L’evoluzione dello scenario normativo sul tema
degli appalti pubblici negli ultimi due anni
Avv. Daniele Tornusciolo
Responsabile Unità Gare e Contratti di ANAS S.p.A.
Roma 23 gennaio 2013
La produzione legislativa in materia di appalti pubblici degli ultimi due anni
1)
L’emanazione del c.d. Decreto Sviluppo
Il Decreto Legge 13 maggio 2011, n. 70 conv. in L. 12 luglio 2011, n. 106
(cd. Decreto Sviluppo) ha introdotto diverse significative modifiche al Codice
dei Contratti Pubblici, con l’obiettivo di ridurre i tempi di costruzione delle
opere pubbliche, semplificare le procedure di affidamento dei relativi contratti,
garantire un più efficace sistema di controllo e ridurre il contenzioso.
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L’incidenza comunitario nel settore degli appalti pubblici
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La produzione legislativa in materia di appalti pubblici degli ultimi due anni
segue
Tra i profili di novità più significativi per l’attività di ANAS si ricorda:
- l’introduzione di un tetto alle varianti in fase di progettazione esecutiva
e di esecuzione per le opere ordinarie e per quelle di legge Obiettivo;
- la limitazione della possibilità di introdurre varianti alla localizzazione
dell’Opera;
- l’esclusione dell’accordo bonario per gli affidamenti a Contraente
Generale;
- la tipizzazione delle cause di esclusione e l’introduzione di bandi tipo;
- il nuovo art. 81, c. 3 bis Codice sulla determinazione del costo del lavoro.
Alcuni profili hanno determinato difficoltà applicative di diritto transitorio,
prontamente segnalate alle competenti Autorità di Governo, in parte definite
con successivi interventi correttivi.
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L’incidenza comunitario nel settore degli appalti pubblici
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La produzione legislativa in materia di appalti pubblici degli ultimi due anni
2) L’entrata in vigore del Regolamento attuativo del Codice
Il provvedimento è entrato in vigore lo scorso 8 giugno, fatta eccezione per
alcune previsioni che hanno una diversa efficacia:
1)
2)
3)
4)
sanzioni alle imprese e alle SOA: 25.12.2010;
sistema di qualificazione 5.12.2011;
validazione dei progetti: le S.A. potranno continuare a validare
progetti di opere di importo superiore ai 20 milioni di € sino a sei mesi
dopo l’entrata in vigore del D.M. che, ex art. 46 c. 2 del regolamento,
dovrà essere emanato dal MIT entro 6 mesi dall’entrata in vigore dello
stesso per la disciplina dell’accreditamento degli organismi di
validazione;
garanzia globale di esecuzione: bandi pubblicati dopo l’8.6.2012.
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L’incidenza comunitario nel settore degli appalti pubblici
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La produzione legislativa in materia di appalti pubblici degli ultimi due anni
Tra i profili disciplinati dal nuovo Regolamento si segnala:
-
la disciplina della verifica dei progetti;
-
la definizione dei contenuti dello Studio di fattibilità, ed una
definizione più analitica dei livelli progettuali;
-
una profonda revisione del sistema di qualificazione delle imprese;
-
l’introduzione della garanzia globale di esecuzione, in vigore nel 2013;
-
la disciplina di dettaglio, del nuovo sistema di affidamento del dialogo
competitivo;
-
l’estensione della disciplina della programmazione e dell’esecuzione del
contratto e la previsione della figura di un Responsabile del
procedimento anche agli appalti pubblici di servizi e forniture.
