Controlli interni, anticorruzione, trasparenza, scioglimento dei comuni per sospetto di condizionamenti o di infiltrazioni mafiose Materiale didattico a cura del dott. Arturo Bianco 1 • Intensificazione dei vincoli e degli adempimenti: 1. Report dei controlli interni (entro settembre e scelta ente) 2. Monitoraggio assunzioni flessibili (entro ottobre 2013) 3. Piano anticorruzione (entro gennaio 2014) 4. Programma trasparenza (entro gennaio 2014) 5. Regolamento sulle incompatibilità (entro gennaio 2014) 6. Rispetto dei vincoli di trasparenza (entro 2013) 7. Codice comportamento integrativo (entro metà dicembre 2013) • Vincoli connessi (procedimenti amministrativi) Adempimenti e/o opportunità/1 2 • Insieme numeroso e defatigante di adempimenti • Peso eccessivo per i piccoli comuni • Necessità di razionalizzazione, in particolare per i vincoli informativi alle amministrazioni centrali, Corte Conti etc • Opportunità di mettere insieme le informazioni sulla condizione dell’ente • Strumento essenziale di miglioramento della conoscenza e, di conseguenza, delle attività amministrative MODIFICHE DI NATURA ISTITUZIONALE ASSAI RILEVANTI (in particolare ruolo dei segretari) Adempimenti e/o opportunità/2 3 • Il monitoraggio delle assunzioni flessibili: quasi tutti gli enti lo hanno completato, le anomalie di maggiore rilievo sono il mancato rispetto dei vincoli di pubblicità e di selezione comparativa (la griglia segnala i rischi). Solo in pochi casi superamento del tetto di spesa • La verifica del sito: “maschera” adattata nella gran parte degli enti, le informazioni completate in modo parziale. Carenze in particolare per i procedimenti amministrativi • Report sui controlli interni: anomalie più frequenti il mancato rispetto delle regole sugli acquisti e le insufficienti motivazioni Il primo bilancio 4 • Monitoraggio attento e periodico delle scelte dei comuni che usufruiscono dei servizi coim idea • Proposte di documenti: piano anticorruzione, piano trasparenza, codice di comportamento integrativo, regolamento sulle incompatibilità, report sui controlli di regolarità, revisione del sistema di valutazione, controllo di gestione • Volume che raccoglie le esperienze e le proposte • Può essere assai utile un intervento della regione per la “messa a fattor comune” (scambio esperienze, monitoraggio, benchmarking etc) Valorizzare le opportunità 5 • Estensione degli atti soggetti a controllo di regolarità successiva per le attività a più elevato rischio di corruzione • Utilizzazione con finalità formative • Può essere utile la redazione di schemi tipo nei singoli enti • Trasmissione all’organismo di valutazione degli esiti per tenerne conto nella valutazione (competenze professionali) Controllo di regolarità 6 - Obbligo di censimento dei procedimenti Individuazione dei responsabili Fissazione dei termini di conclusione Pubblicazione della modulistica Monitoraggio dei termini di conclusione, in particolare per quelli ad elevato rischio di corruzione - Sostituzione in caso di mancato rispetto dei termini di conclusione nei procedimenti ad istanza di parte Procedimenti ammin. vi: monitoraggio 7 • Obbligo rafforzato di astensione, a pena di illegittimità: 1) Conflitto di interessi anche potenziale (nozione ampia e da definire) 2) Astensione del dirigente, del responsabile del procedimento e di coloro che sono chiamati a dare dei pareri anche endoprocedimentali • Obbligo previsto dal codice di comportamento: frequentazioni, inimicizie, gravi ragioni di convenienza. Sanzione maturazione di responsabilità disciplinare Procedimenti amm.vi: astensione 8 • Disposizione assai rigida • Il personale che cessa dal servizio nei 3 anni successivi non può assumere incarichi da parte di coloro con cui nei 3 anni precedenti hanno esercitato poteri autoritativi o negoziali per conto della PA • Sanzione nullità e divieto di contrattare con PA per 3 anni • Strumento operativo autocertificazione Dipendenti che cessano dal servizio 9 Codice di comportamento (DPR 62/2013) • Divieto di ricevere “incarichi di collaborazione da soggetti privati che abbiano, o abbiano avuto nel biennio precedente, un interesse economico significativo in decisioni o attività inerenti all'ufficio di appartenenza”. • Obbligo di informare “per iscritto il dirigente dell'ufficio di tutti i rapporti, diretti o indiretti, di collaborazione con soggetti privati in qualunque modo retribuiti che lo stesso abbia o abbia avuto negli ultimi tre anni” • Licenziamento per la conclusione di contratti con soggetti con cui si