L’ORGANIZZAZIONE
DELL’AUTOVALUTAZIONE, LA METRICA
DEL RAV, IL MIGLIORAMENTO,
IL CICLO PDCA
STRESA17 FEBBRAIO 2015
Vito Infante
Presidente RETE QUALITA’ SIRQ
Responsabile Centro Documentazione Qualita’, Eccellenza –Marchio SAPERI
dell’USR Piemonte
Auditor SAPERI e ISO ed Esperto valutazione esterna VALES e V. e M.
Priorità strategiche del SNV
OPERAZIONI
• Autovalutazione
•
•
•
•
•
MODALITA’
RAV e dati a confronto
Valutazione esterna Nuclei valutazione
sul 10% delle scuole
Valutazione DS
con il RAV e gli ob. di miglioramento
Rilievi nazionali e internazionali
Valutazione di sistema: Rapporto sul sistema
La procedura interna
Il DS
Scopo
• Coinvolge CD e ATA
Sensibilizzazione
• Nomina la
Commissione Autovalutaz.
•
Attribuzione compiti
Formazione di base
Pianificazione
Raccolta dati ed evidenze
Analisi e triangolazione dati e interviste
Compila RAV
Pianifica miglioramento
Struttura
L’analisi riguarda 15 aree d’interesse:
4 aree contesto
4 aree sugli esiti dei ragazzi
7 processi di cui quattro sulle pratiche didattiche ed
educative e tre su quelle gestionali e organizzative
Le aree sono caratterizzate da:
•
15 Criteri di qualità
•
49 Indicatori e 115 descrittori
•
Fonti dei Dati (ed evidenze)
• Scuola in chiaro
• Dati MIUR
• Questionario scuola INVALSI
• Questionario genitori, studenti docenti
INVALSI
• Prove INVALSI
• Dati di fonti varie (es ISTAT…)
• Dati della scuola
Modalità utilizzo: analisi e triangolazione
Il modello di autovalutazione
Contesto
Input
Esiti
processi
Aree degli esiti e dei processi
Ogni area degli esiti e dei processi ha la
seguente struttura
• 1 Definizione dell’area
• 2 Indicatori e fonti dei dati
• 3 Domande guida per i P. forza e debolezza
• 4 Opportunità e vincoli
• 5 Criterio di qualità
• 6 Rubrica di valutazione
• 7 Motivazione
Contesto e risorse
CONTESTO
• 1.1. Popolazione scolastica
• 1.2. Territorio e capitale sociale
• 1.3. Risorse economiche e materiali
• 1.4. Risorse professionali
• Non solo il contesto interno ed esterno
• ma anche la storia della scuola è importante
Esiti presi in considerazione
• 2.1. Risultati scolastici
• 2.2. Risultati nelle prove standardizzate
• 2.3. Competenze chiave e di
•
cittadinanza
• 2.4. Risultati a distanza
Esiti
Criteri di qualità
• La scuola garantisce il successo formativo degli
studenti.
• La scuola assicura l’acquisizione dei livelli
essenziali di competenze (misurate con le prove
standardizzate nazionali) per tutti gli studenti.
• La scuola assicura l’acquisizione delle
competenze chiave e di cittadinanza degli
studenti.
• La scuola favorisce il successo degli studenti nei
successivi percorsi di studio e di lavoro.
Pratiche
Pratiche educative e didattiche
• 3.1. Curricolo, progettazione, valutazione
• 3.2. Ambiente di apprendimento
• 3.3. Inclusione e differenziazione
• 3.4. Continuità e orientamento
Pratiche gestionali e organizzative
• 3.5. Orientamento strategico e organizzazione della scuola
• 3.6. Sviluppo e valorizzazione delle risorse umane
• 3.7. Integrazione con il territorio e rapporti con le famiglie
Pratiche educative e didattiche
Criteri di qualità
• 1 curricolo aderente esigenze del contesto,
• 2 criteri e strumenti condivisi,
• 3 ambiente di apprendimento innovativo,
• 4 inclusione, valorizzazione delle differenze
culturali, personalizzazione dei percorsi con
recupero e potenziamento,
• 5 continuità dei percorsi scolastici e
orientamento degli studenti.
Pratiche gestionali e organizzative
Criteri di qualità
• Definizione Priorità, sistemi di controllo e
monitoraggio, definizione responsabilità e compiti
per il personale con risorse economiche sulle
azioni ritenute prioritarie.