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L’incidenza comunitario nel settore degli appalti pubblici
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La produzione legislativa in materia di appalti pubblici degli ultimi due anni
3)
La c.d. prima Manovra Straordinaria del 2011
Il decreto legge 6 luglio 2011 n. 98 conv. in L. 15 luglio 2011 n. 111, oltre al
noto riordino di ANAS (art. 36), contiene una serie di misure rilevanti per il
settore degli appalti pubblici, quali, tra le altre:
-
la razionalizzazione dell’attività dei commissari straordinari;
-
alcune disposizioni in materia di finanziamento e sviluppo delle
infrastrutture (compresa la disciplina della revoca di alcuni
finanziamenti CIPE destinati alla realizzazione delle infrastrutture
strategiche);
-
alcune modifiche alla disciplina sull’espropriazione per pubblica
utilità.
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La produzione legislativa in materia di appalti pubblici degli ultimi due anni
4)
La c.d. seconda Manovra Straordinaria del 2011
Il decreto legge 13 agosto 2011 n. 138 conv. in L. 14 settembre 2011, n. 148,
contiene ulteriori misure in tema di:
-
stabilizzazione finanziaria, sviluppo, occupazione e riduzione dei costi degli
apparati istituzionali (anche mediante l’estensione al 2014 delle misure di
contenimento dei costi del personale già previste);
-
liberalizzazione di attività economiche;
-
processo civile e processo amministrativo.
Il provvedimento dispone anche: i) l’aumento dell'aliquota ordinaria dell’IVA di un
punto dal 20 al 21%; ii) l’obbligo di tracciabilità di tutte le transazioni in contanti di
importo superiore ad € 2.500 poi ridotto ad € 1.000 dall’art. 12 del D.L. 201/2011.
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La produzione legislativa in materia di appalti pubblici degli ultimi due anni
5)
D.lgs. 6.9. 2011, n. 159 - Codice delle leggi antimafia
Il provvedimento va inquadrato nel “Piano straordinario contro le mafie,
nonché delega al Governo in materia di normativa antimafia” (cfr. legge n.
136/2010) e contiene:
• la ricognizione della normativa antimafia;
• disposizioni in tema di documentazione antimafia richiesta per la stipula
di contratti pubblici: abrogazione dell’istituto delle informazioni
suppletive atipiche; ampliamento dell’elenco delle situazioni dalle
quali si desume il tentativo di infiltrazione mafiosa e innalzamento ad
un anno della validità delle informazioni antimafia (in vigore 24 mesi
dopo la pubblicazione del regolamento attuativo);
•
istituzione presso il Ministero dell’Interno
nazionale della documentazione antimafia.
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della
banca
dati
La produzione legislativa in materia di appalti pubblici degli ultimi due anni
6)
Legge 11 novembre 2011, n. 180 - Statuto delle imprese
Il provvedimento contiene misure volte a favorire l’accesso delle micro,
piccole e medie imprese agli appalti pubblici nonché ad incentivare la
Pubblica Amministrazione alla suddivisione degli appalti in lotti o
lavorazioni, evidenziando la possibilità di subappalto e garantendo la
corresponsione diretta dei pagamenti.
Era stato inoltre previsto l’innalzamento a 193.000 Euro della soglia, sotto la
quale è possibile affidare gli incarichi di progettazione, coordinamento della
sicurezza, direzione lavori, e collaudo (di cui all’art. 93 Codice) con
trattativa privata ma il D.L. n. 201/2011 ha riportato nuovamente tale
soglia a 100.000 Euro.
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La produzione legislativa in materia di appalti pubblici degli ultimi due anni
7)
Legge 12 novembre 2011, n. 183 (c.d. Legge di Stabilità 2012)
Il provvedimento contiene, tra l’altro, disposizioni in materia di:
riduzione degli oneri amministrativi per le imprese;
certificati e dichiarazioni sostitutive (compreso il DURC che
viene sempre acquisito d’ufficio).
Di particolare interesse per il settore delle infrastrutture è la
previsione all’art. 18 di una serie di misure di defiscalizzazione
rivolte alle società di progetto ex art. 156 Codice, la cui efficacia è
subordinata all’emanazione di un decreto del MEF.
