O
lutti come l'immagine del
r;cco, ci sentiamo
un po'che
bellissimo
(bruttissimo,
lI11purlanza ha?) giovane greco VI
secolo avanti Cristo. Sorridiamo,
perché nel profondo siamo molto
più felici, ma non vediamo con sufficiente chiarezza la realtà che abbiamo davanti o forse la immaginiamo anche se ci rendiamo conto
che non possiamo ancora viverla.
Sorridiamo
a noi
stessi,
Con il numero di
FUORI! - autunno
inizieremo la vendita
militante.
cerchiamo
e crediamo di amare gli altri come
non avremmo saputo qualche anno
fa, ci sentiamo immersi in una realtÙ nuova di cui sentiamo, tocchia-
i
mo
contorni,
riusciamo
ad ipotizzarla
basta,
noi
persino
interamente,
non
riusciamo
ma non
ancora
a
vivere con gli occhi aperti, consapevoli, lucidi, felici.
Come il giovane del VI secolo avanti Cristo ci sentiamo proiettati nel
futuro, ma anche distrutti, corrosi,
delusi, lacerati, non gratificati
- ma anche tutto il contrario.
E' sempre più difficile capire le
cose nella loro interezza. Sappiamo,
certo, quello che vogliamo e immaginiamo anche come raggiungerlo,
ma durante il viaggio ci perdiamo,
ma ci ritroviamo anche, ci lasciamo ancora per riunirci più avanti.
E' difficile. L'esperienza che abbiamo vissuto, e che stiamo vivendo,
ci ha cambiati profondamente.
Ha
significato qualcosa per gli altri?
Crediamo di si. Abbiamo creato il
movimento due anni fa, un anno
fa il giornale. Che significato hanno
oggi?
za nelle maggiori città ita•
Il movimento
è una diversa
presenliane,
una presenza
da <ju<'ile politiche tradizionali, senza strutture,
burocrazia,
zione, a volte un piccolo
di omosessuali
che
organizza-
gruppo
incomincia
scusso a lungo e queste sono in
sintesi le decisioni che abbiamo
preso:
1) FUORI' uscirà quattro volte
l'anno (autunno,
inverno,
primavera l
estate).
2) FUORI! sarà sempre in vendita
in edicola, ma con una tiratura
fortemente ridotta. Questa periodicità durerà fino a quando non riceveremo i soldi dei distributori.
A tutti i lettori che vivono in centri in cui noi non riusciremo ad
essere
chiediamo
ABBONARS fresenti
. Sarà l'unico
mododi per
continuare a leggere FUORI! e sarà
anche un valido aiuto per l'autofinanziamento.
Con la nuova peri 0dicità anche il giornale assumerà
un aspetto differente, nella grafica
e soprattutto
nei contenuti. Lo
stiamo preparando.
O
~
di grane per la sede di
Abbiamo avuto
un sacco
redazione
(vedi nota
a
pago 2) ed abbiamo deciso di af-
fittare una Casella Postale (vedi
a lato); saremo casi sicuri di ricevere tutta la corrispondenza.
volgiamo ancora una volta
•
ABBONATI,
Riquesto
invito, per
ora favore!
disperato,
per ,ustenere FUORI!. Sappiamo
cosa rappresenta oggi in Italia ricevere un giornale omosessuale nella
buca delle lettere, o almeno ancora
per la grande maggioranza di tutti
noi. Per questo FUORI!, dal numero di Autunno, agli abbonati
che lo richiederanno,
verrà inviato
in busta chiusa, non trasparente,
e
senza alcuna indicazione di provenienza se non il numero della casella postale.
ABBONATI, per favore!
W
A
Arrivederci
FUORI! -autunno.
al N.
Il
di
Preghiamo i gruppi
FUORI! di scriverci il
numero di copie che
pensano di potersi
impegnare a vendere
FUORI! dal N° l
al N° lO al prezzo
prezzo speciale di
2.000 lire!!
Richjedili a:
Casella Postale 147
10100 Torino Centro
ITALY
a
trovarsi per parlare, con un linguaggio diverso, della propria omosessualità,
ma c'è,
ci sono
questi
omo-
sessuali che hanno messo in crisi
loro stessi
e stanno
incominciando
mettere in crisi gli altri. Cosa importa se siamo ancora in pochi?
Noi non abbiamo davanti realizzazioni immediate. Il nostro lavoro,
il nostro "sogno" è proiettato nel
futuro, perché sappiamo ormai
quanto sia frustrante credere nel
"tutto subito ". I gruppi che lavorano in questa direzione Sono tutti
diversi l'uno dall'altro, ma tutti si
sono riconosciuti nelle ipotesi che
il FUORI! porta avanti, anche se i
collegamenti sono pochi, anche se
lavorare insieme è difficile, anche
se millenni di repressione ci hanno
portati ad auto-odiarci e a non
"aman,;j" l'un l'altro. Stianl0
incominciando a capirlo, stiamo imparando a non odiarci più, comincia11
lno
a capire
cosa
significa
EDITORIALE
NUOVO INDIRIZZO!
NEW ADRESS:
FUORI!
Casella Postale 147
10100 Torino Centro
ITALY
la parola
solidarietà. E' poco per un movimento che è nato da poco più di
dlH' anni? Forse no .
dobbiamo prendere delle
•
Parliamo del
giornale.Ì'd Oggi
fundecisioni,
stabilirne
Z1<1Ill'per il futuro.
