La gestione del rapporto banca‐impresa: strumenti e tecniche per migliorarla Maurizio Belli – Emanuele Facile Financial Innovations Trieste 20 marzo 2012 AGENDA L’attuale contesto dell’accesso al credito e le decisioni finanziarie d’impresa • L’attuale situazione del mercato del credito e dei tassi di interesse • La dinamica finanziaria dell’impresa: dal margine operativo alla variazione della posizione finanziaria netta • Scenari finanziari e creditizi e impatti sulla gestione finanziaria d’impresa • Il monitoraggio economico e finanziario • Le decisioni finanziarie di impresa La presentazione del bilancio 2011 alle banche • Le relazioni tra Bilancio, rating e merito di credito • I punti di attenzione nella definizione del bilancio • I possibili correttivi • La preparazione della domanda di affidamento • La predisposizione del fascicolo informativo 2 AGENDA L’attuale contesto dell’accesso al credito e le decisioni finanziarie d’impresa • L’attuale situazione del mercato del credito e dei tassi di interesse • La dinamica finanziaria dell’impresa: dal margine operativo alla variazione della posizione finanziaria netta • Scenari finanziari e creditizi e impatti sulla gestione finanziaria d’impresa • Il monitoraggio economico e finanziario • Le decisioni finanziarie di impresa La presentazione del bilancio 2011 alle banche • Le relazioni tra Bilancio, rating e merito di credito • I punti di attenzione nella definizione del bilancio • I possibili correttivi • La preparazione della domanda di affidamento • La predisposizione del fascicolo informativo 3 L’ andamento dell’economia italiana • • • • • • • Nel terzo trimestre del 2011 il PIL dell’Italia è sceso dello 0,2% sul periodo precedente, segnando la prima flessione dall’inizio del 2010 L’interscambio con l’estero ha continuato a sostenere la dinamica del PIL, per lo 0,8%: le esportazioni sono cresciute dell’1,6% sul periodo precedente; le importazioni, in connessione con l’indebolimento della domanda interna, sono ulteriormente diminuite dell’1,1% La domanda interna è rimasta debole; i consumi delle famiglie sono ulteriormente diminuiti dello 0,2% e gli investimenti si sono ridotti dello 0,8% La variazione delle scorte ha sottratto lo 0,5% alla dinamica del prodotto In autunno il quadro congiunturale è peggiorato; la produzione industriale ha subito nella media del quarto trimestre il calo più consistente dalla primavera del 2009 Gli indicatori confermano la debolezza della domanda interna, come riflesso di quella del reddito disponibile delle famiglie Le vendite all’estero continuano invece a sostenere la crescita, anche se risentono del rallentamento del commercio mondiale Fonte Bankit: Bollettino Economico, n°67- gen 2012 4 L’ andamento dell’economia italiana … effetti sulle imprese (1/2) • La produzione industriale è calata in autunno • Gli indicatori congiunturali non prefigurano una ripresa a breve • L’attività di investimento resta debole • È lievemente migliorata la competitività • La redditività operativa è rimasta stabile Fonte Bankit: Bollettino Economico, n°67- gen 2012 5 L’ andamento dell’economia italiana … effetti sulle imprese (2/2) Stanno peggiorando le aspettative delle imprese su investimenti e produzione, anche per effetto delle turbolenze sui mercati finanziari Fonte Bankit: Economie Regionali, n°23- nov 2011 6 La domanda di credito delle imprese è in aumento … • Dopo la diminuzione registrata nel primo semestre del 2011, la domanda di credito è tornata ad aumentare, soprattutto al Nord • L’aumento è più rilevante per le imprese di piccole