A CURA DI VERONICA RAINERI La compagnia Statudinese “Viscose Company” creò nel 1924 il termine Rayon sostituendolo a quello si seta artificiale, che tanta ira aveva detestato fra i produttori di seta naturale. Questo termine era comodo perché di facile uso, piacevole nel suono e ricordava la luminosità del tessuto. Sono state poi nel tempo realizzate nuove fibre tessili, partendo dall’acqua, carbone e idrocarburi, raggruppabili oggi in due principali categorie: le fibre cellulosiche o naturali (animali, vegetali o minerali) e quelle chimiche. - - - Animali: seta, lana, ecc. Fibre naturali vegetali: cotone, lino, canapa, cocco, ecc. Sintetiche: acrilica, poliestere, polipropilenica, vetro ecc. Minerali: amianto Fibre chimiche vegetali: viscosa, acetato di cellulosa, cupro, ecc. I polimeri sintetici (contenuti almeno l’85% in massa di puliuretani) comparvero in commercio sia sotto forma di monofilamenti che multifilamenti (Lycra, ora marchio registrato di Invista, o di Dorlastan, di Bayer,ecc.), in genere questi ultimi utlizzati nel settore delle calze mentre i primi in quello delle bende (la DuPoint brevettò nel 1958 la Lycra e nel 1930 il Nylon o poliammide). Questi filati estremamente sottili e leggeri (1500-3000 volte più sottili di un cappello; 1g=10m di filo) vengono sempre utilizzati in varia combinazione con altre fibre come il cotone, nylon, seta e hanno consentito di avere via via fino ai giorni nostri collant elastici sempre più sottili e con maggiore vestibilità. Il 1938 segna l’anno della prima rivoluzione nella produzione di calze perché presso la fabbrica del chimico francese Eleuthère Irènèè DuPont de Nemours, emigrato negli USA nello stato del Delaware, fu inventato e brevettato (1935) il Nylon da Wallace H. Carothers. In quegli anni si leggeva sui manifesti pubblicitari: “… la prima fibra sintetica resistente come l’acciaio e delicata come la una ragnatele …” Nel 1939 iniziò la vendita in pochi negozi di Wilmington (sede della DuPont de Nemours) e da qui poi in presentava nel 1939 all’esposizione internazionale di Boston la calza di Nylon. Mentre tutto ciò avveniva oltre oceano in Europa, nel 1937, iniziarono gli studi del chimico Otto Bayer (19021982)sul poliuretano e nel 1939 Paul Schlack ottenne il primo polimero elastico in grado di sopportare forti allungamenti. Negli anni ‘60 arrivò la seconda rivoluzione sempre firmata DuPoint con il brevetto prima (1958) e la successiva commercializzazione della Lycra, che sarebbe divenuta la fibra del XX secolo. W. Brenschede nel 1951 ottenne la fibra denominata “Vulkollan” e dal 1962-64 iniziò la produzione (BayerGermania e USA) di “calze a compressione” grazie al marchio Dorlastan brevettato dalla Bayer. Tra la fine degli anni ‘70 e l’inizio degli anni ‘80 la Lycra (le fibre sintetiche elastometriche vengono denominate Elastam o Spandex in USA e Canada) diviene il nuovo leader indiscusso nell’industria delle calze. L’industria chimica tessile moderna in poco più di 50 anni ha fatto tali passi da gigante, tanto che nel 1990 ha prodotto nel mondo 20 milioni di tonnellate di fibre chimiche, molte più di lana, cotone, lino e seta. L’attuale mercato delle calze è di circa 10% del totale per quelle elastiche (divise tra sostegno e terapeutiche con circa il 5% ciascuna) e il 90% per quelle non elastiche(calze moda). Vendite ELASTIC HE NON ELASTIC HE