Gender? No! Diamo colore alla vita dei nostri figli La legge alla camera • La Camera ha approvato la riforma della scuola con 277 voti a favore, 173 contrari, dei quali 4 dalle file del Pd, e 4 astenuti. Si tratta del via libero definitivo, sul quale non erano previste sorprese. La seduta ha comunque riservato alcuni fuori programma, a partire dall’avvio turbolento. • Mentre in piazza Montecitorio manifestavano i sindacati della scuola, infatti la discussione in aula è stata sospesa dopo che la Lega ha esposto cartelli con su scritto “Giù le mani dai bambini”, costati anche l’espulsione del capogruppo Massimiliano Fedriga. La protesta è stata un tentativo in extremis di attirare l’attenzione su uno dei capitoli più controversi del testo e più glissati da parte del governo: l’introduzione nella riforma dell’insegnamento dell’ideologia gender, fin dalle scuole dell’infanzia. Premessa • è mai possibile che una nazione che si dice cristiana arrivi a queste condizioni? Abbiamo detto OK. • Meglio che non leggiamo la Bibbia perché modella i nostri figli contro la società. Abbiamo detto OK. • Lasciamo le nostre figlie avere degli aborti se li vogliono e non lo devono neanche dire ai genitori. Abbiamo detto OK • Diamo ai nostri ragazzi tutti i mezzi per far sesso, così possono divertirsi quanto vogliono. Abbiamo detto OK • Facciamo dei programmi TV e films che promuovono il profano, la violenza, sesso illegittimo. • Strano come è semplice per le persone cacciare Dio e poi meravigliarsi perché il mondo sta andando all'inferno. • Strano come crediamo a quello che dicono i giornali, ma mettiamo in dubbio ciò che dice la Bibbia. • Strano come lo sporco, il crudele, il volgare ed osceno passa liberamente ma una discussione su Dio viene soppressa a scuola o sul posto di lavoro. Galati 6:7 • Non vi ingannate; non ci si può beffare di Dio; perché quello che l'uomo avrà seminato, quello pure mieterà. 2Timoteo 3:1-5 • Or sappi questo: negli ultimi giorni verranno tempi difficili; perché gli uomini saranno egoisti, amanti del denaro, vanagloriosi, superbi, bestemmiatori, ribelli ai genitori, ingrati, irreligiosi, insensibili, sleali, calunniatori, intemperanti, spietati, senza amore per il bene, traditori, sconsiderati, orgogliosi, amanti del piacere anziché di Dio, aventi l'apparenza della pietà, mentre ne hanno rinnegato la potenza. Anche da costoro allontànati! Ideologia Gender • Secondo la teoria gender, il genere maschile e il genere femminile sono imposizioni culturali della società che non riguardano la natura umana. Ogni individuo nascerebbe NEUTRO rispetto alle identità di genere che lui sceglierà per sé. Per rispettare le identità di genere bisogna eliminare dalla società ogni riferimento alla funzionalità maschile e femminile, modificando le leggi sulla famiglia e intervenendo sull’educazione dei bambini nelle scuole. INSEGNAMENTO quattro anni masturbazione infantile precoce. INSEGNAMENTO sei anni • masturbazione, significato della sessualità: il mio corpo mi appartiene. • Amore tra le persone dello stesso sesso, scoperta del proprio corpo e dei propri genitali. INSEGNAMENTO nove anni masturbazione, auto stimolazione, relazione sessuale, amore verso il proprio sesso metodi contraccettivi. INSEGNAMENTO dodici anni masturbazione, eiaculazione, uso di preservativi. La prima esperienza sessuale. Amicizia e amore con il partner dello stesso sesso. INSEGNAMENTO quindici anni • riconoscere i segni della gravidanza, procurarsi contraccettivi dal personale sanitario. INSEGNAMENTO da quindici anni • diritto all’aborto, pornografia, omosessualità, bisessualità, asessualità. • Con il pretesto della lotta all’omofobia, si vuole insegnare ai nostri figli che il binomio maschile e femminile non è una ricchezza per l’uomo, ma una costrizione culturale della quale bisogna liberarsi. • SI NEGA LA FRASE DELLA BIBBIA: • DIO CREO’ L’ESSERE UMANO a sua immagine e somiglianza a immagine di Dio li creò MASCHIO E FEMMINA • • Nell’ideologia GENDER s’infiltra poco a poco l’ateismo: • Dio non c’è. È LEGGE • il Senato della Repubblica, il 25 giugno 2015, ha approvato, con modificazioni, il seguente disegno di legge, d’iniziativa del Governo, già approvato dalla Camera dei deputati: Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti • L’articolo 16 Rimanda ad altre cose, tra cui il “Piano d’azione straordinario contro la violenza sessuale e di genere”. A pagina 18, al punto 5.2 c’è scritto: «Obiettivo