. L’IMPIANTO È GEOGRAFICAMENTE DISTRIBUITO. L’IMPIANTO È FINALIZZATO ALL’AUTOMAZIONE DEI SERVIZI OFFERTI DAGLI EDIFICI (DOMOTICA) 18 Condizioni di funzionamento CONDIZIONI NOMINALI DI FUNZIONAMENTO variabile controllata variabile di comando Condizioni di funzionamento - Sistema continuo tempo CICLO DI LAVORO CICLO DI LAVORO eventi variabile variabile di comando controllata Condizioni di funzionamento - Sistema ad eventi programmati tempo WAITING… eventi variabile variabile di comando controllata Condizioni di funzionamento - Sistema batch tempo parametro caratteristico variabile di comando variabile disturbo controllate Condizioni di funzionamento - Sistema rete di distribuzione tempo PROLOGO SISTEMI CONTROLLATI COMPLESSI IMPIANTI DI PRODUZIONE DI TIPO CONTINUO AD EVENTI PROGRAMMATI RETI DI DISTRIBUZIONE EDIFICI ELETTRICITÀ, ACQUA, GAS CIVILI E INDUSTRIALI IMPIANTI PRODUZIONE AD EVENTI PROGRAMMATI 38 % EDIFICI CIVILI E INDUSTRIALI RETI DI 8% DISTRIBUZIONE IMPIANTI DI PRODUZIONE 6% DI TIPO CONTINUO 40 % APPLICAZIONI CIVILI E INDUSTRIALI 24 PROLOGO IMPIANTI DI PRODUZIONE DI TIPO CONTINUO INDUSTRIA DI PROCESSO PETROLCHIMICO distillazione del petrolio e derivati 32% CHIMICA DI BASE 21% acido solforico, cloridrico, sali di cloro 18% ENERGIA ELETTRICA ALIMENTARE 6% CARTA Problematica simile alla laminazione 6% Distillazione alcool, oli di semi METALLURGICO 4% Acciai, metalli, laminati VETRO 2% TRATTAMENTO ACQUE 2% APPLICAZIONI VARIE 9% APPLICAZIONI NELL’INDUSTRIA DI PROCESSO 25 PROLOGO IMPIANTI DI PRODUZIONE AD EVENTI PROGRAMMATI INDUSTRIA MANIFATTURIERA LINEE DI PRODUZIONE 30% MAGAZZINAGGIO 27% 25% MACCHINE UTENSILI MOVIMENTAZIONE APPLICAZIONI NELL’INDUSTRIA MANUFATTURIERA 18% 26 PROLOGO RETI DI DISTRIBUZIONE 44% ENERGIA ELETTRICA ACQUA 24% GAS 21% TRASPORTI CALORE 9% 2% APPLICAZIONI DELLE RETI DI DISTRIBUZIONE 27 PROLOGO OBIETTIVI DELL’AUTOMAZIONE MODALITÀ DI CONTROLLO 28 PROLOGO DEFINIZIONE DI AUTOMAZIONE ZANICHELLI DE MAURO GARZANTI OGNI TECNICA CHE PREVEDE LA SOSTITUZIONE DELLA MACCHINA ALL’UOMO NON SOLO PER QUANTO RIGUARDA L’ESECUZIONE DELLE OPERAZIONI MATERIALI MA ANCHE PER QUANTO RIGUARDA IL CONTROLLO DEL PROCESSO IN UN CICLO PRODUTTIVO, L’IMPIEGO DI MEZZI, SPECIALMENTE ELETTRONICI, CHE RIDUCONO O ESCLUDONO IL CONTROLLO DEGLI ESSERI UMANI L'INTRODUZIONE DI PROCESSI PRODUTTIVI MECCANICI, SPECIALENTE GUIDATI DA SISTEMI ELETTRONICI, IN CUI L'INTERVENTO MANUALE DELL'UOMO È RIDOTTO AL MINIMO. DEFINIZIONE DI AUTOMAZIONE PROLOGO “L'AUTOMAZIONE È LA TECNOLOGIA NECESSARIA PER PROGETTARE E REALIZZARE MACCHINE IN GRADO DI SOSTITUIRE UNO O PIÙ ATTRIBUTI DELL'UOMO NELL'EFFETTUARE UN LAVORO.” [AMBER E AMBER, IL PROGRESSO