CAUCASO e ARMENIA
Scuola secondaria di primo grado
G.B.RUBINI
Classe 3^B
Daniela Denisa Olaru
IL CAUCASO
Il Caucaso è una regione a cavallo tra l'Asia e l'Europa. I
suoi confini geografici sono la Regione del Volga a Nord,
il Mar Caspio ad Est, l'Altopiano Iranico a Sud ed il Mar
Nero ad Ovest.
È possibile suddividere il Caucaso in due macroregioni:
il Caucaso Settentrionale, i cui confini meridionali sono
costituiti dalla catena del Grande Caucaso, catena
montuosa , fra Mar Nero e Mar Caspio, ed il Piccolo
Caucaso.
LA CATENA DEL CAUCASO
La catena del Caucaso è un sistema montuoso che si allunga
per circa 1100–1200 km tra il mar Nero e il mar Caspio ed è
a volte considerata il limite sud-orientale del
continente Europa. Il sistema montuoso si compone di due
diverse catene montuose, il Caucaso Maggiore ed il Caucaso
Minore, che corrono parallele tra di loro ad una distanza di
circa 100 km, separate dalle valli percorse
dai fiumi maggiori Kura e Rioni. Le catene si toccano al
passo di Surami.
Il Caucaso maggiore, che si estende tra le città
di Soči e Baku, oggi si trova a cavallo del confine politico tra
la Russia a nord e la Georgia e l'Azerbaigian a sud, mentre
quello minore interessa gli stati della Georgia,
dell'Azerbaijan e dell'Armenia.
La catena culmina con il monte Elbrus, 5642 m. Altre cime
sopra i 5000 m sono il Dykh Tau, il Shkhara , il Koshtan Tau,
il Janga e il Kazbek.
La catena del Caucaso si è formata circa 25 milioni di anni
fa, nel periodo Terziario come le Alpi, a seguito della
collisione tra la placca araba e quella euroasiatica, tanto che
ancora oggi è soggetta a terremoti.
Le precipitazioni (fortemente nevose nel Gran Caucaso)
calano da ovest a est e con il calare dell'altitudine.
Le temperature calano da sud a nord e con il crescere
dell'altitudine.
LA POPOLAZIONE
Il Caucaso da millenni è un ponte geografico tra
Europa e Asia.
In questa regione si sono susseguite
colonizzazioni e dominazioni e la conseguenza di
tutto ciò è un mosaico etnico e linguistico.
Alcuni dei popoli che abitano in questa area:
georgiani, armeni, daghestani, circassi, abkhasi,
osseti, azeri, balcari, caraciai, ingusceti, àvari,
curdi, tartari e rom.
LA STORIA
Esplorato da navigatori greci di Mileto nell'VIII secolo a.C., il litorale del Mar Nero vide la nascita
di numerose colonie greche. Il Caucaso propriamente detto, dove si mescolano le influenze
dei Persiani, dei Parti e dei Romani, venne cristianizzato nel IV secolo. Punto di contatto tra le
civiltà bizantine e arabe durante l'Alto Medioevo, questa zona geografica subì la
dominazione turca dal XI secolo e l'invasione mongola nel XIII secolo.
Tra l'XI secolo e la metà del XIII si sviluppò una notevole civiltà nei reami cristiani dell'Armenia e
della Georgia ma, dopo la presa di Costantinopoli del1453 la regione rimase isolata dal resto
della cristianità e passò sotto la dominazione ottomana nel XVI secolo.
Nella stessa epoca inizia anche la penetrazione dell'Impero russo nel Caucaso, penetrazione che si
concluse in ogni modo solo verso la fine del XVIII secolo; dopo l'annessione della Georgia
nel 1801, la guerra contro i persiani e l'impero ottomano permette ai Russi di impadronirsi della
regione nei pressi di Erevan. Per anni, fino al 1859, anno della cattura del capo musulmano Imam
Shamil, le forze russe dovettero combattere aspramente con le forze di resistenza dell'Imamato
del Caucaso.
I territori caucasici dove nel 1917, in seguito alla Rivoluzione russa, erano state create
le Repubbliche Socialiste di Georgia, Armenia e Azerbaigian, furono teatro, durante la seconda
guerra mondiale dal luglio 1942 al gennaio 1943, di una vasta offensiva tedesca il cui obiettivo era
la conquista dei giacimenti di petrolio nei pressi di Baku e la riva del Mar Caspio.
Nel dopoguerra e fino al crollo dell'URSS la storia del Caucaso è strettamente correlata alla Storia
dell'Unione Sovietica.
