Laboratorio permanente di Progettazione Partecipata “ LA CITTA’ STORICA DA UN PUNTO DI VISTA DI GENERE”
Gruppo Patrimonio
Recupero e riuso del patrimonio pubblico dismesso nella
Città Storica
Coordinatrice Paola Rosati
Gruppo di lavoro: Marta Carusi, Melania Cavelli, Silvia Gnetti, Andrea Laguardia,
Elena Mortola, Gaia Pallottino, Mariella Pepe, Romina Peritore
casa della città
22 aprile 2015
Laboratorio permanente di Progettazione Partecipata “ LA CITTA’ STORICA DA UN PUNTO DI VISTA DI GENERE”
Gruppo Patrimonio: recupero e riuso del patrimonio pubblico dismesso nella Città Storica
Il gruppo Patrimonio nasce dalla consapevolezza che
• per un’azione efficace ed incisiva di tutela e rivitalizzazione del CS, in un quadro
procedurale e temporale sufficientemente certo, occorre intervenire sul
Patrimonio Pubblico
• per consistenza e varietà di tipologie, gli interventi sul Patrimonio Pubblico
possono assumere una grande incisività
• per ogni opzione progettuale, che il Laboratorio voglia svolgere, è azione
preliminare conoscere il complesso di beni disponibili e indisponibili, attribuibili a
diversi soggetti pubblici, a partire dal Comune e dagli Enti territoriali che
insistono nella città
Riteniamo quindi la Casa della Città nostro importante interlocutore
con cui intendiamo interagire
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Gruppo Patrimonio: recupero e riuso del patrimonio pubblico dismesso nella Città Storica
Coordinatrice arch. Paola Rosati
QUADRO METODOLOGICO
1. Individuazione dell’area di decisione
RIVITALIZZAZIONE DEL CS: Quale programma di recupero e riuso degli immobili di
proprietà pubblica per rivitalizzare la CS sotto il profilo demografico, socioeconomico e culturale?
• favorire il ripopolamento della CS;
• sostenere le azioni atte ad una riappropriazione degli abitanti e degli artigiani
degli edifici pubblici inutilizzati o sottoutilizzati;
• attuare provvedimenti diretti bloccare l'emorragia di residenti e delle botteghe
che sono i principali custodi della tutela della CS;
• mettere in atto gli incentivi più idonei per riportare nella CS i residenti e gli
artigiani (quelli veri) che sono stati costretti ad abbandonarla con affitti
calmierati e diffusione capillare in tutta la CS;
• riportare l'edilizia economica e popolare nella CS, per ricreare al suo interno un
tessuto più vivo e variato sotto il profilo sociale.
( dal workshop 2013/2014)
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Coordinatrice arch. Paola Rosati
2.
Individuazione delle Opzioni
Opzione 1: Rivitalizzazione di aree della CS
Il cui aspetto prevalente di natura urbanistica, per consistenza e problematicità
funzionale, ha un valore rilevante di riqualificazione e rigenerazione .
3.
Individuazione delle azioni
a. Acquisire informazioni sul patrimonio pubblico
b. Acquisire i contenuti dei programmi e dei progetti strategici elaborati
dal Dipartimento Patrimonio riguardanti la dismissione e il recupero
d’immobili
c. Dare la priorità ai programmi e ai progetti strategici del Dipartimento
che riguardano intere aree dismesse della CS da recuperare, di cui
ciascuna, per consistenza e problematicità funzionale, riveste un ruolo
urbanistico rilevante
d. Attivare il processo partecipativo a partire dall’identificazione dei
soggetti interessati a formulare proposte in merito alle diverse modalità
d’uso degli spazi dismessi (acquisto, concessione, locazione), a realizzare
i suddetti programmi.
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Gruppo Patrimonio: recupero e riuso del patrimonio pubblico dismesso nella Città Storica
Opzione 2: Rivitalizzazione a partire dal recupero e riuso di singoli immobili o
unità immobiliari.
3. Individuazione delle azioni (in aggiunta a quelle già esposte)
Dare priorità ai programmi e ai progetti riguardanti immobili singoli o unità
immobiliari, che per fattibilità urbanistica e possibile diffusione sul territorio
possono rivestire un ruolo molto significativo, anche se a carattere puntuale.
Opzione 3: Riqualificazione e rivitalizzazione dello Spazio Pubblico.
3. Individuazione delle azioni
Attivare processi partecipativi che possano garantire risultati radicati nel territorio.
(Comitato Piazza Vittorio Partecipata, Partecipazione San Cosimato)
Le azioni sopraindicate vanno incontro a incertezze se non si legano alla
programmazione strategica, sia a scala urbana che edilizia, elaborata dall’A. P.e
coerente con l’obiettivo della rivitalizzazione del CS sotto il profilo demografico,
socio-economico e culturale.
La presenza in questa sede ci lascia sperare che sarà possibile costruire valide
sinergie con il Dipartimento, con Roma Capitale e con Il Municipio Roma 1, nelle
loro diverse e specifiche competenze
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Ad oggi abbiamo due validi strumenti
• Archivio del Patrimonio, già disponibile, di cui vanno approfondite le modalità
di accesso e la qualità dei dati accessibili
Oltre 59.000 sono i beni di Roma Capitale, tra cui l’edilizia residenziale conta 43.053 beni,
di cui 42.455 sono alloggi di edilizia residenziale e pertinenze e 598 sono
beni
ad uso non residenziale.