Abbiamo già detto della situazione
finanziaria. Non abbiamo ancora
visto una lira da Pm-rini, il nostro
primo distributore
e non abbiamo
la forza economica per continuare
a stampare altri numeri (il che significa soldi per pagare la tipografia) da vendersi in edicola con periodicità bimestrale. Abbiamo tentato di tutto, ma nè la sottoscrizione nè la mostra pro-FUORI!
(vedi pago 15) sono servite in misura sufficiente. Riusciremo a mala
pena a pagare i numeri fin qui
usciti. Cosi ci siamo decisi ed abbiamo scelto l'unica possibilità che
ci consentisse di continuare a far
uscire il giornale senza accumulare
debiti insostenibili. Ne abbiamo di-
ABBONAMENTI :
SUBSCRIPTIONS:
Anno
L. 1.500
$ 3.00
da versare con vaglia
postale a:
FUORI!
Casella Postale 147
10100Torino Centro
l
ITALY
2
Anno Il N° 10 -luglio/agosto
Sembrava che a Pasqua, a Torino,
non dovesse venire nessuno e invece dopo un po' non si circolava
più, in quella stanza. Per fortuna:
così passati i primi minuti di imbarazzato silenzio, ci siamo accorti
che il FUORI! esisteva, nonostante
la disorganizzazione
cronica e l'assoluta mancanza di comunicazione
tra i gruppi; i gruppi erano li, e ora
potevano comunicare, sia pure scontrandosi. Il primo intervento è stato quello dei milanesi: avevano un
lungo documento programmatico
da
leggere, molto ben fatto, molto serio; ne hanno distribuito copie in
giro e tutti han potuto seguirne la
lettura, senza che nascessero contrasti sul contenuto:
fin che si parla
di organizzazione che non ci coinvolga direttamente,
non c'è proprio
nulla da obiettare.
Poi A ngelo ha riferito sulla situazione, sulle difficoltà presenti e
passate, sulle speranze del giornale;
e qui è scoppiata la solita guel'l'icciola: chi vuole il bollettino che
tenga i gruppi più uniti, chi vuole
redazioni volanti. chi vuole un po'
di spsso. chi aspira
a fare i
Quaderni Piacentini dell 'omosessuale.
chi invece vuole un linguaggio alla
portata di tutti, chi vuole serietà,
chi vuole gioia e spontaneità; pare
che così com 'è il giornale non
piaccia più a nessuno, ma tutti san
d'accordo su un punto: che continui a uscire; anche il gruppo di Firenze, che in una lunga analisi dichiara di aborrire dalle analisi e di
volere gioia, fantasia libertà. Maria
Silvia,
parla percopie
il gruppo
.di
Roma, che
distribuisce
del suo
foglio "Lib", a mo' di esempio.
Ro berto del gruppo di Brescia,
parla delle difficoltà dI'li 'omosessuale di provincia, della paura che impedisce la formazione di gruppi; e
anche questa è una realtà di cui
forse non teniamo abbastanza con-
to.
Ora lavorare insieme ci dà molta
gioia;
abbiamo incarichi,
idee nuove,
progetti,
ci assumiamo
ci dIVidìamo
Compiti; un gruppetto di milanesi
decide di isolarsi momentaneamente
dal gruppo di Milano per approfondire la propria tematica, un altro
gruppo di milanesi si occuperà del
problema religione-omosessualità
(ispirato dalla presenza di una meravigliosa fanciulla che è venuta al
Fuori mantenendo
un piedino nella
staffa di una comunità cristiana che
le vuoI bene "ugualmente").
Roberto ha portato con sè, da Brescia,
questa volta, un altro "provinciale":
bio ndo f' beli issimo non ha aperto
bocca per tutto il tempo, e alla fine mi saluta con un "buon giorno
signorina" che mi lascia di stucco;
decisamente, dobbiamo far qualcosa:
la prossima volta ci troveremo a
Brescia.
Dove spaventeremo siclll'amente m'
altro farmacista. Perché, a Torino,
è successa una storia incredibile,
da medio. evo: quaranta omosessuali che discutevano in una stanza, secondo l'opinione del suddetto farmacista, hanno sconvolto
l'immagine tranquilla e "per bene"
di un intero palazzo.
Al farmacista, rispo'nde Domenico
Tallone.
Stefania
Signor farmacista,
Lei, sporcato, insultato, terrorizzato da una riunione di "finocchi"
sopra casa sua, ha fatto una petizione alla Questura, ha protestato
con il padrone di casa, pare abbia
addirittura
detto di aver avuto
paura a far uscire il suo fattorino
perché avrebbero potuto aggredirlo! Lei, cioè, ha fatto e detto tutte le cazzate tradizionali del piccolo borghese imbecille a cui fa
paura anche e semplicemente
l'uomo dai capelli rossi, perché il
proverbio le ha insegnato a diffidame. Il suo slogan è ... "SOPRATTUTTO NON CONOSCERE";
perché conoscere Le fa paura. Non
conti balle, Lei ha paura di se
stesso. E questa sua paura, Lei la
trasferisce sugli altri illudendosi di
potersene liberare, e si infogna
anche di più. Qualche psichiatra,
borghese come Lei, ma un pachino più illuminato, potrebbe spiegarle che la sua paura di avere il
fattorino aggredito non è che il
trasferimento
della SUA tendenza
ad a!lgredire il fattorino; ma per
carita, non se lo faccia spiegare o
perderebbe un sacco di soldi sulle
sue pillole. Perché è proprio lì la
questione: non è Lei a decidere,
ma l'utile della sua centralissima
azienda. E se lo tenga, il suo profitto.
