Palermo, 6 maggio 2014
I progetti di valutazione delle istituzioni
scolastiche
Isabella Quadrelli - INVALSI
Perché la valutazione delle scuole?
Migliorare
Rendicon
tare
Perché la valutazione delle scuole
in Italia?



Spinte internazionali
ed europee
Riforme in ambito
scolastico e della
pubblica
amministrazione
Nuove richieste e
aspettative sociali
Raccomandazione del Parlamento europeo
e del Consiglio del 12 febbraio 2001 per la
valutazione della qualità
dell’insegnamento:
«sviluppare la valutazione esterna allo
scopo di fornire un sostegno
metodologico all'autovalutazione e
fornire un'analisi esterna della scuola
che incentivi un processo costante di
miglioramento facendo attenzione a non
limitarsi al solo controllo amministrativo»
«incoraggiare l'autovalutazione da
parte degli istituti scolastici come
metodo per fare delle scuole un luogo
di apprendimento e di perfezionamento,
associando con equilibrio
autovalutazione e valutazione esterna.»
Il Regolamento sul Sistema
Nazionale di Valutazione

Finalità generali della valutazione (art. 2 co. 1)
Ai fini del miglioramento della qualità dell'offerta formativa
e degli apprendimenti, l'S.N.V. valuta l'efficienza e l'efficacia del
sistema educativo di istruzione e formazione

La valutazione dei dirigenti scolastici (art. 2 co. 2)
L'S.N.V. fornisce i risultati della valutazione di cui al comma
1 ai direttori generali degli uffici scolastici regionali per la
valutazione dei dirigenti scolastici

Le priorità per la valutazione del Sistema di istruzione
e formazione (art. 2 co. 3)
il Ministro, con periodicità almeno triennale, individua le priorità
strategiche della valutazione del sistema educativo di istruzione
I soggetti del S.N.V.
Invalsi
Indire
Nuclei di
valutazione
esterna
Contingente
ispettivo
Conferenza per il
coordinamento
funzionale del
S.N.V.
Il procedimento di valutazione
Valutazione esterna
Autovalutazione
Miglioramento
Rendicontazione
sociale
Il Regolamento sul Sistema Nazionale di Valutazione ha sancito la rilevanza del
rapporto tra valutazione interna e valutazione esterna, e miglioramento.
L’autovalutazione di istituto
L’autovalutazione sollecita ciascuna scuola ad interrogarsi
sulla qualità del servizio offerto al fine di migliorarlo: la
libertà delle scuole di compiere scelte autonome dovrebbe infatti
essere sempre connessa alla responsabilità di intraprendere
processi di miglioramento e di qualificazione del servizio.
Il Regolamento prevede:
- Forme di sostegno esterno all’autovalutazione. L’autovalutazione è
presentata come una riflessione sul proprio servizio a partire dai dati forniti
da Miur, Invalsi (risultati prove INVALSI, Valore aggiunto) e da altre
evidenze individuate dalle scuole
- L’elaborazione da parte delle scuole di un rapporto di autovalutazione con
l’indicazione di obiettivi di miglioramento
La valutazione esterna



individuazione da parte dell'Invalsi delle situazioni
da sottoporre a verifica, sulla base di indicatori di
efficienza ed efficacia previamente definiti
visite dei nuclei di valutazione esterna
ridefinizione da parte delle istituzioni scolastiche
dei piani di miglioramento in base agli esiti
dell'analisi effettuata dai nuclei
Il miglioramento

definizione e attuazione da parte delle istituzioni
scolastiche degli interventi migliorativi anche con il
supporto dell'Indire o attraverso la collaborazione
con università, enti di ricerca, associazioni
professionali e culturali.
La valutazione dei Dirigenti
scolastici


Il percorso valutativo serve anche a evidenziare le aree di
miglioramento organizzativo e gestionale delle istituzioni
scolastiche direttamente riconducibili al dirigente scolastico, ai
fini della valutazione dei risultati della sua azione dirigenziale
[…].
I piani di miglioramento, con i risultati conseguiti dalle singole
istituzioni scolastiche, sono comunicati al direttore generale del
competente Ufficio scolastico regionale, che ne tiene conto ai
fini della individuazione degli obiettivi da assegnare al
dirigente scolastico in sede di conferimento del successivo
incarico e della valutazione di cui al comma 4.
L’impianto valutativo proposto dal
Regolamento
Valutazione
formativa
Valutazione
esterna
Autovalutazione
Livelli di valutazione:
- Sistema scolastico
- Istituzioni
scolastiche
- Dirigenti scolastici
- Apprendimenti
degli studenti
Valutazione
meritocratica
dell’operato del
DS
Dati sulle scuole,
prove di
apprendimento
(MIUR, INVALSI)
Miglioramento
Rendicontazione
sociale
Alcune prime riflessioni



