La gestione del rapporto banca‐impresa:
strumenti e tecniche per migliorarla
Maurizio Belli – Emanuele Facile
Financial Innovations
Trieste 20 marzo 2012
AGENDA
L’attuale contesto dell’accesso al credito e le decisioni finanziarie d’impresa
• L’attuale situazione del mercato del credito e dei tassi di interesse
• La dinamica finanziaria dell’impresa: dal margine operativo alla variazione della posizione
finanziaria netta
• Scenari finanziari e creditizi e impatti sulla gestione finanziaria d’impresa
• Il monitoraggio economico e finanziario
• Le decisioni finanziarie di impresa
La presentazione del bilancio 2011 alle banche
• Le relazioni tra Bilancio, rating e merito di credito
• I punti di attenzione nella definizione del bilancio
• I possibili correttivi
• La preparazione della domanda di affidamento
• La predisposizione del fascicolo informativo
2
AGENDA
L’attuale contesto dell’accesso al credito e le decisioni finanziarie d’impresa
• L’attuale situazione del mercato del credito e dei tassi di interesse
• La dinamica finanziaria dell’impresa: dal margine operativo alla
variazione della posizione finanziaria netta
• Scenari finanziari e creditizi e impatti sulla gestione finanziaria
d’impresa
• Il monitoraggio economico e finanziario
• Le decisioni finanziarie di impresa
La presentazione del bilancio 2011 alle banche
• Le relazioni tra Bilancio, rating e merito di credito
• I punti di attenzione nella definizione del bilancio
• I possibili correttivi
• La preparazione della domanda di affidamento
• La predisposizione del fascicolo informativo
3
L’ andamento dell’economia italiana
•
•
•
•
•
•
•
Nel terzo trimestre del 2011 il PIL dell’Italia è sceso dello
0,2% sul periodo precedente, segnando la prima flessione
dall’inizio del 2010
L’interscambio con l’estero ha continuato a sostenere la
dinamica del PIL, per lo 0,8%: le esportazioni sono
cresciute dell’1,6% sul periodo precedente; le importazioni,
in connessione con l’indebolimento della domanda interna,
sono ulteriormente diminuite dell’1,1%
La domanda interna è rimasta debole; i consumi delle
famiglie sono ulteriormente diminuiti dello 0,2% e gli
investimenti si sono ridotti dello 0,8%
La variazione delle scorte ha sottratto lo 0,5% alla dinamica
del prodotto
In autunno il quadro congiunturale è peggiorato; la
produzione industriale ha subito nella media del quarto
trimestre il calo più consistente dalla primavera del 2009
Gli indicatori confermano la debolezza della domanda
interna, come riflesso di quella del reddito disponibile
delle famiglie
Le vendite all’estero continuano invece a sostenere la
crescita, anche se risentono del rallentamento del
commercio mondiale
Fonte Bankit: Bollettino Economico, n°67- gen 2012
4
L’ andamento dell’economia italiana … effetti sulle
imprese (1/2)
• La produzione industriale è calata in
autunno
• Gli indicatori congiunturali non prefigurano
una ripresa a breve
• L’attività di investimento resta debole
• È lievemente migliorata la competitività
• La redditività operativa è rimasta stabile
Fonte Bankit: Bollettino Economico, n°67- gen 2012
5
L’ andamento dell’economia italiana … effetti sulle
imprese (2/2)
Stanno peggiorando le aspettative delle imprese su investimenti e produzione, anche per
effetto delle turbolenze sui mercati finanziari
Fonte Bankit: Economie Regionali, n°23- nov 2011
6
La domanda di credito delle imprese è in aumento …
•
Dopo la diminuzione
registrata
nel
primo
semestre del 2011, la
domanda di credito è
tornata ad aumentare,
soprattutto al Nord
•
L’aumento
è
più
rilevante per le imprese
di piccole e medie
dimensioni
•
L’aumento
della
domanda si concentra
verso gli istituti di
maggiori
dimensioni,
rimane in flessione la
domanda
di
credito
presso gli istituti minori
Fonte Bankit: Economie Regionali , n°1-gen 2012
7
… ancora trainata da ristrutturazioni del debito e
fabbisogni di CCN
•
Nel 2011 è diminuita in misura significativa la domanda legata agli
investimenti
•
A sostenere le richieste di finanziamenti è stata, in tutte le aree e più
marcatamente nel Mezzogiorno, la crescente necessità di copertura del capitale
circolante ed il ricorso a operazioni di ristrutturazione e consolidamento del
debito bancario
Fonte Bankit: Economie Regionali , n°1-gen 2012
8
I prestiti bancari alle imprese sono in diminuzione
•
•
Dopo l’aumento registrato nel primo semestre del 2011, nei mesi estivi il ritmo di crescita
dei prestiti bancari, misurato sui dodici mesi, è diminuito in tutte le aree del Paese. Il
rallentamento dei finanziamenti rilevato tra giugno e agosto è stato più forte nel Nord Est,
meno marcato nel Nord Ovest e al Centro. Nel Mezzogiorno il ritmo di espansione è
risultato stabile
In tutte le ripartizioni il rallentamento è stato più forte per le imprese di minori
dimensioni
Fonte Bankit: Bollettino Economico, n°67- gen 2012
9
Il comportamento delle banche è diverso in base alla
loro dimensione
– le banche leader riaprono l’accesso al credito più velocemente dopo aver raggiunto livelli
molto bassi di esposizione verso le imprese durante la crisi
– le banche piccole e minori mostrano una ripresa più lenta dopo aver maggiormente
mantenuto gli affidamenti durante la crisi
Fonte Bankit : Relazione annuale sul 2010 (31-05-2011)
10
I tassi di interesse del mercato monetario sono in lieve
aumento
11
I tassi di interesse sui prestiti alle imprese sono in
rilevante aumento
Fonte Bankit: Supplementi al Bollettino Statistico, Moneta e banche n°59
• I tassi di interesse riguardano le consistenze in essere e le nuove operazioni relative alle principali forme di impiego. Le nuove
operazioni sono i contratti di finanziamento stipulati nel periodo di riferimento della segnalazione o che costituiscono una
rinegoziazione di condizioni precedentemente determinate. A partire da giugno 2010, i tassi di interesse sui prestiti
escludono, oltre alle sofferenze e alle posizioni ristrutturate, anche quelle scadute o sconfinanti e gli incagli (partite
deteriorate).
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AGENDA
L’attuale contesto dell’accesso al credito e le decisioni finanziarie d’impresa
• L’attuale situazione del mercato del credito e dei tassi di interesse
• La dinamica finanziaria dell’impresa: dal margine operativo alla
variazione della posizione finanziaria netta
• Scenari finanziari e creditizi e impatti sulla gestione finanziaria
d’impresa
• Il monitoraggio economico e finanziario
• Le decisioni finanziarie di impresa
La presentazione del bilancio 2011 alle banche
• Le relazioni tra Bilancio, rating e merito di credito
• I punti di attenzione nella definizione del bilancio
• I possibili correttivi
• La preparazione della domanda di affidamento
• La predisposizione del fascicolo informativo
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La dinamica finanziaria dell’impresa:
dal margine operativo alla variazione della posizione
finanziaria netta
La posizione finanziaria netta (PFN) è il saldo ad un certa data delle attività e passività
finanziarie in essere (comprese le quote capitale residue dei leasing in essere).
Alcuni concetti di riferimento:
1) La variazione della PFN in un determinato periodo (es. nell’esercizio) indica in modo
sintetico se l’azienda ha generato cassa (es. miglioramento della PFN negativa) o assorbito
cassa (es. peggioramento della PFN negativa)
2) L’analisi della dinamica finanziaria indica dove l’azienda ha generato o assorbito cassa: è
importante isolare i seguenti perimetri:
Margine operativo lordo: indica i flussi di cassa potenziale generati dalla redditività dell’attività
caratteristica dell’azienda
+/- Variazione del capitale circolante netto: indica quanta parte del flusso di cassa potenziale
generato dal MOL è stato assorbito dal capitale di funzionamento
= Flusso di cassa della gestione corrente: indica l’effettivo flusso di cassa generato dalla gestione
corrente, quindi quanta parte del MOL si è effettivamente incassato
=
Nuovi investimenti (+ disinvestimenti) effettuati nel periodo
Flusso di cassa della gestione operativa: indica qual è il flusso di cassa disponibile per il
pagamento degli interessi ed il rimborso del debito
+
Interessi
Rimborso finanziamenti
Nuovi finanziamenti
14
La dinamica finanziaria dell’impresa: l’impatto dei
fattori esterni
Ante crisi
Situazione attuale
Margine operativo lordo
Piuttosto stabile tra i diversi esercizi
Molto incerto
+ / - Variazione CCN
Indici medi di rotazione stabili negli
anni
Aumento sofferenze sui crediti
Magazzino risente di incertezze nei
cicli attivo e passivo
Flusso gestione corrente
L’eventuale temporaneo sbilancio
finanziario era finanziabile senza
difficoltà
La qualità dei crediti deve essere
buona, il magazzino è difficilmente
finanziabile
- Nuovi investimenti
Anche in caso di ritorni modesti,
finanziabile con forme tecniche a
breve o con leasing
Incertezza sui ritorni degli
investimenti, difficoltà a finanziarli
con debito
Deve essere positivo, difficile
aumentare linee di fido
Flusso gestione operativa
- Interessi
Bassi sia i parametri di riferimento
che gli spread
Aumentano gli oneri finanziari
soprattutto per effetto degli spread
- Rimborso finanziamenti
Flessibilità nelle scadenze
Rigidità nelle scadenze
+ Nuovi finanziamenti
Credito abbondante e flessibilità
nelle scadenze
Difficile ottenere fin.ti a MLT
Si allungano i tempi per nuovi fidi
a BT
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AGENDA
L’attuale contesto dell’accesso al credito e le decisioni finanziarie d’impresa
• L’attuale situazione del mercato del credito e dei tassi di interesse
• La dinamica finanziaria dell’impresa: dal margine operativo alla
variazione della posizione finanziaria netta
• Scenari finanziari e creditizi e impatti sulla gestione finanziaria
d’impresa
• Il monitoraggio economico e finanziario
• Le decisioni finanziarie di impresa
La presentazione del bilancio 2011 alle banche
• Le relazioni tra Bilancio, rating e merito di credito
• I punti di attenzione nella definizione del bilancio
• I possibili correttivi
• La preparazione della domanda di affidamento
• La predisposizione del fascicolo informativo
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I possibili scenari del mercato finanziario e del credito e
gli impatti sulla gestione finanziaria d’impresa
Scenari
1
Graduale (entro 6 mesi
circa) ritorno a
condizioni di normalità
2
Ritorno a un mercato
finanziario e del credito
a funzionalità ridotta
3
Caratteristiche dello
scenario
Finanza strategica
- Spread creditizi in
progressiva riduzione
- Graduale ripristino del
credito a medio – lungo
termine
- Mantenimento fidi a
breve
- Pianificazione
operazioni a medio
termine
Finanza operativa
- Monitoraggio
rischio di liquidità
- Rafforzare
pianificazione
finanziaria a breve
termine
Blocco del mercato
finanziario e del credito
(tipico di Paesi
emergenti)
17
Possibili scenari sfavorevoli del mercato finanziario e del credito e
impatti sulla gestione finanziaria d’impresa
Scenari
Caratteristiche dello
scenario
Finanza strategica
Graduale (entro 6 mesi
circa) ritorno a
condizioni di normalità
- Spread creditizi in
progressiva riduzione
- Graduale ripristino del
credito a medio – lungo
termine
- Mantenimento fidi a
breve
- Pianificazione
operazioni a medio
termine
- Monitoraggio
rischio di liquidità
- Rafforzare
pianificazione
finanziaria a breve
termine
2
Ritorno a un mercato
finanziario e del credito
a funzionalità ridotta
- Credito a medio – lungo
termine solo da parte di
operatori specializzati
- Credito a breve termine
razionato
- Rafforzamento
mezzi propri
- Enucleazione
porzioni di attivi
patrimoniali
appetibili per
finanziatori
specializzati
- Cash-flow gestione
corrente sempre
positivo
- Investimenti auto
finanziati o con
finanziamenti ad
hoc
- Riserve di liquidità
3
Blocco del mercato
finanziario e del credito
(tipico di Paesi
emergenti)
- Credito assente senza
asset o senza garanzie
reali
- Rafforzamento
mezzi propri
- PFN positiva
- CCN negativo o
uguale a 0
- Incassi anticipati o
certi
1
Finanza operativa
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AGENDA
L’attuale contesto dell’accesso al credito e le decisioni finanziarie d’impresa
• L’attuale situazione del mercato del credito e dei tassi di interesse
• La dinamica finanziaria dell’impresa: dal margine operativo alla
variazione della posizione finanziaria netta
• Scenari finanziari e creditizi e impatti sulla gestione finanziaria
d’impresa
• Il monitoraggio economico e finanziario
• Le decisioni finanziarie di impresa
La presentazione del bilancio 2011 alle banche
• Le relazioni tra Bilancio, rating e merito di credito
• I punti di attenzione nella definizione del bilancio
• I possibili correttivi
• La preparazione della domanda di affidamento
• La predisposizione del fascicolo informativo
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Il monitoraggio serve per attivare tempestivamente le decisioni
La tempestività è fondamentale per aumentare le leve di azione
Le decisioni operative hanno in genere tempi di attivazione più lunghi delle decisioni
finanziarie. Le decisioni finanziarie strategiche richiedono anch’esse un’adeguata
pianificazione.
Riposizionamento
competitivo
Variazione mix
mercati / prodotti
Ristrutturazione
aziendale
Ricerca nuove
controparti
industriali
Nuovi prodotti
Ristrutturazione
del passivo
Aumento di
capitale
Creazione riserva di
liquidità
Azioni commerciali
Revisione programmi
di produzione
Posticipo
investimenti
Revisione politica
scorte
Ricerca nuove
controparti
finanziarie
Rinegoziazione in
bonis con fornitori
Sconti a clienti per
pagamento
Revisione fidi
anticipato
clienti
Ricerca nuove linee
Ricerca nuove linee
Revisione costi fissi
di credito a BT
di credito a MLT
18 / 24
12
6
3
Spostamento
scadenze fornitori
1
0
Mesi di anticipo rispetto allo squilibrio finanziario
20
L’importanza della pianificazione economico - finanziaria