e medie dimensioni • L’aumento della domanda si concentra verso gli istituti di maggiori dimensioni, rimane in flessione la domanda di credito presso gli istituti minori Fonte Bankit: Economie Regionali , n°1-gen 2012 7 … ancora trainata da ristrutturazioni del debito e fabbisogni di CCN • Nel 2011 è diminuita in misura significativa la domanda legata agli investimenti • A sostenere le richieste di finanziamenti è stata, in tutte le aree e più marcatamente nel Mezzogiorno, la crescente necessità di copertura del capitale circolante ed il ricorso a operazioni di ristrutturazione e consolidamento del debito bancario Fonte Bankit: Economie Regionali , n°1-gen 2012 8 I prestiti bancari alle imprese sono in diminuzione • • Dopo l’aumento registrato nel primo semestre del 2011, nei mesi estivi il ritmo di crescita dei prestiti bancari, misurato sui dodici mesi, è diminuito in tutte le aree del Paese. Il rallentamento dei finanziamenti rilevato tra giugno e agosto è stato più forte nel Nord Est, meno marcato nel Nord Ovest e al Centro. Nel Mezzogiorno il ritmo di espansione è risultato stabile In tutte le ripartizioni il rallentamento è stato più forte per le imprese di minori dimensioni Fonte Bankit: Bollettino Economico, n°67- gen 2012 9 Il comportamento delle banche è diverso in base alla loro dimensione – le banche leader riaprono l’accesso al credito più velocemente dopo aver raggiunto livelli molto bassi di esposizione verso le imprese durante la crisi – le banche piccole e minori mostrano una ripresa più lenta dopo aver maggiormente mantenuto gli affidamenti durante la crisi Fonte Bankit : Relazione annuale sul 2010 (31-05-2011) 10 I tassi di interesse del mercato monetario sono in lieve aumento 11 I tassi di interesse sui prestiti alle imprese sono in rilevante aumento Fonte Bankit: Supplementi al Bollettino Statistico, Moneta e banche n°59 • I tassi di interesse riguardano le consistenze in essere e le nuove operazioni relative alle principali forme di impiego. Le nuove operazioni sono i contratti di finanziamento stipulati nel periodo di riferimento della segnalazione o che costituiscono una rinegoziazione di condizioni precedentemente determinate. A partire da giugno 2010, i tassi di interesse sui prestiti escludono, oltre alle sofferenze e alle posizioni ristrutturate, anche quelle scadute o sconfinanti e gli incagli (partite deteriorate). 12 AGENDA L’attuale contesto dell’accesso al credito e le decisioni finanziarie d’impresa • L’attuale situazione del mercato del credito e dei tassi di interesse • La dinamica finanziaria dell’impresa: dal margine operativo alla variazione della posizione finanziaria netta • Scenari finanziari e creditizi e impatti sulla gestione finanziaria d’impresa • Il monitoraggio economico e finanziario • Le decisioni finanziarie di impresa La presentazione del bilancio 2011 alle banche • Le relazioni tra Bilancio, rating e merito di credito • I punti di attenzione nella definizione del bilancio • I possibili correttivi • La preparazione della domanda di affidamento • La predisposizione del fascicolo informativo 13 La dinamica finanziaria dell’impresa: dal margine operativo alla variazione della posizione finanziaria netta La posizione finanziaria netta (PFN) è il saldo ad un certa data delle attività e passività finanziarie in essere (comprese le quote capitale residue dei leasing in essere). Alcuni concetti di riferimento: 1) La variazione della PFN in un determinato periodo (es. nell’esercizio) indica in modo sintetico se l’azienda ha generato cassa (es. miglioramento della