prioritario deve essere quello di educare alla parità e al rispetto delle differenze, in particolare per superare gli stereotipi che riguardano il ruolo sociale, la rappresentazione e il significato dell’essere donne e uomini, ragazze e ragazzi, bambine e bambini nel rispetto dell’identità di genere, culturale, religiosa, dell’orientamento sessuale, delle opinioni e dello status economico e sociale, sia attraverso la formazione del personale della scuola e dei docenti sia mediante l’inserimento di un approccio di genere nella pratica educativa e didattica». Ecco qui il cavallo di Troia per la teoria Gender che già sta insegnando ai bambini in Italia che maschi e femmine non si nasce, ma lo sceglieranno da grandi. • Le istituzioni scolastiche effettuano le proprie scelte in merito agli insegnamenti e alle attività curricolari, extracurricolari, educative e organizzative e individuano il proprio fabbisogno di attrezzature e di infrastrutture materiali, nonché di posti dell’organico dell’autonomia di cui al comma 64. Articolo 3 • « (Piano triennale dell’offerta formativa). – 1. Ogni istituzione scolastica predispone, con la partecipazione di tutte le sue componenti, il piano triennale dell’offerta formativa, rivedibile annualmente. Il piano è il documento fondamentale costitutivo dell’identità culturale e progettuale delle istituzioni scolastiche ed esplicita la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa e organizzativa che le singole scuole adottano nell’ambito della loro autonomia. • Il piano triennale dell’offerta formativa assicura l’attuazione dei princìpi di pari opportunità promuovendo nelle scuole di ogni ordine e grado l’educazione alla parità tra i sessi, la prevenzione della violenza di genere e di tutte le discriminazioni, al fine di informare e di sensibilizzare gli studenti, i docenti e i genitori sulle tematiche indicate dall’articolo 5, comma 2, del decreto-legge 14 agosto 2013, n. 93, convertito, con modificazioni, dalla legge 15 ottobre 2013, n. 119, nel rispetto dei limiti di spesa di cui all’articolo 5-bis, comma 1, primo periodo, del predetto decreto-legge n. 93 del 2013. Manifestazioni e Libri • In Francia il governo Hollande si è dato l’obiettivo di decostruire a livello scolastico quella che si è arrivata a definire “l’ideologia della complementarietà” uomodonna.SI INVITA a guardare il cortometraggio che insegna ai bambini d’oltralpe che essere uomo o donna si può scegliere… “poi”. • In Gran Bretagna, notizia proprio di questi giorni, il ministro dell’educazione inglese ha annunciato che anche le scuole religiose dovranno obbligatoriamente insegnare la teoria del gender, alla faccia della libertà di educazione. • Dall’Austria ci arriva freschissima la notizia che il ministro dell’istruzione ha stabilito che l’educazione sessuale comincerà all’asilo nido (dalla fascia 0/3 anni) prevedendo nudismo, stimolazione genitale e travestitismo (scambio vestiti tra maschi e femmine). A Manfredonia ? • Nota di un consigliere regionale: IN MERITO AL CONVEGNO AVUTOI IL 5 FEBBRAIO 2015 • “Sono sconcertato, e amareggiato, per la reazione scomposta e intrisa di intolleranza di un Partito, al convegno organizzato lo scorso 5 febbraio da vari associazioni. • Spingersi a intimare di ‘vietare queste manifestazioni , definire vergognoso il patrocinio concesso dall’amministrazione comunale di Foggia e attaccare l’assessore colpevole di essere intervenuta in una manifestazione dove relatore d’eccezione era un noto giurista, vuol dire essere ostaggi dei peggiori pregiudizi e dell’ipocrisia di chi apparentemente manifesta attenzione e apertura ai mutamenti in corso nella società, ma di fatto vuole osteggiare e impedire l’espressione di un pensiero diverso dal suo. E giudica e condanna a prescindere, senza rendersi conto che le opinioni si formano attraverso il confronto e la partecipazione, non attraverso la prevaricazione e l’arroganza. • La difesa della vita e della famiglia tradizionale è nel dna di tutti coloro che hanno partecipato ma anche di un gran numero di persone che credono in determinati valori e hanno pieno diritto di partecipare liberamente a un convegno. La democrazia si fonda sulla libertà di pensiero ed espressione, garantiti dall’art. 21 della Costituzione italiana: se questo crea problemi, invito allora i politici comunali e provinciali a suggerire al capo di governo anche questa modifica tra le riforme costituzionali in embrione. Ma