L’assenza di pianificazione economico finanziaria viene spesso spiegata con la difficoltà di
produrre previsioni attendibili, soprattutto in periodi di elevata incertezza come quello attuale

In realtà, lo scopo della pianificazione non è “prevedere” il risultato d’esercizio bensì verificare
anticipatamente, sulla base delle informazioni disponibili:
 se esistono i presupporti per raggiungere un certo livello di redditività , e
 se tali obiettivi sono finanziariamente sostenibili con le attuali risorse finanziarie o esiste
la necessita di risorse aggiuntive.

Conoscere in anticipo i livelli critici di Ricavi, Costi, Capitale circolante netto, Posizione
finanziaria Netta, su diversi orizzonti temporali, consente all’azienda di capire se è sulla “rotta
giusta” o se deve intervenire effettuando opportune correzioni

In periodi di incertezza, quando l’attendibilità del risultato finale dipende da molte variabili
esogene, non influenzabili, l’unica soluzione è cogliere “anticipatamente” i segnali deboli che
arrivano dal business e reagire con tempestività.

Questo è lo scopo principale della pianificazione.
21
L’importanza della pianificazione economico - finanziaria

I processi di Pianificazione e Controllo sono tradizionalmente sempre stati più focalizzati
sulla dimensione economico-reddituale del business e molto meno sul fronte della
dinamica patrimoniale – finanziaria

Tuttavia, negli ultimi anni, la difficoltà di reperire nuove risorse finanziarie a supporto dei
piani aziendali, l’allungamento dei tempi medi di incasso e, in particolare, il minor credito
disponibile da parte del sistema bancario, ha enfatizzato l’importanza del presidio dei flussi
di cassa e la pianificazione dei fabbisogni finanziari

In un mercato del credito “eccedentario” dal lato dell’ offerta, come quello ante 2007,
l’attenzione sulle risorse finanziarie era di tipo prevalentemente economico (il costo delle
fonti), oggi il focus è totalmente cambiato e riguarda in primis la disponibilità di risorse
(mezzi propri e di terzi)

