PROGETTO
I.D.E.A.M.
TEMATICA AFFRONTATA:
L’ETICA CORTESE
Come si è evoluta dal Medioevo,
passando per Dante e la Commedia, a
ciò che oggi chiamiamo convivenza
civile.
Quando nasce?
L’etica cortese nasce tra il XII e il XIII secolo.
Periodo di maggiore espansione del sistema
feudale, in cui la nobiltà europea elaborò una
coscienza comune.
Tale mentalità si espresse in valori e codici di
comportamento,
improntati
a
un’etica
fondamentalmente terrena (laica) che subì
l’influenza del cristianesimo, che al tempo
aveva un’importanza non trascurabile.
Un ulteriore condizionamento che caratterizzò
l’etica cortese fu la nascita della cavalleria
che portava con sé ideali rivoluzionari rispetto
all’Alto Medioevo, chiamato anche “codice
cavalleresco”.
Valori fondamentali della cortesia
medievale
Liberalità
Magnanimità
- Rispetto
- Schiettezza di rapporti
-
Liberalità
È una delle “virtù civili” che caratterizza
l’epoca, essa prevede il disprezzo del denaro e
il rifiuto di ogni genere di attaccamento
all’interesse materiale, quindi la generosità
disinteressata nel donare.
Magnanimità
La magnanimità è la capacità di svolgere atti
sublimi di generosità, rinuncia e sacrificio
senza cadere nell’egoismo.
Rispetto
Il rispetto nell’età cortese prevede un senso di
obbedienza da parte del contadino (borghese)
nei confronti del suo Signore. Tale visione si
tramuta nella Fedeltà quando si rapportano
cavaliere e Signore.
Schiettezza di rapporti
Prevede la sincerità e la naturalezza nei
rapporti, si collega a uno degli ideali
cavallereschi: la lealtà .
La cortesia a Firenze
A Firenze, e successivamente in tutta Italia, i
valori
precedentemente
elencati
sono
scomparsi perché sostituiti dall’attaccamento
ai beni e dall’usura. Tutto ciò porta la città a
uno stato bestiale che causerà lo smarrimento
della retta via all’uomo.
È proprio in questo momento di smarrimento
della città che decide di intervenire Dante,
cercando si ripristinare i valori del secolo
precedente che rinviene solamente nelle
casate dei Malaspina di Lunigiana e degli
Scaligeri di Verona.
Rappresentazione di Firenze nella Divina
Commedia
All'interno della Commedia, fra i temi politici
trattati indirettamente da Dante, emerge in modo
particolare la situazione della città di Firenze.
Ciò è rinvenibile si dal I Canto dell’Inferno, in cui le
tre fiere che ostacolano il protagonista sono l’
allegoria dei tre peccati capitali che affliggono la
Firenze di quel periodo.
Essi sono:

Lussuria (lonza)

Superbia (leone)

Cupidigia-Avarizia (lupa)
Come l’autore ci dimostra, queste tre fiere sono
superabili solo se si utilizza la ragione, con la quale
si riesce a riconoscerle e ad evitarle per condurre
un vita terrena giusta finalizzata al destino
dell’anima dopo la morte (vita ultraterrena).
* Solo per la cupidigia è richiesto, sempre secondo l’autore, l’intervento di una figura di
grande potere (un Imperatore o un Papa) che sia in grado di rimuoverla una volta per
tutte.
In cosa è interpretabile oggi l’etica cortese?

Parità con l’altro

Rispetto della diversità

Rifiuto della violenza sociale

Sforzo di trovare un equilibrio tra sé e
l’ambiente
Parità con l’altro
Intesa come l’assenza di ostacoli alla partecipazione
economica, politica e sociale di un qualsiasi
individuo per ragioni connesse al genere, alla
religione, alla razza, alla disabilità, all’età ed
all’orientamento sessuale.
APPROFONDIMENTO
Rispetto della diversità
Ovvero l’assenza di qualsiasi forma di
discriminazione ( es. razziale, territoriale,
religiosa) e l’accettazione del prossimo in tutte le
sue sfaccettature.
Rifiuto della violenza sociale
Tale valore prevede l’opposizione a qualsiasi genere
di atto violente nei confronti di specifiche
categorie sociale. Alcuni esempi attuali possono
essere il bullismo, la pedofilia, il femminicidio e
l’abuso senile.
Sforzo per trovare un equilibrio tra sé
e l’ambiente
Riguardante la necessità di sapersi regolare,
tramite il buon senso e la ricerca, nello
sfruttamento delle risorse naturali messe a nostra
disposizione e che ci permettono di sopravvivere.
Riepilogando…
…Nel corso dei secoli e attraverso le varie epoche,
le necessità e le convinzioni dell’uomo sono
cambiate e ciò ha influito sui valori che doveva
rispettare per condurre una vita sensata. Ad ogni
modo gli ideali del XI secolo non sono stati smarriti
ma si sono adattati e evoluti seguendo il pensiero
dell’uomo.
APPROFONDIMENTO

Dal 1996, in Italia esiste il Ministero delle Pari Opportunità, che ha sede a
Palazzo Chigi , e che l’11 Aprile 2006 ha promulgato un decreto legge che
affronta tematiche come la discriminazione tra l’uomo e la donna, basandosi
anche sull’articolo 3 della Costituzione italiana.
Per maggiori informazioni:
http://www.pariopportunita.gov.it/
Art. 3 della Costituzione
Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza
distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni
personali e sociali. E` compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine
economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini,
impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti
i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese.
FINE
Elia Spinelli
Franciani Pelacani
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