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La produzione legislativa in materia di appalti pubblici degli ultimi due anni
8)
D.L. 6 dicembre 2011 n. 201, conv. in Legge 22 dicembre 2011 n. 214
(cd. Decreto Salva-Italia)
Il provvedimento contiene significative misure volte a favorire una
compiuta liberalizzazione nel settore dei trasporti nonché lo
sviluppo infrastrutturale, da un lato, razionalizzando e
semplificando – senza aggravi per la finanza pubblica - alcune
procedure inerenti la progettazione e realizzazione sia delle
opere di interesse strategico che di quelle ordinarie e, dall’altro,
incentivando l’attrazione dei capitali privati.
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La produzione legislativa in materia di appalti pubblici degli ultimi due anni
Tra le varie misure si segnalano:
• l’istituzione di un’Autorità indipendente in materia di trasporti;
• l’abrogazione della norma sul costo del lavoro introdotta dal D.L. Sviluppo;
• l’introduzione di un regime transitorio per il nuovo limite alle varianti
previsto dal D.L. n. 70/2011;
• l’estensione della possibilità di utilizzo dell’interpello ex art. 140 Codice;
• una disciplina semplificata per approvare aggiornamenti e revisioni delle
convenzioni autostradali;
• un’omologazione delle procedure di affidamento delle concessioni di
servizi a quelle delle concessioni di costruzione e gestione;
• l’introduzione dell’approvazione unica del progetto sul preliminare;
• la riduzione dei termini di utilizzo delle risorse deliberate dal CIPE;
• un meccanismo di consultazione preliminare sul progetto posto a base di
gara affidato con procedura ristretta;
• la rivisitazione della disciplina del project finance per le infrastrutture
strategiche;
 modifiche alla disciplina delle concessioni ex art. 143 Codice;
 misure a favore delle PMI.
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La produzione legislativa in materia di appalti pubblici degli ultimi due anni
9)
D.L. 24 gennaio 2012, n. 1 (c.d. Decreto Cresci-Italia)
Nell’ambito di tale provvedimento contenente “Disposizioni urgenti per la
concorrenza, lo sviluppo delle infrastrutture e la competitività” sono previste
diverse norme in materia di infrastrutture, tra cui:
• significative precisazioni nella ripartizione di compiti tra ANAS e l’Agenzia
per i Trasporti;
• modifiche all’istituzione e alla disciplina dell’Autorità per i Trasporti
prevista nel D.L. n. 201/2011;
• riduzione dell’overdesign delle nuove gallerie stradali ed autostradali;
• la possibilità, su richiesta delle stazioni appaltanti, di unificare se possibile le
fasi progettuali, omettendo uno dei primi due livelli, purchè il livello
successivo contenga tutti gli elementi previsti per il precedente;
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L’incidenza comunitario nel settore degli appalti pubblici
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La produzione legislativa in materia di appalti pubblici degli ultimi due anni
• modifiche alla disciplina dell’emissione di obbligazioni da parte delle società
di progetto;
• l’introduzione del c.d. contratto di disponibilità e la revisione della disciplina
in materia di project finance per le infrastrutture strategiche;
• l’integrazione della documentazione a corredo del PEF per opere
strategiche;
• norme in tema di concessioni di costruzione e gestione di opere
strategiche e per l’affidamento di appalti a terzi;
• il rinvio a un D.M. della disciplina delle rocce/terre da scavo;
• disposizioni per l’adeguamento antincendio di gallerie stradali;
• l’attribuzione all’Autorità Antitrust del compito di elaborare il rating di legalità
per le imprese che operano nel territorio nazionale.
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La produzione legislativa in materia di appalti pubblici degli ultimi due anni
10)
Legge 27 gennaio 2012 n. 2 “Disposizioni in materia di usura e di
estorsione nonché di composizione delle crisi da sovra
indebitamento”
Per quanto di specifico interesse degli appalti pubblici, si segnala la modifica
introdotta all'articolo 135, comma 1, del Codice dei Contratti Pubblici
laddove viene precisato che è possibile procedere alla risoluzione del
contratto non soltanto a causa di sentenze passate in giudicato per frodi
nei riguardi della stazione appaltante ma anche per reati di usura e di
riciclaggio.
