Verso una pedagogia dell’identità sessuale. Presentazione di Rita Lembo “Comprendere la differenza”, scritto da Federico Batini, è un testo che tratta l’argomento dell’identità sessuale. Io lo consiglierei a tutti, ma in particolare a chi si trova ad affrontare il tema per la prima volta; è scritto in modo molto chiaro e coinvolge il lettore. Io personalmente ho iniziato a leggerlo di sera e ho dovuto chiuderlo con la forza alle due di notte! Fornisce una spiegazione semplice e dettagliata dei temi, chiarisce le idee anche attraverso l’uso di esempi e di ricerche. Io stessa, leggendolo, mi sono resa conto che avevo dato molte cose per scontate, mentre altre le confondevo o non le avevo proprio ben chiare. Lo inserirei molto volentieri all’interno di un programma educativo scolastico, perché mi sembra un modo molto serio per parlare di temi che ancora nessuno a scuola ti spiega, in modo semplice e senza creare situazioni di disagio e imbarazzo per quelle persone che ancora fanno fatica a parlare in modo disinvolto di certi argomenti. Quando si parla di identità sessuale, per chi non ha ben chiaro il concetto, viene subito da pensare all’omosessualità. Questo non è del tutto sbagliato, ma non è completo; l’identità sessuale è formata da quattro componenti ( identità di genere, ruolo di genere, sesso biologico e orientamento sessuale) che si influenzano a vicenda, e che si riferiscono alla sessualità in generale, quindi anche agli eterosessuali. E’ un errore comune questo che si compie, perché purtroppo posso testimoniare che nelle scuole nessuno si impegna davvero nel fare un corso di educazione sessuale; vengono spiegate sempre le solite cose, “usate le precauzioni, state attenti alle malattie sessualmente trasmissibili” ecc… ma nessuno ti spiega mai seriamente che cos’è l’identità sessuale, cosa la determina, perché non tutti la vivono allo stesso modo, e quindi si mettono da parte tutte le tematiche che riguardano l’omosessualità. Ma perché questo succede? “Dapprima… si sostenne che gli animali, che sono “naturali”, non praticano l’omosessualità. Dimostrato scientificamente che la natura non disdegna affatto l’omosessualità; che in molte specie l’accoppiamento omosessuale è un dato di consuetudine anche in presenza di individui del sesso opposto, e non solo in cattività; che in altre specie vicine all’homo sapiens il sesso è slegato dal ciclo riproduttivo ( e questo è fondamentale: la separazione tra sessualità e procreazione), si è avuto il coraggio di dire che se gli animali praticano dei comportamenti “bestiali”, questo non giustifica l’uomo che li imiti.” ( F. Buffoni) Il tricheco è una delle specie animali che mette in atto comportamenti omosessuali… Le scimmie sono un’altra delle specie che mostra comportamenti omosessuali…. Perché se lo fanno le scimmie nessuno dice niente, ma se lo fanno loro si parla di “contro natura” e di “scandalo” ?? La natura ci dimostra appunto che l’omosessualità non è arrivata all’improvviso, un giorno di chissà quale epoca, ma è sempre esistita, c’è sempre stata. Non è una cosa che si sceglie, ci si riconosce e basta. Gli insegnanti per primi spesso non sono in grado, anche volendo, di affrontare questi argomenti proprio perché neanche loro hanno gli strumenti per spiegarli in modo adeguato. La sessualità, o meglio l’omosessualità, è un argomento che in luoghi educativi si tende ad evitare, perché crea imbarazzo, che secondo me è causa di una morale che ci impone di non parlare di sesso in pubblico. Ma se anche la procreazione avviene tramite il sesso, non capisco proprio perché questo debba essere considerato scandaloso o immorale. “La tua famiglia come ha reagito venendo a sapere che sei omosessuale?” “A lavoro come vieni trattato?” “Che rapporto hai con la fede cristiana?” “Non pensate che l’apertura debba partire da voi?” “Hai timore di uscire allo scoperto?” “Hai subito discriminazioni per la tua sessualità?” “Cosa vorresti che lo Stato facesse per te?” “Cosa significa in termini di esperienze essere un transessuale in Italia?” “A quanti anni hai avuto la tua prima esperienza omosessuale?” “Ti senti diverso?” “Vorresti dei figli tuoi?” “Cosa ti spinge a voler cambiare sesso?” “Ti sei mai chiesto perché sei omosessuale?” “Ti senti libero?” Queste sono domande che le persone si pongono e dimostrano che quindi un interesse per l’argomento c’è. Secondo me un modo efficace per dare risposta a queste domande potrebbe essere inserire nelle scuole (ma anche nella formazione degli insegnanti) un corso serio di educazione sessuale, che non etichetti gli omosessuali come i “diversi”, gli “strani” e gli eterosessuali come i “normali”. A questo aggiungerei l’incontro con delle persone omosessuali a cui poter rivolgere quelle domande e togliersi quindi ogni curiosità. Fare questo secondo me potrebbe servire anche per combattere l’omofobia. Se si affronta l’argomento e si conosce ciò di cui diffidiamo, l’istinto di volerlo allontanare e sottomettere dovrebbe in teoria cessare. Con questo approccio dovrebbe essere affrontato anche il tema dei pregiudizi e gli stereotipi, che sono ciò su cui la maggior parte delle persone si basa per giudicare. Ci sono persone che dicono che è la società che esprime giudizi ed etichetta gli omosessuali come “diversi”, ma parlano come se loro non ne facessero parte...non si rendono ancora conto che la società è composta da tutti noi. Leonardo Da Vinci Pittore, ingegnere e scienziato italiano. Considerato uno dei più grandi geni dell’umanità. Fu accusato di omosessualità. Oscar Wilde Uno dei più grandi scrittori della letteratura inglese. Dichiarato omosessuale Freddy Mercury Cantante solista dei Queen, famosissimo gruppo musicale degli anni ’70 – ’80 e ancora oggi molto conosciuto e ascoltato anche dai giovani. Dichiarato omosessuale e morto perché malato di AIDS. Questi personaggi ci dimostrano che, in fondo, essere omosessuale non è un “difetto”, un “limite”. Loro sono stati grandi, hanno lasciato un segno nella storia: le invenzioni di Leonardo ci hanno cambiato la vita, le sue opere affascinano gli appassionati d’arte; le opere di Wilde hanno fatto sognare gli appassionati di letteratura, ci trasportano in un’altra epoca; le canzoni di Freddy sono legate a qualche ricordo particolare della nostra vita e ogni volta che le ascoltiamo ce lo fanno rivivere e ci emozionano… Insomma, queste persone hanno lasciato il segno per quello che hanno fatto e per quello che erano… e chi lo sa, forse l’essere omosessuali ha dato loro anche qualcosa in più. “ Esperire la differenza attraverso l’incontro rimane il metodo migliore, il più dirompente, quello più entusiasmante, che fa traboccare della gioia della scoperta vera che rappresentano gli altri…”