Progetto mobilità-inquinamento I licheni come bioindicatori Scuola secondaria di I° grado Cesare Angelini - Pavia Anno scolastico 2012-2013 I LICHENI E L’INQUINAMENTO DELL’ARIA COSA SONO I LICHENI? • Sono frutto di una simbiosi tra un’alga e un fungo • L’alga fabbrica i glucidi con la fotosisntesi. • Il fungo assorbe acqua e sali minerali , e protegge la simbiosi dal disseccamento. LE FORME di CRESCITA crostosi Non hanno cortex inferiore né rizine I talli possono essere continui, areolati, verrucosi, leprosi LE FORME di CRESCITA fogliosi Tallo a struttura dorsiventrale, con lobi da 1 mm ad alcuni cm Con rizine o umbilicati LE FORME di CRESCITA fruticosi Tallo costituito da lobi o lacinie appiattite o circolare Tallo primario e secondario (con podezi) in alcuni generi LICHENI GELATINOSI LEPRARIA RIZINE Sono disposte sulla faccia inferiore del tallo Servono ad ancorare il lichene al substrato Possono avere forme diverse: •semplici e filamentose •più o meno ramificate •a forma di pennello ORGANI RIPRODUTTIVI isidi isidi Sono corticati, di forma varia sorali soredi soredi Gomitoli di ife e cellule algali che danno origine a sorali, di forma varia ed aspetto polverulento Phaeophyscia orbicularis Physcia tenella Physcia adscendens Physconia grisea Pseudevernia furfuracea Xanthoria parietina Xanthoria fallax Parmelia subaurifera Reticolo 1998: rettangolo 30x50 cm con 10 subunità 15x10 Reticolo 2001: 4 rettangoli 50x10 cm con 5 subunità 10x10 Fig. 3 – Nuovo reticolo di campionamento Le prime osservazioni storiche • PARIGI, 1866: prime osservazioni sulle relazioni tra scomparsa dei licheni ed inquinamento atmosferico • DA ALLORA • Sviluppo di studi, confronti, approfondimenti, che negli ultimi decenni hanno portato a: • -Individuazione di vegetali bioindicatori e bioaccumulatori • -Individuazione di strategie di valutazione • -Definizione di indici di “qualità” • ANNI 90: anche in Italia comincia ad affermarsi l’utilizzo dei vegetali come indicatori biologici di inquinamento atmosferico I licheni come bioindicatori MONITORAGGIO TRADIZIONALE di natura chimica e chimico-fisica + BIOMONITORAGGIO con organismi viventi Il nostro lavoro: licheni sugli alberi di via G.Marchesi - Pavia Tiglio n.1982 COME ABBIAMO USATO NOI ALUNNI LE CENTRALINE VIVENTI DI RILEVAMENTO? ABBIAMO POSIZIONATO IL RETICOLO SUI VARI PUNTI CARDINALI DELL’ ALBERO, POI, A SECONDA DEL TIPO DEI LICHENI PRESENTI ABBIAMO GUARDATO SU UNA TABELLA DI Interpretazione dati BL (biodiversità lichenica) ED ABBIAMO POI SCRITTO IN BASE AL NUMERO L’ INQUINAMENTO DELLA ZONA. Stazione: via G. Marchesi – Pavia Data rilievo: 29 – 10 - 2012 Bls = BlN + BlE + BlS + BlW = 16 + 12 +14 + 14 = 58 Grado di inquinamento: medio - moderato Albero: 1982 TIGLIO Circonferenza: 124 cm Nord Est F, A, C C, F A, F, C C, F A, F, C, I C, F A, F, C C, F, D A, F, C C, F, D BlN = 16 BlE = 12 Sud F, C F, C, D D, F, C D, F, C D, F, C BlS = 14 Ovest I, F, C, D I, F, C I, F, C I, F, B, C I, C BlW = 16 Interpretazione dati BL (biodiversità lichenica) Classi Naturalità/Alteraz ione 1 – naturalità molto alta 2 – naturalità alta Valori di BLs Grado di inquinamento 80 Basso 65 – 80 Moderato 3 – naturalità media 4 – naturalità bassa/alterazione bassa 5 – alterazione media 6 – alterazione alta 49 – 64 Medio-Moderato 33 - 48 Medio 17 – 32 Medio-Elevato 1 – 16 Elevato 0 (deserto lichenico) Molto Elevato 7 – alterazione molto alta ANALISI DATI FORNITI DA ARPA LOMBARDIA DI PAVIA • Nella città di Pavia sono presenti due stazioni fisse di monitoraggio della qualità dell’aria di proprietà di A.R.P.A. Lombardia, gestite dal Dipartimento di Pavia. • Le due stazioni sono posizionate in Piazza Minerva, stazione da traffico e in Via Folperti, stazione di fondo urbana e la strumentazione presente permette di rilevare i dati orari di SO2 (biossido di zolfo), CO (monossido di carbonio), NOx (ossidi di azoto), O3 (ozono), benzene e PM10. • Sono stati analizzati i dati dal 1 Ottobre 2012 al 14 maggio 2013 e sono stati confrontati con la normativa di riferimento. Superata la soglia di PM10 La normativa stabilisce che la soglia di PM10 ( 50 µg/m3 ) non deve essere superata per più di 35 giorni all’anno. Nella stazione di via Folperti questa soglia è stata superata per 52 giorni, invece nella stazione della Minerva per 13 giorni. Questo dato è preoccupante per la nostra salute. Il PM10 cos’è? La sigla PM10 identifica materiale presente nell’atmosfera in forma di particelle microscopiche, il cui diametro aerodinamico è uguale o inferiore a 10 µm , ovvero 10 millesimi di millimetro. Queste particelle, prodotte a Pavia soprattutto dal traffico veicolare sono pericolose per l’apparato respiratorio. Sarebbe auspicabile che questi dati ci facessero riflettere e ci inducessero a usare l’auto il meno possibile. GRAZIE PER L’ATTENZIONE