Ventilazione polmonare
La ventilazione polmonare è data dal volume di aria
che complessivamente entra ed esce dal polmone
nell'unità di tempo
VC x FR = Vmin
500 ml x 15 atti/min = 7.500
ml/min
Ventilazione polmonare

Spazio morto

Ventilazione
alveolare
SPAZIO MORTO
Componente della ventilazione
polmonare che non partecipa agli
scambi gassosi
SPAZIO MORTO ANATOMICO
volume di aria inspirata, che non
raggiunge gli alveoli, ma rimane nelle
vie aeree di conduzione( 150 m.)
 SPAZIO MORTO ALVEOLARE
Volume di aria contenuto in alveoli
ventilati ma non perfusi (quasi
assente)

Dei 500 cm3 ( circa ) di aria che entrano ad
ogni atto inspiratorio circa 150 cm3 restano
nelle vie aeree
superiori che sono vie di conduzione e non
contengono tessuto di scambio.
Solo 350 ml arriveranno negli alveoli ad ogni atto
respiratorio
Il Gas alveolare è composto da
2,5-3 L
( già contenuti
nel polmone a
CFR)
350 ml
(parte del VC)
VOLUMI
Volume corrente
500 ml
Spazio morto
anatomico
150 ml
Volume
alveolare 350 ml
Sangue polmonare
capillare 70 ml
Volume minuto
7500 ml/min
FLUSSI
Frequenza 15/min
Ventilazione alveolare
5250 ml/min
Flusso sanguigno
polmonare 5000
ml/min
La ventilazione alveolare

La ventilazione alveolare è data dal volume di aria
che effettivamente partecipa agli scambi gassosi
nell'unità di tempo.
VENTILAZIONE ALVEOLARE = ( VC – VD ) x FR
350 ml x 15 atti/min = 5.250 ml/min
Equazione dei gas alveolari

Equazione dei gas alveolari:
PAO2 = PiO2 – PaCO2 + F
R
PAO2 = PO2 alveolare
PiO2 = PO2 inspirata
PaCO2 = CO2 arteriosa
R = quoziente resp.
Caratteristiche peculiari
più sottili
 Hanno una minore quantità di
muscolatura liscia

 Minore resistenza al
flusso sanguigno

Le P intravasali sono molto
ridotte rispetto al circolo
sistemico


Sono più distensibili
e comprimibili
I vasi sono soggetti
all’influenza di fattori
extravascolari passivi
Pressioni del circolo polmonare
 P.

intravasale: La P sanguigna .
Il flusso polmonare è ritmico, pulsante.
Pm arteria polmonare: 15 mmHg (6 volte inferiore a quella dell'aorta),
Ps arteria polmonare
Pd arteria polmonare
25 mmHg
8 mmHg.
 P.
transmurale: differenza tra P
intravasale e P extravasale.
 P.
di spinta: E’ la differenza di
pressione tra un punto all’interno del
vaso e di un punto più a valle.
P1
P2
Pressione di wedge ( di incuneamento)
Pressione ottenuta incuneando il catetere cardiaco nelle diramazione più sottili
dell’albero circolatorio sino ad interrompere il flusso. La punta del catetere
registrerà la pressione esistente a valle del punto di incuneamento, cioè darà una
stima della pressione postcapillare.
Resistenze vascolari polmonari
Meccanismi per mantenere bassi livelli pressori
• reclutamento dei capillari polmonari:
normalmente alcuni capillari sono chiusi o pervi ma privi di flusso. Quando
la pressione aumenta anche questi vasi cominciano a condurre
sangue.
•
distensione dei capillari polmonari:
a pressioni vascolari più elevate avviene una distensione dei singoli
segmenti capillari.
Regolazione del tono vascolare
Fattori umorale:

 Istamina, trombossano,serotonina sono vasocostrittori.

Acetilcolina e isoproterenolo sono invece in grado di
rilassare la muscolatura della circolazione polmonare.

Vasocostrittore ipossica:
l’ipossia ha una azione diretta sulle cellule muscolari liscie delle
arteriole precapillare

Ventilazione e
perfusione
polmonare
Rapporto ventilo perfusivo
Rapporto Ventilazione Perfusione
Polmone ideale
L’aria inspirata
raggiunge tutti gli
alveoli e tutti gli
alveoli hanno lo
stesso flusso ematico
Ventilazione
alveolare
350 ml x 15 atti/min = ≈ 5.000
Gittata
cardiaca
70 ml x 70 atti/min = ≈ 5.000ml/min
Rapporto ventilazione/perfusione
Gli scambi gassosi tra aria e sangue
possono
avvenire
ed
essere
funzionalmente vantaggiosi solo se ad
un’adeguata ventilazione alveolare
corrisponde un’adeguata perfusione,
ossia un adeguato apporto di sangue
agli alveoli.
V’/ Q’= 0.8
L/min
Ventilazione
v
P
Tutti i polmoni presentano un certo squilibrio tra ventilazione e perfusione. Nel
polmone normale, di un soggetto in posizione eretta, il rapporto ventilazioneperfusione decresce dall’apice verso la base.
Rapporto V’/Q’ nelle diverse regioni polmonari
Perfusione
Zona 1
V’/Q’ alto
Zona 2
V’/Q’ basso
Zona 3
GAMMA DI INEGUAGLIANZE V’/Q’

Effetto spazio
morto
V’/Q’ alto
L’aria alveolare non partecipa agli scambi gassosi

Effetto shunt
V’/Q’ basso
Il sangue viene a contatto con alveoli non ventilati
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3 lezione ventilazione perfusione inferm... 2708KB Mar 16 2013 10