Soltanto, cerchi di rendersi conto
che noi non sopporteremo
più di
essere lordati da tutto il sudiciume che è dentro la sua piccola
anima; noi gliela risbatteremo
in
faccia! Perché, spalanchi gli occhi
signor farmacista, siamo noi i sani
ed è Lei lo sporcaccione.
Piagnucoli quindi sulle sue aspirine, ma
stia zitto.
La sua vita se la è negata Lei e
Lei soltanto. Ora ha quello che
ha sempre voluto e che noi le lasceremo perfettamente
intatto: il
diritto di crepare ricco.
Crepi. signor farmacista.
Proprietà: S.E.F.
Società Editoriale
Rivoluzionario
Giornale
Ittlliano
di Liberazione
Rednzione·
Alfredo Cohell
Anna Della Vida
sessuale
Angelo PezzalHI
Mario Rossi
Enzo Francone
Monica G. Giansanti
Stefania Sala
Ma.gherita Leist
Maria Silvia Spolato
Domenico Tallone
Cornldo
Fn:lIlcis
Le\'i
Anna
Siciliano
Abbonamento <HlIluale Lire 4.000 da
versare con vaglia postale intestato a
FUORI! Casella postale 147 10100 Torino - ((TAL YI
FUORI!
è lIl1 giornale
NO COPYRIGHT - la riproduzione
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'Ùr\"~e.sqÌJarcia la gola
.,.te'.condizioni della. giovàitèdounasono.disperate~.;t'taòmo,
un' alcolizzaw, ..soltaIlto'.poche.·orèprima.{lra. stato condan·
nato, in ..contumacia, pèl' violazione.degIiobblightfamlliari
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6'rimuto 1m~bdc;
CIOIl,lUalDO~'nUco.ta:cta;J1';pub~Co'''La
causadcU&JIUI Ione pudooc ha urlato: "AuauIaoI AuuIInoI MIa~~~~~"i:~~~;G'
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L~~~~cedelitto.din~tt~inun
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~~aua~bto"~ un co,ntadino dL54\énn1:,;~ttulato '.- In _gennaio era stato dimesso, dal mani,,,,,mlO:,,.1'-.ucçisp perch6 fonomenta' .alf!SOdalla donn., eha ara più giov8D!..dl23, 8I1Ili.
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~~~t~;er~
l'~mà~te
L'uomo ha bestialmente infierito sulla. povera donna che
aveva lasciato marito. e figli per andare a vivere con lui
':':;.·';';':;i·i"~'ALESSANDRIA
• Nella cuCina della sua trattoria
;;.'ir/);~s"~j,i;~ssalita
una
·:c·>_a
donna
colpi'di mannaia
Pezzaml
Akngo Stein - Stefallia Sala
·.1...
·
.•.
1.•:".:.,,'
;:'.Ciq;,'I>cl,"ur~:tr:.;.I.:,lallbra· ..·bacI6'1~1"~'IJI.or.1a
..• \11\,""
Stampa S.TI.L.E. - Torino
Via Pianezza 14
Padovani
C()ordinat()re:
I:IJ.un>p~se'1clnoa<.N~poIi - Barbiere armato di.coltello
,'y~:O!~'·}l1U······ig,/n··~l·······e c'ia· ·IC·l··
FUORI!
Casella postale 147 10100 Torino Centro - Italy
Direttore Responsabile:
Marcello Baraghini
Fronte UnitOlrio Omosessuale
Si indaga nel "limpido"
ambiente dei normali
<
Cronaca di
due incontri
1973
Per le librerie: Sapere.
Via Mulino de'lIe Armi 12 - Milano
.L'ha trovata morente Il figlio a tarda ora . EscluSil
l'aggresslone per rapina, si sta cercando un amico
3
Anno Il N° 10 - luglio lagosto 1973
Tra noi c'era una
gazzella
Tra noi c'eril una gazzella, azzurra
come i miei pantaloni. Una gazzella
molto bella, meravigliosamente
disponibile che ci arricchiva continuamente COn la sua cristallina semplicità. Purtroppo ha solo ] 7 anni e
vive in un piccolo paese del Casentino e ingenuamente ha creduto
che la propria vita fosse troppo importante perché altri potessero limi·
tarla e che nessuno avrebbe potuto
decidere su ciò che è giusto ed ingiusto per lui al di fuori della sua
libertà di scelta. Scoperto si omosessuale e felicissimo di esserlo, mostrava una serenità tale sul problema che a volte ci faceva rabbia.
Ma l'ingenuità, che di per sè è un
valore positivo, lo ha fregato: la
sua famiglia ha scoperto di avere
un figlio finocchio ed è scoppiato
un casino. In questa nostra società
un ragazzo di 17 anni non ha il di·
ritto di vivere e deve stare per la
mano con il papà e la mamma altrimenti SOno guai e se per sua sfortuna abita in provincia altro che
guai: oppressione nera. In un piccolo paese lo scandalo è considerato come una alluvione da evitare a
qualunque costo, come quei figli
subnormali tenuti per anni nascosti
dentro le case perché nessuno li veda e non ci si debba vergognare.