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La produzione legislativa in materia di appalti pubblici degli ultimi due anni
11)
Decreto Legge 9 febbraio 2012, n. 5 conv. in L. 4 aprile 2012 n. 35
(cd. Decreto Semplificazioni)
Per quanto riguarda le novità di maggiore interesse per ANAS, si ricorda:
• l’istituzione della Banca Dati Nazionale dei Contratti Pubblici;
• l’esclusione dall’applicazione del Codice dell’affidamento dei contratti di
finanziamento stipulati dai concessionari di lavori pubblici;
• la modifica della gradazione temporale della sanzione inflitta dall’AVCP in
caso di falsa dichiarazione o falsa documentazione;
• la precisazione che nell'ambito dei lavori pubblici e privati dell'edilizia, le
amministrazioni pubbliche devono acquisire d'ufficio il DURC;
• l’estensione dell’ambito della responsabilità solidale per gli appalti di
opere o di servizi del committente imprenditore o datore di lavoro con
l'appaltatore e con ciascuno dei subappaltatori (anche per le quote di TFR ed i
premi assicurativi dovuti per la durata dell’appalto);
• modifiche alla disciplina del silenzio della p.a. (art. 2 L. n. 241/90):
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La produzione legislativa in materia di appalti pubblici degli ultimi due anni
12) Decreto Legge 2 marzo 2012, n. 16, conv. in L. 26 aprile 2012 n. 44
(c.d. D.L. Semplificazioni Fiscali)
Tra le novità di interesse diretto per ANAS si segnala la modifica al comma 2
dell’art. 38 del Codice dei Contratti Pubblici in merito alle cause di esclusione
dalla partecipazione alle gare al fine di evitare che il concorrente ammesso a
una rateizzazione del debito tributario venga considerato dalla legge
inadempiente e, pertanto, escluso dalle gare di affidamento delle
concessioni e degli appalti di lavori, forniture e servizi.
E’ stato, inoltre, stato modificato l'art. 18 della legge 12 novembre 2011, n. 183,
estendendo il regime di defiscalizzazione anche alle società
concessionarie.
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La produzione legislativa in materia di appalti pubblici degli ultimi due anni
13) D.L. 7 maggio 2012, n. 52 conv. in legge 6 luglio 2012, n. 94 recante
“disposizioni urgenti per la razionalizzazione della spesa pubblica”
Il provvedimento prevede la nomina con DPCM di un Commissario straordinario
per la razionalizzazione della spesa per acquisti di beni e servizi da parte
delle P.A. con il compito di definire il livello di spesa, per voci di costo, di
supervisionare e coordinare l’attività di approvvigionamento delle P.A..
Sono escluse dall’ambito di applicazione del Decreto le società a totale
partecipazione pubblica e le loro controllate che gestiscono servizi di
.interesse generale su tutto il territorio nazionale, a meno che abbiano
registrato perdite negli ultimi tre esercizi.
Resta fermo il potere del Commissario di emanare direttive generali alle
predette società per ottimizzare le procedure di acquisto alle quali gli
organi di amministrazione delle stesse devono attenersi nell’ambito
della propria autonomia gestionale.
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La produzione legislativa in materia di appalti pubblici degli ultimi due anni
(segue)
Sono inoltre modificati il Codice dei contratti e il Regolamento, prevedendo:
- l’obbligo per le stazioni appaltanti di comunicare all’Osservatorio
dell’AVCP, ai fini della pubblicazione, tutti i dati relativi agli appalti di
importo superiore a 50.000 Euro;
- per le procedure di appalto affidate con il criterio dell'offerta
economicamente più vantaggiosa l’obbligo per la commissione di
gara di aprire in seduta pubblica i plichi contenenti le offerte tecniche
al fine di procedere alla verifica della presenza dei documenti prodotti.