Quale autonomia viene lasciata alle scuole nella definizione
del percorso di autovalutazione?
In che termini si struttura il rapporto tra autovalutazione e
valutazione esterna rispetto al percorso di miglioramento?
È stato osservato che il Regolamento non ha esplicitato in
maniera chiara il nesso tra valutazione e miglioramento. Il
nesso tra autovalutazione/valutazione esterna e miglioramento
NON E’ CAUSALE è necessario favorirlo con: interventi di
sistema/cornice e soluzioni tecniche di collegamento interne
alla scuola, ad esempio dei sistemi di incentivi
Le prime sperimentazioni
SIVADIS (Sistema di
valutazione dei dirigenti
scolastici)
Sperimentazione
triennale (2003-2006) di
attuazione dell’art. 25
del d.legs. 165/2001.
Basato sulla definizione
di un piano d’azione da
parte del DS, valutazione
da parte di soggetti
esterni e concertazione di
azioni di miglioramento
VALUTAZIONE & MIGLIORAMENTO (prima edizione)
avviato nel 2009 nelle Regioni Obiettivo Convergenza.
Sperimentazione di protocolli e strumenti per la
valutazione esterna delle scuole e di modalità di
supporto per il miglioramento
VSQ (Valutazione per lo sviluppo della qualità delle
scuole) avviato nel 2011. Sperimentazione di
protocolli e strumenti per la valutazione delle scuole
(tra cui il Valore Aggiunto) e di un sistema di incentivi
economici per le scuole migliori
VALES E VM – due progetti sperimentali sui
percorsi valutativi delle scuole / 1
Obiettivi comuni:
•Validazione di strumenti, procedure e protocolli
•Individuazione di figure preposte alla valutazione
VALES:
•Sperimentazione di un percorso
di valutazione esterna ‘leggero’
(2 gg visita)
•Sperimentazione dell’utilizzo di
un Rapporto di autovalutazione
inteso come strumento di
comunicazione interno/esterno
VM:
•Sperimentazione di un percorso
di valutazione esterna che
prevede un contatto ‘diretto’ con
tutti gli attori e nel complesso più
approfondito (3gg di visita)
•Sperimentazione dell’utilizzo di
una Scheda strutturata di
osservazione in classe dei processi
di insegnamento/apprendimento
VALES E VM – due progetti sperimentali sui
percorsi valutativi delle scuole / 2
ISTITUZIONI SCOLASTICHE COINVOLTE
VM:
VALES:
•300 istituzioni scolastiche di I
e II ciclo che hanno scelto di
aderire al progetto di cui
• 200 nelle regioni
obiettivo convergenza
• 100 al centro nord
TOTALE = 730
•400 Istituti Comprensivi
selezionati mediante una
procedura casuale di
campionamento sul territorio
nazionale
•30 scuole secondarie di II grado
che hanno scelto di aderire al
progetto nelle regioni obiettivo
convergenza
Valutazione e sviluppo della scuola
(VALES)
Autovalutazione a ‘monte’ di quella esterna
Autovalutazione
Processo di autovalutazione
Rapporto di autovalutazione
Valutazione esterna
Analisi organizzativa interna – primo stadio di una
valutazione integrata ai fini di miglioramento
Strutturato e supportato dall’esterno
Strumento di comunicazione, uguale per tutte le
istituzioni scolastiche, fra ‘interno’ ed ‘esterno
Verifica la congruità del processo di autovalutazione e
del giudizio a cui si è giunti, approfondisce le discrasie
e fornisce indicazioni per il miglioramento
Valutazione e Miglioramento (VM)
Autovalutazione a ‘valle’ di quella esterna
Valutazione esterna
Rapporto di
autovalutazione
-
Autovalutazione
Processo di autovalutazione
Molto approfondita, individua punti di forza e di
debolezza del servizio offerto e indica piste di
miglioramento
Strumento di comunicazione, uguale per tutte
le istituzioni scolastiche, fra ‘interno’ ed ‘esterno
Non strutturata a priori, bensì definita da quella
esterna nei contenuti; demandata alla scuola
Presa di coscienza dei punti critici da affrontare
attraverso un proprio specifico percorso autovalutativo a partire dalle piste di miglioramento
proposte dai valutatori esterni
Un quadro di riferimento teorico per i
percorsi valutativi delle scuole / 1