Così la nostra gazzella azzurra è ora
chiusa in un recinto, ben sorvegliata, in attesa di cure per la sua
"malattia" ed alcuni psichiatri ben
pagati studieranno questa stl'ana
metamorfosi di un ragazzo in gaz·
zella e questa ben più strana pigmentazione azzurra che non trova
riscontro in natura: per diecimila
lire troveranno la carenza affettiva,
per ventimila la mancanza della figura
trentamila
il
tl'aumapaterna,
infantileper ma
noi, gratuitamente, vi diciamo che una gazzella
azzurra è una cosa meravigliosa e
che voi siete soltanto degli sterili
pagliacci terrorizzati da tutto ciò
che per fortuna è diverso da voi.
Cara famiglia-caro psichiatra-caro
poliziotto la vostra battaglia è persa
m partenza perché le umiliazioni ed
il dolore che il nostro fratello dovrà subire, gli serviranno soltanto a
capire ancol'a meglio, a toccare con
mano la vostra miseria, ad essere
più forte e sicuro nella propria diversità e quando, tra non molto,
tornerà tra noi correrà ancora più
veloce, sempre .più bello, sempre
più libero ed azzurro.
Purtroppo tanti si trovano nella
stessa situazione e a tutti vogliamo
dire solo una cosa: non siete soli e
ricordate che ciò che più odiano in
voi è ciò che avete di più bello e
che nessuno, per fortuna, potrà mai
distruggerlo se voi non lo vorrete.
Enormi cubi
di vetro viola
Enormi cubi di vetro viola colmi di
sperma: materia dolce, non amorfa,
miele di uomo, in cui affogarsi in
amplessi per ritrovarsi; materia viva
e plastica di colore su cui costruire
figure libere e non anonime come
se partorite da ippopotami
sterili,
senza ali e senza culo (chi ha mai
detto che gli ippopotami non hanno ali e non suonano campanelli!).
Enormi cazzi neri di pelo che rigettano come sorgenti di acqua ormai millenaria ad uso dei supermercati familiari e servite in bottiglia
o lattina a prezzo economico per
generare gente repressa; seghe cere·
brali enormi che taghano palle.
Enorme senso di vuoto, castrazione
sotto vuoto spinto se non posso
nuotare in vasche di sperma, se non
posso assolarmi o dormire tra l'O·
glioni duri carichi di giallo.
Enorme gioia di viverè per scoprire
tutto quest.o , risucchiare e bere
materia, spremendo colori, scoprendo amore, equilibrio, liberazione.
Enorme, colorita e meravigliosa
la .mia omosessualità:
Ormai non ci
si vedeva più
Quella stanza era così piena di fumo che anche solo respirare diveni·
va un 'impresa di notevole difficolt.à.
Come se questo non bastasse si avvertivano nell 'aria frequent.i scariche
elettriche prodotte nat.uralmente
dalla tensione eroticamente
nervosa
scaturita dalle tre presenze.
L'arredamento,
costituito da un divano due sedie e un letto, era parzialmente occupato. Sulle due sedie
stavano l'uomo e la donna, lui
composto anche se molto eccitat.o,
t.anto che la luce spermatica della
luna poneva in evidenza con ombreggiature la sua erezione. Lei era
nervosissima, si mordeva le unghie,
parlava sottovoce con se stessa, si
alzava e risiedeva, accavallava e scavallava le gambe.
In fondo il più tranquillo esterior.mente era l'elefante.
Esteriormente
perché fingeva di esserio ma ad un occhio attento ed
esperto di questioni elefantine non
sfuggiva un particolare: egli, mollemente adagiato sul divano, prendeva noccioline brasiliane d'annata
con la sua fava prensile eretta.
Le ore passavano e la tensione aumentava, nessuno si decideva alla
sincerità, nessuno se la sentiva di
dire al terzo incomodo che era un
terzo incomodo e la tensione saliva
Finalmente la lampadina (6.000.000
di watt attacco mignon) si accese
nella testolina del terzo e questo
capì, capì che la sua presenza non
era gradita ma bloccante, inibente
e cast.rante.
Fu così che l'Uomo e l'elefante
fecero l'amore senza problemi!
Dopo tre anni
Solitudine orrenda, la plU terribile
perché è comune. Il vuoto, il non
senso, la noia per un Amore-Odio,
che si trascina per mesi, per anni
senza una verifica~ senza spontaneità,
ma soprattutto
senza amore.
Amore = voglia di dare, di donare
agli altri, di sentirsi coinvolto e
partecipe, anzi protagonista del tuo
io, di te stesso.
Amore soffocato dalle convenzioni,
dal borghesismo, dalla società.
Il dover fare ciò che fanno tutti, il
formare la coppia, l'uniformarsi
a
tutto ciò che coinvolge tutti ma
che non interessa nessuno. Amore
che,in fondo, è solo voglia di sentirsi uguali a tanti, a tutti.
Rifiuto questo intrallazzo spacciato
per sentimento meraviglioso, questa
merda servita in un piatto d'oro,
perché mi sono stati rubati tre anni
con quest.a porcheria di formula
part.orita chissà da quale testa di
fallo ed è solo facendo così che
forse arriverò all'Amore. Ritrovarsi,
ritrovarsi dopo t.re anni.
Siamo un piccolo gruppo di omosessuali fiorentini.
Non abbiamo nessuna ideologia da
d iIhostrare, né alcun testo sacro da
applicare. Siamo partiti da noi steso
si per un discorso di liberazione e
non sappiamo dove siamo diretti:
crediamo nella Gioia e nella forza
rivoluzionaria dell'Amore. Se qualcuno desidera mettersi in contatto
con noi, ci scriva al Fermo Posta
Centrale Firenze Patente N. 537927
(Scusate il fermo post.a, ma stiamo
cambiando casa).
lorenzo . walter • marco
fabrizio . andrea - massimiliano
Ringrazio il cielo
Ringrazio il cielo
che la mia famiglia sia crollata ben presto,
caffellatte e amore - merenda e amore
vischioso come il miele che mi ingrassava
Ringrazio il cielo
per la mia fame, desiderio di verità, e per la mia
nevrosi-paranoia,
che mi ha spinto lontano, fuori
dal gioco dove dall'utero
della mamma succhiavo il cazzo
di papà.