PFN negativa) o assorbito cassa (es. peggioramento della PFN negativa) 2) L’analisi della dinamica finanziaria indica dove l’azienda ha generato o assorbito cassa: è importante isolare i seguenti perimetri: Margine operativo lordo: indica i flussi di cassa potenziale generati dalla redditività dell’attività caratteristica dell’azienda +/- Variazione del capitale circolante netto: indica quanta parte del flusso di cassa potenziale generato dal MOL è stato assorbito dal capitale di funzionamento = Flusso di cassa della gestione corrente: indica l’effettivo flusso di cassa generato dalla gestione corrente, quindi quanta parte del MOL si è effettivamente incassato = Nuovi investimenti (+ disinvestimenti) effettuati nel periodo Flusso di cassa della gestione operativa: indica qual è il flusso di cassa disponibile per il pagamento degli interessi ed il rimborso del debito + Interessi Rimborso finanziamenti Nuovi finanziamenti 14 La dinamica finanziaria dell’impresa: l’impatto dei fattori esterni Ante crisi Situazione attuale Margine operativo lordo Piuttosto stabile tra i diversi esercizi Molto incerto + / - Variazione CCN Indici medi di rotazione stabili negli anni Aumento sofferenze sui crediti Magazzino risente di incertezze nei cicli attivo e passivo Flusso gestione corrente L’eventuale temporaneo sbilancio finanziario era finanziabile senza difficoltà La qualità dei crediti deve essere buona, il magazzino è difficilmente finanziabile - Nuovi investimenti Anche in caso di ritorni modesti, finanziabile con forme tecniche a breve o con leasing Incertezza sui ritorni degli investimenti, difficoltà a finanziarli con debito Deve essere positivo, difficile aumentare linee di fido Flusso gestione operativa - Interessi Bassi sia i parametri di riferimento che gli spread Aumentano gli oneri finanziari soprattutto per effetto degli spread - Rimborso finanziamenti Flessibilità nelle scadenze Rigidità nelle scadenze + Nuovi finanziamenti Credito abbondante e flessibilità nelle scadenze Difficile ottenere fin.ti a MLT Si allungano i tempi per nuovi fidi a BT 15 AGENDA L’attuale contesto dell’accesso al credito e le decisioni finanziarie d’impresa • L’attuale situazione del mercato del credito e dei tassi di interesse • La dinamica finanziaria dell’impresa: dal margine operativo alla variazione della posizione finanziaria netta • Scenari finanziari e creditizi e impatti sulla gestione finanziaria d’impresa • Il monitoraggio economico e finanziario • Le decisioni finanziarie di impresa La presentazione del bilancio 2011 alle banche • Le relazioni tra Bilancio, rating e merito di credito • I punti di attenzione nella definizione del bilancio • I possibili correttivi • La preparazione della domanda di affidamento • La predisposizione del fascicolo informativo 16 I possibili scenari del mercato finanziario e del credito e gli impatti sulla gestione finanziaria d’impresa Scenari 1 Graduale (entro 6 mesi circa) ritorno a condizioni di normalità 2 Ritorno a un mercato finanziario e del credito a funzionalità ridotta 3 Caratteristiche dello scenario Finanza strategica - Spread creditizi in progressiva riduzione - Graduale ripristino del credito a medio – lungo termine - Mantenimento fidi a breve - Pianificazione operazioni a medio termine Finanza operativa - Monitoraggio rischio di liquidità - Rafforzare pianificazione finanziaria a breve termine Blocco del mercato finanziario e del credito (tipico di Paesi emergenti) 17 Possibili scenari sfavorevoli del mercato finanziario e del credito e impatti sulla gestione finanziaria d’impresa