La crisi delle poleis una civiltà in declino L’inizio del conflitto e la pestilenza di Atene Lo splendore di §Atene era dovuto al grande dominio che essa esercitava sulle città confederate ma questo comportava spese crescenti, per questo le poleis che si sentivano minacciate guardavano a Sparta come nuovo possibile alleato. Dal 435 a.C. Atene si era inserita in un contrasto tra Corcira e Corinto, per sottrarre alla seconda parte dei suoi territori, si rivolse a Megara vietandoli il commercio, Sparta chiese il ritiro del trattato ma Atene rifiutò e nel 431 a.C. scoppiò la guerra. Dopo i primi scontri che risultarono favorevoli ad Atene la citta fu assalita da un morbo e questo la costrinse alla resa nel 422 a.C. La ripresa della guerra e la vittoria di Sparta Negli anni seguenti si affermò ad Atene la figura di Alcibiade ed a seguito della conquista dell’isola di Melo la pace non fu mantenuta. Poco dopo organizzò una spedizione in Sicilia alla quale era interessato per via della sua ricca presenza di grano, Alcibiade puntava con questo alla chiusura definitiva dei conti con Sparta. Cosi nel 415 a.C. parti con una squadra navale per Siracusa, ma a seguito dello scandalo delle erme di qui era accusato preferì fuggire a Sparta. Nel 413 a.C. gli Ateniesi attaccarono Siracusa ma vennero sconfitti dall’arrivo dei rinforzi, a seguito di altre vittorie Sparta riuscì a imporsi su Atene nel 404 a.C. Atene oligarchica e democratica Le condizioni di pace imposte da Sparta furono durissime per Atene la quale doveva: abbattere le mura, consegnare la flotta, rinunciare a tutti i domini sul mare ed entrare in una posizione subordinata nella lega del Peloponneso, in più la costituzione fu abrogata e fu imposto un governo composto da 30 tiranni. Tra i democratici che riuscirono a mettersi in salvo a Tebe ci fu Trasibulo che dopo poco tempo organizzo un esercito armato alla leggera e marciò contro la città. Alla chiamata degli eserciti alleati solo due, compreso quello di Atene, risposero il quale si schierò con quello di Trasibulo e questo fu sufficiente a far riprendere la città in mano ai democratici. La caduta di Sparta A seguito del conflitto con il re persiano Artaserse terminato nel 386 a.C. si stipularono gli accordi di pace che riconoscevano le città greche nell’asia minore di sua propietà. Mentre Sparta approfittava del ruolo di custode di pace Atene ricostruì la flotta, ma stava sorgendo una nuova potente città Tebe, che contrastava la lotta tra Sparta e Atene, riuscì a ribellarsi al dominio Spartano e dopo vari scontri con essa la sconfisse nella battaglia di Leuttra nel 371 a.C. grazie a una nuova tecnica di combattimento. Questo segnò la fine del mito dell’invincibilità di Sparta: le citta del Peloponneso si ribellarono e furono appoggiate da Tebe. L’ascesa di un nuovo regno: la Macedonia La macedonia è una regione situata a nord della Grecia era governata da un re che era il capo militare, eletto da un assemblea di guerrieri, il titolo poteva essere ereditario se l’assemblea lo voleva. Nel 359 a.C. salì al trono di Macedonia Filippo II che dimostrò fin da subito di essere un abile comandante in fati rinforzo l’esercito con un nuovo tipo di formazione: la falange. Filippo allargò i domini della Macedonia fino alla Tracia ricca d’oro con il quale coniò le prime monete. La conquista della Grecia Una volta consolidati i confini Filippo combatte’ assieme alla lega Tessalica una delle guerre sacre per il controllo della città santa Delfi. Assunse cosi tanto potere che nel 346 a.C. si mise a capo della lega. Da quel momento i Greci lo videro come colui che poteva ristabilire la pace comune tra le poleis che ormai mancava da parecchi anni. Questa idea che arrivò fino ad Atene non piaceva a Demostene destinato a diventare il più famoso oratore dell’antichità. Alla fine si arrivò alla guerra, lo scontro decisivo vi fu a Cheronea dove la cavalleria guidata dal figlio di Filippo: Alessandro riuscì a sconfiggere l’esercito Alleato. L’era delle poleis era terminata. La Guerra contro la Persia Filippo, per non far insorgere le città Greche contro di lui, costituì una lega, che aveva sede a Corinto. Questa città venne scelta per far conservare alle città Greche il loro governo, che in quel momento era di tutte filomacedone. Sotto le apparenze delle antiche libertà ormai tutta la Grecia era sottomessa al nuovo sovrano. Per rinsaldare la solidità dei suoi domini Filippo penso di rilanciare la guerra contro la Persia.ma mentre i preparativi erano in corso il re venne ucciso da un sicario nel 336 a.C. il progetto di Filippo sarà raccolto da suo figlio Alessandro. Fine !!