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La produzione legislativa in materia di appalti pubblici degli ultimi due anni
14) D.L. 22 giugno 2012, n. 83 convertito in Legge n. 134 del 7 agosto
2012 e recante “Misure urgenti per la crescita del Paese”
Tra le novità di interesse si segnalano:
a) Integrazione della disciplina dell’emissione di obbligazioni e di titoli di
debito da parte delle società di progetto (project bond), con un regime
fiscale agevolato per le obbligazioni emesse nei 3 anni successivi all’entrata in
vigore del Decreto.
b) Misure di materia di finanziamento di infrastrutture mediante
defiscalizzazione (art. 2): vengono introdotte ulteriori modifiche all’art. 18 L. n.
183/2011, volte a estendere il campo di applicazione della norma dal punto di
vista oggettivo a tutte le “nuove infrastrutture previste in piani o programmi di
amministrazioni pubbliche, da realizzarsi con contratti di PPP riducendo o
azzerando il contributo pubblico e comunque in modo da assicurare la
sostenibilità economica dell’operazione tenuto conto delle condizioni di
mercato”, e dal punto di vista soggettivo, oltre che alle società di progetto, in
generale al “soggetto interessato, a seconda della diversa tipologia di contratti”.
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La produzione legislativa in materia di appalti pubblici degli ultimi due anni
(segue)
c) Conferenza di servizi preliminare nella finanza di progetto e requisiti per la
predisposizione degli studi di fattibilità (art. 3): viene resa obbligatoria la
conferenza di servizi preliminare, da tenersi sullo studio di fattibilità, ove lo
stesso sia posto a base di gara e vengono precisati i requisiti di qualificazione
dei soggetti incaricati di predisporre tale documento.
d) Percentuale minima affidamento lavori a terzi nelle concessioni (art. 4): la
norma eleva dal 2014 al 60% la percentuale minima dei lavori che i
concessionari autostradali di concessioni assentite prima del 30.6.2002, sono
tenuti ad affidare a terzi dal 1.1.2014.
e) Determinazione corrispettivi a base di gara per gli affidamenti di contratti di
servizi attinenti all’architettura e all’ingegneria (art. 5): ferma restando
l’abrogazione delle tariffe professionali, vengono dettate norme per superare la
situazione di incertezza delle S.A. in sede di fissazione dell'importo da porre a
base di gara per l’affidamento dei servizi di architettura e di ingegneria e che ha
già richiesto l'intervento dell'Autorità per la vigilanza.
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La produzione legislativa in materia di appalti pubblici degli ultimi due anni
15) D.L. 6 Giugno 2012 , n. 73 conv. in Legge 23 luglio 2012 n. 119 e
recante “Disposizioni urgenti in materia di qualificazione delle imprese
e di garanzia globale di esecuzione”
Il provvedimento interviene sull’art. 357 del D.P.R. 207/2010 con riferimento
ai seguenti ambiti:
1. Categorie di qualificazione delle imprese: si intendono superare le
difficoltà sorte con il nuovo Allegato A del DPR n. 207/2010 (che ha
modificato talune categorie di opere generali e di opere specializzate sulla base delle quali sono qualificate le imprese esecutrici di lavori
pubblici mediante attestazione SOA) ivi comprese le difficoltà delle S.A.
nel riemettere, previa conversione nelle corrispondenti nuove categorie
modificate dal Regolamento, i certificati di esecuzione dei lavori
eseguiti, con riferimento alle vecchie categorie, rilasciati nella vigenza
della precedente normativa.
2. Garanzia globale di esecuzione: si dispone la proroga di 1 anno
(all’8.6.2013) per l’entrata in vigore dell’istituto, al fine di evitare il blocco
delle gare per l’affidamento delle grandi opere.