• Valorizzazione delle risorse professionali per
competenze, percorsi formativi di qualità,
collaborazione tra pari.
• Promozione di politiche formative territoriali e
coinvolgimento delle famiglie nella definizione
dell'offerta formativa.
La Metrica
Situazione
Molto critica
Punti
1
Con qualche criticità
3
Positiva
5
Eccellente
7
Sezione del Rav sulle esperienze
pregresse di autovalutazione
• specificare quale modello è stato utilizzato,
es. ISO 9000, CAF, SAPERI…
• dire come sono stati utilizzati i risultati
dell’autovalutazione
MOTIVARE
LA VALUTAZIONE
Al termine di ciascuna area degli Esiti e dei Processi dare
una Motivazione (del giudizio) secondo i seguenti criteri
generali.
• Completezza
• Avere considerato dati e indicatori MIUR, INVALSI e
della scuola.
• Accuratezza
• Avere confrontato i dati con le medie nazionali o
regionali e l’andamento generale delle scuole di
riferimento.
• Qualità dell’analisi
• Avere svolto una riflessione a partire dall’analisi
dei dati disponibili.
Fonti
Esempi di Dati
1 COMPLETI E 2 ACCURATI
Scuola in chiaro
Dati e confonti: Promossi, Bocciati, Debiti, Docenti e
ATA e ogni dato che vuole inserire la scuola
Dati interni alla
Scuola
Dati sul sistema organizzativo e di gestione, sugli
obiettivi di qualità, monitoraggio e processi, progetti,
standard interni, riesami con piani miglioramento,
Customer satisfaction, peer review, certificazioni ISO,
SAPERI, accreditamenti. Risultati e misure esiti nei
vari anni/discipline, sanzioni
INVALSI
Questionario
Scuola
Dati e Benchmarking: modalità definizione curriculo,
progettazione e valutazione, Ambiente di lavoro in
classe, Risultati attività di inclusione e orientamento,
gestione economica rispetto ai progetti, FIS,
Sicurezza, Formazione del personale, rapporti con i
genitori
Dati MIUR, ISTAT,
ecc
3 QUALITA’ DELL’ ANALISI
la riflessione va fatta a partire dall’analisi dei dati e
delle evidenze disponibili e raccolti dalla Commissione
autovalutazione.
Nei sistemi ISO, CAF e SAPERI:
La direzione effettua il riesame periodico degli esiti e
dei processi con il coinvolgimento di tutte le
componenti e degli OOCC e definisce piani di
miglioramento
Dopo la valutazione
Individuazione delle priorità del
miglioramento
• Definire le priorità nell’area degli esiti
• Definire i traguardi di lungo periodo
• Definire gli Obiettivi di processo
1
2
3
La valutazione complessiva
Esiti e processi
1
2
Risultati scolastici
3
4
O
Risultati nelle prove standardizzate
O
Competenze chiave e di cittadinanza
O
Risultati a distanza
O
Curricolo, progettazione, valutazione
O
Ambiente di apprendimento
Inclusione e differenziazione
O
O
Continuità e orientamento
O
O. Strategia e organizzazione
O
Sviluppo e valorizzaz.risorse umane
O
Integrazione Territorio e famiglie
5
O
6
7
Attenzione!!! Esiti e Processi sono
interconnessi (triangolazione dei dati !!!)
Processi
Curriculo
ESITI
Risultati SCUOLA
Ambiente
Inclusione
R INVALSI
Continuità
Orientamento
Competenze chiave e di citt.
Sviluppo RU.
Integrazione
Risultati a distanza
Le priorità e i traguardi per il miglioramento
degli esiti
• Le priorità si riferiscono agli esiti più
carenti. I traguardi sono gli obiettivi di
lungo periodo (due anni) per migliorare gli
esiti più carenti.
• Gli obiettivi di processo, di breve
periodo (un anno scolastico), si riferiscono
a una o più aree di processo collegate ai
traguardi.