SITUAZIONE POLITICA
• Dopo il 1989 con la dissoluzione dell'URSS nella regione sono nati
tre nuovi Stati indipendenti - la Georgia, l'Armenia e l'Azerbaigian mentre le altre 6 ex repubbliche sovietiche della
cosiddetta Ciscaucasia sono rimaste in seno alla Federazione Russa,
seppure con lo status di Repubbliche Autonome.
• I nuovi Stati hanno subito dovuto affrontare gravi problemi
economici e dispute di territorio: l'Armenia e l'Azerbaigian si
disputano il territorio del Nagorno-Karabakh, politicamente azero
ma abitato da maggioranza armena. La Georgia deve invece far
fronte a richieste separatiste nelle regioni dell'Abcasia e dell'Ossezia
del Sud.
• Dal 1991, all'interno della Federazione Russa, si combatte
un sanguinoso conflitto tra le autorità centrali e la Cecenia, che
reclama la sua indipendenza da Mosca
L’ARMENIA
L'Armenia è uno Stato eurasiatico indipendente del Caucaso meridionale,
con capitale Yerevan.
L'Armenia confina con la Turchia ad ovest, la Georgia a nord, l'Azerbaigian e la
repubblica de facto del Nagorno Karabakh ad est, l'Iran e l'exclave azera
del Nakhchivan a sud. È quindi uno stato senza sbocco al mare. Il nome
originario del paese era Hayq, divenuto più tardi Hayastan, traducibile come
"la terra di Haik". Secondo la leggenda, Haik era un discendente di Noè e,
secondo la tradizione cristiana, antenato di tutti gli armeni. Haik si stabilì ai
piedi del monte Ararat, partì poi per assistere alla costruzione della Torre di
Babele e, ritornato, sconfisse il re assiro Nimrod presso il lago di Van,
nell'attuale Turchia.
Il termine Armenia fu coniato dai popoli confinanti a partire dal nome della
più potente tribù presente nel territorio e deriva da Armenak, un discendente
di Haik e un grande condottiero del popolo armeno. Fonti pre-cristiane
riportano invece la derivazione dal termine Nairi (cioè "terra dei fiumi") che è
l'antico nome della regione montuosa del paese e che è usato da alcuni storici
greci sia dall'iscrizione di Behistun, ritrovata in Iran e risalente al 521 a.C.
TERRITORIO E AMBIENTE
L'Armenia è un territorio prevalentemente montuoso
sul mare, ricco di vulcani spenti, risultato di un
sollevamento della crosta terrestre venticinque
milioni di anni fa che ha creato l'altopiano armeno e
la catena del Caucaso Minore che si estende dal nord
dell'Armenia verso sud-est, tra il lago Sevan e
l'Azerbaigian, fino al confine con l'Iran.
Nonostante l'attività vulcanica sia cessata da qualche
migliaio di anni, l'attività tettonica non si è fermata
come dimostrano i frequenti terremoti.
L'Armenia è ricca di acque dolci. Il lago Sevan è di
gran lunga il più esteso del paese, essendo il secondo,
il lago Arpi. Dal lago Sevan nasce l'Hrazdan che
attraversa la capitale Yerevan al centro del paese per
sfociare nell'Aras, al confine con la Turchia, il fiume
più lungo del paese che raccoglie anche le acque
dell'Akhurian, il secondo fiume per lunghezza, e
forma un'ampia valle pianeggiante condivisa tra
Armenia, Turchia e più a valle Iran e Azerbaigian.
IL CLIMA DELL’ARMENIA
Il clima è di tipo continentale e dato che le catene montuose
fermano le influenze del mar Mediterraneo e del Mar
Nero comprende estati calde e inverni freddi; le precipitazioni
variano molto da zona a zona: lungo le rive del fiume Aras, la
zona più arida del paese, superano raramente i 300 mm, mentre
alle altitudini più elevate raggiungono gli 800 mm l'anno.
LA POPOLAZIONE
L'Armenia è il secondo paese più densamente popolato dell'ex-Unione
Sovietica con 101 ab/km. Tuttavia, la popolazione è fortemente in
declino. Una delle cause principali di questo fenomeno è rappresentata
dall'emigrazione, uno dei problemi più gravi che il paese si è trovato ad
affrontare sin dal crollo dell'URSS. A peggiorare la situazione
contribuisce un tasso di natalità piuttosto basso che rende negative le
previsioni di lungo periodo e che potrebbe modificare i rapporti di
forza fra l'Armenia e l'Azerbaigian qualora quest'ultimo decidesse di
riconquistare i territori perduti. La popolazione è composta per la
maggior parte di armeni che costituiscono il 97.9% della popolazione;
il resto comprende curdi , russi e altri gruppi presenti in percentuali
molto basse (assiri, ucraini, greci ed altri ancora). La popolazione curda
appartiene principalmente al gruppo religioso degli yazidi.