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16) Decreto Legge 6 luglio 2012 n. 95 convertito in Legge n. 135 del 7
agosto 2012 e recante “disposizioni urgenti per la revisione della spesa
pubblica con invarianza dei servizi ai cittadini”
Le principali novità di interesse riguardano i seguenti ambiti:
a) Riduzione della spesa per l’acquisto di beni e servizi e trasparenza
delle procedure
- si commina la sanzione della nullità ai contratti stipulati in violazione
dell’obbligo di adesione alle convenzioni Consip o di rispetto dei parametri
di qualità/prezzo previsti come limiti massimi per l’acquisto di beni e
servizi. Inoltre, si rafforza il ricorso alle convenzioni Consip con
riguardo a particolari categorie merceologiche e si prevedono
meccanismi migliorativi rispetto alle condizioni in esse previste
nonché meccanismi eccezionali e transitori per massimizzare gli
effetti derivanti dalle convenzioni quadro.
- si precisa che i criteri di partecipazione alle gare devono essere tali
da non escludere le PMI.
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La produzione legislativa in materia di appalti pubblici degli ultimi due anni
(segue)
Inoltre, sono state introdotte ulteriori modificazioni al Codice:
all’art. 37, co. 13, Codice (Raggruppamenti temporanei e consorzi ordinari
di concorrenti) si limita ai soli appalti di lavori l’obbligo per le imprese
riunite in RTI di eseguire le prestazioni in percentuale
corrispondente alla relativa quota di partecipazione;
ii. all’art. 41, co. 2, Codice (Capacità economica e finanziaria dei fornitori e
dei prestatori di servizi) sono dichiarati illegittimi i criteri che fissano,
senza congrua motivazione, limiti di accesso connessi al fatturato
aziendale;
iii. all’art. 75 e 113 Codice si precisa che in caso di procedure di gara
realizzate in forma aggregata da centrali di committenza, l’importo
della cauzione provvisoria e definitiva è fissato nel bando o nella
lettera di invito nella misura massima, rispettivamente, del 2% del
prezzo base e del 10% dell’importo contrattuale;
i.
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b) Espansione del principio della selezione competitiva per
individuazione di beni e servizi strumentali all’attività della PA: si
prevede, dal 1.1.2014, l’obbligo per le PA e le stazioni appaltanti di
acquisire sul mercato i beni e sevizi strumentali alla propria attività
mediante procedure concorrenziali. Da tale data l’affidamento diretto
può avvenire solo in favore di società in house per acquisizioni sotto i
200.000 euro annui, salvi gli affidamenti in corso fino alla scadenza del
rapporto e comunque fino al 31.12.2014
c) Alcune significative misure in materia di contenimento della spesa
(contenimento dei compensi ex art. 2389, 3° co, c.c. dei CdA e dei
dipendenti delle società non quotate, controllate dalle P.A.; costi delle
locazioni passive; composizione dei CdA delle società pubbliche; spesa per
l'acquisto, la manutenzione, il noleggio e l'esercizio di autovetture nonché
per l'acquisto di buoni taxi delle P.A. e delle società dalle stesse controllate;
spesa per consumi intermedi; spese per personale).
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La produzione legislativa in materia di appalti pubblici degli ultimi due anni
17) Legge 24 dicembre 2012 n. 228 recante “Disposizioni per la
formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato” (c.d. legge di
stabilità 2013)
Il provvedimento contiene ulteriori misure in materia di contenimento
della spesa (per acquisti di immobili e locazioni; per mobilio e arredi, per
acquisti e locazioni finanziarie di autovetture da parte delle P.A. incluse
nell’elenco ISTAT) nonché la previsione di diversi contributi per la
realizzazione di opere pubbliche (manutenzione straordinaria rete ANAS;
Strada statale n. 652 Tirreno-adriatica, Pedemontana Piemontese).
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18) D.L. 18 ottobre 2012, n. 179 recante “Ulteriori misure urgenti per la crescita
del Paese”, conv. in L. 17 dicembre 2012, n. 221
a) Trasmissione di documenti per via telematica, contratti della pubblica
amministrazione e conservazione degli atti notarili (art. 6).
