SVILUPPO COGNITIVO 2
Da Bruner alla Teoria della MENTE
Teoria di Bruner dello sviluppo
cognitivo
 Come Piaget, Bruner ritiene che i bambini hanno
una capacità innata che li aiuta a rendere il senso
del lavoro di sviluppo e che le abilità cognitive si
sviluppano attraverso l'interazione attiva.
 A differenza di Piaget, Bruner sosteneva che
fattori sociali, particolarmente il linguaggio, erano
importanti per la crescita cognitiva. Questi
sostengono il concetto di ‘scaffolding’.
 Bruner guardò anche come la conoscenza è
rappresentata e organizzata attraverso diverse
modalità di rappresentazione.
Lo sviluppo cognitivo nella teoria di Jerome Bruner
L’organizzazione del comportamento viene ben compresa tenendo conto degli scopi e
delle intenzioni che lo governano e delle funzioni che assolve
Nell’acquisire il pensiero maturo il bambino passa attraverso
tre forme di rappresentazione:
Esecutiva
Iconica
Simbolica
La realtà viene codificata
attraverso l’azione
La realtà viene codificata
attraverso le immagini
La realtà viene codificata
attraverso il linguaggio e
altri sistemi simbolici
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Le basi sociali dello sviluppo mentale secondo
Bruner
Riprendendo Vygotskij, Bruner sostiene che i processi mentali hanno un fondamento
sociale e che la cognizione umana è influenzata dalla cultura, attraverso i suoi simboli,
artefatti e convenzioni
Bruner analizza le relazioni sociali che il bambino
stabilisce precocemente con chi si prende cura di lui
Scaffolding
Ruolo dell’adulto
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Caratteristiche del pensiero narrativo secondo
Bruner
• Forma di pensiero diversa dal pensiero razionale o logico-scientifico
• Riguarda la realtà psichica e si basa su una logica intrinseca alle azioni umane
(desideri, emozioni, affetti e credenze) e alle interazioni tra individui (regole e
motivazioni sociali)
• Consente di organizzare l’esperienza e di rappresentare gli eventi trasformandoli in
oggetto di analisi e riflessione
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Lo sviluppo cognitivo secondo l’approccio
dell’elaborazione dell’informazione (HIP)
La mente funziona come un sistema per elaborare informazioni (metafora del computer)
Codificare le informazioni ricevute dall’ambiente
Eseguire in successione operazioni singole e spesso indipendenti tra loro
Individuare le operazioni che servono ad eseguire un dato compito cognitivo - Analisi del
compito
Viene descritta e spiegata la prestazione cognitiva
(non la competenza)
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Confronto tra l’approccio piagetiano e l’approccio HIP
Approccio HIP
Approccio piagetiano
• Enfasi sulla competenza
• Enfasi sulla prestazione
• Cambiamenti qualitativi
• Cambiamenti quantitativi
• Discontinuità (stadi)
• Continuità
• Processi “dominio-generali”
• Processi “dominio-specifici”
• Enfasi sul che “cosa” si sviluppa
• Enfasi sul “come” si sviluppa
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Compito della bilancia di Siegler
La bilancia ha una serie di pioli su entrambi i bracci, ai quali possono essere attaccati dei
pesi. Si chiede al bambino di prevedere da quale lato la bilancia si abbasserà a seconda del
numero e della collocazione dei pesi
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Lo sviluppo della teoria della mente
Il bambino costruisce la propria conoscenza del mondo psicologico, arriva a comprendere
sé stesso e gli altri
Motivazioni
Desideri
Capire
Intenzioni
Credenze
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Teoria su come funzionano gli
esseri umani in quanto diversi
dagli oggetti inanimati
Schema del ragionamento desiderio-credenza
Percezione
Credenza
• vedere, udire
• odorare, toccare
• credere, supporre
• sapere, anticipare
• dubitare, sospettare
Emozioni primarie
Stati fisiologici
Desiderio
• amore, odio, paura
• fame, sete
• dolore, eccitazione
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• volere, desiderare
• augurare, sperare
• “potrebbe”
• “dovrebbe”
Azione
• colpire
• afferrare
• cercare
• seguire con
attenzione
Reazione
• felicità
• tristezza
• rabbia
• sorpresa
• sconcerto
Compito della falsa credenza (Sally e Anna)
Sally nasconde
la sua biglia nel
cesto
Sally
Anna
Anna
Sally esce
cesto B scatola
Dove cercherà
Sally la sua
biglia?