DELL'AUTOMAZIONE, 1962)] ATTRIBUTO UMANO MANUALITÀ ENERGIA DESTREZZA DILIGENZA GIUDIZIO VALUTAZIONE AUTOMAZIONE UTENSILI MANUALI ATTUATORI AUTOMAZIONI A CICLO SINGOLO (SERVOMECCANISMI) AUTOMAZIONE A CICLO RIPETUTO CONTROLLO A CICLO CHIUSO CAPACITÀ DI OTTIMIZZAZIONE DEL CICLO INDICI: QUANTITÀ, COSTO, SCARTI, ETC. APPRENDIMENTO LIMITATE CAPACITÀ DI AUTOPROGRAMMAZIONE AUTOTUNING RAGIONAMENTO CAPACITÀ DI RAGIONAMENTO INDUTTIVO RETI NEURALI, LOGICA FUZZY, ALGORITMI GENETICI CREATIVITÀ CAPACITÀ DI CREARE MANUFATTI ORIGINALI GRADO DI COMPLESSITÀ DELL’AUTOMAZIONE PROLOGO MOTIVAZIONI GENERALI PREVISIONI SVILUPPO PIÙ RAPIDO RILEVANZA ESCLUSIVITÀ DELLE INDUSTRIE DI TRASFORMAZIONE DEI PRODOTTI AD ALTA TECNOLOGIA DEI PRODOTTI PROSPETTIVE DIMINUZIONE AUMENTO MIGLIORAMENTI MOTIVAZIONI GENERALI DELLE MATERIE PRIME E DELL’ENERGIA DELLA CONCORRENZA DEL LIVELLO DI ISTRUZIONE DELLA DISPONIBILITÀ DEI BENI DI CONSUMO DELLA PRODUTTIVITÀ DURATA DEI PRODOTTI (MTBF) DEI TEMPI DI PRODUZIONE (TIME TO MARKET) DELL’AMBIENTE DI LAVORO DELLA PRODUZIONE DI BENI E SERVIZI DELLA QUALIFICAZIONE DEL LAVORO 31 PROLOGO PROSPETTIVE RISPARMIO MATERIE PRIME ENERGIA (CORRETTAMENTE DIMENSIONATI) MACCHINARI PERSONALIZZAZIONE (BREVETTI) DEI MEZZI DI PRODUZIONE DEL PRODOTTO FLESSIBILITÀ NELLA PRODUZIONE COMFORT NEL LAVORO (MODEL BASED DESIGN) (HMI) FINALITÀ PRODUTTIVITÀ MIGLIORE UTILIZZAZIONE DEL SISTEMA DI PRODUZIONE QUALITÀ DEL PRODOTTO CARATTERISTICHE COSTANTI E PRESTABILITE CERTEZZA OPERATIVA CARATTERISTICHE DESIDERATE DEL PRODOTTO PROSPETTIVE 32 PROLOGO TENDENZE • APPROCCIO SISTEMISTICO (vs EMPIRICO) • AUMENTO DEL LIVELLO DI AUTOMAZIONE • AUMENTO DELLA INTERCONNESSIONE DEGLI IMPIANTI E DELLA LORO INTEGRAZIONE (ABBATTIMENTO DEI COSTI DI TRASPORTO) • COLLEGAMENTO DEI SISTEMI CONTROLLATI COMPLESSI CON LE STRUTTURE AMMINISTRATIVE (MINIMIZZAZIONE DEL MAGAZZINAGGIO E SPRECO) LINEE GUIDA • DEFINIZIONE DEL SISTEMA DA AUTOMATIZZARE • PROGETTAZIONE DELL’ARCHITETTURA DI SISTEMA • PROGETTAZIONE DEGLI IMPIANTI E DEGLI APPARATI • PROGETTAZIONE DELLE AZIONI DI CONTROLLO • PROGETTAZIONE DELLA RETE DI COMUNICAZIONE • PROGETTAZIONE DELLE MODALITÀ DI COORDINAMENTO E CONDUZIONE • SCELTA DELLA STRUMENTAZIONE • SCELTA DEI FORNITORI DI STRUMENTAZIONE • SCELTA DEI COSTRUTTORI DEGLI IMPIANTI E APPARATI TENDENZE E LINEE GUIDA 33 PROLOGO ATTUALE SITUAZIONE ECONOMICA MERCATI PIATTI (NECESSITÀ DI ABBATTERE I COSTI DI PRODUZIONE) GUADAGNI LIMITATI (COMPETIZIONE SULLE PRESTAZIONI E NON SUL DIMENSIONAMENTO) COSTI MOLTO COMPETITIVI (CONCORRENZA SLEALE) RISCHI SULL’ACCETTAZIONE DEI PRODOTTI RISCHIO D’IMPRESA CHIAREZZA CONTRATTUALE PREZZI DELLA INFORMATION TECHNOLOGY IN CONTINUO