CORSO ABILITANTE SOSTEGNO
MACERATA 2014
Psicologia dello sviluppo, dell'educazione e dell'istruzione: modelli di apprendimento
Scuola infanzia e primaria
Prof. Bianco Giovanna
LO SVILUPPO EMOTIVO E
RELAZIONALE
GRUPPO DI LAVORO EMOTICON
Maratovic Elena, Rinaldelli Arianna, Del Gatto Moira, Iovane Annunziata,
Parmentola Antonia, Di Egidio Gabriella, Cacciatore Catiuscia, Matani Antonia ,
Marrozzini Cristina, Foscolo Tania.
L’EMOZIONE

E’ un’esperienza complessa
multidimensionale che svolge il ruolo di:
Organizzatore cognitivo
Organizzatore affettivo Mediatore organismo-ambiente
Ha tre livelli di funzionamento:
1.
2.
3.
Fisiologico: modificazioni nell’attività del sistema nervoso .
Espressivo: manifestazioni e le condotte verbali e non- verbali.
Fenomenologico-cognitivo: il vissuto cioè la valutazione soggettiva
dell’esperienza emotiva (processi di appraisal).
COMPETENZA EMOTIVA
TAPPE DI ACQUISIZIONE
PRECURSORI ETA’ PRESCOLARE
(3/6 mesi)
ETA’ SCOLARE PUBERTA’-ADOLESCENZA
(3/6 anni)
(6/10-12 anni)
ETA’ ADULTA- TERZA ETA’
(70 anni)
(12/ 18 anni)
ESPRESSIONI PRECURSORI
I neonati riescono ad esprimere le emozioni di base:
rabbia, paura, felicità, tristezza, disgusto.
RELAZIONE DIADICA
MADRE-BAMBINO
Lo scambio diretto e non verbale dei segnali emotivi
tra madre e bambino dà significato alle sue emozioni.
Il volto della madre ha funzione di ‘specchio’
nei confronti dei diversi stati emotivi
manifestati dal bambino consentendogli in tal
modo di riconoscerli come tali ed entrare così
in contatto psicologico con i suoi stati interni
(neuroni a specchio).
INTERAZIONE SOCIALE
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(2-6 mesi) INTERSOGGETTIVITA’ PRIMARIA
vera e propria compartecipazione affettiva;
reciprocità;
primo senso di sé.
(7-9 mesi) INTERSOGGETIVITA’ SECONDARIA
maggior scambio emotivo, attenzione condivisa nel gioco;
paura dell’estraneo;
(9-12 mesi)
condivisione degli stati affettivi;
regolazione emotiva;
comprensione degli stati interni;
intenzioni dell’adulto e della comunicazione intenzionale;
primo attaccamento.
(12-24 mesi)
consolidamento del legame di attaccamento;
4 tipologie:
a) SICURO
b) INSICURO EVITANTE
c) INSICURO AMBIVALENTE RESISTENTE
d) DISORGANIZZATO
(3-6 anni) ETA’ PRESCOLARE
 consolidamento pattern d’attaccamento;
 sviluppo delle abilità linguistiche e dei primi rapporti d’amicizia con i coetanei;
 controllo e padronanza motoria;
 gioco simbolico;
 distinzione del ruolo sessuale e dei relativi giochi associati all’identità di genere;
 emozioni complesse: orgoglio, colpa, vergogna;
 capacità di riconoscere i sentimenti degli altri (empatia).
(6/10-12 anni) ETA’ SCOLARE
 autoregolazione;
 sostituzione di azioni impulsive con pensieri, parole, gioco e fantasia;
 rapporto tra pari e sentimento di amicizia;
 legami di attaccamento multipli;
 comprensione degli stati emotivi.
(12- 18 anni ) PUBERTA’ E ADOLESCENZA
 equilibrio tra famiglia e gruppo di pari (benessere emotivo caratteristiche
dei diversi pattern di attaccamento);
 rapporti sentimentali e capacità di richiedere supporto sociale;
 importanza di indagare esperienza emotiva nell’adolescenza attraverso la
narrazione delle emozioni.
(70 anni) ETA’ ADULTA - INVECCHIAMENTO
 competenza emotiva associata a intelligenza emotiva;
 efficacia nella capacità di usare le emozioni negli scambi interpersonali;
 relazioni significative con le persone con cui è affettivamente legato;
 attaccamento sicuro, attaccamento insicuro-distante, attaccamento
insicuro;
 buona capacità di regolare le emozioni: mantiene quelle positive
riducendo quelle negative;
 non enfatizzano informazioni e stati d’animo negativi;
 altre aree sono compromesse: incapacità di riconoscere alcune
emozioni (es. paura, rabbia);
 alzheimer.
SVILUPPO EMOTIVO E
RELAZIONALE ATIPICO
FATTORI CHE DETERMINANO LO SVILUPPO EMOTIVO E
RELAZIONALE:
 TEMPERAMENTALI
 AMBIENTALI