Ringrazio il cielo
per la paura-candore
di quando non sapevo
che la mia emozione era solt.anto amore
e tremavo rosso in viso al braccio dell'amico
Ringrazio il cielo
che qualcuno si alzò in piedi per dirmi
che quel gioco infamante
era proibit.o
e che forse ero malato. Ringrazio il cielo
perché pagando per le mie emozioni scoprii
quanto esse valevano e quant.o erano belle.
Ringrazio il cielo
di essermi trovato così sempre più lontano,
sempre più escluso, perché di errore in errore
con tanta confusione
nel cervello, passando
dai cinema di periferia, alla paura di battere nel parco,
all'amore
umiliante
che non soddisfa ma ti sfugge,
alla marchetta,
a dare il culo per il gusto di darlo,
a sentirsi donna come troia, arrivi a scoprire finalmente
che sei t.utto ciò che la famiglia che porti dentro di te
ti ha sempre detto-ordinato
di non essere e scopri così
che ti ha sempre fregato perché non sei mai esistito
non hai mai fatto niente di autentico
e ... finalmente
LA getti via con l'ultimo
fazzolet.tino
di carta
pieno del bl'Odo di un rappresentante
di passaggio
che si è scordato
di dirti il suo nome.
Ringrazio il cielo
perché voi gente socialmente
perbene
famiglia sopra famiglia, alveare disumano,
opprimendomi
per
difendere
figli, la con
vostrai biodegradabili,
pulizia morale,
la vostra
tombai vostri
ben lucidata
vi siete fregati e non mi avrete più
perché non sceglierò mai di opprimere
una donna
per sentirmi io maschio e lei femmina in un grande
utero d'amore,
perché non sevizierò mai dei figli
p
il loro bene, perché non dirò più SI
al
mille madri e ai mille padri che ci vorrebbero
in •.••lUdrare ... adesso sono per voi veramente
pericoloso.
Ringrazio il cielo
di essere meravigliosamente
e totalment.e
finocchio,
di aver liberato t.ut.to il mio corpo per iniziare
ad usal'io come linguaggio, di aver scoperto
la gioia
e il dolore autentico,
di re inventare con gli altri
l'amore, di camminare
con tanti esseri meravigliosi
che mi stupiscono
ogni volta
e voi
che tornerete
ad opprimerci
con più fanatismo
perché cresce la paura, scaglierete i vostri pugni nell 'aria
perché vi risponderemo
nè con l'odio nè con la violenza
ma solo con l'amore
ne saremo sempre
più capaci perché in questo sta il miracolo della vita
e la rivoluzione.
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Q/A.
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4
Anno Il N° 10 -luglio/agosto
1973
tende sempre e comunque a particolarizzare, limitare, funzionalizzare
l'espressione completa del nostro
essere umano, Non si risponde ad
una limitazione, l'eterosessualità
come norma, accettando e mitizzando una limitazione inversa. Che
sia a questo che ci costringe il sistema, lo sappiamo. Ma cio non
giustifica la mancata volontà di superamento di questa coercizione.
Del resto se accettaste la vostra
omosessualità in modo profondo, e
se aveste almeno cominciato a rifiutare praticamente
vostro
maschi,
sareste in il
grado
di ruolo
vederedi
nelle donne non degli oggetti sessuali, ma finalmente degli esseri
umani.
•
•
come mondo a sè, con valori separifiuto non abbiamo niente da perrati, ha sempre lanciato alla storia,
dere perché storicamente di tutto
nonostante l'oppressione secolare
siamo state private. Non solo, ma
subita da sempre.
quando iniziamo, sia pure con mille contraddizioni, a trovare la noQuando queste contraddizioni sono
scoppiate all'interno del nostro pic- stra identità di esseri umani, persone intere in noi stesse diventiamo
colo gruppo, ci sono state reazioni
divergenti: noi donne abbiamo avtendenzialmente
capaci di verificare
vertito immediatamente queste ten·
questo nostro porsI con altri esseri
sioni regressive, che imponevano
umani, senza distinzioni di sesso, al
ancora una volta schemi e stereo tidi là dei ruoli (il che non implica
la "liberazione" e la soluzione defipi a una realtà, la nostra, che è in
quanto rifiuto di questi modelli e
nitiva dei problemi personali'politici
pseudovalori maschili.
a cui sarà possibile giungere solo
Abbiamo subito discusso e affronta· all'interno di uno sconvolgimento
radicale che investa tutta la società
to il problema fra noi, non abbiamo potuto invece parlarne con loro, in un arco lunghissimo di tempo.
perché, improvvisamente i nostri
E' solo l'inizio peraltro non procrastinabile di una eversione che di
compagni omosessuali erano spariti
(la fuga come ultima .risorsa).
necessità si prolungherà indefinitiRispetto alle donne, e a donne non- .vamente).