Scenari Caratteristiche dello scenario Finanza strategica Graduale (entro 6 mesi circa) ritorno a condizioni di normalità - Spread creditizi in progressiva riduzione - Graduale ripristino del credito a medio – lungo termine - Mantenimento fidi a breve - Pianificazione operazioni a medio termine - Monitoraggio rischio di liquidità - Rafforzare pianificazione finanziaria a breve termine 2 Ritorno a un mercato finanziario e del credito a funzionalità ridotta - Credito a medio – lungo termine solo da parte di operatori specializzati - Credito a breve termine razionato - Rafforzamento mezzi propri - Enucleazione porzioni di attivi patrimoniali appetibili per finanziatori specializzati - Cash-flow gestione corrente sempre positivo - Investimenti auto finanziati o con finanziamenti ad hoc - Riserve di liquidità 3 Blocco del mercato finanziario e del credito (tipico di Paesi emergenti) - Credito assente senza asset o senza garanzie reali - Rafforzamento mezzi propri - PFN positiva - CCN negativo o uguale a 0 - Incassi anticipati o certi 1 Finanza operativa 18 AGENDA L’attuale contesto dell’accesso al credito e le decisioni finanziarie d’impresa • L’attuale situazione del mercato del credito e dei tassi di interesse • La dinamica finanziaria dell’impresa: dal margine operativo alla variazione della posizione finanziaria netta • Scenari finanziari e creditizi e impatti sulla gestione finanziaria d’impresa • Il monitoraggio economico e finanziario • Le decisioni finanziarie di impresa La presentazione del bilancio 2011 alle banche • Le relazioni tra Bilancio, rating e merito di credito • I punti di attenzione nella definizione del bilancio • I possibili correttivi • La preparazione della domanda di affidamento • La predisposizione del fascicolo informativo 19 Il monitoraggio serve per attivare tempestivamente le decisioni La tempestività è fondamentale per aumentare le leve di azione Le decisioni operative hanno in genere tempi di attivazione più lunghi delle decisioni finanziarie. Le decisioni finanziarie strategiche richiedono anch’esse un’adeguata pianificazione. Riposizionamento competitivo Variazione mix mercati / prodotti Ristrutturazione aziendale Ricerca nuove controparti industriali Nuovi prodotti Ristrutturazione del passivo Aumento di capitale Creazione riserva di liquidità Azioni commerciali Revisione programmi di produzione Posticipo investimenti Revisione politica scorte Ricerca nuove controparti finanziarie Rinegoziazione in bonis con fornitori Sconti a clienti per pagamento Revisione fidi anticipato clienti Ricerca nuove linee Ricerca nuove linee Revisione costi fissi di credito a BT di credito a MLT 18 / 24 12 6 3 Spostamento scadenze fornitori 1 0 Mesi di anticipo rispetto allo squilibrio finanziario 20 L’importanza della pianificazione economico - finanziaria L’assenza di pianificazione economico finanziaria viene spesso spiegata con la difficoltà di produrre previsioni attendibili, soprattutto in periodi di elevata incertezza come quello attuale In realtà, lo scopo della pianificazione non è “prevedere” il risultato d’esercizio bensì verificare anticipatamente, sulla base delle informazioni disponibili: se esistono i presupporti per raggiungere un certo livello di redditività , e se tali obiettivi sono finanziariamente sostenibili con le attuali risorse finanziarie o esiste la necessita di risorse aggiuntive. Conoscere in anticipo i livelli critici di Ricavi, Costi, Capitale circolante netto, Posizione finanziaria Netta, su diversi orizzonti temporali, consente all’azienda di capire se è sulla “rotta giusta” o se deve intervenire effettuando opportune correzioni In periodi di incertezza, quando l’attendibilità del risultato finale dipende da molte variabili esogene, non influenzabili, l’unica soluzione è cogliere “anticipatamente” i segnali deboli che arrivano dal business e reagire con tempestività. Questo è lo scopo principale della pianificazione. 