L’obiettivo di questa sezione è quello di descrivere i principali strumenti di
pianificazione e reporting e selezionare le grandezze economiche, patrimoniali e
finanziarie più significative che l’azienda dovrebbe monitorare per “tenere la propria
rotta”
22
Gli strumenti di Pianificazione Finanziaria
Strumenti
Obiettivi
Contenuti
Orizzonte
temporale
Piano
Economico
Patrimoniale
Pluriennale
Verifica della redditività,
e della sostenibilità
finanziaria dei
programmi aziendali
Proiezione MOL, EBIT e Reddito
Netto, verifica andamento
investimenti, capitale circolante e
posizione finanziaria su base
annuale
da 3 a 5 anni
Budget/Forecast
Economico Patrimoniale e
Rendiconto
Finanziario
Verifica redditività,
stima del fabbisogno
finanziario e analisi dei
flussi di cassa
Proiezione MOL, EBIT e Reddito
Netto, verifica andamento
investimenti, capitale circolante e
posizione finanziaria su base
trimestrale
12 mesi
Budget
Finanziario
Definizione delle linee di
credito per dimensione e
forma tecnica
Proiezione Entrate /Uscite e
utilizzo banche a breve termine
su base mensile
12 mesi
Cash Flow
preventivo
Verifica fabbisogno
finanziario per forma
tecnica a breve termine
Proiezione Entrate /Uscite e
utilizzo fidi per forma tecnica su
base decadale
1-3 mesi
rolling
Preventivo di
tesoreria
Minimizzazione interessi
passivi e controllo
utilizzi
Proiezione Saldi e Flussi di cassa
per banca su base giornaliera
1-10
gg.rolling
23
Gli strumenti di monitoraggio
Strumenti
Obiettivi
Contenuto
Dettaglio
Consuntivo
Economico
Patrimoniale
Analisi andamento
EBITDA - EBIT
CCN,Investimenti, PFN
Chiusura infrannuale
CE SP su diversi
schemi di
riclassificazione
Semestrale
Trimestrale
Mensile
Rendiconto
finanziario
consuntivo
Analisi del Free Cash Flow
e del Cash Flow
complessivamente
generato/assorbito
Dinamica del Cash
flow corrente,
operativo,
investimenti e
finanziamenti
Semestrale
Trimestrale
Mensile
Reporting direzionale
Analisi andamento
principali grandezze e
indicatori finanziari
Confronto con valori
di Budget ed
Esercizio precedente
Semestrale
Trimestrale
Mensile
Cash Flow consuntivo
Analisi di dettaglio di
incassi /pagamenti e altre
entrate/uscite finanziarie
Confronto con Budget
Finanziario/Cash
Flow preventivo
Mensile
Decadale
24
Le dimensioni del monitoraggio: Reddito e Cash Flow
1° Trim
EBITDA (Eur)
Anno precedente
Consuntivo
Budget
D vs Anno prec.
D vs Budget
EBIT (Eur)
Anno precedente
Consuntivo
Budget
D vs Anno prec.
D vs Budget
265.825
311.178
338.831
45.353
-27.653
208.631
253.984
281.637
45.353
-27.653
Progressivo
1° Sem
3° Trim
531.650
622.356
677.662
90.706
-55.306
417.262
507.967
563.273
90.706
-55.306
589.301
712.270
782.139
122.968
-69.869
417.718
540.687
610.556
122.968
-69.869
Totale
855.126
1.023.448
1.120.970
168.321
-97.522
626.349
794.671
892.193
168.321
-97.522
Free Cash Flow (Eur)
Anno precedente
-1.565.143 -1.864.943 -1.594.078 -2.058.040
Consuntivo
-313.331
-526.548
-186.096
-424.758
Budget
-267.790
-389.845
-1.614
-71.773
D vs Anno prec.
1.251.812 1.338.395 1.407.982 1.633.282
D vs Budget
-45.541
-136.703
-184.482
-352.985
1° Trim
Progressivo
1° Sem
3° Trim
Totale
EBITDA/RICAVI ( %)
Anno precedente
Budget
Consuntivo
D vs Anno prec.
D vs Budget
6,34%
7,10%
7,40%
0,75%
-0,30%
6,34%
7,10%
7,40%
0,75%
-0,30%
5,27%
6,09%
6,40%
0,82%
-0,31%
5,57%
6,36%
6,67%
0,80%
-0,31%
EBIT/RICAVI ( %)
Anno precedente
Consuntivo
Budget
D vs Anno prec.
D vs Budget
4,98%
5,79%
6,15%
0,81%
-0,36%
4,98%
5,79%
6,15%
0,81%
-0,36%
3,74%
4,62%
5,00%
0,88%
-0,37%
4,08%
4,94%
5,31%
0,86%
-0,37%
Cash Flow Totale (Eur)
Anno precedente
1.328.602 1.342.123 1.741.308 1.405.666
Consuntivo
-185.010
-269.907
198.865
88.524
Budget
-139.470
-133.204
383.347
229.223
D vs Anno prec.
-1.513.612 -1.612.030 -1.542.443 -1.317.143
D vs Budget
-45.541
-136.703
-184.482
-140.699
25
Le dimensioni del monitoraggio: CCN e Investimenti
1° Trim
Clienti (Eur)
Anno precedente
Consuntivo
Budget
D vs Anno prec.
D vs Budget
Fornitori(Eur)
Anno precedente
Consuntivo
Budget
D vs Anno prec.
D vs Budget
Scorte (Eur)
Anno precedente
Consuntivo
Budget
D vs Anno prec.
D vs Budget
2.952.540
3.104.728
3.256.918
152.188
-152.190
1.638.534
1.411.161
1.470.274
-227.373
-59.113
3.425.559
3.576.482
3.732.348
150.922
-155.866
Valori trimestrali
2° Trim
3° Trim
2.952.540
3.104.728
3.256.918
152.188
-152.190
1.425.352
1.338.253
1.394.398
-87.098
-56.145
3.425.559
3.576.482
3.732.348
150.922
-155.866
4° Trim
1° Trim
Valori trimestrali (Flussi)
2° Trim
3° Trim
4° Trim
2.590.465 2.680.983
2.725.743 2.820.489
2.861.023 2.959.997
135.279 139.506
-135.280 -139.508
Investimenti Imm. Immateriali (Eur)
Cons. anno prec.
0
Effettuati
0
Previsti
0
D vs Anno prec.
0
D vs Budget
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
1.177.605 1.194.121
1.129.465 1.171.665
1.176.821 1.220.831
-48.140
-22.456
-47.356
-49.166
Investimenti Imm. Materiali (Eur)
Cons. anno prec.
0
Effettuati
0
Previsti
0
D vs Anno prec.
0
D vs Budget
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
3.054.964 3.147.613
3.189.200 3.286.020
3.328.380 3.429.372
134.236 138.407
-139.180 -143.351
Investimenti Imm. Finanziarie (Eur)
Cons. anno prec.
0
Effettuati
0
Previsti
0
D vs Anno prec.
0
D vs Budget
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
26
Le dimensioni del monitoraggio: PFN e Debiti finanziari
1° Trim
Liquidità (Eur)
Anno precedente
Consuntivo
Budget
D vs Anno prec.
D vs Budget
PFN (Eur)
Anno precedente
Consuntivo
Budget
D vs Anno prec.
D vs Budget
24.780
34.516
24.851
9.736
9.665
6.658.772
7.464.999
7.844.216
806.227
-379.217
Valori trimestrali
2° Trim
3° Trim
26.590
62.419
21.596
35.829
40.823
6.958.571
7.678.216
7.966.271
719.645
-288.055
44.863
51.478
33.256
6.615
18.222
6.687.706
7.337.764
7.578.040
650.058
-240.277
Margine di tesoreria (Attivo BT - Passivo BT) - Eur Anno precedente
1.172.934 1.440.621 1.395.444
Consuntivo
1.438.422 1.589.042 1.539.949
Budget
1.789.535 1.896.748 1.798.117
D vs Anno prec.
265.487
148.421
144.504
D vs Budget
-351.114 -307.706
-258.168
4° Trim
1° Trim
Valori trimestrali
2° Trim
3° Trim
4° Trim
26.851
34.568
48.216
7.717
-13.648
Debiti Finanziari (Eur)
Anno precedente
6.683.552
Consuntivo
7.499.515
Budget
7.869.067
D vs Anno prec.
815.963
D vs Budget
-369.552
6.985.161
7.740.635
7.987.867
755.474
-247.232
6.732.569
7.389.242
7.611.296
656.673
-222.055
7.178.519
7.610.994
7.696.415
432.475
-85.421
7.151.668
7.576.426
7.648.199
424.758
-71.773
Debiti Finanziari a MT (Eur)
Anno precedente
3.096.796
Consuntivo
3.735.078
Budget
4.161.118
D vs Anno prec.
638.282
D vs Budget
-426.040
3.350.116
3.863.398
4.212.197
513.282
-348.799
3.478.437
3.991.718
4.268.276
513.282
-276.558
3.606.757
4.120.039
4.112.069
513.282
7.970
1.285.304
1.688.844
1.846.002
403.540
-157.158
Debiti Finanziari a BT (Eur)
Anno precedente
3.586.756
Consuntivo
3.764.437
Budget
3.707.950
D vs Anno prec.
177.682
D vs Budget
56.488
3.635.045
3.877.237
3.775.671
242.192
101.567
3.254.132
3.397.524
3.343.020
143.391
54.503
3.571.762
3.490.955
3.584.346
-80.807
-93.391
27
Le dimensioni del monitoraggio: Indici
Progressivo
1° Sem
3° Trim
1° Trim
Totale
1° Trim
Progressivo
1° Sem
3° Trim
DSO (gg.)
Anno precedente
Consuntivo
Budget
70
72
69
65
62
69
73
69
69
PFN/MOL
68 Anno precedente
74 Consuntivo
69 Budget
25,05
23,99
23,15
13,09
12,34
11,76
11,35
10,30
9,69
DPO (gg.)
Anno precedente
Consuntivo
Budget
30
28
30
28
25
30
34
36
30
MOL/OF
31 Anno precedente
30 Consuntivo
30 Budget
2,80
3,46
3,24
2,98
3,41
3,19
2,31
2,65
2,50
DIO (gg.)
Anno precedente
Consuntivo
Budget
105
102
102
98
108
102
94
96
102
ROS (%)
108 Anno precedente
102 Consuntivo
102 Budget
2,11%
3,09%
3,18%
2,26%
3,06%
3,14%
135
145
141
133
129
141
ROA (%)
145 Anno precedente
146 Consuntivo
141 Budget
0,70%
1,07%
1,14%
1,49%
2,10%
2,24%
Cash Conversion Cycle CCC (gg.)
Anno precedente
145
Consuntivo
146
Budget
141
Totale
PFN/PN
8,36 Anno precedente
7,40 Consuntivo
6,82 Budget
1° Trim
Valori trimestrali
2° Trim 3° Trim
4° Trim
3,25
3,25
2,97
3,23
3,16
2,86
3,24
3,10
2,79
3,31
3,04
2,67
PN/Tot. ATTIVO (%)
2,50 Anno precedente
16,16%
2,82 Consuntivo
18,08%
2,70 Budget
20,66%
16,92%
19,04%
21,65%
17,23%
19,70%
22,53%
17,75%
20,49%
23,38%
0,91%
1,72%
1,80%
Quick test (Attivo BT-Scorte/Passivo BT)
1,30% Anno precedente
0,59
0,63
2,07% Consuntivo
0,61
0,64
2,18% Budget
0,64
0,67
0,65
0,66
0,68
0,63
0,67
0,69
0,85%
1,68%
1,82%
Current Ratio (Attivo BT/Passivo BT)
1,63% Anno precedente
1,21
1,27
2,73% Consuntivo
1,26
1,29
2,99% Budget
1,33
1,35
1,30
1,32
1,37
1,25
1,34
1,37
28
Il Cash Flow preventivo è uno strumento
essenziale per gestire il rischio di liquidità
Obiettivi:

Fornire una proiezione del cash flow e del saldo banche complessivo al fine di verificare
“ex ante” la capienza delle linee di fido e/o eventuali eccedenze di liquidità

Gestire il “rischio di liquidità”
Dettaglio informazioni:

Flussi settimanali/decadali distinti per E/U operative, E/U per investimenti industriali ed
E/U finanziarie.

Saldo settimanale/decadale complessivo delle Banche a breve
Orizzonte temporale prospettico:

1-3 mesi futuri rolling con aggiornamento settimanale/decadale
Fonti informative:

Preventivo di tesoreria, Statistiche,Scadenzari Clienti/Fornitori, Proiezione di cash flow
da ordini vendita/acquisto, Budget Finanziario
Funzioni coinvolte

Tesoreria, Contabilità Clienti/Fornitori, Commerciale, Acquisti, P&C
29
Il Cash Flow preventivo: modalità di costruzione

Il Cash Flow preventivo è’ generato a partire dagli scadenziari clienti fornitori. La sua
costruzione avviene con il seguente processo:
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
10.
Entrate /Uscite da scadenziari clienti e fornitori, puliti da eventuali scaduti e modificati
per tener conto dei ritardi medi di incasso e pagamento.
Integrazione di Entrate /Uscite elaborate a partire dal portafoglio ordini acquisto e
vendita (in alternativa proiezioni del Cash flow di commessa) - se disponibili –
Input uscite per il Personale e scadenze fiscali
Input incassi e pagamenti scaduti e riscadenzati
Uscite per Investimenti – se previste Erogazione finanziamenti, Uscite per Leasing e Rate Finanziamenti a medio – lungo
termine
Input saldo banche iniziale (Totale utilizzato a Breve Termine)
Verifica utilizzo linee di credito per forma tecnica
Identificazione delle esigenze di finanziamento/opportunità di investimento finanziario
Stima Oneri/proventi finanziari
30
Il Cash Flow preventivo: modalità di costruzione

Il cash flow preventivo presenta alcune differenze rispetto al Budget Finanziario:
 I dati da cui sono derivati i flussi di cassa non sono le previsioni economiche bensì i
crediti e debiti
 I tempi di incasso e pagamento non sono quelli medi ma quelli contrattuali dei singoli
clienti e fornitori, eventualmente corretti dai ritardi abituali
 L’orizzonte temporale, di conseguenza, è più breve

Le due previsioni sono abitualmente integrate: per i mesi più vicini alla data di
aggiornamento del cash flow preventivo i flussi di cassa derivano da crediti e debiti,
mentre per i mesi più lontani sono quelli del Budget Finanziario
31
Il Cash Flow preventivo: Entrate e Uscite ordinate per natura
Alpha Spa - Cash Flow Previsionale
Liquidità (debito) iniziale
Incassi Italia
Incassi Gruppo
Totale incassi
Pagamento interessi
Rimborsi fin bancari
Totale pagamenti a banche
Accanton. interessi mesi succ.
Liquidità disponibile per pagamenti operativi
IVA
IRPEG
Altre imposte
Stipendi
Fornitori terzi
Fornitori Gruppo
Totale pagamenti operativi
Liquidità disponibile
Cash flow operativo mensile
Cash flow totale mensile
Liquidità (debito) finale
Mese 1
5.000
20.000
25.000
45.000
250
1.500
1.750
270
37.980
3.000
-
5.000
30.000
15.000
53.000
15.020
8.250
9.750
13.250
Mese 2
13.250
18.000
18.700
36.700
270
1.500
1.770
21.680
2.000
4.800
-
5.000
26.000
8.000
45.800
24.120
9.370
10.870
22.620
Mese 3
22.620
12.000
20.000
32.000
300
1.500
1.800
7.580
1.000
-
400
5.000
22.000
7.000
35.400
27.820
3.700
5.200
26.320
32
Il Cash Flow preventivo: Uscite ordinate per priorità

E’ uno schema alternativo di cash flow basato sulla priorità delle uscite e sulla liquidità
disponibile.

Si parte dalla liquidità disponibile certa (i depositi di conto corrente) e attesa (gli incassi),
a cui si sottraggono le uscite, suddivise in gruppi secondo la loro priorità (p.e. pagamento
di interessi, rimborsi di finanziamenti bancari e accantonamenti per le rate successive,
pagamenti fiscali e stipendi, fornitori, distribuzioni ai soci) che discendono dagli impegni
contrattuali e operativi.