oggetto, la tendenza, profondamenIntanto una precisazione. Quando
te interiorizzata, di porsi come esse- parliamo della necessità di non
sfuggire, per gli omosessuali che
ri superiori. aventi il potere, si era
sentono veramente l'esigenza di una
riproposta infatti con sIgnificati e
liberazione totale, un rapporto-consfumature nuove. Questa contraddifronto
reale con le donne, non inzione, legata all'emergere di tensiotendiamo parlare necessariamente di
ni sessuali prima completamente rirapporti sessuali. La forca caudina
mosse, portava a far prevedere un
infatti, non è "fottere" una donna,
eventuale rapporto con una donna
anzi questo sarebbe solo la ripropocome inevitabilmente legato allo
schema tradizionale uomo-donna,
sizione intensificata dell'atte~iamento sessista. Il problema e quello
ed insieme accentuava la paura di
di non nascondersi i significati imessere incapaci ad adeguarsi a questo schema con successo.
pliciti - alcuni dei quali regressivi-:Di qui il rifugiarsi nel mondo madel rifiuto da parte dell'omosessuale
della donna come essere umano
scolino. dove queste contraddizioni, pur realmente esistenti. sono più portatore di valori alternativi e rivoluzionari anche, se, anzi appunto
facilmente mistificabili, di qui la
per questo, negato dalla storia.
teorizzazione della propria ome,sessualità come rifiuto radicale di que- Il problema è di affrontare coscien·
sti ruoli, mentre in realtà proprio
temente
le loro
proprie
tensioni riscosessuali
in tutta la
estensione
in questo mondo mascolino essi si
prendosi al di là dei ruoli, esseri
ripresentano in modo esasperato,
umani che vogliono rapportarsi ad
appunto perché vissuti fra uomini;
altri esseri umani. .. Il rapporto così
di qui anche la riaffermazione del
inteso, non necessariamente dovrà
proprio essere esclusivamente omosessuali, che tendeva a rimuovere le avere implicazioni sessuali, concreteproprie risorte tendenze eterosessua- vissute; ciò che importa a livello
personale-politico è la considerazioli, definendole fuga dalla propria
ne cosciente della necessità di recuomosessualità.
In realtà il problema si pone in ter- perare globalmente la propria umanità.
mini ben diversi.
Un'altra cosa. Avere con donne rapE' proprio la non accettazione del
proprio essere omosessuali e la man- porti globali, quindi non escludenti
cata coscienza pratica di essa, come per principio il rapporto sessuale,
non implica assolutamente la fuga
negazione dei ruoli sessuali-sociali
od il rifiuto del proprio amore-attra·
maschio-femmina e quindi come rizione per gli uomini.
fiuto pratico radicale dei valori e
Se si vede un eventuale rapporto
del potere maschili, appunto questa
globale
con donne come fuga dalla
non accettazione, al di là della
omosessualità è perché di questa
scelta sessuale, del significato profuga voi sentite in ogni caso bisofondo che potrebbe avere l'omosesgno e desiderio.
sualità, porta ancora una volta alla
Intendiamoci:
fin tanto che l'eteronegazione pratica del femminile cosessualità sarà la sessualità sociale,
me valore, e quindi il rifiuto dell'
chi viene emarginato perché ha scelincontro globale di esseri umani al
di là dei ruoli.
to modi alternativi d'espressione inProprio da questo nasce la differen- teriorizzerà inevitabilmente il rap,
za fondamentale fra donne ed omo- porto con l'altro sesso come norma
sessuali. Mentre per noi donne il ri- e quindi desiderabile in quanto non
discriminato ed accettato dalla sofiutare il ruolo che la società pacietà. Ma il meccanismo repressivotriarcale e sessista ci impone divensociale di cui dobbiamo prendere
ta inevitabile ed improrogabile se
coscienza e che dobbiamo rifiutare
vogliamo cominciare a vivere come
fino in fondo, è proprio quello che
esseri umani, e in questa ribellione
Una volta usciti dalla lunga notte
dell'oppressione vissuta a livello individuale, è infatti il rifiuto sostanziale del vostro essere omosessuale
che vi spinge a fare di esso un mito. Vista la repressione sociale ed
interiorizzata che vi è stata imposta,
è più che giustificabile storicamente che viviate la vostra condizione
come unica ed assoluta.
Ma, o riuscite a superare questa dimensione aprendovi ad una considerazione più ampia della repressione
sociale-sessuale - di cui le donne,
sia pure eterosessuali, sono l'esempio più evidente - o in un arco
più o meno breve di tempo vi troverete rinchiusi in una posizione
corporativa, riformista che, a livello sociale, si tradurrà in richieste di
"accettazione" della vostra omosessualità, ed a livello personale, ripiegherà
in unamaschile
traduzione
va a livello
dei peggioratiruoli tradizionali uomo-donna. Il problema
comune che dobbiamo affrontare è
quello della liberazione sessuale,
della distruzione dei ruoli maschilefemminile con tutte le loro implicazioni a livello psicologico, sociale,
economico. politico.
E' nostro compito - di noi donneportare avanti in modo autonomo
e conseguente il rifiuto della nostra
oppressione, (di cui la vostra è solo
riflesso) - coscienti che il ruolo di
esseri non umani assegnatoci dalla
storia maschile è funzionale solo
alla conservazione del potere in
qualsiasi forma esso si sia espresso
nell'arco dei secoli. Coscienti anche
che solo dal nostro rifiuto-pratico,
dell'oggi e non rimandato ad un
ipotetico
futuroreale
- può
svilupparsi
la
liberazione
di tutti
glI oppressi.