I quadri di riferimento teorici
 Definiscono
gli obiettivi e i principi che orientano la
valutazione
 Individuano gli ambiti ritenuti rilevanti per valutare il
funzionamento di una scuola
 definiscono ipotesi o relazioni che legano tra loro i
processi e i processi ai risultati
 Sono punti di riferimento per individuare gli indicatori e
i criteri di qualità
Un quadro di riferimento teorico per i
percorsi valutativi delle scuole / 2

L’utilizzo di un corpus di criteri comuni per
l'autovalutazione e per la valutazione esterna consente:
alle scuole di indirizzare le proprie energie verso
aspetti che sono ritenuti importanti anche all'esterno
 al sistema di compiere le proprie rilevazioni e analisi
in modo più rapido, potendo contare sul percorso già
svolto dalla scuola e assumendone gli esiti.

Un quadro di riferimento teorico per i
percorsi valutativi delle scuole /3
CONTESTO SOCIO-AMBIENTALE E RISORSE
Ambiente
Capitale
sociale
AMBIENTE ORGANIZZATIVO
PRATICHE EDUCATIVE
Identità
strategica
Relazione
educativa
Continuit
à orientamento
Governo
territorio
Scelte
curricolari
ESITI FORMATIVI
ED EDUCATIVI
Successo
scolastico
Competenze di
base
Progettazione–valutazione
Equità degli esiti
Risultati a
distanza
EDUCATIVE E DIDATTICHE
Risorse
economiche e
materiali
Autovalutazione
PER L’APPRENDIMENTO
Sviluppo
professionale
Inclusione
Gestione
risorse
Risorse
professionali
Un quadro di riferimento teorico per i
percorsi valutativi delle scuole / 4
•
•
•
•
Successo scolastico
Competenze di base
Equità degli esiti
Risultati a distanza
•
•
•
•
Ambiente
Capitale sociale
Risorse economiche e materiali
Risorse professionali
Un quadro di riferimento teorico per i
percorsi valutativi delle scuole / 5
•
•
•
•
•
Selezione dei saperi, scelte curricolari e offerta formativa
Progettazione della didattica e valutazione degli studenti
Sviluppo della relazione educativa e tra pari
Inclusione, integrazione, differenziazione dei percorsi
Continuità e orientamento
•
•
•
•
•
Identità strategica e capacità di direzione della scuola
Gestione strategica delle risorse
Sviluppo professionale delle risorse
Capacità di governo del territorio e rapporti con le famiglie
Attività di autovalutazione
Un quadro di riferimento teorico per i
percorsi valutativi delle scuole / 6
Risultati
Equità degli esiti
Esempi di definizioni di
aree
L’equità degli esiti rimanda alla necessità di
assicurare a tutti i propri studenti il raggiungimento di
alcuni livelli essenziali di competenza necessari per la
partecipazione attiva alla vita sociale e allo sviluppo
professionale. L’obiettivo misurabile diventa quindi
quello di ridurre l’incidenza numerica e la dimensione
del gap formativo degli studenti con livelli di
apprendimento sotto una determinata soglia. Poiché
l’ottenimento di certi risultati non può essere
ricondotto alla esclusiva responsabilità della singola
scuola, nel valutare una scuola le misure sugli esiti
devono essere affiancate sia dalla considerazione dei
processi attivati dall’istituzione scolastica per
affrontare tali problemi, sia da una misura dell’entità
delle difficoltà che quella scuola si è trovata a
fronteggiare (ad es. misure del background familiare o
del contesto locale in cui la scuola opera).
Un quadro di riferimento teorico per i
percorsi valutativi delle scuole / 7
Contesto
Capitale sociale
Esempi di definizioni di
aree
Risorse e competenze presenti nella comunità
per la cooperazione, la partecipazione e
l’interazione sociale. Istituzioni rilevanti nel
territorio (es. per l’integrazione degli stranieri,
l’inclusione, la lotta alla dispersione scolastica,
l’orientamento, la programmazione dell’offerta
formativa).
Un quadro di riferimento teorico per i
percorsi valutativi delle scuole / 6
Processi
Pratiche educative e
Didattiche
Selezione dei saperi,
scelte curricolari
e offerta formativa
Esempi di definizioni di
aree
Individuazione del curricolo fondamentale a
livello di istituto e capacità di rispondere alle
attese educative e formative provenienti dalla
comunità di appartenenza. Definizione di
obiettivi e traguardi di apprendimento per le
varie classi e anni di corso. Attività opzionali ed
elettive che arricchiscono l’offerta curricolare.
Un quadro di riferimento teorico per i
percorsi valutativi delle scuole / 6
Processi
Ambiente organizzativo
per l’apprendimento
Identità strategica
e capacità
di direzione della scuola
Esempi di definizioni di
aree
Identificazione e condivisione della missione,
dei valori e della visione di sviluppo dell’istituto.
Stile di direzione, modalità di gestione della
scuola da parte del dirigente e dei suoi
collaboratori. Promozione di una comunità
professionale che cerca il coinvolgimento e
l’impegno pro-attivo del personale.
Selezione e formazione dei valutatori
Per la valutazione delle istituzioni scolastiche sono stati selezionati e
formati 400 valutatori, riconducibili a due profili professionali:
 Profilo metodologico  esperto nelle procedure e nell’utilizzo
degli strumenti di rilevazione
 Profilo pedagogico  esperto delle problematiche relative alla
didattica e all’organizzazione scolastica
In Europa le qualifiche prevalentemente richieste per i valutatori esterni sono
legate alla formazione per l’insegnamento o a quella dell' esperienza
professionale in campo educativo, associate però a competenze in ambito
metodologico/valutativo acquisite attraverso corsi specializzati e/o attraverso il
superamento di esami con il rilascio di certificazioni.
27
Ruoli e competenze nei team di valutazione