Questo criterio è utile alle aziende che hanno risorse insufficienti per rispettare tutti gli
impegni; per esempio aziende con debito elevato e senza la possibilità di accendere
nuovi finanziamenti (per cui il rimborso delle rate in scadenza deve necessariamente
essere fatto con risorse proprie) o aziende con afflussi di liquidità scarsi rispetto ai
pagamenti da effettuare (p.e. aziende con fatturato in fase negativa).
33
Il Cash Flow preventivo: Uscite ordinate per priorità
Alpha Spa - Cash Flow Previsionale
Liquidità (debito) iniziale
Incassi Italia
Incassi Gruppo
Totale incassi
Pagamento interessi
Rimborsi fin bancari
Totale pagamenti a banche
Stima uscite per interessi fidi a BT
Liquidità disponibile per pagamenti
IVA
Imposte dirette
Altre imposte
Stipendi
Fornitori terzi
Fornitori Gruppo
Totale pagamenti operativi prioritari
Liquidità dispon. per altri pagamenti
Alre uscite
Totale pagamenti operativi
Cash flow operativo mensile
Cash flow totale mensile
Liquidità (debito) finale
Totale Affidamenti BT
Fabbisogno da coprire
-
Mese 1
5.000
20.000
25.000
45.000
250
1.500
1.750
270
37.980
3.000
-
-
-
-
Mese 2
14.750
18.000
18.700
36.700
270
1.500
1.770
20.180
2.000
4.800
5.000
30.000
15.000
53.000
15.020
-
5.000
26.000
8.000
45.800
25.620
53.000
8.250
9.750
14.750
25.000
-
-
45.800
9.370
10.870
25.620
25.000
620
-
-
-
-
Mese 3
25.620
12.000
20.000
32.000
300
1.500
1.800
4.580
1.000
-
400
5.000
22.000
7.000
35.400
30.820
-
35.400
3.700
5.200
30.820
25.000
5.820
-
-
-
34
AGENDA
L’attuale contesto dell’accesso al credito e le decisioni finanziarie d’impresa
• L’attuale situazione del mercato del credito e dei tassi di interesse
• La dinamica finanziaria dell’impresa: dal margine operativo alla
variazione della posizione finanziaria netta
• Scenari finanziari e creditizi e impatti sulla gestione finanziaria
d’impresa
• Il monitoraggio economico e finanziario
• Le decisioni finanziarie di impresa
La presentazione del bilancio 2011 alle banche
• Le relazioni tra Bilancio, rating e merito di credito
• I punti di attenzione nella definizione del bilancio
• I possibili correttivi
• La preparazione della domanda di affidamento
• La predisposizione del fascicolo informativo
35
Scenario 1: le decisioni relative alla posizione
finanziaria
Principali decisioni
Criteri in tempi
normali
Criteri in tempi di
crisi
Dimensione degli asset
(Circolante e investimenti)
Non vincolata a disponibilità
di finanziamenti e non
oggetto di valutazione di
redditività
Contenimento, a meno di
investimenti particolarmente
redditizi
Livello di
patrimonializzazione
(Rapporto debiti finanziari /
mezzi propri)
Accettazione di elevate leve
finanziarie da parte del
sistema bancario
Valutazione del rapporto
MOL / PFN e dell’impegno
dei soci
Costituzione riserve di
liquidità
Non necessarie, considerate
inutili e troppo costose
Opportune, anche se
formalmente costose
Durata dell’indebitamento
Medio – lungo di poco più
costoso del breve termine,
opportuno l’allungamento
delle scadenze
Medio – lungo più costoso
del breve, da valutare
l’opportunità di
allungamento delle scadenze
36
Scenario 1: le decisioni relative al costo
dell’indebitamento
Principali decisioni
Criteri in tempi
normali
Criteri in tempi di
crisi
Costo in funzione della
scadenza
Opportuno l’allungamento
delle scadenze
Molto costoso l’allungamento
delle scadenze, non sempre
opportuno
Costo della riserva di
liquidità
Medio
Elevato (con eccezioni)
Gestione dello spread
Negoziabile in funzione del
merito di credito
Negoziabile solo con elevata
forza contrattuale
Rischio di interesse
Rilevante, più importante
dello spread
Rilevante, ma di pari
importanza rispetto alla
gestione del merito di credito
e dello spread
37
Scenario 1: le decisioni relative al rapporto con clienti
e fornitori
Principali decisioni
Criteri in tempi
normali
Criteri in tempi di
crisi
Valutazione del rischio e
dell’esposizione dei clienti
Valutazione di bilancio e
informazioni commerciali
Attenzione alle regolarità dei
pagamenti
Variazione dilazioni di
pagamento clienti
Molto costoso lo sconto
finanziario per pagamento
anticipato
Sconto finanziario
paragonabile a costi bancari
Tracciabilità dei flussi di
pagamento
A favore del creditore
Da valutare in funzione della
percentuale di insoluti
Bancabilità di crediti e debiti
Non determinante
Determinante
38
Scenario 1: le decisioni relative ai rapporti bancari
Principali decisioni
Criteri in tempi
normali
Criteri in tempi di
crisi
Politica delle relazioni
bancarie
Elevato numero di rapporti
bancari per aumentare forza
contrattuale
Numero ridotto per
mantenere il coinvolgimento
delle banche nella continuità
dell’impresa
Politica del lavoro bancario
Indipendente da affidamenti
Collegata ad affidamenti
Modalità di utilizzo degli
affidamenti
In funzione del costo
Rotazione elevati utilizzi di
affidamenti per preservarli
Forme tecniche di
indebitamento
In funzione del costo
Diversificazione di asset
anticipabili e flessibilità
39
La gestione finanziaria dell’impresa nello scenario 1
1. Aumentare l’attenzione alla pianificazione e generazione di cash-flow operativo
2. Mantenere positivo il flusso finanziario della gestione corrente (MOL + / - variazione CCN)
3. Perseguire la copertura / riduzione dei costi fissi
4. Verificare periodicamente la sostenibilità del debito: MOL / PFN, anche ipotizzando una
riduzione del fatturato
5. Mantenere l’accesso al credito (merito di credito) e la regolarità in Centrale Rischi
6. Aumentare l’attenzione alla qualità del credito commerciale
7. Valutare la sostenibilità e la redditività dei nuovi investimenti
8. Creare riserve di liquidità
9. Diversificare le fonti di finanziamento e ridurre la dipendenza da singole controparti
10. Individuare classi di asset con livello di rischio inferiore a quello dell’impresa
40
AGENDA
L’attuale contesto dell’accesso al credito e le decisioni finanziarie d’impresa
• L’attuale situazione del mercato del credito e dei tassi di interesse
• La dinamica finanziaria dell’impresa: dal margine operativo alla
variazione della posizione finanziaria netta
• Scenari finanziari e creditizi e impatti sulla gestione finanziaria
d’impresa
• Il monitoraggio economico e finanziario
• Le decisioni finanziarie di impresa
La presentazione del bilancio 2011 alle banche
• Le relazioni tra Bilancio, rating e merito di credito
• I punti di attenzione nella definizione del bilancio
• I possibili correttivi
• La preparazione della domanda di affidamento
• La predisposizione del fascicolo informativo
41
Le fasi del processo valutativo della banca
Elaborazione del
rating (PD)
mediante l’impiego
del modello
Informazioni finanziare
• Fatturato
• Reditività
• Liquidità
• Leva finanziaria
• Capacità di servizio del
debito
Conferma od
eventuale
proposta di
revisione del
rating (PD) da
parte del Gestore
Il gestore assegna una
valutaizone del rischio
cliente sulla base di una
scala predefinita
Il giudizio viene
confrontato con le
evidenze del modello
Informazioni andamentali
Valutazione di coerenza
• Accordato/utilizzato
Conferma o attivazione
della procedura di
override
• Sconfini
• Variazione rapporto fido
• Rifiuti del sistema
Informazioni Qualitative
(segue approfondimento)
Procedura di
override della PD,
se necessaria
Il gestore assegna un
giudizio più
conservativo rispetto
alle risultanze del
modello (override
conservativo) - giudizio
definitivo
Ripartizione della
clientela tra
“Investment Grade”,
“Intermedia” e
“Rischiosa”
Il rating definitivo
guida la classificazione
della clientela
Definizione della
strategia creditizia
conseguente
Dalla strategia creditizia
viene scelta dal gestore
l’azione gestionale sia in
fase di accettazione sia
in fase di rinnovo
dell’affidamento alla
controparte
Il gestore propone un
giudizio meno
conservativo (override
migliorativo) che sarà
oggetto di validazione
Conferma da parte del
Validatore di Sede
centrale della proposta
del Gestore
42
Le fasi del processo valutativo della banca
Elaborazione del rating mediante l’impiego del modello
Modello
Output
Modello statistico di rating
(rating statistico)
Rating integrato del modello
Questionario qualitativo
43
Le informazioni utilizzate
nella determinazione del rating
Nella formulazione di un rating vengono utilizzate diverse fonti informative sul merito
creditizio futuro di un’azienda:
•
Dati di bilancio
•
Dati andamentali (interni alla banca e Centrale Rischi) : dati sulla
regolarità del rapporto con le banche
•
Dati di settore produttivo (giudizi qualitativi)
•
Giudizi qualitativi sulla gestione d’impresa
Queste informazioni, attraverso l’adozione di specifiche metodologie di calcolo, vengono
sintetizzate in un singolo giudizio e concorrono alla formulazione del rating di ciascun cliente.
44
I dati di bilancio
Si tratta di dati economico - finanziari ricavati dal bilancio dell’azienda.
Vengono classificati in indicatori volti ad analizzare :
•
La capacità di autofinanziamento netto
Free Cash Flow (Autofinanzimento +/- Var CCN – Investimenti) Vs Cash Flow debito
Debiti Onerosi/MOL (< 5)

La valutazione della leva finanziaria e del patrimonio netto tangibile
Leva finanziaria max . (Posizione finanziaria netta/PN < 3)
Rettifiche del Patrimonio Netto relativamente a:
–