• Mappatura dei beni pubblici, strumento indispensabile all’elaborazione di
programmi e progetti strategici
con un’ampia articolazione
delle proprietà
di Istituzioni ed Enti
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La Conferenza Urbanistica del Municipio Roma 1 e il LabCS
Nel corso della Conferenza Urbanistica, con la partecipazione attiva di molti
cittadini ed associazioni , sono emerse molte proposte d’intervento nella CS.
Il LAB le ha esaminate con l’obiettivo di strutturarle in una visione strategica,
secondo le opzioni suddette.
Opzione 1
Rivitalizzazione di aree della CS
PRATI: programma strategico dal basso
Opzione 2.
Rivitalizzazione a partire dal recupero e riuso di singoli immobili o
unità immobiliari
PALAZZO NARDINI
RIABITARE TRASTEVERE, attraverso
1. la ricomposizione di vuoti urbani: via della Renella – Piazza
Arquati
2. il riuso di edifici abbandonati
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Gruppo Patrimonio: recupero e riuso del patrimonio pubblico dismesso nella Città Storica
Recupero e riuso di immobili
Scheda CUM PALAZZO NARDINI
soggetto proponente Associazione degli Abitanti per la salute e la valorizzazione del centro storico di Roma
Dalla scheda presentata
Da più di 40 anni abbandonato il palazzo Nardini, edificio quattrocentesco, ex Pretura, in via del Governo
Vecchio n.39 (Rione Parione) di proprietà della Regione Lazio, è lasciato nell’abbandono e nel degrado.
Nel 2008 la Soprintendenza e la Regione Lazio finanziarono con 6 milioni un modesto intervento di
consolidamento dei solai. Poi più nulla.
Le persiane e le finestre furono tolte per pericolo di caduta. Il cortile ormai è pieno di erbacce.
A luglio, l’ufficio tecnico della Regione è intervenuto ed ha murato l’androne del portone a causa di un
tentativo non riuscito di occupazione.
Dopo un restauro conservativo, l’edificio potrebbe essere riusato come CASA DELLA SALUTE in una zona
carente di un presidio sanitario di vicinato dove venti anni fa fu chiuso l’ambulatorio Asl di via del Melone.
Inoltre si potrebbe includere una CASA DELLA CITTA’ dove i vari comitati di cittadini possano incontrarsi e
confrontarsi con le istituzioni. Infine il complesso edilizio potrebbe ospitare un CENTRO ANZIANI ed un
CENTRO SPORTIVO DI RIONE.
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Recupero e riuso di immobili privati
RIABITARE TRASTEVERE
1
Via San Francesco di Sales
2
Via della Renella Piazza G. Arquati
1
2
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Recupero e riuso di immobili privati
scheda CUM
RIABITARE TRASTEVERE
1
Soggetto proponente: Paola Rosati per LAB-CS
Via della Lungara
Immobili abbandonati in buono stato di conservazione
L’isolato collocato all’angolo tra Vicolo della
Penitenza e Via di San Francesco di Sales. E’
composto di un edificio ad angolo ed uno in
linea, con tipologia a schiera. All’interno insiste
un ampio spazio aperto in stato di completo
abbandono. Gli edifici sembrano avere una
struttura muraria solida ma con evidenti tracce
di umidità. Tutte le aperture sono state murate.
Si ritiene possibile attivare un progetto integrato
o Piano di Recupero di iniziativa pubblica, per la
realizzazione di alloggi in una cornice di social
housing e cohousign, a valle di un’indagine
preliminare sulla proprietà e sulla propensione
ad operare. Il progetto potrebbe prevedere il
ripristino delle abitazioni a schiera e la
realizzazione di un nuovo fronte su vicolo della
Penitenza.
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Gruppo Patrimonio: recupero e riuso del patrimonio pubblico dismesso nella Città Storica
Recupero e riuso di immobili privati
scheda CUM
RIABITARE TRASTEVERE
2
Via della Renella angolo Piazza GiudittaTavani Arquati
Soggetto proponente : Francesca Geremia
L’attuale vuoto urbano è dovuto alla demolizione nel
1959 di una serie di edifici per motivi di precarietà
statica.
Il continuum edilizio si presenta quindi fortemente
compromesso tanto sulla piazza quanto su via della
Renella. Proprio su questa emerge una casa con
portico medioevale alla quale era legata un’analoga,
demolita negli anni ‘50, di cui rimane solo una
porzione del fronte.
In questo contesto, di notevole interesse storico
artistico si innesta il progetto di recupero e
valorizzazione dell’area che mira a ricucire tale
frattura attraverso la ricostruzione degli edifici
demoliti, con unità edilizie monofamiliari ad uso
residenziale, il più possibile compatibili con la facies
architettonico- costruttiva del tessuto in cui si
innestano.
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Recupero e riuso dello Spazio Pubblico
1
PiazzaSC
2
Piazza San Cosimato a TRASTEVERE
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