Gli Obiettivi caratteristiche (Cristanini- Stresa 3)
SMART
• Specifici
• Misurabili
• Accessibili
• Rilevanti
• Tempificabili
Esiti
PRIORITA’
ESITI 1
-abbandoni
Esempi di relazioni tra esiti
e processi
AREA PROCESSO
OBIETTIVO
CURRICULO, P,V
DEF. CRITERI
VALUTAZ OMOGENEI
ESITI 2
+ R Invalsi
AMBIENTE
- BULLISMO
INCLUSIONE
DOCENTE TUTOR
+ EQUIETEROG.
ESITI 3
+ sviluppo’
ORIENTAMENTO
-DISPERS.
ESITI 4
+ successo a
distanza
O.STRATEGICO
RISORSE U
+ FORMAZIONE
INTEGRAZIONE
+ STAGE
PRIORITA’
ESEMPI
ESITI
Dati di partenza
esempi
TRAGUARDI
ESEMPI
R
SCOLASTICI
Dispersione al -ABBANDONI
17% media
PASSARE DAL
17% AL 10% IN
TRE ANNI
R INVALSI
Risultati in
Italiano inferiori Eliminare la
alle 200 scuole
differenza
di riferimento
ARRIVARE AL
LIVELLO DELLE 200
SCUOLE DI RIFERIM.
(O ALLA MEDIA
PROV)
IN TRE ANNI
Dati inferiori a Estendere gli
quelli
stage a tutte
regionali
le classi
Arrivare alla
parità (se non ci
sono ostacoli
particolari)
COMPETENZE.
CHIAVE E DI C.
R DISTANZA
II PARTE
Vito Infante
Una ricerca SIRQ
«Le scuole, come cambiano, come
migliorano»
Stresa 17 febbraio 2015
Il ciclo del miglioramento
Autovalutazione
Controllo esiti
e gradimento
• Monitoraggio
Decisione
Pianificazione
• processi
•
•
Realizzazione
Stresa 1 Fattori del cambiamento (Cerini)
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
1 Il Dirigente scolastico motore primo
2 Uno staff allargato
3 Un funzionigramma ad hoc
4 Fare comunità
5 La qualità dei professionisti
6 L’aggiornamento dei docenti con modelli innovativi di
formazione (gruppi di ricerca didattica, peer review, jobshadowing, lab operativi dentro e fuori la scuola, attivazione di
comunità di scambio e di aiuto reciproco)
7 Lavorare in rete
8 Il miglioramento avendo un’idea di scuola, una
condivisione, una progettazione e una coerenza di
comportamenti
9 Il capitale umano, sociale e professionale
10 Cicli di miglioramento continuo
Fattori del cambiamento – Stresa 3
• 1 Un input interno o esterno (Stakeholder, EELL, Reti…)
• 2 La Leadership come motore primo
• 3 Un funzionigramma ad hoc
• 4 La condivisione di obiettivi di miglioramento
• 5 La qualità dei professionisti
• 6 Fare comunità
• 7 Aggiornamento delle competenze con modelli innovativi
• 8 Le risorse e i supporti
• 9 Un sistema di riconoscimenti e incentivi
• 10 Uso di appropriate strategie
Strategie (Stresa 3)
Contrastare l’assuefazione all’errore
• 2 Dare il senso dell’urgenza
• 3 Partire dai dati di fatto
• 4 Raggiungere i primi risultati nel breve periodo
• 5 Adattare il percorso di cambiamento alle
caratteristiche della scuola
• 6 Effettuare audit esterni (peer review) e riesami
interni
• 7 Aderire a reti di scuole e partnership locali
• 8 Promuovere un clima di reciproca fiducia e mutuo
rispetto
• 1
Considerazione di base
Per ogni cambiamento irreversibile
occorrono più fattori
Cambiamento e miglioramento
Eraclito: tutto scorre
Eraclito: tutto scorre
1 Dall’autovalutazione non si passa
in modo automatico al
miglioramento. Ci sono dei fattori
caratteristici e strategie idonee.
