I beni relazionali: misurabilità
dal lato delle unità economiche
Massimiliano Iommi
(Istat)
XI Conferenza Nazionale di Statistica
Roma, 20-21 febbraio 2013
Indice
1. Perché i beni relazionali sono difficili da misurare
2. Cosa può essere (facilmente?) misurarato dal lato imprese
3. Alcune informazioni attualmente raccolte nelle rilevazioni Istat
4. Estendere le informazioni raccolte
5. Beni relazionali come residuo
Titolo intervento, nome cognome relatore – Luogo, data
Perché sono difficili da misurare
Caratteristiche dei beni relazionali
• Beni prodotti e consumati nell’ambito di interazioni interpersonali
• Immaterialità
• Anti-rivalità
• Assenza di prezzo e di costi di produzione
• Soggettività
• Individuo come unità statistica privilegiata per misurare la qualità e la
quantità di beni relazionali dentro l’impresa
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Cosa può essere (facilmente?) misurato dal lato
imprese
Se l’unità statistica è l’impresa:
• Informazioni sull’importanza che viene attribuita a fenomeni relazioni
all’interno dell’impresa
• Informazioni su pratiche organizzative e di gestione delle risorse
umane finalizzate a migliorare aspetti relazionali (cooperazione tra i
dipendenti, identità, motivazione...)
• Informazioni sulle relazioni dell’impresa verso l’esterno (clienti,
fornitori, competitors, istituzioni pubbliche.....)
•
Informazioni su strumenti utilizzati per facilitare interazione tra
dipendenti e relazioni dell’impresa con l’esterno
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Informazioni attualmente raccolte
Censimento dell’industria e dei servizi 2011 – Rilevazione sulle
imprese
Rilevazione sull’innovazione nelle imprese:
• Informazioni su chi ha sviluppato l’innovazione (se l’impresa da sola o
in collaborazione con latri soggetti)
• Fonti di informazione per lee attività di innovazione (interne ed
esterne)
• Innovazioni organizzative
• Pratiche per stimolare la creatività e la generazione di nuve idee
(lavori di gruppo, incentivi non finanziari)
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Censimento dell’industria e dei servizi 2011 –
Rilevazione sulle imprese
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Censimento dell’industria e dei servizi 2011 –
Rilevazione sulle imprese
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Censimento dell’industria e dei servizi 2011 –
Rilevazione sulle imprese
Per ciascuna relazione indicare:
• soggetti con cui si intrettiene rapporti
• Le funzioni per le quali l’impresa intrattiene rapporti con altri soggetti
• Il numero di soggetti
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Censimento dell’industria e dei servizi 2011 –
Rilevazione sulle imprese
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Estendere le informazioni sui beni relazionali nelle
imprese
Approccio coerente ed esaustivo alla misurazione dei beni
relazionali
• Definizione operativa di beni relazionali
• Dimensioni che si vuole misurare (felicità, well-being, reddito,
valorizzazione del capitale umano, diffusione delle conoscenze.....)
• Per ogni dimensione, individuare quali specifici aspetti si possono
misurare
• Definizione delle domande
• Contenitori
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Estendere le informazioni sui beni relazionali nelle
imprese
Contenitori
• First best: linked employees-employers database
• Un modulo specifico da inserire come modulo aggiuntivo in una
rilevazioni sulle imprese già esistenti
• “Distribuire” le possibile domande in varie rilevazioni: Innovazione
nelle imprese, ICT nelle imprese, Multiscopo sulle imprese/unità
complesse
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Beni relazionali come residuo
Contabilità della crescita
• Misurare il contributo alla crescita della produttività del lavoro di alcuni
fattori produttivi e misurare il contributo complessivo di tutti gli altri
fattori come residuo (detto produttività totale dei fattori, TFP)
• L’interpretazione della TFP dipende da quali fattori sono stati
espressamente misurati
• Nelle misure di produttività diffuse dall’Istat l’unico fattore considerato
esplicitamente è il contributo del “capital deepening”, dove il capitale
comprende capitale tangibile e alcune tipologie di capitale intangibile (
software, originali di opere artistiche letterarie e di intrattenimento e
prospezioni minerarie)
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Beni relazionali come residuo
Estensioni del modello di contabilità della crescita
• Capitale umano
• Capitale intangibile: Prodotti della proprietà intellettuale (R&D, Design)
e competenze economiche (capitale organizzativo, ricerche di
mercato, competenze dei dipendenti non include nella misura di
capitale umano)
• La misura della TFP che si ottiene può essere interpretata come un
indicatore aggregato strettamente correlato con la capacità del
sistema economico di generare beni relazionali necessari a coordinare
i fattori produttivi e di rendere effettivamente utilizzato il capitale
umano esistente
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Grazie per l’attenzione
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