Anna sposta la
biglia nella
scatola
B
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B
Sally ritorna
B
Precursori della teoria della mente
Intenzione comunicativa
dichiarativa
Camaioni
Capacità di influenzare lo stato
mentale dell’altro relativamente a
qualche evento esterno
Gioco simbolico
Leslie
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Capacità di rappresentare una realtà
diversa da quella percepita
Alla fine del
1° anno di vita
Nel 2° anno
di vita
L’ipotesi di Leslie riprende la concezione
modularistica di Fodor (1983)
L’architettura della mente umana è composta da sistemi cognitivi specializzati nella
eleborazione delle informazioni:
moduli
• Unità deputate a elaborare le informazioni
• Ogni modulo è dominio-specifico: elabora solo un certo numero di informazioni e di
rappresentazioni relative a uno specifico dominio della conoscenza
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Sviluppo della teoria della mente
Baron-Cohen (1995) prevede 4 MODULI:
1.
2.
3.
4.
14
EDD, Eye-Direction Detector: deputato all’elaborazione della direzione dello
sguardo
ID, Intentionality Detector: specializzato nel cogliere l’intenzionalità e nel
rappresentare gli stati volitivi
SAM, Shared Attention Mechanism: idoneo a permettere l’interazione
triadica necessaria per condividere con altre persone l’attenzione sul
medesimo oggetto
ToMM, Theory of Mind Mechanism: consente metarappresentazioni, vale a
dire l’elaborazioni di dati particolari sulla rappresentazione di un’altra
persona
Il ruolo della teoria della mente nello sviluppo
atipico
L’autismo
La teoria metarappresentazionale dell’autismo
Leslie,1987; Baron-Cohen 1995: Frith,1989
Gli studi sui bambini autistici, realizzati attraverso la comprensione della falsa credenza,
hanno evidenziato che i bambini autistici raramente riescono a superare la prova, per le gravi
difficoltà a sviluppare un ragionamento che tenga conto della rappresentazione erronea di
Sally Surian, 2002.
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Quoziente di intelligenza (QI)
Quoziente di
intelligenza
QI
Età mentale
=
X 100
Età cronologica
67%
96%
40
Ritardo
moderato,
grave e
profondo
16
55
70
Ritardo
mentale
lieve
85
100
Normale
ottuso
Media
115
130
Normale Superiore
vivace
e molto
superiore
145
160
“Dotato”
Critiche ai test di intelligenza
• L’intelligenza viene vista come: una capacità unitaria e stabile; un
potenziale finito con cui l’individuo nasce e che rimane costante nel
corso del suo sviluppo e che non subisce cambiamenti qualitativi,
né l’influenza di condizioni ambientali.
• I test di intelligenza possono essere usati per discriminare, ed
eventualmente emarginare, i bambini meno dotati o quelli che
appartengono a culture minoritarie.
17
Teoria di Howard Gardner [1983, 1993], otto
tipi distinti di intelligenza:
Intrapersonale
Naturalistica
Interpersonale
Musicale
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Corporeo-cinestesica
Linguistica
Logico-matematica
Spaziale
Teoria triarchica di Sternberg
3 tipi di intelligenza:
Intelligenza
componenziale
Intelligenza
esperienzale
Intelligenza
contestuale
Ciò che si misura
con il test,
il pensiero analitico
Intuitiva e originale,
non convenzionale e
prevedibile come
l’intelligenza
componenziale
Capacità di
comprendere e
sfruttare le situazioni
a proprio vantaggio
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Affinità tra la proposta di Gardner e quella di Sternberg
Gardner
Sternberg
Linguistica
Logico-Matematica
Intelligenza componenziale
Spaziale
Corporeo-Cinestesica
Musicale
Intelligenza esperienziale
Interpersonale
Intrapersonale
Intelligenza contestuale
Naturalistica
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Scale ordinali di intelligenza
Sviluppo
Cause dello
sviluppo
Trasformazione di capacità
verso livelli
progressivamente più
elevati
Relazione tra
acquisizioni
Relazione gerarchica
Le acquisizioni di livello più alto
derivano da quelle del livello
precedente
Lo sviluppo deriva dall’interazione tra l’organismo e le condizioni
ambientali
Scale ordinali dello sviluppo psicologico di Uzgiris e Hunt
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