Immobilizzazioni immateriali

Riserve di rivalutazioni

Crediti verso soci /Azioni proprie acquistate
La gestione del circolante
DSO, DPO, DIO per analizzare l’assorbimento di cassa e/o per identificare eventuali poste
dubbie (magazzino obsoleto, crediti inesiglibili, ecc)
–
L’incidenza degli interessi passivi sui risultati operativi
MOL/OF (> 5)
45
L’importanza ed i limiti del bilancio
L’importanza del bilancio
• Ci sono precise responsabilità di amministratori e sindaci collegate al bilancio
• Ha una struttura standard, trattabile informaticamente
• E’ confrontabile con gli anni precedenti e con altre aziende del settore
I limiti del bilancio
• E’ sempre “vecchio”
• Le regole contabili non valorizzano molti aspetti intangibili
• Non valorizza direttamente la dimensione finanziaria del business
46
Le voci di bilancio con maggiore impatto sul rating
•
Essendo i modelli di rating costruiti mediante tecniche statistiche multivariate, difficilmente un
singolo indicatore produce effetti significativi sul rating
•
Più spesso è la variazione congiunta di alcuni indicatori che segnala la variazione del merito di
credito
•
Indicatori che spesso producono impatti significativi sul rating sono:
–
Variazione (tra due esercizi successivi) dei ricavi rispetto alla variazione dei crediti
commerciali
–
Aumento / riduzione significativa della redditività rispetto all’esercizio precedente
–
Leva finanziaria (rapporto tra Capitale Proprio e Attivo) in abbinamento ad andamento della
redditività
–
Dimensione in valore assoluto dei ricavi
–
Incidenza degli oneri finanziari sulla redditività operativa
47
I giudizi qualitativi sulla gestione d’impresa
Si tratta di informazioni attinenti gli aspetti gestionali interni all’azienda, le modalità di
posizionamento sul mercato e l’accuratezza dei processi di finanza e controllo:
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
Struttura organizzativa, governance e assetto proprietario
Esistenza di “Gruppi di fatto”
Andamento settore e posizionamento competitivo
Tipo prodotti, mercati, canali di vendita
Quote di mercato e variabilità
Tecnologia, capacità produttiva istallata e grado utilizzo, investimenti, beni intangibili
Caratteristiche risorse umane
Rischi finanziari
Disponibilità di informazioni infra-periodali (Qualità e frequenza)
Rapporti di filiera / reti di impresa
Disponibilità di Piani Economico-Finanziari/Budget
Le informazioni qualitative possono portare sia ad un miglioramento che
peggioramento del rating di bilancio, qualora permettano di attribuire
significativamente positivi o negativi circa la struttura organizzativa dell’azienda, la
qualità del suo management e l’accuratezza dei processi di finanza e controllo.
ad un
giudizi
48
Il ruolo delle informazioni qualitative
I modelli interni si differenziano in relazione al grado di rilevanza riconosciuto rispettivamente ai
giudizi automatici derivanti dal modello e a quelli rivenienti dal giudizio degli esperti nel settore
del credito. In linea generale si possono distinguere:
A. sistemi incentrati sulla componente automatica (eventualmente comprensiva di elementi
qualitativi oggettivizzati-”score”), in cui sono strutturalmente esclusi gli scostamenti
discrezionali e motivati (cd. overrides) apportati dagli analisti ai giudizi automatici;
B.
sistemi in cui i giudizi automatici sono integrabili - mediante override- con informazioni di
non agevole standardizzazione o comunque non considerate dal modello;
C. sistemi prevalentemente incentrati sulla valutazione di stampo soggettivo-discrezionale
dell’esperto di settore.
La scelta del modello è rimessa all’autonomia e all’esclusiva responsabilità dei vertici aziendali.
La Banca d’Italia valuta che le modalità realizzative del sistema prescelto assicurino la conformità
con le prescrizioni della presente normativa.
Per le banche che non dispongono di modelli interni, di fatto sono perseguibili solo le alternative
B e C.
49
L’impatto dello score qualitativo: un esempio
50
Il ruolo delle informazioni prospettiche
Attualmente le informazioni prospettiche non sono formalmente inserite nei modelli di
rating, ma possono avere rilevanza nei processi di override o nelle valutazioni soggettive –
discrezionali.
In linea generale si possono distinguere le seguenti modalità di utilizzo:
A. Banche che stanno iniziando ad introdurre modalità di valutazione standardizzata delle
informazioni prospettiche per orientare i processi di override;
B.
Banche che, nell’ambito di processi del credito decisionali / gestionali di stampo
soggettivo-discrezionale , considerano anche le informazioni prospettiche
Le informazioni prospettiche richieste non sono quindi sempre le stesse in ogni situazione
aziendale ma sono in funzione della situazione di partenza dell’azienda (rating di bilancio ed
andamentale) e a supporto del processo di override.
51
AGENDA
L’attuale contesto dell’accesso al credito e le decisioni finanziarie d’impresa
• L’attuale situazione del mercato del credito e dei tassi di interesse
• La dinamica finanziaria dell’impresa: dal margine operativo alla
variazione della posizione finanziaria netta
• Scenari finanziari e creditizi e impatti sulla gestione finanziaria
d’impresa
• Il monitoraggio economico e finanziario
• Le decisioni finanziarie di impresa
La presentazione del bilancio 2011 alle banche
• Le relazioni tra Bilancio, rating e merito di credito
• I punti di attenzione nella definizione del bilancio
• I possibili correttivi
• La preparazione della domanda di affidamento
• La predisposizione del fascicolo informativo
52
La qualità del margine aziendale
Qualità del margine aziendale significa:
• Presenza di elementi che consentano di prevedere con ragionevole probabilità un
andamento futuro uguale / migliore di quello consuntivo. Ci si riferisce un particolare a:
 Assenza di poste straordinarie
 Assenza di valutazioni meramente contabili
 Assenza di eventi / situazioni non ripetibili
• Volatilità dei ricavi non elevata, in relazione alla concentrazione per cliente / mercato
• Volatilità dei margini non elevata, in relazione alla variabilità del costo di acquisto delle
materie prime
53
Il cash flow generato e il capitale circolante
La capacità dell’azienda di generare il cash-flow necessario al ripagamento del debito dipende da:
1. Redditività operativa
2. Variazione del capitale circolante netto (CCN)
3. Investimenti
La variazione del CCN definisce in che misura la redditività operativa diventa cash-flow.
La valutazione del CCN può inoltre originare dei dubbi sulla effettiva consistenza di alcune poste
dell’attivo e quindi anche della redditività operativa stessa. Ci si riferisce in particolare a:
- Crediti inesigibili
- Magazzino valorizzato a prezzi non realistici
Un elevato debito verso fornitori non sempre è positivo, nella misura in cui comprende anche un
elevato scaduto verso fornitori.
54
Il capitale circolante
•
La gestione del capitale circolante è un tema rilevante in quanto rappresenta un investimento
significativo per il quale non vengono fatte valutazioni di convenienza economica – fattibilità
finanziaria come nel caso dell’ acquisto di un cespite (immobile , impianto, macchinario, …)
Aggregato di imprese
Clienti / Attivo tot.
Rimanenze/Attivo tot.
Imm.Mat./ Attivo tot.
Totale campione
14,68%
10,95%
26,18%
Società di medie dimensioni
28,97%
22,95%
23,28%
Società industriali
17,76%
15,08%
21,79%
Società terziarie
7,82%
1,75%
35,97%
Note: elaborazione su indagine annuale Mediobanca “Dati cumulativi di 2025 Società Italiane“
sui bilanci 2010.
55
Il capitale circolante
•
ll tema della gestione del circolante ha una dimensione finanziaria spesso trascurata. Gli impatti
sul capitale circolante derivano da decisioni operative effettuate da aree gestionali diverse
dall’amministrazione, finanza e controllo. Ad esempio, da decisioni:
 del responsabile commerciale (modifiche nelle dilazioni ai clienti)
 dal responsabile produzione (scelte di decentramento produttivo )
 dal responsabile acquisti (variazioni nei mercati di approvvigionamento)
•
Ne deriva che l’azienda ne avverte gli effetti a consuntivo, in termini di cassa, come aumento del
Debito a Breve verso le Banche
56
Le attivita’ immateriali
Questa voce può rappresentare un vero asset strategico oppure nascondere delle perdite