RIBASSO LIMITATI INVESTIMENTI IN RICERCA E SVILUPPO (INNOVAZIONE PER LA SOPRAVVIVENZA) TENDENZA AL CONSOLIDAMENTO DEI PRODOTTI AFFERMATI SOLUZIONI STRATEGICHE RICHIESTE DAI CLIENTI PIUTTOSTO CHE NUOVI PRODOTTI INTERESSE DEI CLIENTI AL RITORNO DEGLI INVESTIMENTI PIUTTOSTO CHE ALLA APPLICAZIONE DI INNOVAZIONI TECNOLOGICHE SISTEMA CONTROLLATI COMPLESSI INTEGRATI CON LE FINALITÀ DELL’IMPRESA ATTUALE SITUAZIONE ECONOMICA 34 PROLOGO PROFESSIONALITÀ RICHIESTE NELL’AUTOMAZIONE INDUSTRIALE 35 PROLOGO PROFESSIONALITÀ RICHIESTE • PROGETTISTA DI SISTEMI DI CONTROLLO • PROGETTISTA DI STRUMENTAZIONE EVOLUTA • PROGETTISTA DI SISTEMI DI AUTOMAZIONE • CONDUTTORE DEL SISTEMA CONROLLATO COMPLESSO • ADDETTO ALLA STRUMENTAZIONE • GESTORE DELLA RETE DI COMUNICAZIONE • RESPONSABILE DEL CONTROLLO DEI SINGOLI IMPIANTI PROFESSIONALITÀ RICHIESTE 36 PROLOGO PROFESSIONALITÀ EMERGENTI CONDUTTORE DI IMPIANTO OPERAIO SPECIALIZZATO CONOSCENZA DELLA FUNZIONALITÀ DEL SISTEMA DA CONTROLLARE E DEL SISTEMA DI CONTROLLO ADDETTO ALLA STRUMENTAZIONE OPERAIO SPECIALIZZATO TECNICO DIPLOMATO LAUREATO IN INGEGNERIA AUTOMATICA E SISTEMI DI AUTOMAZIONE CONOSCENZA DEL FUNZIONAMENTO E DELLA MANUTENZIONE ORDINARIA CONOSCENZA DELLA STRUMENTAZIONE DA CAMPO DI TIPO CONVENZIONALE GESTORE DELLA RETE DI COMUNICAZIONE TECNICO DIPLOMATO LAUREATO IN INGEGNERIA AUTOMATICA E SISTEMI DI AUTOMAZIONE INGEGNERE DI PROCESSO TECNICO DIPLOMATO ESPERTI NELLA GESTIONE DI IMPIANTI, DI AUTOMAZIONE INDUSTRIALE, LOGISTICA, MANUTENZIONE DEGLI IMPIANTI LAUREATO IN INGEGNERIA AUTOMATICA E SISTEMI DI AUTOMAZIONE PROFESSIONALITÀ EMERGENTI CONOSCENZA DELL’HARDWARE UTILIZZATO DALLA RETE CONOSCENZA DEI PROTOCOLLI E DEL SOFTWARE DI COMUNICAZIONE CONOSCENZA APPROFONDITA DI: - STRUTTURA E FUNZIONAMENTO DI IMPIANTI INDUSTRIALI - STRUMENTAZIONE E FONDAMENTI DI AUTOMAZIONE INDUSTRIALE - LOGISTICA E MANUTENZIONE 37 PROLOGO PROGETTISTA DI SISTEMI CONTROLLATI COMPLESSI • TECNICO STRUMENTISTA • ESPERTO IN INFORMATICA INDUSTRIALE • DOTTORE IN INGEGNERIA DEI SISTEMI PROGETTAZIONE E REALIZZAZIONE DEL SISTEMA DI AUTOMAZIONE DI UN IMPIANTO PROGETTISTA DI STRUMENTAZIONE EVOLUTA • TECNICO DIPLOMATO SPECIALIZZATO IN AUTOMAZIONE INDUSTRIALE CONOSCENZA APPROFONDITA DELLA STRUMENTAZIONE CONVENZIONALE E • ESPERTO IN INFORMATICA INDUSTRIALE INNOVATIVA • ESPERTO IN STRUMENTAZIONE INDUSTRIALE • DOTTORE IN INGEGNERIA DEI SISTEMI PROGETTISTA DI SISTEMI DI CONTROLLO PER L’AUTOMAZIONE • ESPERTO IN INFORMATICA INDUSTRIALE PROGETTAZIONE DELLE MODALITÀ DI GESTIONE E DI ESERCIZIO DI UN SISTEMA • ESPERTO IN STRUMENTAZIONE COMPLESSO, DI UN IMPIANTO E DEL INDUSTRIALE CONTROLLO DEI SINGOLI APPARATI • DOTTORE IN INGEGNERIA