Voi, omosessuali, siete, forse, gli
unici uomini che già ora possono
affiancarsi alla nostra lotta. Ma ad
una condizione: che accettiate di
mettere in crisi realmente e pratica.
mente il vostro ruolo di maschi. Il
farlo in modo mediato all'interno
del vostro essere omosessuali è insufficiente. Voi meglio di noi sapete
quanto di maschile e fallocratico
permanga nella scelta degli uomini
come partners sessuali; voi meglio
di noi sapete come sia ben presente
nei vostri rapporti, la ruolizzazione
maschio-femmina.
E' necessario un confronto diretto,
un rapporto continuo e reale con
noi donne: le contraddizioni reali
scoppiano solo vivendole.
E ricordatevi di una cosa. Noi poso
siamo fare a meno dei valori, del
mondo maschile in qualsiasi forma
essi si presentino. E quindi anche
di voi.
Una mancata alleanza fra donne ed
omosessuali costituirebbe un ritardo
ed un indebolimento della nostra
azione rivoluzionaria, ma non implicherebbe il suo fallimento.
Voi senza di noi non farete che ripetere meccanicamente i moduli e
gli schemi dell'alienazione e della
storia maschile, come è sempre
stato.
Anno Il N° 10 -luglio/agosto
1973
5
6
Anno Il N° 10 -luglio/agosto
rAI
corti.
Caro fratello
cchecca velata
1973
cos/'
IlENE);
ormai se ne sono uc·
e tu lo dai ad intcndere:
ma ci ridi
sopro, ti ci sbelliehi
e commiseri
gli invertiti. proprio
come fanno
loro. E cosi ti Ol'ccttano:
per forza. sonu costretti,
avete in
fondo
Ic stesse idee: la tua natura
estrosa
Emma Faber editore.
non ha ragione
di preoccuparli,
è solo un
divertimento
che ti concedi
e che tu stes~
Curo
frotello
"checco
velutu"
sci un ipocrita
incosciente
presuntuoso
borioso
profittatore
megalomune
odioso
fulso spregevole
... ORRID!
non ti rendi
nCllllche conto di combattere
col tuo comportamento!
i tuoi
amanti
Ti noscondi
dietro
due paraventi,
sei dal"
pio mente
ipocrita:
quello
dellu società
borghese
per primo.
dove devi fure bella
figura. cioè la figllr<l generica
che dal buon
figlio di popà ti porta 01 curo e umubile
marito
fidanzato
modello
ed 01 provetto
ben presln
pudre di famigliu.
E NON
SEI TE STESSO;
quello
dell'omosessuale
a notte
[onoa quando
c dove nessuno
ti
può vedere.
dove devi essere bcauty
per
truvare
chi ti compra
dapprima
c possedere qLlokhe
liru du regalure
o più celutu·
l1lente agi da offrire ben presto ai giovuni che pLlrticoJare.
ti faranllo
godere sempre
di un forzato.
piacere
tutto
quasi
perché
hai fretta
c nonostante
lutto
sci un uomu-coniglio,
c il piÙ delle
VCIDCC
volte cerchi di posscderlo tu magari dopo
csscrti rimpinzato di pctrlls che fa l'uo1110
vero. per sembrare
piÙ maschio:
sì.
perché
ti senti
un po' inferiore
quando
ti
possiede
lui e ti f:J godere:
ti senti un
po' donno
e ti dà fastidio
perché
le donne non vOllgono niente,
ti servono
solo come accompOlgnOltrici
diurne
(m •. che siano
carine ed elegonti'
) di fronte
ulla società
borghese ... E NON SEI TE STESSO.
Ti cerchi continumnentc
un mucchio
di
l
lovoro. di hobbies.
di impegni
presi uppo·
sta per riempire
le 24 ure giornaliere;
affoghi in un mare di amicizie
interessanti.
ma che siano rispettabili
beninteso
davanti
agli occhi dellu fomigliu e della societÙ;
le
amit..:izie particolari
della notte.
quelle
non
contano:
gli si puÒ dare un c ••lcio in culo
in 1111IIJol1lcnlll
(lll<J/unque perché
in (onLlo sono dei reictti.
vengono
c ti possono
servire nlolLo meno MA STAI ATTENTO
CHE NON TI SPUTTANINO!
Pian piano la gente che ti conosce
aUlllell1~1perché
la tua fobia di nascondere
ti
ccrcare
amanti
sempre
nuovi.
possibihncnj l11(trchet tari
cui conviene
tenere
r••
tL~
<I
1<.1
i
bocca chius:J, e
colleghi
cominciano
a
guardarti
con aria divertita.
senz:J perÒ
proferire
parola
in riguardo
vigli<lcdJi!
per un istante
ti verrebbe
voglia di al11mazzarli tutti
ma poi ci ripensi
c tutto
sommato
ti conviene
stare dalla parte del
più forte:
basta comportarsi
come ]oro in
fondo.
E allora cominci
a stare al gioco:
loro ridono.
ridi anche tu (DI TE STESSO. NOTA);
fanno le botlute
sui finocchi.
le f<li anche
tu imitandunc
uno (E LO
è allu stessu stregLia
so giudichi
anormalità;
del tuo collega che ti confessa
di essere
sadico con le puttane
ma~con
sua mo~
glie è on modello
di murito
--- RIDI E
NON SEI TE STESSO.