economiche.
I sistemi di rating di solito la deducono dal patrimonio netto contabile.
In presenza di un valore significativo di Imm. Immateriali (rispetto al PN) è necessario quindi
fornire alle banche le opportune informazioni integrative rispetto al bilancio, al fine di:
A) Valorizzare gli asset strategici :
-
Marchi
-
Brevetti
-
Sviluppo di nuovi prodotti (purché non richiedano significativi investimenti)
-
Avviamento
B) Descrivere con chiarezza i criteri di capitalizzazione dei costi R&S
57
La posizione finanziaria netta
La posizione finanziaria netta (PFN: debiti finanziari al netto di attivi finanziari prontamente
liquidabili) è una voce molto importante in quanto verificabile da parte delle banche attraverso
la centrale rischi.
La variazione della PFN rispetto all’esercizio precedente misura la generazione / assorbimento
di cash-flow nell’esercizio.
La PFN comprende:
• L’anticipo di ricevute bancarie e fatture (è un debito finanziario)
• La cessione di crediti pro solvendo ad una società di factoring
• Il capitale residuo dei leasing in essere
• Spesso si riclassifica anche la cessione pro-soluto di crediti ad una società di factoring se non
effettuata secondo i Principi Ias (Passaggio totale dei Rischi – Rischi di Credito e di Liquidità)
58
La lettura della posizione finanziaria netta
La variazione della PFN rispetto all’esercizio precedente va posto in relazione a:
A. Variazione dei ricavi:
•
Il peggioramento della PFN, collegato e proporzionale rispetto ad un aumento dei
ricavi, non è necessariamente negativo
B.
Entità del margine operativo aziendale (MOL):
•
Il peggioramento della PFN con ricavi non in aumento può essere sostenibili se il
margine operativo aziendale aumenta, purchè però il CCN non sia fuori controllo
•
Particolare attenzione va data al rapporto tra PFN e MOL
Variazioni significative dei rapporti tra PFN / Ricavi e PFN / MOL vanno spiegati e vanno date
indicazioni su come nel prossimo futuro l’azienda intende rientrare su livelli sostenibili.
59
AGENDA
L’attuale contesto dell’accesso al credito e le decisioni finanziarie d’impresa
• L’attuale situazione del mercato del credito e dei tassi di interesse
• La dinamica finanziaria dell’impresa: dal margine operativo alla
variazione della posizione finanziaria netta
• Scenari finanziari e creditizi e impatti sulla gestione finanziaria
d’impresa
• Il monitoraggio economico e finanziario
• Le decisioni finanziarie di impresa
La presentazione del bilancio 2011 alle banche
• Le relazioni tra Bilancio, rating e merito di credito
• I punti di attenzione nella definizione del bilancio
• I possibili correttivi
• La preparazione della domanda di affidamento
• La predisposizione del fascicolo informativo
60
Le decisioni operative
Scostamenti nel
margine operativo
lordo
Scostamenti nelle
consistenze
patrimoniali
Decisioni operative:
-Mercati di vendita
-Mix prodotti
-Revisione listini, sconti, premi
-Azioni promozionali
-Revisioni obiettivi agenti
-Programmazione acquisti e produzione
-Revisione costi fissi
Decisioni operative:
- Condizioni di dilazione e garanzia a clienti
- Restrizione vendite a clienti cattivi pagatori
- Riduzione / ampliamento fidi commerciali
- Analisi consistenze magazzino e politiche di
riduzione conseguenti
- Revisione condizioni con fornitori
- Posticipo / modifica di nuovi investimenti
- Pianificazione stato patrimoniale prospettico per
mantenimento merito di credito (autovalutazione del
rating
61
Le decisioni finanziarie
Decisioni finanziarie:
Scostamenti nei
di cassa
flussi
Scostamenti nel costo
dell’indebitamento
- Revisione condizioni di dilazione sul circolante
- Ridefinizione delle scadenze dell’indebitamento
- Creazione di riserva liquidità
- Richiesta nuovi fidi
- Ricerca nuove fonti / controparti
- Progettazione nuove operazioni di funding
- Allungamento scadenza medio indebitamento
- Revisione struttura finanziaria (rapporto debiti /
mezzi propri)
Decisioni finanziarie:
- Negoziazione condizioni (ove opportuno)
- Cambiamento mix forme tecniche indebitamento
- Analisi struttura per scadenza del debito
- Analisi posizionamento in termini di condizioni
rispetto ad aziende con merito di credito comparabile
- Analisi rischio di liquidità effettivo per
ottimizzazione della posizione finanziaria netta
- Attivazione strategie di copertura del rischio di tasso
62
Le azioni tattiche per migliorare il bilancio (1/2)
Azione
Effetto patrimoniale
Effetto economico
Effetto finanziario
Conversione debiti vs
soci e/o
amministratori in
futuro aumento di
capitale sociale
Positivo
Riduce il debito ed
aumenta il capitale
proprio, assorbe le
perdite
Nessuno
Positivo
Se era prevista la
restituzione
Rivalutazione dei
cespiti (in presenza di
leggi di rivalutazione)
Positivo
Aumenta il capitale
proprio
Maggiori
ammortamenti
Nessuno se fatta solo a
fini civilistici
Capitalizzazione spese
pluriennali
Negativo
Aumenta il capitale
investito nella voce
immobilizzazioni
immateriali
Positivo
Migliorano MOL e
utile
Nessuno (salvo effetto
imposte)
Cessione del credito
pro-soluto
Positivo
Diminuisce il capitale
investito
Ininfluente
Rilevo lo sconto
anticipato
Positivo
Anticipo gli incassi
rispetto alla loro
scadenza
63
Le azioni tattiche per migliorare il bilancio (2/2)
azione
Effetto patrimoniale
Effetto economico
Effetto finanziario
Vendite a clienti in
conto deposito (se
accettato dalla
controparte)
Nessuno
Diminuisce il
magazzino ed
aumentano i crediti
Positivo
Si realizza (se esiste) il
margine
dell’operazione
Nessuno
Pagamenti di fine
dicembre effettuati ad
inizio gennaio
Positivo
Migliora la leva
finanziaria
Nessuno
Ininfluente
Proroga investimenti
di fine periodo
Positivo
Minor capitale
investito
Positivo
Minori ammortamenti
Parziale
Legato al rinvio
dell’investimento
64
AGENDA
L’attuale contesto dell’accesso al credito e le decisioni finanziarie d’impresa
• L’attuale situazione del mercato del credito e dei tassi di interesse
• La dinamica finanziaria dell’impresa: dal margine operativo alla
variazione della posizione finanziaria netta
• Scenari finanziari e creditizi e impatti sulla gestione finanziaria
d’impresa
• Il monitoraggio economico e finanziario
• Le decisioni finanziarie di impresa
La presentazione del bilancio 2011 alle banche
• Le relazioni tra Bilancio, rating e merito di credito
• I punti di attenzione nella definizione del bilancio
• I possibili correttivi
• La preparazione della domanda di affidamento
• La predisposizione del fascicolo informativo
65
I criteri di sostenibilità delle richieste alle banche
1.
Informazioni aggiornate sull’andamento del business
•
2.
Dimostrare la capacità di rimborso
•
3.
4.
Dimostrare la capacità di non aumentare ulteriormente il debito finanziario, se non a
fronte di aumento di fatturato o di specifici investimenti
Quantificare correttamente le richieste
•
Valutazione la percorribilità di una garanzia Confidi o altre garanzie
•
Sulla base della quantificazione del fabbisogno finanziario prospettico, tenendo
conto di un utilizzo medio di fidi operativi del 50-70%
Individuare la banca / le banche a cui formulare le richieste
•
5.
Al bilancio 2011 (se non migliorativo rispetto al 2010) vanno aggiunte informazioni
sull’andamento dell’attività ad inizio 2012 e le prospettive per l’esercizio 2012
Sulla base dell’attuale esposizione della singola banca, dell’atteggiamento della
singola banca verso il settore, della politica creditizia,
Agevolare la predisposizione della pratica di fido
•
Produrre un fascicolo informativo completo
66
Tipologia di supporto richiesto alle banche e
intensita’ informativa
La tipologia di richiesta alle banche determina l’intensità informativa di dati qualitativi e previsionali.
Incaglio /
Sofferenza
Vulnerabilità
Solvibilità
Sicurezza
N.A.
•Dettaglio intervento
soci e/o garanzie
•Business plan
•Dettaglio intervento
soci e/o garanzie
•Business plan
•Piano risanamento o
ristrutturazione
•Situazione
economica alla data
•Forecast esercizio in
corso
•Azioni riequilibrio
econ-fin.
•Budget econ-fin
•Business plan
•Dettagli
posizionamento
competitivo,
prodotti, clienti
•Business plan
•Dettagli
posizionamento
competitivo, prodotti,
clienti
•Dettagli interventi soci
/ garanzie
•Continuità aziendale
•Piano di rientro a
breve termine
•Qualità dei crediti
commerciali