DEI SISTEMI PROFESSIONALITÀ EMERGENTI 38 PROLOGO POSSIBILI SETTORI APPLICATIVI DI UN ESPERTO IN AUTOMAZIONE INDUSTRIALE • PROGETTAZIONE DELL’ARCHITETTURA DEL SISTEMA DI CONTROLLO DI UN SISTEMA COMPLESSO, DI UN IMPIANTO, DI UN APPARATO, DI UN COMPONENTE O DI UN ELEMENTO SINGOLO; • SCELTA DELLA STRUMENTAZIONE HARDWARE E SOFTWARE; • INSTALLAZIONE E MESSA IN FUNZIONE DELLA STRUMENTAZIONE HARDWARE; • REALIZZAZIONE DEI PROGRAMMI SOFTWARE DI CONNESSIONE DELLA STRUMENTAZIONE DI CONTROLLO AI DISPOSITIVI PER LA ELABORAZIONE DELLE MODALITÀ DI CONTROLLO; • PROGETTAZIONE DELLE MODALITÀ DI COORDINAMENTO DEI DISPOSITIVI PER IL CONTROLLO DEGLI ELEMENTI SINGOLI; • ASSISTENZA E AGGIORNAMENTO DI SISTEMI DI CONTROLLO ESISTENTI; • PROGETTAZIONE DELLE MODALITÀ DI GESTIONE OTTIMIZZATA E DI ESERCIZIO DI UN SISTEMA COMPLESSO; • PROGETTAZIONE DI STRUMENTAZIONE HARDWARE E SOFTWARE NON CONVENZIONALE. POSSIBILI SETTORI APPLICATIVI 39 PROLOGO I POSSIBILI SBOCCHI OCCUPAZIONALI SONO: - SOCIETÀ DI INGEGNERIA PER LA PROGETTAZIONEDI SISTEMI CONTROLLATI COMPLESSI; - SOCIETÀ PER LA PRODUZIONE O LA DISTRIBUZIONE DI STRUMENTAZIONE E DI SISTEMI PER L'AUTOMAZIONE; - SOCIETÀ DI PRODUZIONE E DI INSTALLAZIONE DI LINEE DI PRODUZIONE CONVENZIONALI E ROBOTIZZATE; - INDUSTRIE CHE APPLICANO L’AUTOMAZIONE A SISTEMI COMPLESSI DI DIVERSO TIPO; - SOCIETÀ DI PRODUZIONE E DI GESTIONE DI SERVIZI; - ENTI PER LA FORMAZIONE PROFESSIONALE DI TECNICI, DI INSTALLATORI ED DI OPERATORI DI IMPIANTO. SBOCCHI OCCUPAZIONALI 40 PROLOGO INGEGNERE DI SISTEMA CONOSCE LA STRUTTURA DEL SISTEMA DA CONTROLLARE E DEL SISTEMA DI CONTROLLO INGEGNERE DI PROCESSO CONOSCE IL COMPORTAMENTO DEL SISTEMA DA CONTROLLARE E DEL RELATIVO SISTEMA DI CONTROLLO INGEGNERE STRUMENTISTA SA COME SCEGLIERE LA STRUMENTAZIONE E COME RENDERLA OPERATIVA INGEGNERE DEL CONTROLLO CONOSCE COME PROGETTARE LE MODALITÀ DI CONTROLLO E SA SCEGLIERE QUELE PIÙ INDICATE INGEGNERE DELLA CONOSCENZA CONOSCE COME “TRATTARE” I DATI E LE INFORMAZIONI E PROVENIENTI DAL SISTEMA CONTROLLATO E RENDERLI UTILIZZABILI PER IL CONTROLLO COMPETENZE NELLE DIVERSE PROFESSIONALITÀ 41 PROLOGO COME NON DEVE ESSERE AFFRONTATO UN PROBLEMA DI AUTOMAZIONE INDUSTRIALE ? eurka PUNTO DI VISTA DEGLI APPLICATIVI 42 PROLOGO COME VENGONO RISOLTI DA MOLTI IMPRENDITORI I PROBLEMI COLLEGATI ALL’AUTOMAZIONE INDUSTRIALE ? 