Il mito di Apollo Una produzione di Ernesto de Nittis Figlio di una sacrilega unione Febo, o Apollo in latino è nato dal signore del cielo Zeus e da Leto, la Latona romana, bruna e scintillante come la notte, della quale è dea. Frutto di una simbolica unione di elementi naturali. Ma quando Era lo venne a sapere, rabbiosa creò dal fango e dalla terra Pitone, per ucciderla. Proibì inoltre a tutte le terre e mari di darle ospitalità. Tranne un isola di Asteria le diede accoglienza. Dato il suo atto di coraggio ebbe protezione da Poseidone. Le ninfe accorsero alla Dea bisognosa, la quale partorì due gemelli; Apollo e Artemide. Dopo la nascita del dio, il luogo circonfuso di luce, prese il nome di Delo che vuol dire “luminosità “ , “chiarezza” . Cresciuto, Apollo andò a Delfi per uccidere Pitone che terrorizzava gli abitanti. Uccidendo Pitone, Apollo compì un evento giudicato dagli uomini impossibile. Gli fu quindi attribuito il potere di guarire. Abile arciere diventò presto uno straordinario suonatore di cetra. Tra i suoi onori Apollo è dio della grazia e della bellezza del corpo. Per diventare adulto gli mancavano solo esperienze : l' amore ed il dolore, ma in breve assaggiò entrambe... Apollo e Dafne Presosi gioco di Eros, questi lo colpì con una freccia e lo fece innamorare di Dafne e colpì essa con una di piombo per renderla insensibile all'amore. Apollo inseguì Dafne, che fuggi chiedendo aiuto alla madre Gea la quale la trasformò in un albero d'alloro. Da allora l'alloro è sacro al dio e viene usato per ornare le corone dei poeti e guerrieri. Apollo e Giacinto Apollo aveva un grande amico nella terra di Sparta, Giacinto, un giovane atleta, col quale si allenava sempre . Un giorno, durante il lancio del disco, Apollo non seppe controllare la sua forza. Col disco colpì il suo amico, ma le sue arti mediche non bastarono a guarilo. Allora rese immortale il suo nome, dandolo ad un fiore lì accanto che stava coprendo col suo sangue. Da allora il Giacinto bianco che era mantenne il suo colore sanguigno fino ad oggi. Apollo e Fetonte Apollo aveva un figlio, Fetonte,il quale beffeggiato dai coetanei che non credevano alle sue origini chiese al padre di fargli guidare il carro del sole. Ma inesperto a volte scendeva troppo in basso, bruciando i raccolti e prosciugando i fiumi. Si credeva fosse questa la causa dell'arido deserto che oggi attraversa l' Africa. Zeus, pietoso degli uomini, punì Fetonte, scagliandoli un fulmine. Morendo precipitò nel fiume Po. Apollo e le Muse Da non dimenticare le fedeli ancelle del dio, la Muse. Apollo insegnò loro a cantare e ballare. Ed è per loro merito che la poesia vive tra gli uomini. Figlie di Zeus e della di Mnemosine, rappresentano l' ideale supremo dell'arte, l'eterna magnificenza del divino. Esse sono nove; Calliope, la più illustre,Urania, Tersicore, Talia, Polimnia, Melpomene, Euterpe, Erato e Clio. Fonti -Conoscenze proprie. - “il ragazzo con la cetra” -Libro dato in classe a disposizione degli studenti.