La scelta dei due profili è stata motivata da diverse
considerazioni:
assicurare un’istanza di «peer evaluation»
 porre le condizioni per creare il bilanciamento di punti di
vista interni ed esterni alla scuola
 massimizzare le competenze all’interno dei team


Profili distinti ma ruoli fortemente integrati: il protocollo
di valutazione prevede una forte integrazione delle
competenze pedagogiche e di quelle metodologiche in
tutte le fasi della valutazione (dalla raccolta dei dati,
alla formulazione dei giudizi, alla redazione del
rapporto finale).
Una pluralità di fonti di informazione per scuole e Team
di valutazione
Per le scuole VALES:
Rapporto di autovalutazione
Dati prove
INVALSI
Scuola in Chiaro
MIUR
Questionario scuola
INVALSI
Questionari Studenti,
Genitori, Insegnanti
INVALSI
AUTOVALUTAZIONE
VALUTAZIONE ESTERNA
Documenti delle scuole
(POF, Programma
annuale)
Il protocollo di valutazione /1
Contatti con la scuola
Prima della visita
Lettura dei dati e dei
documenti della scuola
Compilazione delle Griglie
per la lettura dei dati
Durante la visita
Il protocollo di valutazione /2
Incontro tra i memtri
del team
Incontro con lo staff di
dirigenza
Interviste e visita degli
spazi della scuola
Il protocollo di valutazione /3
Formulazione del giudizio
Individuazione degli
obiettivi di miglioramento
Dopo la visita
Redazione del rapporto di
valutazione
Restituzione dei risultati
della valutazione alle scuole
Una pluralità di strumenti
Scheda di osservazione
in classe (solo per VM)
Intervista strutturata
al Dirigente Scolastico
Rubriche di
valutazione
Valutazione
esterna
Interviste individuali e di
gruppo
a insegnanti,
genitori e studenti
Interviste con DS e
Personale ATA
Foto documentazione
Analisi della
documentazione
33
Interviste nel progetto Vales
Interviste con:
-
-
DS
Docenti con
incarichi di
responsabilità
(Funzioni
strumentali,
collaboratori del
DS, responsabili di
gruppi o aree)
Docenti curricolari
- DSGA e
personale ATA
Ampiente
organizzati
vo per
l’apprendim
ento
Identità strategica e capacità di
direzione della scuola
Gestione strategica delle risorse
Sviluppo delle risorse umane
Capacità di governo del territorio e
rapporti con le famiglie
Attività di autovalutazione
Selezione dei saperi, scelte
curricolari e offerta formativa
Pratiche
didattiche
ed
educative
Progettazione della didattica e
valutazione degli studenti
Sviluppo della relazione educativa
e tra pari
Inclusione, integrazione,
differenziazione dei percorsi
Continuità e orientamento
Ds con
DSGA e
docente
referente
Docenti
referenti e
docenti
curricolari
La Rubrica di valutazione
La Rubrica di valutazione permette di esprimere un giudizio su un
determinato aspetto o area a partire dalla raccolta di dati di tipo sia
quantitativo che qualitativo. Si compone dei seguenti elementi:
una check list che presenta gli indicatori ritenuti rilevanti per valutare una
specifica area
una scala di valutazione a quattro livelli: INDADEGUATO, ACCETTABILE,
BUONO, ECCELLENTE
ogni livello è descritto in maniera analitica e contiene gli elementi o le