43 PUNTO DI VISTA DEGLI IMPRENDITORI PROLOGO IL “PRATICONE” È COLUI CHE: • SA COME FAR FUNZIONARE UN SISTEMA CONTROLLATO; • SA UTILIZZARE GLI ATTUATORI E I DISPOSITIVI DI MISURA; • BASANDOSI SULLA INTUIZIONE E SULLA ESPERIENZA RIESCE A SCEGLIERE LA STRUMENTAZIONE PER FARE RAGGIUNGERE AL SISTEMA CONTROLLATO LA FUNZIONALITÀ DESIDERATA; • È IN GRADO DI INDIVIDUARE MODALITÀ DI CONTROLLO DI TIPO SEMPLICE, INTUITIVO, CONSOLIDATO; • RIESCE A RENDERE FUNZIONANTE IL SISTEMA CONTROLLATO INTERVENENDO SULLA MODALITÀ DI CONTROLLO DURANTE IL FUNZIONAMENTO; • ACCETTA LE PRESTAZIONI CHE RIESCE AD OTTENERE SENZA PREOCCUPARSI DELLA EFFICIENZA DEL SISTEMA CONTROLLATO; • NON ESITA A SOVRADIMENSIONARE IL SISTEMA DA CONTROLLARE E LA STRUMENTAZIONE PUR DI OTTENERE LE PRESTAZIONI DESIDERATE • NON ESITA A RALLENTARE IL COMPORTAMENTO DINAMICO DEL SISTEMA CONTROLLATO PUR DI RAGGIUNGERE LA FUNZIONALITÀ DESIDERATA; • PREFERISCE LAVORARE “DI BRACCIO” PIUTTOSTO CHE “DI CERVELLO” UNA FIGURA PROFESSIONALE MOLTO DIFFUSA 44 PROLOGO L’ “ESPERTO” È COLUI CHE: • CONOSCE I FONDAMENTI DELLE DISCIPLINE CHE CARATTERIZZANO L’INGEGNERIA INDUSTRIALE AL FINE DI: • COMPRENDERE IL FUNZIONAMENTO DEL SISTEMA DA CONTROLLARE; • DOCUMENTARE LE INFORMAZIONI NECESSARIE PER COMPRENDERE IL COMPORTAMENTO STATICO E DINAMICO TRAMITE MODELLI FINALIZZATI ALLA PROGETTAZIONE DELLE AZIONI DI CONTROLLO; • CONOSCE LE MODALITÀ DI FUNZIONAMENTO, DI CONDUZIONE, DI GESTIONE, DI ESERCIZIO DEL SISTEMA DA CONTROLLARE; • CONOSCE LE METODOLOGIE SECONDO CUI ORGANIZZARE, PROGETTARE E RENDERE OPERATIVE LE AZIONI DI CONTROLLO CHE CONSENTONO DI OTTENERE DAL SISTEMA CONTROLLATO LE PRESTAZIONI DESIDERATE; UNA FIGURA PROFESSIONALE DI RIFERIMENTO 45 PROLOGO L’ “ESPERTO” È IN GRADO DI: • SCEGLIERE L’ARCHITETTURA E I DISPOSITIVI NECESSARI PER RENDERE OPERATIVE LE AZIONI DI CONTROLLO PRESCELTE; • FISSARE LE PRESTAZIONI CHE POSSONO ESSERE CONVENIENTEMENTE RAGGIUNTE DAL SISTEMA CONTROLLATO; • VERIFICARE LA FUNZIONALITÀ E L’EFFICIENZA DELLE MODALITÀ DI CONTROLLO PRESCELTE PRIMA DI RENDERLE OPERATIVE SUL SISTEMA DA CONTROLLARE; • FISSARE LE MODALITÀ GESTIONE E DI ESERCIZIO; • INDIVIDUARE NUOVE APPLICAZIONI E NUOVI SETTORI APPLICATIVI; • PROMUOVERE L’INNOVAZIONE TECNOLOGICA. FIGURA PROFESSIONALE DI RIFERIMENTO 46 PROLOGO L’ESPERTO DI SISTEMI DI AUTOMAZIONE SPERIMENTAZIONE INNOVAZIONE TECNOLOGICA SVILUPPO DI RICERCA RICERCA PROTOTIPI TRASFERIMENTO APPLICATA INDUSTRIALE DI TECNOLOGIE RICERCA PRODUZIONE DI BASE FORMAZIONE PROFESSIONALE AUSPICABILE 47 Il modello delle Smart City Sei 1. 2. 3. 4. 5. 6. criteri strategici permettono di misurare le performance di una Smart City: Economia (detto anche smart-economy) Mobilità (detto anche smart-mobility) Ambiente (detto anche smart-environment) Persone (detto anche smart-people) Qualità della vita (detto anche smart-living) Amministrazione (detto anche smart-governance) ECONOMY LIVING PEOPLE MOBILITY ENVIROMENT GOVERNANCE Il modello delle Smart City in Italia A livello nazionale