fattori di protezione o rischio
INDIVIDUALI
RESILIENZA: caratteristica individuale e temperamentale
VULNERABILITA’: si manifesta se messe in relazione con
determinate condizioni
diversi gradi di atipicità
ATTACCAMENTO
DISORGANIZZATO
Mancanza di organizzazione nella richiesta di cura e di conforto e
disorientamento rispetto alle mete delle azioni.
STRANGE SITUATION
Comportamenti contraddittori non finalizzati alla riunione con la propria
FDA (braccia tese/testa indietro- corsa incontro alla FDA/blocco
improvviso).
ORIGINE:
Variabili genetiche(lo facilitano ma non sono
determinanti)
ben determinato e puntuale
Trauma:
relazionale
CONSEGUENZE:
cortocircuito
del
sistema
di
attaccamento, senso di impotenza e di
inefficacia nell’affrontare stati emotivi
dolorosi (bambini più vulnerabili).
INFANZIA
attaccamento disorganizzato
ADOLESCENZA
attaccamento organizzato di tipo insicuro
DISTURBI DA
ESTERNALIZZAZIONE
ETA’ PRESCOLARE E SCOLARE: disturbi da esternalizzazione
Comportamenti aggressivi e impulsivi soprattutto verso i pari in situazioni di disagio e frustrazione.
Fattori di rischio:
Deficit competenza emotiva:
basso livello socio-culturale;
genere maschile;
genitorialità monoparentale;
gravidanza precoce o non pianificata;
famiglia numerosa;
conflittualità familiare;
divorzi…
accesso limitato alle esperienze emotive;
mancanza di empatia;
difficoltà nelle abilità di coping e di regolazione delle
emozioni (disturbo dell’attenzione e iperattività ADHD
o DDAI).
DISTURBO
ANTISOCIALE
DISTURBO
ANTISOCIALE
ADOLESCENZA: disturbo antisociale
Alcuni bambini esternalizzanti possono presentare un disturbo di personalità
antisociale in tarda adolescenza.
Caratteristiche:
comportamenti che non tengono conto dei diritti e
degli stati emotivi degli altri;
comportamenti che contravvengono alle regole
sociali;
assenza di empatia;
mancanza di senso di colpa per le azioni compiute;
aggressività.
MODALITA’ DELLA REGOLAZIONE
EMOTIVA

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modulazione della sensibilità ai segnali emotivi;
reattività alle risposte emotive di bassa magnitudine a livello di
esperienza soggettiva, comportamentale o fisiologico;
reattività alle risposte emotive di alta magnitudine (es: lutto o grave
incidente improvviso);
reattività individuale al cambiamento provocato dall’emozione
sensibilità emotiva ai segnali.
DISREGOLAZIONE EMOTIVA
incapacità di regolare i segnali che suscitano emotività e l’intensità
delle esperienze emotive e le azioni e le risposte verbali o non
verbali;
 funzionamento deficitario della competenza emotiva, si attiva in
maniera automatica e incontrollata;
 difficoltà a gestire gli stati emotivi negativi e positivi;
 crescente vulnerabilità emotiva (“infiammazione emotiva”).

DISTURBO DI PERSONALITA’
BORDERLINE
• condizione psicopatologica grave;
• disregolazione emotiva pervasiva caratterizzata da: sensibilità
agli stimoli emotivi, intensità della risposta, lento ritorno alla
condizione di funzionamento di base.
ORIGINI DELLA DISREGOLAZIONE
EMOTIVA PERVASIVA
• vulnerabilità temperamentale che predispone a risposte
emotive intense e estremizzate;
• ambiente familiare invalidante: il genitore invalidante respinge
o ignora i segnali del bambino con un’emotività diretta, urgente
e intensa, non fornendogli il necessario supporto per regolarli.
Il bambino non ha la possibilità di riconoscere i suoi vissuti
emotivi, né di trovare strategie per affrontarli, di conseguenza i
suoi stati emotivi si intensificano.
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Manuale di psicologia dello sviluppo