sono avuti rapporti negli ultimi 2 anni Incarichi di collaborazione 10 • Forma utilizzata: inserimento art. 35 bis al DLgs n. 165/2001 • Ambito di applicazione: soggetti condannati anche in primo grado per i reati di cui al capo 1 del titolo II del libro 2° del codice penale, reati dei pubblici ufficiali contro le PA • Principali reati compresi: peculato, malversazione a danno dello Stato, indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato, concussione, corruzione per l’esercizio della funzione, corruzione per atto contrario ai doveri di ufficio, corruzione in atti giudiziari, induzione indebita a dare o promettere utilità, corruzione di una persona incaricata di pubblico servizio, istigazione, abuso d’ufficio, utilizzazione d'invenzioni o scoperte conosciute per ragione d'ufficio, rivelazione ed utilizzazione di segreti di ufficio, rifiuto di atti d'ufficio Condanne penali: legge 190 conseguenze/1 11 1) Divieto di fare parte di commissioni di concorso (anche con compiti di segreteria); 2) Divieto di assegnazione, anche con funzioni direttive, agli uffici preposti alla gestione delle risorse finanziarie, alle acquisizioni di beni, forniture e servizi, alla concessione o all’erogazione di sovvenzioni, contributi, sussidi, ausili finanziari o attribuzioni di vantaggi economici a soggetti pubblici e privati (sanzione più grave perché investe di fatto una parte assai rilevante delle prerogative dirigenziali) Condanne penali legge 190 conseguenze/2 12 • 3) Divieto di fare parte di commissioni per la la scelta di contraenti per l’affidamento di lavori, forniture e servizi, per la concessione o l’erogazione di sovvenzioni, contributi, sussidi, ausili finanziari, attribuzioni di vantaggi economici di qualunque genere • Per la Civit si applica anche in caso di prescrizione dopo la condanna di primo grado • Applicazione agli incarichi già conferiti Condanne penali legge 190 conseguenze/3 13 • Stessi destinatari • Destinatari: soggetti condannati, anche in primo grado, per i reati di cui al capo 1, titolo II, libro II° codice penale (stessi delle norme di cui alla legge n. 190/2012) • Divieti di attribuzione 1) Incarichi amministrativi di vertice in tutte le PA (cioè incarichi di livello apicale, quali quelli di segretario generale, incarichi che non comportano l’esercizio in via esclusiva delle competenze di amministrazione e gestione); 2) Incarichi di amministratore di ente pubblico (presidente con deleghe gestionali, amministratore delegato e assimilabile) (la norma non sembra applicabile ai consiglieri comunali e provinciali) 3) Incarichi di amministratori di enti di diritto privato in controllo pubblico) Condanne penali Dlgs 39 conseguenze/1 14 4) direttore generale, sanitario ed amministrativo ASL 5) Incarichi dirigenziali interni ed esterni, comunque denominati (interni quelli che comportano in via esclusiva l’attribuzione di competenze di gestione ed amministrazione, nonché quelli negli uffici di diretta collaborazione) (esterni quelli comunque denominati che comportano in via esclusiva l’attribuzione di competenze di gestione ed amministrazione conferiti a soggetti non muniti della qualifica di dirigente pubblico o comunque non dipendenti di PA). (SI veda articolo 2, comma 2: estensione alle posizioni organizzative dei vincoli dettati dal provvedimento). • Applicazione agli incarichi già conferiti: si per la Civit Condanne penali Dlgs 39 conseguenze/2 15 • Di norma è il segretario comunale • Provvedimento espresso e competenza del sindaco • Necessità della assenza di procedimenti e sanzioni penali, disciplinari o contabili • Il responsabile dell’Ufficio per i procedimenti disciplinari • Le responsabilità gestionali • L’organismo di valutazione Il responsabile anticorruzione 16 • • • • Competenza della giunta per l’Anci Il responsabile della trasparenza Comunicazione a Civit e Funzione Pubblica Referenti anti corruzione in tutte le articolazioni organizzative • Analogamente referente per la trasparenza • La rotazione dei dirigenti e del personale Il piano anticorruzione/1 17 • Individuazione attività vedi metodologia Uni Iso 31000 2010 Le fasi: mappatura, valutazione del rischio, trattamento del rischio e misure per neutralizzare il rischio • Fissazione di schede per i procedimenti: ad esempio affidamenti diretti (registro degli affidamenti con estremi dei provvedimenti, oggetto, operatore economico affidatario, importo; pubblicazione sul sito; report semestrale al responsabile per la lotta alla corruzione) Il piano anticorruzione/2 18 • Rispetto delle previsioni dettate per i contenuti e la struttura del sito • Aggiornamento periodico • Durata della pubblicazione: 5 anni o comunque fino a quando è necessario • Quindi pubblicazione nell’archivio con accessibilità dall’esterno • Il responsabile per la trasparenza (di regola il responsabile anticorruzione) Trasparenza 19 • Obbligo per tutte le PA (ivi compresi gli ee.ll.) • Applicazione alle società partecipate, per le attività pubbliche • Termine per la prima adozione: 31.1.2014 (spostamento dovuto ai ritardi nella formazione del piano anticorruzione) • Indicazioni nella delibera Civit 50/2013 • Per gli enti locali specifiche indicazioni da parte della Conferenza Unificata • Obbligo di pubblicazione sul sito Il piano della trasparenza/1 20 • Inclusione di norma nel piano anticorruzione e collegamento con il piano delle performance • Conferma del vincolo alla verifica della conformità dei siti da parte degli OIV entro il dicembre 2013 • Responsabilità dirigenziale in caso di inosservanza • Responsabile anticorruzione e responsabile della trasparenza Il piano della trasparenza/2 21 • I contenuti del piano: misure, modi ed iniziative per dare applicazione al dettato legislativo; misure organizzative per individuare il flusso delle informazioni • Possibile individuazione del referente per ogni singolo ufficio • Possibile previsione di misure per il monitoraggio dell’attuazione della norma Il piano della trasparenza/3 22 • Indice • Introduzione: organizzazione e funzioni dell’amministrazione (Organizzazione e funzioni dell’amministrazione, anche con riferimento a particolari strutture interne ad es.: corpi e istituti e agli uffici periferici, laddove presenti) 1) Le principali novità (In questa sezione del Programma vanno evidenziati i principali cambiamenti intervenuti rispetto al Programma precedente) Il piano della trasparenza/4 23 Segue indice • 2) Procedimento di elaborazione e adozione del Programma (gli obiettivi strategici in materia di trasparenza posti dagli organi di vertice, i collegamenti con il Piano della performance, l’indicazione degli uffici e dei dirigenti coinvolti per l’individuazione dei contenuti del Programma, le modalità di coinvolgimento degli stakeholder e i risultati, I termini e le modalità di adozione del piano) Il piano della trasparenza/5 24 • Segue indice 3) Iniziative di comunicazione della trasparenza (iniziative e strumenti di comunicazione per la diffusione dei contenuti del Programma e dei dati pubblicati e giornate della trasparenza) 4) Processo di attuazione del Programma (dirigenti coinvolti, dirigenti responsabili della pubblicazione dei dati, eventuali referenti, misure organizzative, misure di monitoraggio e verifica, rilevazione dell’effettivo utilizzo, misure per l’accesso civico) 5) Dati ulteriori Il piano della trasparenza/6 25 • Allegato 1 Elenco degli obblighi di pubblicazione • Allegato 2 Criteri di qualità 1) completezza –ad esempio la pubblicazione dei dati sugli incarichi; 2) aggiornamento –indicare la data in cui ciò avviene; 3) Cadenze di aggiornamento: annuale, semestrale, trimestrale, tempestivo; 4) Dati di tipo aperto • Allegato 5 Calendario delle attività in materia di trasparenza Il piano della trasparenza/7 26 • Entro il 31 dicembre gli organismi di valutazione devono effettuare la verifica del rispetto delle previsioni sulla pubblicazione delle informazioni • Questo è un elemento di cui tenere conto ai fini della valutazione dei dirigenti • Da chiarire nei singoli enti i compiti del responsabile della trasparenza e dei singoli responsabili • Delibera Civit 71 e verifica sperimentale Le verifiche 27 1) Rafforzare e coordinare le iniziative di prevenzione interna 2) Professionalizzazione dei commissari straordinari (importanza della formazione ed aggiornamento) 3) Rafforzamento strutture burocratiche (corsi/concorsi RIPAM per le assunzioni dei vertici, con riferimento ad attività preordinate, e revisione della sovraordinazione, con possibile affidamento di incarichi di responsabilità e scelta all’interno di specifici “albi”) Le proposte in tema di scioglimento/1 28 4) Interventi di supporto mirati (infrastrutture, dotazioni informatiche etc) 5) Assumere iniziative nei singoli enti a) UPD (possibilmente in modo associato) b) Rotazione incarichi dirigenziali (ove possibile) c) Ampia utilizzazione della gestione associata d) Contrattazione collettiva decentrata integrativa e) Costituzione ed aggiornamento banche dati tributi e patrimonio Le proposte in tema di scioglimento/2 29