il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (MIUR), ha pubblicato l’Avviso per la presentazione di progetti per ‘Smart Cities and Communities and Social Innovation’ nell’ambito del Piano Operativo Nazionale (PON) “Ricerca e Competitività” 2007/2013 per le Regioni della Convergenza. La Smart Community è una estensione della Smart City, in quanto è considerata in senso più ampio rispetto alla definizione di agglomerato urbano di grande e media dimensione, è una «città diffusa intelligente» che affronta temi socio-ambientali, sulla mobilità, la sicurezza, l'educazione, il risparmio energetico ed ambientale. Per la realizzazione dei progetti 'Smart Cities e Communities' le risorse complessive stanziate ammontano a 200 milioni di euro nel periodo 2007-2013, e sono state ripartite tra: - Azione Integrata per la Società dell’Informazione, - Azione Integrata per lo Sviluppo Sostenibile. (*) FONTE MIUR Il modello delle Smart City in Europa In Europa, il Settimo Programma Quadro (7° Framework Programme – FP7), ha gettato le basi delle smart city, con i programmi di ricerca COOPERATION e PEOPLE, investendo nel periodo 2007-2013 circa 60 miliardi di euro (*). (*) FONTE CORDIS Il modello delle Smart City in Europa Il nuova Programma Quadro (chiamato Horizon 2020), prevede di investire nel periodo 2014-2020 circa 80 miliardi di euro in progetti di ricerca per una Europa 2020 che sia Smart, Sustanaible & Inclusive. Con l’obiettivo strategico di: Rilanciare l’occupazione in Europa, Fornire supporto all’innovazione tecnologica, Migliorare la qualità e la diffusione dell’educazione, Ridurre il tasso di povertà e Ricercare soluzioni al problema climatico ed energetico. PROLOGO OBIETTIVI DEL CORSO DI AUTOMAZIONE 1 52 PROLOGO OBIETTIVI DEL CORSO DI AUTOMAZIONE 1 IL CORSO INTENDE FORNIRE LA PROFESSIONALITÀ DI BASE NECESSARIA PER AFFRONTARE, SECONDO APPROCCI SISTEMATICI, I PROBLEMI CONNESSI ALLA PROGETTAZIONE E REALIZZAZIONE DEL SISTEMA DI CONTROLLO DI UN SISTEMA CONTROLLATO COMPLESSO. LE METODOLOGIE PROPOSTE PRESUPPONGONO L’IMPIEGO DI SOFTWARE CONSOLIDATO PER L’ANALISI DEL COMPORTAMENTO DEL SISTEMA DA CONTROLLARE E PER LA SINTESI DELLE AZIONI DI CONTROLLO SU MODELLO. TALE TIPO DI COMPETENZE È FORTEMENTE RICHIESTA AI NEOLAUREATI DALLE SOCIETÀ CHE OPERANO NEL SETTORE DELLA AUTOMAZIONE INDUSTRIALE. OBIETTIVI DEL CORSO DI AUTOMAZIONE 53 PROLOGO INTEGRAZIONE DELLE COMPETENZE ESPERIENZA RICERCA NELL’UNIVERSITÀ DIDATTICA NELL’INDUSTRIA INNOVAZIONI CICLO VIZIOSO IMPORTAZIONE APPLICAZIONI 54 PROLOGO INTEGRAZIONE DELLE COMPETENZE ESPERIENZA RICERCA DIDATTICA INNOVAZIONI CICLO VIRTUOSO APPLICAZIONI INTEGRAZIONE DELLE COMPETENZE 55