21 L’importanza della pianificazione economico - finanziaria I processi di Pianificazione e Controllo sono tradizionalmente sempre stati più focalizzati sulla dimensione economico-reddituale del business e molto meno sul fronte della dinamica patrimoniale – finanziaria Tuttavia, negli ultimi anni, la difficoltà di reperire nuove risorse finanziarie a supporto dei piani aziendali, l’allungamento dei tempi medi di incasso e, in particolare, il minor credito disponibile da parte del sistema bancario, ha enfatizzato l’importanza del presidio dei flussi di cassa e la pianificazione dei fabbisogni finanziari In un mercato del credito “eccedentario” dal lato dell’ offerta, come quello ante 2007, l’attenzione sulle risorse finanziarie era di tipo prevalentemente economico (il costo delle fonti), oggi il focus è totalmente cambiato e riguarda in primis la disponibilità di risorse (mezzi propri e di terzi) L’obiettivo di questa sezione è quello di descrivere i principali strumenti di pianificazione e reporting e selezionare le grandezze economiche, patrimoniali e finanziarie più significative che l’azienda dovrebbe monitorare per “tenere la propria rotta” 22 Gli strumenti di Pianificazione Finanziaria Strumenti Obiettivi Contenuti Orizzonte temporale Piano Economico Patrimoniale Pluriennale Verifica della redditività, e della sostenibilità finanziaria dei programmi aziendali Proiezione MOL, EBIT e Reddito Netto, verifica andamento investimenti, capitale circolante e posizione finanziaria su base annuale da 3 a 5 anni Budget/Forecast Economico Patrimoniale e Rendiconto Finanziario Verifica redditività, stima del fabbisogno finanziario e analisi dei flussi di cassa Proiezione MOL, EBIT e Reddito Netto, verifica andamento investimenti, capitale circolante e posizione finanziaria su base trimestrale 12 mesi Budget Finanziario Definizione delle linee di credito per dimensione e forma tecnica Proiezione Entrate /Uscite e utilizzo banche a breve termine su base mensile 12 mesi Cash Flow preventivo Verifica fabbisogno finanziario per forma tecnica a breve termine Proiezione Entrate /Uscite e utilizzo fidi per forma tecnica su base decadale 1-3 mesi rolling Preventivo di tesoreria Minimizzazione interessi passivi e controllo utilizzi Proiezione Saldi e Flussi di cassa per banca su base giornaliera 1-10 gg.rolling 23 Gli strumenti di monitoraggio Strumenti Obiettivi Contenuto Dettaglio Consuntivo Economico Patrimoniale Analisi andamento EBITDA - EBIT CCN,Investimenti, PFN Chiusura infrannuale CE SP su diversi schemi di riclassificazione Semestrale Trimestrale Mensile Rendiconto finanziario consuntivo Analisi del Free Cash Flow e del Cash Flow complessivamente generato/assorbito Dinamica del Cash flow corrente, operativo, investimenti e finanziamenti Semestrale Trimestrale Mensile Reporting direzionale Analisi andamento principali grandezze e indicatori finanziari Confronto con valori di Budget ed Esercizio precedente Semestrale Trimestrale Mensile Cash Flow consuntivo Analisi di dettaglio di incassi /pagamenti e altre entrate/uscite finanziarie Confronto con Budget Finanziario/Cash Flow preventivo Mensile Decadale 24 Le dimensioni del monitoraggio: Reddito e Cash Flow 1° Trim