•Dati ordini
•Budget economico –
finanziario
•Business plan
•Bilancio
•Dettagli su singole
voci di bilancio
•Budget economico e
finanziario
•Stima capitale
circolante
•Dati ordini
aggiornati
•Budget economico e
patrimoniale
•Sostenibilità nuovo
debito
•Motivazioni
fabbisogno
•Bilancio
•Budget economico
•Stima capitale
circolante
•Dati ordini
aggiornati
•Budget economico e
patrimoniale
•Motivazioni
fabbisogno
Rinnovo fidi
Aumento fidi
a breve
Nuovi fin.ti a
M/L termine
N.A.
N.A.
Ripristino
fidi revocati
67
AGENDA
L’attuale contesto dell’accesso al credito e le decisioni finanziarie d’impresa
• L’attuale situazione del mercato del credito e dei tassi di interesse
• La dinamica finanziaria dell’impresa: dal margine operativo alla
variazione della posizione finanziaria netta
• Scenari finanziari e creditizi e impatti sulla gestione finanziaria
d’impresa
• Il monitoraggio economico e finanziario
• Le decisioni finanziarie di impresa
La presentazione del bilancio 2011 alle banche
• Le relazioni tra Bilancio, rating e merito di credito
• I punti di attenzione nella definizione del bilancio
• I possibili correttivi
• La preparazione della domanda di affidamento
• La predisposizione del fascicolo informativo
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La tempestività e la qualità dell’informazione
L’efficacia dei correttivi è legata alla tempestività delle azioni.
La presentazione di un Fascicolo Informativo alle Banche che illustri sinteticamente ed in
modo strutturato la realtà aziendale è premiante nel rapporto con gli Istituti di credito.
E’ conveniente comunicare accadimenti e programmi PRIMA che sia la controparte a
prenderne atto autonomamente per dimostrare:
•
CONSAPEVOLEZZA
•
CAPACITA’ DI REAZIONE E BUONA GESTIONE
La mancanza di informativa può innescare nelle banche procedure quali riduzione dei fidi
difficilmente rinegoziabili una volta attivate.
69
Perché realizzare un fascicolo informativo per le banche ?
• Per anticipare azioni intempestive da parte delle banche
• Per ottenere più attenzione dal gestore imprese / responsabile di filiale nell’attivare
percorsi di override o di valutazione soggettiva- discrezionale
• Per ridurre i tempi di risposta delle banche
• Per mettere in luce gli elementi positivi e dare una corretta lettura agli elementi negativi
dell’attività aziendale
• Per orientare una corretta lettura da parte della banca dei dati di bilancio
• Per integrare il bilancio con elementi qualitativi e prospettici
• Per dare l’impressione che l’imprenditore sta reagendo alla situazione e sta pianificando
operativamente il prossimo futuro
70
Struttura del fascicolo informativo (1/2)
- SINTESI DELLA SITUAZIONE E PRINCIPALI ESIGENZE FINANZIARIE
• Commento ai dati economico-finanziari consuntivi e prospettici (Budget o Business Plan)
(se bilancio in perdita spiegare le “ragioni della crisi” e le azioni intraprese per contrastarla)
• Esigenze finanziarie e principali richieste
- INFORMAZIONI QUALITATIVE
• Governance e assetto proprietario
• Struttura del gruppo e principali operazioni straordinarie
• Informazioni gestionali
 Andamento del settore di appartenenza e posizionamento dell’azienda
 Distribuzione del fatturato per mercato/cliente e politica del credito commerciale
 Distribuzione degli acquisti per fornitore
 Caratteristiche distintive della Supply Chain
 Caratteristiche delle Risorse Umane
 Rischi Finanziari
• Investimenti ed Innovazioni
 Programma degli investimenti materiale e di Ricerca ed Innovazione
• Immobilizzazioni immateriali (spiegazione del contenuto “industriale” di questa posta)
• Rapporti di Filiera /Reti d’impresa
71
Struttura del fascicolo informativo (2/2)
- INFORMAZIONI QUANTITATIVE
• Bilanci esercizi …
• Proiezione a fine 2011 e Consuntivo di periodo
• Budget 2012 (e/o Piano Pluriennale se disponibile)
- RATING CONSUNTIVO
-
INFORMAZIONI RELATIVE ALLA CENTRALE RISCHI
(spiegazione di eventuali sconfinamenti – se necessario- es. errori di segnalazione … )
- ALTRI ALLEGATI
72
I messaggi del fascicolo informativo
• Continuità aziendale
• Trasparenza: quantificazione di aspetti non chiari del bilancio (magazzino, crediti,
immobilizzazioni immateriali, ...)
• Qualità del Reddito ( es. stabilità, diversificazione mercati , …) e Qualità dell’ Attivo
• Attivazione di azioni per la il raggiungimento del pareggio economico
• Quantificazione del fabbisogno finanziario aziendale e delle richieste alla banca
73
Dati e informazioni disponibili in azienda
in relazione al fabbisogno del fascicolo informativo
A) L’azienda dispone di molti dati e informazioni di dettaglio sui consuntivi, di preventivi
economico, finanziari e patrimoniali:
•
E’ necessario sintetizzare gli elementi rilevanti per agevolarne la lettura da parte
della banca
•
E’ rilevante “interpretare” i dati con la logica delle banche
•
E’ indispensabile trasmettere anche la credibilità e la sostenibilità dei numeri
B) L’azienda non dispone dei dati e delle informazioni necessari :
•
I dati servono per gestire bene un’azienda, non solo per “fare bella figura con le
banche”
•
Le banche stanno iniziando ad apprezzare lo sforzo informativo dell’azienda
•
La richiesta alle banche rappresenta uno stimolo per fare un passo avanti negli
strumenti gestionali disponibili in azienda
•
E’ importante definire una priorità, in funzione dei tempi di ottenimento dei
numeri e della qualità del risultato ottenibile in termini di attendibilità
74
I punti di attenzione nella redazione del fascicolo
1.
Il fatturato: la verosimiglianza nella stima del dato delle vendite determina il livello generale di
credibilità della redazione del business plan o del budget. Se le vendite stimate non sono
coerenti, il modello decade interamente
2.
Gli interventi sui costi: devono essere realizzabili nei termini temporali previsti e senza
compromettere la capacità di vendita
3.
La proiezione delle poste del circolante: i giorni di incasso, di pagamento e di stazionamento
delle scorte devono essere stabili nel breve periodo salvo ragioni da motivare
4.
Verifica delle poste dell’attivo dello stato patrimoniale consuntivo non recuperabili (crediti
inesigibili, sopravvalutazione magazzino, immobilizzazioni immateriali, etc….)
5.
L’accensione di nuovi finanziamenti deve rispecchiare “reali” possibilità di contrarre debito
75
I dati previsionali: un approccio pragmatico
• Solo in alcune situazioni è praticabile la redazione di un business plan o un budget anche con
la dimensione patrimoniale e finanziaria
• Nella maggior parte delle situazioni di aziende piccole e medie:
– Già il budget economico è spesso un esercizio troppo faticoso
– La dimensione finanziaria non è considerata
• Lo sforzo richiesto all’imprenditore di ragionare sul futuro è comunque fondamentale
• Un approccio percorribile anche per le piccole e medie imprese è il seguente:
– Preconsuntivo dell’esercizio in corso
– Budget con ricavi prudenziali, a meno di specifica dimostrazione dell’esistenza di ordini
su modello fornito dalla banca
– Specifica delle azioni sui ricavi e sui costi
– Calcolo sintetico della dimensione finanziaria prospettica (debito finanziario a breve e a
medio lungo)
76
I focus particolari del fascicolo informativo
in relazione alla situazione aziendale
Fase
del ciclo di vita
Elementi rilevanti per la
valutazione del merito di credito
Focus dell’analisi
qualitativa e previsionale
Start -up
•Assenza di dati storici
•Rating di bilancio negativi, a
causa dell’elevata leva finanziaria
•Tempo necessario alla
generazione di redditività e cashflow
•Entità degli investimenti per
andare a regime non eccessiva
Sviluppo
•Equilibrio tra crescita dei ricavi,
generazione di redditività,
assorbimento di cash-flow del
capitale circolante e degli
investimenti
•Posizionamento adeguato alla
crescita
•Implicazioni organizzative e
manageriali
•Business plan pluriennale anche
con la componente patrimoniale e
finanziaria
Maturità
•Copertura del servizio del debito
•Regolarità nell’utilizzo dei fidi
•Informazioni aggiornate sul
business
•Forecast economico anno in corso
Ristrutturazione
•Ritorno alla redditività
•Capacità di ripagare il debito
•Budget economico e finanziario
•Effetti interventi sui costi
77
GRAZIE !
78
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Le decisioni finanziarie