evidenze empiriche da prendere in considerazione per esprimere un giudizio
La restituzione alle scuole e il sostegno al miglioramento
i Team di valutazione hanno elaborato un rapporto di valutazione per
ogni istituzione scolastica visitata, che evidenzia i punti di forza e di
debolezza del servizio scolastico offerto, e suggerisce piste di
miglioramento.
 Restituzione delle informazioni personalizzate per scuola
 Confronto tra la singola scuola e le altre scuole coinvolte
 Individuazione di piste di miglioramento  avvio di un percorso di
miglioramento
 In Vales: il sostegno al miglioramento è gestito da INDIRE per mezzo di
esperti per il miglioramento
 In V&M: il sostegno al miglioramento è gestito da INVALSI attraverso
linee guida e materiali per le scuole
36
Alcune note sulle prime analisi
dei RA delle scuole VALES
Il percorso di autovalutazione delle
scuole VALES
Le scuole partecipanti al progetto VALES hanno effettuato un
processo di autovalutazione supportate da INVALSI. Gli
Strumenti del percorso di autovalutazione sono stati:
 Dati ed indicatori provenienti da diverse fonti (Fascicolo
Scuola in chiaro, prove INVALSI, Questionario scuola
INVALSI, Questionari insegnanti, studenti e genitori messi a
disposizioni dell'utenza e degli operatori da INVALSI)
 Linee guida per l’autovalutazione
 Un format di Rapporto di Autovalutazione (RA): finalizzato
a raccogliere, strutturare e sintetizzare le riflessioni
effettuate dalle scuole a partire dal quadro teorico di
riferimento per i percorsi valutativi delle scuole e a
individuare obiettivi di miglioramento del servizio offerto.
I primi risultati emersi dall’analisi dei
RA delle scuole VALES / 2
Le prime analisi in sintesi mostrano che:
 Il livello di adesione delle scuole al percorso di
autovalutazione è stato molto elevato. Le percentuali di
restituzione dei Rapporti di autovalutazione si attesta
intorno al 97% per le scuole VALES.
 Il RA è stato compilato integralmente dalla quasi totalità
delle scuole considerate.
 Per quanto riguarda gli obiettivi di miglioramento, la
percentuale di scuole che non individua nemmeno un
obiettivo di miglioramento è molto bassa, inferiore all’1%.
 La Tabella 2 mostra il giudizio medio (in una scala da 1 a 4)
che le scuole si sono attribuite per ciascuna area del quadro
di riferimento per i percorsi valutativi delle scuole.
Macroarea
Area
Esiti
Successo scolastico
2,97
Competenze di base
2,63
Equità degli esiti
2,36
Esiti a distanza
2,58
Selezione dei saperi, scelte curricolari ..
2,94
Progettazione della didattica e valutazione ..
2,72
Sviluppo della relazione educativa
2,99
Inclusione, integrazione, differenziazione
3,01
Continuità e orientamento
2,99
Ambiente
Identità strategica e capacità di direzione ..
organizzativo per Gestione strategica delle risorse
l’apprendimento
Sviluppo professionale delle risorse
3,12
Pratiche
didattiche ed
educative
Scuole
Vales
3,06
2,64
Capacità di governo del territorio e rapporti..
2,86
Attività di autovalutazione
2,69
I primi risultati emersi dall’analisi dei
RA delle scuole VALES / 2