Ti dimentichi
puro
di eerearti
perché
onnoi
il giro ti ha travolto e pussi da un ghetto
all'oltro
senza
rendertene
conto:
ti sembra
anzi di condurre una vita piacevole
tutto
sommato:
riscuoti
le simpatie
di tutti gli ambicilli
perché
li accogli tutti con un sorriso
e
donando
te stesso. Ti senti in regola e
credi di essere meglio di noi che sbandic~
ramo la nostra
rivoluzione
anche
in tuo
DENNIS
ALTMAN
fovore: ti senli bello e omato
perch-e
ti
accontenti
della superficialità
del rapporto. ti devi accontentare:
e riversi questa
falsità
in ogni minimo
rapporto
umano.
Vittimizzato
dalla tua anomalia.
ti senti
superiure
perché
riesci ad emergere
grazie
al modello
del maschio
chc ti prefiggi
tutti
i giorni.
I tuoi fratelli
omoscssuali
sono delle merde
perché
non sanno
imbrogliare
cume
te e non hanno
raggiunto
un buon
posto
caldo
che fa molto
COJllO·
do in fondo
per difendere
lu tua fueeiata
borghese,
e dul quale
lonci folli accuse
agli invertiti:
~anto tu sei al di fuuri,
nOli
ti senti cosi. E continui
ad opprofittore
di loro mentre
li accusi;
approfitti
di tua
moglie
perché
- poveri,,".
devi trottorla
bene davanti
agli altri! - ma è una merda anche
lei: non la porti
u letto perché
non ne hoi pill voglia (n1O lei è senz'altro
piÙ felice)
vive dal canto
suo la propria vita d'ipocrisia
a cui 1'1w costretta.
E' tua sorella
"lesbica
ma non posso"
cl1\'
ti scrive.
i
Il tuu atteggiamcnlo
vigliacco
mi ha spinlo a farlo.
la tua ipocrisia
che si riversa
doppiamente
su di me. Hai cercato
di
suhordinarmi
<.Il tuo scrvizio,
di approntt:.lre della mia situazione.
e volevi
fare di
Omosessuale,
•
oppreSSIone e
liberazione.
29 anni, australiano, insegna all'università di
Sidney, scienze politiche. Questo libro è
diventato in America il "manuale" più letto
dalla nuova generazione omosessuale.
Kate Millett* ha dichiarato: "chiunque lo
leggerà, omosessuale o no, capirà che la
liberazione è possibile:'
* (autrice de "la
politica dei sessi")
mc la stessa
persona
ipocrita
che sei tu.
limitata
in pill d ••lJa tua preduminanzi.!
che tanto
bene imiti dal maschio.
Ti
GEORGE
WEINBERG
odio.
perché
sei libero
di farti credere
e
non lo fai: io posso gridare
a] vento
la
mia omoscssual
i(lÌ-feml11 inilc~che-Ilon-vale
niente:
la prenderanno
sempre
cume un
giuco
ridicolu
e libertino,
a seconda
di
quel tubil che è lu morule
nelle slle mol·
teplici
forme
di espressione.
Ho lu testu piena delle euzzulissime
critiche di quelle
che considero
mie amiche.
che si schierano
magari
tra le femministe
piÙ accanite,
c ripetono
chc non ho mai
incontrato
un uomo
vero. uno che il
cazzo
lo sappia
usare benc, c voglionu
cunviilcermi
di questo,
forse perché
hanno ancora
bisugno
di convincere
se stesse:
e non si accorgono
di essere le piÙ adorabili acerrime
nemiche
mie e di se stesse.
E mi dicono
che sono libera,
che mi accettano,
che sono io a vedere
l'oppressione inesistente
di quanti
mi circondanu:
sono una visionaria
l110nttlta
rompiscatole
"mutilata"
che cerca di imitare
il maschio.
e mi manca
un cazzo
vero.
Sono stufa
delle critiche
di lJuei miserabili cretini
che mi sbavano
dietro
perché
vedono
in me la possibilità
di Ull gioco
erotico
a tre (c quale
maschio
non vorrebbe
provare'?)
c mi chiamano
sberlicchina
deficientc
perché
non mi mettu
a
questo
loro serviziu.
Sono stufa
di te, caro fratello.
che mi
consideri
l'essere
pitl spregevole,
piÙ in
basso di lInil donna
ai tuoi occhi.
perché
cerco
di vivere secondo
la mia natura
c
non imito
il ruolo
femminile.
Nunostante
tutto
però ti considero
miu
fratello
perché
lo sei; l'odio
per te. che
mi deriva
dalla tua ipocrisiu
e dalla mia
non libertà
per non essere
neppure
presa
in considerazionc,
è in fundu
l'odio
per
la presuntuosa
e illusoria
(e nun dimenticare che di illusioni
si vive) superiorità
maschile.
di cui tu rappresenti
la forza
c la vittima
al tempo
stesso.
Einaudi Editore
Nuovi strumenti al servizio della lotta di
liberazione omosessuale.
L.2.000
Anna Cuculo
La Società
e il nuovo
omosessuale
Psichiatra, partecipa a tutte le
manifestazioni di rivolta del movimento
omosessuale americano. Weinberg dice una
quantità tale di verità sull'omosessualità, da
sconvolgere persino i malpensanti!
Germaine Greer (autrice de "l'eunuco femmina")
ha detto: "questo libro è un apporto radicale e
realmente rivoluzionario, una volta che ne
siano state accettate le tesi, come facilmente
dovrebbe essere. Logica, umanità, immaginazione sono dalla sua parte".
Un libro che genitori e psicanalisti non possono
ignorare.
da settembre in tutte le librerie
•• tJc.r.c.rt
~
.•.•
ilI
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pp. 1-6 - Omofonie