EBITDA (Eur) Anno precedente Consuntivo Budget D vs Anno prec. D vs Budget EBIT (Eur) Anno precedente Consuntivo Budget D vs Anno prec. D vs Budget 265.825 311.178 338.831 45.353 -27.653 208.631 253.984 281.637 45.353 -27.653 Progressivo 1° Sem 3° Trim 531.650 622.356 677.662 90.706 -55.306 417.262 507.967 563.273 90.706 -55.306 589.301 712.270 782.139 122.968 -69.869 417.718 540.687 610.556 122.968 -69.869 Totale 855.126 1.023.448 1.120.970 168.321 -97.522 626.349 794.671 892.193 168.321 -97.522 Free Cash Flow (Eur) Anno precedente -1.565.143 -1.864.943 -1.594.078 -2.058.040 Consuntivo -313.331 -526.548 -186.096 -424.758 Budget -267.790 -389.845 -1.614 -71.773 D vs Anno prec. 1.251.812 1.338.395 1.407.982 1.633.282 D vs Budget -45.541 -136.703 -184.482 -352.985 1° Trim Progressivo 1° Sem 3° Trim Totale EBITDA/RICAVI ( %) Anno precedente Budget Consuntivo D vs Anno prec. D vs Budget 6,34% 7,10% 7,40% 0,75% -0,30% 6,34% 7,10% 7,40% 0,75% -0,30% 5,27% 6,09% 6,40% 0,82% -0,31% 5,57% 6,36% 6,67% 0,80% -0,31% EBIT/RICAVI ( %) Anno precedente Consuntivo Budget D vs Anno prec. D vs Budget 4,98% 5,79% 6,15% 0,81% -0,36% 4,98% 5,79% 6,15% 0,81% -0,36% 3,74% 4,62% 5,00% 0,88% -0,37% 4,08% 4,94% 5,31% 0,86% -0,37% Cash Flow Totale (Eur) Anno precedente 1.328.602 1.342.123 1.741.308 1.405.666 Consuntivo -185.010 -269.907 198.865 88.524 Budget -139.470 -133.204 383.347 229.223 D vs Anno prec. -1.513.612 -1.612.030 -1.542.443 -1.317.143 D vs Budget -45.541 -136.703 -184.482 -140.699 25 Le dimensioni del monitoraggio: CCN e Investimenti 1° Trim Clienti (Eur) Anno precedente Consuntivo Budget D vs Anno prec. D vs Budget Fornitori(Eur) Anno precedente Consuntivo Budget D vs Anno prec. D vs Budget Scorte (Eur) Anno precedente Consuntivo Budget D vs Anno prec. D vs Budget 2.952.540 3.104.728 3.256.918 152.188 -152.190 1.638.534 1.411.161 1.470.274 -227.373 -59.113 3.425.559 3.576.482 3.732.348 150.922 -155.866 Valori trimestrali 2° Trim 3° Trim 2.952.540 3.104.728 3.256.918 152.188 -152.190 1.425.352 1.338.253 1.394.398 -87.098 -56.145 3.425.559 3.576.482 3.732.348 150.922 -155.866 4° Trim 1° Trim Valori trimestrali (Flussi) 2° Trim 3° Trim 4° Trim 2.590.465 2.680.983 2.725.743 2.820.489 2.861.023 2.959.997 135.279 139.506 -135.280 -139.508 Investimenti Imm. Immateriali (Eur) Cons. anno prec. 0 Effettuati 0 Previsti 0 D vs Anno prec. 0 D vs Budget 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1.177.605 1.194.121 1.129.465 1.171.665 1.176.821 1.220.831 -48.140 -22.456 -47.356 -49.166 Investimenti Imm. Materiali (Eur) Cons. anno prec. 0 Effettuati 0 Previsti 0 D vs Anno prec. 0 D vs Budget 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 3.054.964 3.147.613 3.189.200 3.286.020 3.328.380 3.429.372 134.236 138.407 -139.180 -143.351 Investimenti Imm. Finanziarie (Eur) Cons. anno prec. 0 Effettuati 0 Previsti 0 D vs Anno prec. 0 D vs Budget 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 26 Le dimensioni del monitoraggio: PFN e Debiti finanziari 1° Trim Liquidità (Eur) Anno precedente Consuntivo Budget D vs Anno prec. D vs Budget PFN (Eur) Anno precedente Consuntivo Budget D vs Anno prec. D vs Budget 24.780 34.516 24.851 9.736 9.665 6.658.772 7.464.999 7.844.216 806.227 -379.217 Valori trimestrali 2° Trim 3° Trim 26.590 62.419 21.596 35.829 40.823 6.958.571 7.678.216 7.966.271 719.645 -288.055 44.863 51.478 33.256 6.615 18.222 6.687.706 7.337.764 7.578.040 650.058 -240.277 Margine di tesoreria (Attivo BT - Passivo BT) - Eur Anno precedente 1.172.934 1.440.621 1.395.444 Consuntivo 1.438.422 1.589.042 1.539.949 Budget 