Generalmente le scuole del secondo ciclo tendono ad attribuirsi punteggi più bassi,
specie nella macroarea degli Esiti e nella maggior parte delle aree afferenti
l’Ambiente organizzativo per l'apprendimento.
In alcune aree risulta significativa anche la differenza per area geografica. Le scuole
del sud tendono ad essere maggiormente rappresentate nei livelli più elevati (Gestione
strategica delle risorse, Identità strategica e capacità di direzione della scuola, Attività
di autovalutazione, Selezione dei saperi, scelte curricolari e offerta formativa, Sviluppo
della relazione educativa). Fanno eccezione le aree Continuità e orientamento e
Capacità di governo del territorio e rapporti con le famiglie nelle quali le scuole del
nord tendono ad attribuirsi punteggi più elevati.
Ciascuna scuola, oltre ad autoattribuirsi un giudizio su ogni area del quadro di
riferimento, doveva inoltre motivare il proprio giudizio partendo da evidenze
empiriche. Fra queste, INVALSI, nelle Linee Guida per l'autovalutazione, forniva
indicazioni sugli indicatori e i dati da considerare e offriva domande guida per
orientarne l'interpretazione. L'analisi qualitativa condotta è stata volta a:
 individuare la completezza, ossia il livello di utilizzo da parte della scuola dei dati
forniti;
 individuare l'accuratezza, ossia il livello di lettura dei dati in relazione ai valori di
riferimento, in un'ottica di confronto fra scuole;
 individuare la qualità dell'analisi, ossia il livello di approfondimento dell'analisi in
termini di individuazione di punti di forza e di debolezza del servizio offerto.
I primi risultati emersi dall’analisi dei
RA delle scuole VALES / 3


Dalle analisi di 3 aree del quadro di riferimento risulta che solo il
10% delle scuole è in grado di utilizzare tutti i dati forniti per
l'autovalutazione, operare un confronto e fornire
un'interpretazione delle informazioni per individuare punti di
forza o di debolezza del servizio offerto. Più della metà delle
scuole non è in grado di operare su queste aree alcun confronto,
autoattribuendosi dei giudizi in un'ottica completamente
autoreferenziale. Più della metà delle scuole non effettua
un’interpretazione approfondita dei dati.
Infine le prime analisi mostrano anche la difficoltà di ancorare gli
obiettivi di miglioramento ai punti di debolezza che emergono
dai giudizi autoattribuiti.
Le prime indicazioni per SNV / 1



Necessità di migliorare le competenze delle scuole nella lettura
dei dati e delle evidenze in proprio possesso a fini
autovalutativi nonché nella definizione operativa di obiettivi di
miglioramento
Difficoltà di gestire a livello centrale il supporto e la
formazione per le scuole. Necessità di un affiancamento da
parte delle strutture territoriali.
I team di valutazione così come pensati integrano competenze
pedagogiche con quelle metodologiche; le prime perlopiù sono
in capo ad insegnanti e dirigenti scolastici che, di fatto, per
svolgere queste azioni di valutazione, devono allontanarsi dalla
propria sede di servizio creando non poche difficoltà alle
strutture di provenienza. Sarebbe necessario prevedere delle
forme di 'comando' per queste persone o di parziale distacco
dall'attività prevalente.
Questioni aperte




La valutazione sul campo costa. Quali risorse sono disponibili per
la valutazione? Quante scuole si intende coinvolgere annualmente
nella valutazione esterna? Quale cadenza temporale si prevede
per la valutazione esterna?
Necessità di lavorare sulla diffusione della cultura della
valutazione (Serve? A cosa serve? A chi serve?)
Necessità di testare la valutazione dei Dirigenti scolastici e il suo
impatto sul processo valutativo delle istituzioni scolastiche. La
valutazione meritocratica del DS può creare distorsioni
nell’impianto prevalentemente formativo della valutazione delle
scuole?
Riflettere sull’opportunità di prevedere meccanismi di
incentivazione per il miglioramento. Una motivazione intrinseca è
sufficiente?
Grazie per l’attenzione
Per informazioni Su vales
www.invalsi.it/invalsi/ri/vales/
Per informazioni Su valutazione e miglioramento
http://www.invalsi.it/invalsi/ri/audit/
[email protected]
[email protected]
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