LA RELIGIONE
L'Armenia è un paese a maggioranza cristiana. La Chiesa armena vanta una
tradizione antichissima, che risale al III secolo d.C. La Chiesa Apostolica
Armena professa un cristianesimo di tipo monofisita, orientale e noncalcedoniano. Fortemente conservatrice e ritualistica, la Chiesa armena è per
questo vicina a quella copta, a quella ortodossa siriaca e a quella Ortodossa in
generale. Esistono poi piccole minoranze di protestanti evangelici, di cattolici.
Sono presenti anche 11.076 testimoni di Geova.Gli Yazidi, che vivono nella
zona occidentale del paese, praticano una particolare religione nota come
"yazidismo". I curdi e gli azeri che un tempo vivevano nel paese praticavano
l'Islam; tuttavia molti di essi hanno abbandonato l'Armenia in seguito al
conflitto con l'Azerbaigian. Dal canto suo, a causa della guerra l'Armenia ha
ricevuto numerosi profughi armeni in fuga dall'Azerbaigian. Numericamente i
cristiani ortodossi armeni rappresentano il 93% della popolazione, il 2%
appartiene ad altre confessioni e lo yazidismo è praticato dall'1%. Il restante
4% dichiara di non seguire alcun culto religioso.
LA STORIA
Gli Armeni, all’inizio del Novecento, vivevano in
maggioranza all’interno dell’impero ottomano, ma erano
presenti anche nell’impero russo. Dal momento che non
erano turchi né musulmani gli armeni dell’impero
ottomano non avevano gli stessi diritti del popolo
dominante. Nel corso dell’Ottocento la loro situazione era
peggiorata a causa sia dell’indebolimeto dell’impero
ottomano,che spingeva ad aumentare la repressione ai
danni delle minoranze, sia della diffusione dell’ideologia
nazionalista. La più grave manifestazione del
peggioramento della loro condizione si ebbe nel 1895-96
quando una serie di iniziative repressive provocò circa
200.000 morti tra la popolazione armena.
L’ORDINAMENTO POLITICO
Secondo la costituzione del 1991, l'Armenia è
una repubblica semipresidenziale. Il Presidente
della Repubblica è eletto direttamente dal
popolo per un mandato quinquennale. Benché il
Presidente abbia forti poteri, il Primo ministro
deve godere della fiducia del Parlamento. Il
Parlamento unicamerale è detto Azgayin
Zhoghov (Assemblea Nazionale): i suoi 131
rappresentanti sono eletti ogni 4 anni.
POLITICA INTERNA
Il popolo armeno votò a favore dell'indipendenza con un referendum tenutosi nel
settembre 1991.
Levon Ter-Petrossian, del Movimento nazionale panarmeno, fu presidente della neonata
repubblica fino al gennaio 1998, anno in cui fu costretto a dimettersi a causa di una serie di
proteste pubbliche contro la sua politica autoritaria e per il suo atteggiamento sulla questione
del Karabagh. Tuttavia, alle elezioni parlamentari dell'aprile 1999, gli oppositori Demirchian
e Vazgen Sargsian coalizzati vinsero e ottennero le cariche di presidente dell'assemblea e di
primo ministro.
Le elezioni legislative del 25 maggio 2003 videro la vittoria della coalizione pro-Kocharian . Il 19
febbraio 2008 è stato eletto presidente il primo ministro Serge Sargsian , con il 52,82% dei voti al
primo turno contro Levon Ter-Petrossian .
Il governo di Kocharian dichiarava apertamente di puntare alla creazione di un Parlamento di stile
occidentale, libero e democratico.
Tuttavia, gli osservatori internazionali sono spesso critici in merito alla legalità della vita politica
armena per quel che riguarda le elezioni parlamentari, quelle presidenziali e i referendum
costituzionali tenutisi a partire dal 1995; si segnalano infatti brogli elettorali, mancanza di
cooperazione da parte della Commissione Elettorale, scarsi controlli di liste e cabine elettorali.
Nonostante ciò, l'Armenia è considerata una delle nazioni più democratiche della CSI.
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