1.789.535 1.896.748 1.798.117 D vs Anno prec. 265.487 148.421 144.504 D vs Budget -351.114 -307.706 -258.168 4° Trim 1° Trim Valori trimestrali 2° Trim 3° Trim 4° Trim 26.851 34.568 48.216 7.717 -13.648 Debiti Finanziari (Eur) Anno precedente 6.683.552 Consuntivo 7.499.515 Budget 7.869.067 D vs Anno prec. 815.963 D vs Budget -369.552 6.985.161 7.740.635 7.987.867 755.474 -247.232 6.732.569 7.389.242 7.611.296 656.673 -222.055 7.178.519 7.610.994 7.696.415 432.475 -85.421 7.151.668 7.576.426 7.648.199 424.758 -71.773 Debiti Finanziari a MT (Eur) Anno precedente 3.096.796 Consuntivo 3.735.078 Budget 4.161.118 D vs Anno prec. 638.282 D vs Budget -426.040 3.350.116 3.863.398 4.212.197 513.282 -348.799 3.478.437 3.991.718 4.268.276 513.282 -276.558 3.606.757 4.120.039 4.112.069 513.282 7.970 1.285.304 1.688.844 1.846.002 403.540 -157.158 Debiti Finanziari a BT (Eur) Anno precedente 3.586.756 Consuntivo 3.764.437 Budget 3.707.950 D vs Anno prec. 177.682 D vs Budget 56.488 3.635.045 3.877.237 3.775.671 242.192 101.567 3.254.132 3.397.524 3.343.020 143.391 54.503 3.571.762 3.490.955 3.584.346 -80.807 -93.391 27 Le dimensioni del monitoraggio: Indici Progressivo 1° Sem 3° Trim 1° Trim Totale 1° Trim Progressivo 1° Sem 3° Trim DSO (gg.) Anno precedente Consuntivo Budget 70 72 69 65 62 69 73 69 69 PFN/MOL 68 Anno precedente 74 Consuntivo 69 Budget 25,05 23,99 23,15 13,09 12,34 11,76 11,35 10,30 9,69 DPO (gg.) Anno precedente Consuntivo Budget 30 28 30 28 25 30 34 36 30 MOL/OF 31 Anno precedente 30 Consuntivo 30 Budget 2,80 3,46 3,24 2,98 3,41 3,19 2,31 2,65 2,50 DIO (gg.) Anno precedente Consuntivo Budget 105 102 102 98 108 102 94 96 102 ROS (%) 108 Anno precedente 102 Consuntivo 102 Budget 2,11% 3,09% 3,18% 2,26% 3,06% 3,14% 135 145 141 133 129 141 ROA (%) 145 Anno precedente 146 Consuntivo 141 Budget 0,70% 1,07% 1,14% 1,49% 2,10% 2,24% Cash Conversion Cycle CCC (gg.) Anno precedente 145 Consuntivo 146 Budget 141 Totale PFN/PN 8,36 Anno precedente 7,40 Consuntivo 6,82 Budget 1° Trim Valori trimestrali 2° Trim 3° Trim 4° Trim 3,25 3,25 2,97 3,23 3,16 2,86 3,24 3,10 2,79 3,31 3,04 2,67 PN/Tot. ATTIVO (%) 2,50 Anno precedente 16,16% 2,82 Consuntivo 18,08% 2,70 Budget 20,66% 16,92% 19,04% 21,65% 17,23% 19,70% 22,53% 17,75% 20,49% 23,38% 0,91% 1,72% 1,80% Quick test (Attivo BT-Scorte/Passivo BT) 1,30% Anno precedente 0,59 0,63 2,07% Consuntivo 0,61 0,64 2,18% Budget 0,64 0,67 0,65 0,66 0,68 0,63 0,67 0,69 0,85% 1,68% 1,82% Current Ratio (Attivo BT/Passivo BT) 1,63% Anno precedente 1,21 1,27 2,73% Consuntivo 1,26 1,29 2,99% Budget 1,33 1,35 1,30 1,32 1,37 1,25 1,34 1,37 28 Il Cash Flow preventivo è uno strumento essenziale per gestire il rischio di liquidità Obiettivi: Fornire una proiezione del cash flow e del saldo banche complessivo al fine di verificare “ex ante” la capienza delle linee di fido e/o eventuali eccedenze di liquidità Gestire il “rischio di liquidità” Dettaglio informazioni: Flussi settimanali/decadali distinti per E/U operative, E/U per investimenti industriali ed E/U finanziarie. Saldo settimanale/decadale complessivo delle Banche a breve Orizzonte temporale prospettico: 1-3 mesi futuri rolling con aggiornamento settimanale/decadale Fonti informative: Preventivo di tesoreria, Statistiche,Scadenzari Clienti/Fornitori, Proiezione di cash flow da ordini vendita/acquisto, Budget Finanziario Funzioni coinvolte Tesoreria, Contabilità Clienti/Fornitori, Commerciale, Acquisti, P&C 29 Il Cash Flow preventivo: modalità di costruzione Il Cash Flow preventivo è’ generato a partire dagli scadenziari clienti fornitori. La