(Fattori e Strategie Stresa 3)
2 Cambiamento e miglioramento
Non sono la stessa cosa. Bisogna
avere un modello
(Labanti Stresa 3)
Vito INFANTE
Il coinvolgimento delle persone
Leadership e sistema di gestione
• L’intervento su una parte fa oscillare tutto il sistema
Tenere conto delle specificita’
La qualità nel cambiamento
qualità decisioni
qqqq
•
QQqq
qualità implementazione
La qualità delle realizzazioni
posso
voglio
debbo
Come scegliere l’intervento
scelta
Impatto
(debbo)
Condivisione Fattibilità
(voglio)
(posso)
tot
a
3
12
4
19
b
6
7
3
16
Fattori in via di approfondimento:
La qualità delle persone e lo sviluppo delle
competenze con modelli innovativi
Non c’è scuola migliore degli insegnanti (e degli ata)
che la abitano (Cerini, I Forum Stresa)
La nuova ricerca SIRQ
«i-SAPERI»
Le storie di Stresa sul cambiamento
Il Miglioramento di un sistema
Dallo stato A allo stato B si hanno
molti percorsi possibili (trasformazioni)
Le storie delle scuole
A
B
Vito Infante Forum sul lago 26,27/(/2013
Leadership visionaria:
la metafora del concerto
La vision e la programmazione coerente
dei processi, in un’ottica sistemica,
permettono alla scuola di affermare il
proprio ruolo come simbolo e centro della
comunità.
DS Urbinati IC «Dante» di Ferrara
IC Novi di Modena
Questo istituto ha sperimentato una
modalità originale per verificare la
differenza tra gli obiettivi dichiarati e
quelli agiti monitorando le prove
scritte. In questo modo è migliorata
l’attività e con essa i risultati interni e
INVALSI
Ballesini, Caprari, Preti
La parte e il tutto
Intervenire sulla parte (aula) per migliorare
tutto il sistema (la scuola) e viceversa.
«Nell’aula la scuola»
Una ricerca SIRQ AICQ USR Piemonte
Coordinamento scientifico Mario Castoldi
Cittadinanza responsabile
Liceo Rosmini di Trento
DS m. Carollo
Descrizione di una esperienza
pluriennale per sviluppare nei
ragazzi competenze per una
cittadinanza responsabile, in
collaborazione con la componente
genitori
Laura Loti
Programmazione per competenze
Occorre vincere i pregiudizi sulla
fattibilità di una didattica per
competenze. L’intervento parte
dall’analisi dei pregiudizi e indica
modalità efficaci di programmazione
e realizzazione in classe.
Modello di Pleiffel e Jones
La rete per migliorare
L’esperienza descritta è quella della
rete ASABERG di Bergamo che
promuove ricerche e formazione
all’interno delle scuole della
provincia di Bergamo.
Ogni anno la rete pubblica le
ricerche migliori e i materiali più utili
e li diffonde in tutte le scuole.
INCLUSIONE
L. Manfredo
Le esperienze di inclusione sono state
svolte a Torino da AGEDO Associazione
genitori omosessuali in 13 scuole. Ha
coinvolto 2100 studenti con esiti molto
positivi per il superamento dei pregiudizi
di genere
Altre storie 2
• Modalità per l’integrazione di istituti di ordine diverso
• L’utilizzo del brainstorming da parte delle commissioni
•
•
•
•
qualità
L’ istituzione di CC virtuali per diffondere l’innovazione di
un curriculo per competenze
L’utilizzo del diagramma di Pareto per analizzare i dati di
un questionario di gradimento e per individuare il
problema su cui intervenire e le cause
Come un buon sistema di gestione può migliorare la
didattica
Le strategie afficaci per un nuovo dirigente
Altre storie 3
• Esperienze di peer tutoring
• Attività di prevenzione delle difficoltà di letto-scrittura e
•
•
•
•
•
•
•
matematica
Gli insegnanti decidono di farsi valutare dai ragazzi
L’inclusione di allievi extracomunitari
L’inserimento di docenti di nuova nomina
Come formare classi omogenee e impostare un curriculo
verticale
Triangolazioni tra dati MIUR, INVALSI, scuola per un
progetto di miglioramento
Come farsi carico della gestione emotiva degli allievi
Una rete per un curriculo integrato
PER FINIRE: PDCA !!!!
Miglioramento continuo
Miglioramento in ottica globale:
PDCA su tutti i processi
Fattori 7,8
Rete per la Qualità SIRQ
presso IIS D’Oria Ciriè (To)
Grazie per l’ascolto
Per partecipare alle attività e alla ricerca «i-SAPERI»
www.sirq.ir
[email protected]
Tel 0119210339
338 6954816
Senza un sistema di riferimento non si può
decidere a priori tra Cambiamento e
Miglioramento
Vito Infante Forum sul lago 26,27/(/2013
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Il ciclo di vita delle scuole tra auto