LA
COLONIZZAZIONE
DELLE FILIPPINE E
LA SUA STORIA
L’ARRIVO
DEI PRIMI
EUROPEI
Magellano
La storia delle Filippine si crede
sia iniziata 30.000 anni fa con
l'arrivo dei primi esseri umani
sulle isole.
La prima visita di un europeo
però avvenne solo con l'arrivo di
Ferdinando Magellano che
approdò sull‘isola di Homonhon,
a sud-est dell‘isola di Samar, o il
16 Marzo 1521.
INIZIA LA
COLONIZZAZIONE
SPAGNOLA
Giunta delle Filippine, Francisco Goya
• Nel 1564, 43 anni dopo la
morte di Magellano, una
flotta spagnola al comando
del “conquistador” spagnolo
Miguel Legaspi sbarcò con
alcune centinaia di armati
nella baia di Manila, con lo
scopo di assicurare il
possesso dell’intero
arcipelago alla Spagna. Le
isole furono chiamate
Filippine in onore del re
Filippo II di Spagna.
LE FILIPPINE
CHIEDONO
L’INDIPENDENZA
Emilio Aguinaldo
Il dominio della Spagna durò tre
secoli, terminando nel 1898,
quando scoppiò una rivolta ed i
filippini, al comando di Emilio
Aguinaldo, chiesero l’indipendenza
e proclamarono la Repubblica.
Questo però portò ad una guerra
fra la Spagna e gli Stati Uniti che
erano alleati delle Filippine.
LA
COLONIZZAZIONE
ALL’INIZIO DEL
NOVECENTO
In breve l’esercito spagnolo fu battuto e col
trattato di Parigi del 1898 le Filippine
furono cedute agli Stati Uniti. Gli americani
non considerarono mai il paese come una
colonia, ma cominciarono subito ad
avviarlo verso l’autonomia e
l’indipendenza. Nel frattempo diedero
impulso all’economia, ai traffici
commerciali e all’istruzione.
Nel settembre 1921 le provincie di Jolo,
Moro, Lanao e Cotabo insorsero contro le
autorità statunitensi ed il 15 novembre fu
proclamata la Repubblica Filippina,
indipendente, ma protetta dagli Stati Uniti.
Questi nel 1935 approvarono l’istituzione
di un governo indipendente presieduto da
Manuel Quezon
Manuel Quezon
CITAZIONE DEL
PRESIDENTE
DEGLI USA
William McKinley
La costruzione del consenso doc. 1
Discorso del presidente degli Stati Uniti, William
McKinley, 1899
Percorsi i corridoi e le stanze della Casa Bianca notte
dopo notte; e non mi vergogno di dirvi, cari signori, che
in più di un’occasione mi lasciai cadere in ginocchio e
pregai Dio onnipotente perché mi concedesse la sua luce
e la sua guida. E una notte, a tarda ora, (non so ancora
come, ma accadde) giunsi alle seguenti conclusioni: 1)
che noi non potevamo assolutamente restituirle [le isole
Filippine] alla Spagna, perché sarebbe stato un atto vile
e disonorevole; 2) che noi non potevamo nemmeno
affidarle alla Francia o alla Germania, nostre rivali
commerciali in Oriente, perché sarebbe stata una scelta
pessima e avrebbe diminuito il nostro prestigio
internazionale; 3) che noi non potevamo abbandonarle a
loro stesse, perché non erano in grado di darsi un
governo autonomo, e ben presto sarebbero finite
nell’anarchia o in mano ad un governo ancora peggiore
di quello della Spagna; 4) che non ci restava altro da
fare se non occuparle e istruire i filippini, sollevarli dalla
loro condizione, civilizzarli, cristianizzarli, e con l’aiuto di
Dio fare del nostro meglio per aiutali, anch’essi nostri
fratelli per i quali Cristo morì sulla croce.”
LA SECONDA
GUERRA
MONDIALE
Durante la seconda guerra mondiale, fra il dicembre 1941 ed il maggio 1942
i giapponesi si impadronirono delle Filippine e vi rimasero fino al 1945,
quando ne furono cacciati dagli americani, alla fine del conflitto.
L’8 dicembre 1941, dieci ore dopo l’attacco a Pearl Harbor, i giapponesi
lanciarono un attacco a sorpresa sulle Filippine. La difesa dell’arcipelago fu
affidata al Generale Douglas MacArthur, ma la città di Manila venne
occupata nel gennaio del ’42 e i combattimenti proseguirono fino all’aprile
1942.
I giapponesi cattureranno oltre 80.000 prigionieri, di questi molti perirono
lungo una marcia di 105 chilometri, si stima che circa 10.000 filippini e
1.200 americani, morirono prima di raggiungere i campi.
Quezon e Oscena ripareranno in America dove costituiranno un governo in
esilio, mentre MacArthur riparerà in Australia da dove iniziò a pianificare il
ritorno nelle Filippine.
I giapponesi iniziarono immediatamente a modificare la struttura del
governo. Costituirono un Concilio di Stato attraverso il quale amministrarono
gli affari civili fino all’ottobre del 1943, quando le Filippine vennero
dichiarate indipendenti. Malgrado l’indipendenza le truppe giapponesi non
lasciarono il paese. Le forze armate filippine continuarono a combattere i
giapponesi affiancate da unità ausiliare americane.
Il primo sbarco da parte degli alleati avvenne a Leyte il 20 ottobre 1944, per
proseguire poi in tutto il paese. I combattimenti continuarono formalmente
fino al 2 settembre 1945, giorno della resa giapponese.
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filippine - 3Ccorso2012-13