Il suo territorio
Il Castello
Piccolomini
Il lago
scomparso
da residenza
privata
Il terremoto
del 1915
Mostra 1915-2015
Il terremoto della
Marsica
La sua storia
a Monumento
nazionale
La Collezione
Torlonia
Museo di Arte
sacra della Marsica
Il lago scomparso
Il prosciugamento del lago, progettato già da
tempo, venne eseguito sotto Claudio mediante un
emissario dapprima allo scoperto poi sotterraneo
che, attraverso il M. Salviano, ne portava le acque
al Liri. L'impresa fu tentata di nuovo nel 1791, poi
sospesa, poi ripresa di nuovo nel 1816, ma sempre
interrotta e ritardata da varie cause, tra le quali gli
avvenimenti politici. Solo nel 1853 si riuscì a
formare una società nella quale entrò il duca
Alessandro Torlonia, che presto rimase solo
nell'impresa, alla quale dedicò tutto sé stesso. I
lavori, iniziati nel 1854 durarono fino al 1870, ma,
prima che la galleria principale fosse terminata, lo
svuotamento del lago fu iniziato a mezzo di una
galleria sussidiaria. Lo svuotamento terminò
completamente solo il 30 giugno 1875.
Il terremoto del 1915
La scossa principale ci fu alle ore 7, 52 minuti e 43
secondi del 13 gennaio del 1915. La scossa
principale, quella delle ore 7 e 53, ebbe una
magnitudo 7 della scala Richter (11°-12° grado della
scala Mercalli) e fu avvertita distintamente in
tutta l'Italia centrale I paesi di Avezzano, Cese,
Cappelle, Massa d'Albe, Ortucchio, Pescina, Gioia
dei Marsi, Lecce nei Marsi e Luco furono
completamente rasi al suolo tanto che ai
soccorritori fu spesso impossibile riconoscere le
strade, i palazzi nobiliari o le semplici abitazioni
che ne caratterizzavano i rioni. Si calcola che il
terremoto del 13 gennaio causò più di 30.000
vittime su una popolazione residente (nell'area
colpita) di circa 120.000 persone
LA SUA STORIA
I lavori di costruzione del Castello di
Celano iniziarono intorno al 1392 per
volontà di Pietro Berardi, conte di
Celano; continuarono con il conte
Leonello Acclozamora, al quale si
deve la realizzazione delle opere che si
elevano dalla primitiva struttura
medievale fino alla loggia.
I lavori proseguirono fino al 1463,
quando
Antonio
Todeschini
Piccolomini, nipote del papa Pio II,
portò a termine l'opera dopo aver
ricevuto il feudo da Ferdinando
D'Aragona.
Dopo i Piccolomini il Castello, divenuto
ormai palazzo residenziale, appartenne
a diverse famiglie nobili fino al 1938,
quando fu espropriato dallo Stato per
pubblica
utilità
e
dichiarato
Monumento Nazionale.
Il Museo di Arte Sacra è situato nel
piano nobile, in 12 stanze articolate in
varie sezioni: scultura, pittura,
oreficeria e paramenti sacri. Di
notevole pregio le ante lignee del XII
secolo provenienti dalla Chiesa di S.
Maria in Cellis di Carsoli e dalla
Chiesa di S. Pietro in Alba Fucens; il
trittico di Alba Fucens (XIV sec.),
prezioso lavoro di pittura, scultura ed
oreficeria; lo splendido dipinto del XV
secolo raffigurante “La Vergine”,
realizzato da Andrea De Litio; la
Croce Orsini , datata 1334; la
stauroteca del XIII secolo, prezioso
esempio di arte bizantina.
La Collezione Torlonia, acquistata
dallo Stato nel 1994, consta di 184
oggetti e 344 monete di bronzo romane;
tutte le opere in esposizione vennero
alla luce nell'area del Fucino durante il
prosciugamento del lago nella seconda
metà del 1800, ad opera di Alessandro
Torlonia.
I pezzi più preziosi della Collezione
sono senza dubbio la Testa di Afrodite
(III-II sec. a. C.), uno dei più raffinati
esempi scultorei rinvenuti nel territorio
abruzzese e i Rilievi in pietra calcarea
(II sec. d.C.), vere e proprie cartoline
dell'epoca, raffiguranti uno specchio
d'acqua con due gruppi di operai intenti
al prosciugamento delle acque e una
veduta di città e del suo territorio.
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Presentazione Celano - Istituto Comprensivo SERAFINI – DI