- Dal 20.10.2012 è introdotta la responsabilità dirigenziale e disciplinare per la
mancata trasmissione dei documenti tra le P.A. mediante l’utilizzo della posta
elettronica o in cooperazione applicativa (nuovo art. 47, co. 1-bis del CAD). Resta
ferma la responsabilità per il danno erariale causato all’amministrazione, già sancita
all’art. 47, co. 1, CAD.
- Dal 1.1.2013, è sanzionata con la nullità la mancata sottoscrizione con firma
digitale (ex art. 24, CAD), elettronica avanzata o con altra firma elettronica
qualificata, degli accordi tra pp.aa. per la disciplina dello svolgimento in
collaborazione di attività d’interesse comune (art. 15, co. 2-bis, della l. 241/1990);
- Dal 1.1.2013, i contratti pubblici dovranno essere stipulati, a pena di nullità,
con atto pubblico notarile informatico, o, in modalità elettronica secondo le
norme vigenti per ciascuna stazione appaltante, in forma pubblica amministrativa
a cura dell’Ufficiale rogante dell’amministrazione aggiudicatrice o mediante scrittura
privata (nuovo co. 13 dell’art. 11 del Codice appalti).
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(segue)
b) Norme per incentivare la realizzazione di nuove infrastrutture (art. 33):
- al fine di consentire la realizzazione di nuove opere infrastrutturali di importo
superiore a 500 milioni di euro previste in piani o programmi di
amministrazioni pubbliche, da realizzare mediante contratti di PPP, per le quali sia
accertata la non sostenibilità del PEF, si riconosce al soggetto titolare del
contratto (comprese le società di progetto) l’esenzione dal pagamento del
canone di concessione nella misura necessaria al raggiungimento
dell’equilibrio del piano economico finanziario, per assicurare la sostenibilità
economica dell’operazione;
- per assicurare la sostenibilità del PEF, le agevolazioni previste dall’art. 33 (credito
di imposta e esenzione dal pagamento del canone) possono applicarsi
cumulativamente nel limite massimo del 50% del costo dell’investimento,
tenendo altresì conto dell’eventuale contributo pubblico a fondo perduto;
- si precisa ulteriormente l’ambito soggettivo di applicazione dell’art. 18 della
legge 183/2011 che prevede misure di defiscalizzazione in sostituzione totale o
parziale del contributo pubblico a fondo perduto per il soggetto interessato (nel quale
la nuova norma precisa che rientra anche il Concessionario) che realizza in PPP
opere infrastrutturali.
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(segue)
La norma chiarisce che tali opere devono essere incluse in piani e
programmi di amministrazioni pubbliche;
- si estende l’applicazione delle misure di defiscalizzazione anche per le
infrastrutture di interesse strategico già affidate o in corso di
affidamento con contratti di PPP di cui all'art. 3, co 15-ter, del Codice dei
Contratti, nel caso in cui risulti necessario ripristinare l'equilibrio del PEF;
- si introduce la nuova misura di defiscalizzazione consistente in un credito
di imposta a valere sull’IRES e sull’IRAP
per nuove opere
infrastrutturali di importo maggiore di 500 milioni di Euro realizzate con
contratti di PPP la cui progettazione definitiva sia approvata entro il
31.12.2015, per le quali non sono previsti contributi pubblici a fondo perduto
ed è acclarata, la non sostenibilità del piano economico finanziario.
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La produzione legislativa in materia di appalti pubblici degli ultimi due anni
c) Anagrafe Unica delle Stazioni Appaltanti (art. 33 bis):
Si prevede l’istituzione presso l’AVCP di un’Anagrafe Unica delle Stazioni
Appaltanti (le cui modalità operative sono rimesse ad una determinazione
dell’AVCP), a cui tutte le stazioni appaltanti di contratti pubblici hanno
l’obbligo di iscriversi e di aggiornare annualmente dei rispettivi dati
identificativi, pena la nullità degli atti adottati e la responsabilità
amministrativa e contabile dei funzionari responsabili.