nell’attesa, continueremo a difendere valori e persone oggi miseramente e pretestuosamente attaccati e insultati”. Responsabile Organizzazione della segreteria provinciale di un partito • Non SI DEVE utilizzare le chiese e fedeli per svolgere incontri come quello organizzato lo scorso 5 febbraio. Iniziative che diffondono idee malsane, che alimentano il conflitto sociale, che strumentalizzano la fede. • dell’art. 26 della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo (“I genitori hanno diritto di priorità nella scelta del genere di istruzione da impartire ai loro figli”); dell’art. 2 del Protocollo addizionale alla Convenzione per la salvaguardia dei Diritti dell’Uomo (“Lo Stato … deve rispettare il diritto dei genitori di provvedere a tale educazione e a tale insegnamento secondo le loro convinzioni religiose e filosofiche”); dell’art. 30 della Costituzione italiana (“E’ dovere e diritto dei genitori mantenere, istruire ed educare i figli, anche se nati fuori del matrimonio”); e dell’art. 14 della Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza dell’UNICEF (“Gli Stati parte rispettano il diritto e il dovere dei genitori oppure, se del caso, dei tutori legali, di guidare il fanciullo nell’esercizio della libertà di pensiero, di coscienza e di religione”). • ProVita Onlus, l’Associazione Italiana Genitori (AGe), l’Associazioni Genitori delle Scuole Cattoliche (AGeSC), il Movimento per la Vita e Giuristi per la Vita, presentano questa petizione propositiva al Ministro dell’Istruzione, nonché al Presidente della Repubblica e al Presidente del Consiglio, affinché i nostri figli possano trovare nella scuola, non ideologie destabilizzanti come l’ideologia gender, ma progetti, corsi e strategie educative che permettano uno sviluppo sano della loro personalità, in armonia con la famiglia e con le istanze etiche, rispettosi di tutti ed in primis della natura umana. Hanno aderito • Hanno finora aderito alla petizione anche le seguenti realtà: La Nuova Bussola Quotidiana, Tempi, il Timone, Voglio la Mamma, la Fondazione NovaeTerrae, Vita E’, NonSitoccalaFamiglia, il Comitato Articolo 26, il Consiglio Regionale dell’UCIIM Calabria, la Manif pour Tous Italia, Aleteja, il Coordinamento Famiglie Trentine, Cristiani per la nazione, il Centro Italiano Femminile, il Movimento P.E.R., l’Associazione Nazionale Famiglie Numerose, Cultura Cattolica, Libertà e persona, Nuovi Orizzonti, La Quercia Millenaria, il MEVD, l’AMCI, Alleanza Evangelica, l’Associazione CIF Regione Molise, SOS Ragazzi, l’AIGOC, il Consultorio UCIPEM “LaFamiglia”, AIPPC, Vita Nuova Trieste, Osservatorio Cardinale Van Thuân, Scienza e Vita, APPM, UCCR, UCFI, Archè e Agere Contra. Cosa fare? • RICHIESTA CONSENSO INFORMATO • Il senso del documento è principalmente quello di: • notificare ai presidi e ai dirigenti scolastici che i genitori sono a conoscenza delle iniziative in corso su queste tematiche • che i genitori le considerano di elevata criticità • che i genitori reclamano la loro priorità nella competenza dell’educazione dei figli • che i genitori esigono che la scuola sia formalmente commessa a veicolare le informazioni sulle attività nella sfera del rispetto e del comune senso civico • Una recente circolare chiarisce che "le famiglie hanno il diritto, ma anche il dovere, di conoscere prima dell'iscrizione dei propri figli a scuola i contenuti del Piano dell'Offerta Formativa e, per la scuola secondaria, sottoscrivere formalmente il Patto educativo di corresponsabilità per condividere in maniera dettagliata diritti e doveri nel rapporto tra istituzione scolastica autonoma, studenti e famiglie". • Altro importante strumento - ricordano dal dicastero di viale Trastevere - è il "Patto di corresponsabilità educativa istituito dal D.P.R. 235/2007, per le scuole secondarie di primo e secondo grado, finalizzato ad offrire agli insegnanti, ai ragazzi e alle loro famiglie, un'occasione di confronto responsabile, di accordo partecipato, di condivisione di metodologie e obiettivi fondanti la vita comunitaria in ambiente scolastico". • Proverbi 22:6 • "Ammaestra il fanciullo sulla via da seguire, ed egli non se ne allontanerà neppure quando sarà vecchio" • La responsabilità dell' educazione dei figli, non è della scuola domenicale, nè della scuola pubblica. La responsabilità dell' educazione dei figli è dei genitori. • I genitori devono svolgere il ruolo di educatori nei confronti dei figli, ed essere loro d' esempio.