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La produzione legislativa in materia di appalti pubblici degli ultimi due anni
d) Svincolo delle garanzie di buona esecuzione (art. 33 ter):
- si prevede un aumento delle percentuali massime di svincolo della garanzia
fideiussoria che l’esecutore del contratto è obbligato a costituire (dal 75% all’80%);
- viene inoltre introdotto nel Codice un nuovo art. 237-bis (Opere in esercizio), con il
quale si prevede che la messa in esercizio delle opere prima del collaudo
tecnico-amministrativa, ove protratta per oltre un anno, determina lo svincolo
automatico (senza necessità di alcun benestare) della garanzia di buona
esecuzione, per la parte corrispondente alle opere in esercizio, ferma restando una
quota massima del 20% che verrà svincolata all’emissione del certificato di collaudo,
ovvero alla scadenza del termine contrattualmente previsto per tale emissione,
qualora essa non intervenga entro detto termine per motivi non imputabili
all’appaltatore;
- si stabilisce che in caso di vizi o difformità dell’opera, rilevati e denunciati entro
il primo anno di esercizio e non rimossi dall’appaltatore nel medesimo periodo,
l’ente aggiudicatore possa trattenere, in aggiunta al citato 20%, una quota parte
della cauzione definitiva in suo possesso per un importo corrispondente al
valore economico dei vizi e delle difformità denunciate, dandone comunicazione
entro il predetto termine al garante.
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e) Requisito della cifra di affari realizzata (art. 33 quater):
Viene introdotto un comma 19 bis all’art. 357 del d.P.R. n. 207/2010, in base al
quale, relativamente alla qualificazione delle imprese di costruzioni, fino al
31.12.2015, la dimostrazione del requisito della cifra di affari realizzata con
lavori svolti mediante attività diretta ed indiretta, necessaria per la partecipazione
alle gare di importo superiore a euro 20.658.000, è riferita ad un periodo di
attività riguardante i migliori cinque anni del decennio antecedente la data
di pubblicazione del bando.
f) Revisione triennale dell’attestato SOA (art. 33 quinquies):
Si prevede la proroga al 31.12.2013 - anziché al 31.12.2012, come attualmente
previsto dall’art. 357, co. 21 bis del d.P.R. n. 207/2010 – del temine fino al quale,
ai fini della verifica di congruità tra cifra di affari in lavori, costo delle
attrezzature tecniche e costo del personale dipendente ex art. 77, co. 6 del
Regolamento (in sede di revisione triennale dell’attestazione Soa), si consente
una tolleranza del 50% (anziché del 25%) e si procede alla riduzione della
cifra d’affari in misura pari al 50%.
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g) Conferenza dei servizi (art. 33 octies):
Viene modificata la disciplina dell’art. 14 quater, co. 3 della L. n. 241/1990
nell’ottica di favorire il superamento del dissenso espresso da parte di
una Regione nella conferenza dei servizi).
h) spese per la pubblicazione dei bandi (art. 34, comma 35):
si prevede che, a partire dai bandi pubblicati dopo il 1.1.2013 (ex art. 66, c. 7
e art. 122, c. 5 Codice), le spese di pubblicazione siano rimborsate alla
stazione appaltante dall’aggiudicatario entro 60 giorni dall’aggiudicazione.
i) aggregazione tra imprese (art. 36):
Sono introdotte alcune modifiche al Codice Appalti per rendere effettive le
disposizioni volte a promuovere l’aggregazione tra imprese di cui alla L.
n. 180/2011 (c.d. “Norme per la tutela della libertà di impresa. Statuto delle
imprese”) e favorire la partecipazione alle procedure di gara delle imprese
aderenti ai contratti di rete.
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