sua costruzione avviene con il seguente processo: 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. Entrate /Uscite da scadenziari clienti e fornitori, puliti da eventuali scaduti e modificati per tener conto dei ritardi medi di incasso e pagamento. Integrazione di Entrate /Uscite elaborate a partire dal portafoglio ordini acquisto e vendita (in alternativa proiezioni del Cash flow di commessa) - se disponibili – Input uscite per il Personale e scadenze fiscali Input incassi e pagamenti scaduti e riscadenzati Uscite per Investimenti – se previste Erogazione finanziamenti, Uscite per Leasing e Rate Finanziamenti a medio – lungo termine Input saldo banche iniziale (Totale utilizzato a Breve Termine) Verifica utilizzo linee di credito per forma tecnica Identificazione delle esigenze di finanziamento/opportunità di investimento finanziario Stima Oneri/proventi finanziari 30 Il Cash Flow preventivo: modalità di costruzione Il cash flow preventivo presenta alcune differenze rispetto al Budget Finanziario: I dati da cui sono derivati i flussi di cassa non sono le previsioni economiche bensì i crediti e debiti I tempi di incasso e pagamento non sono quelli medi ma quelli contrattuali dei singoli clienti e fornitori, eventualmente corretti dai ritardi abituali L’orizzonte temporale, di conseguenza, è più breve Le due previsioni sono abitualmente integrate: per i mesi più vicini alla data di aggiornamento del cash flow preventivo i flussi di cassa derivano da crediti e debiti, mentre per i mesi più lontani sono quelli del Budget Finanziario 31 Il Cash Flow preventivo: Entrate e Uscite ordinate per natura Alpha Spa - Cash Flow Previsionale Liquidità (debito) iniziale Incassi Italia Incassi Gruppo Totale incassi Pagamento interessi Rimborsi fin bancari Totale pagamenti a banche Accanton. interessi mesi succ. Liquidità disponibile per pagamenti operativi IVA IRPEG Altre imposte Stipendi Fornitori terzi Fornitori Gruppo Totale pagamenti operativi Liquidità disponibile Cash flow operativo mensile Cash flow totale mensile Liquidità (debito) finale Mese 1 5.000 20.000 25.000 45.000 250 1.500 1.750 270 37.980 3.000 - 5.000 30.000 15.000 53.000 15.020 8.250 9.750 13.250 Mese 2 13.250 18.000 18.700 36.700 270 1.500 1.770 21.680 2.000 4.800 - 5.000 26.000 8.000 45.800 24.120 9.370 10.870 22.620 Mese 3 22.620 12.000 20.000 32.000 300 1.500 1.800 7.580 1.000 - 400 5.000 22.000 7.000 35.400 27.820 3.700 5.200 26.320 32 Il Cash Flow preventivo: Uscite ordinate per priorità E’ uno schema alternativo di cash flow basato sulla priorità delle uscite e sulla liquidità disponibile. Si parte dalla liquidità disponibile certa (i depositi di conto corrente) e attesa (gli incassi), a cui si sottraggono le uscite, suddivise in gruppi secondo la loro priorità (p.e. pagamento di interessi, rimborsi di finanziamenti bancari e accantonamenti per le rate successive, pagamenti fiscali e stipendi, fornitori, distribuzioni ai soci) che discendono dagli impegni contrattuali e operativi. Questo criterio è utile alle aziende che hanno risorse insufficienti per rispettare tutti gli impegni; per esempio aziende con debito elevato e senza la possibilità di accendere nuovi finanziamenti (per cui il rimborso delle rate in scadenza deve necessariamente essere fatto con risorse proprie) o aziende con afflussi di liquidità scarsi rispetto ai pagamenti da effettuare (p.e. aziende con fatturato in fase negativa). 33 Il Cash Flow preventivo: Uscite ordinate per priorità Alpha Spa - Cash Flow Previsionale Liquidità (debito) iniziale Incassi Italia Incassi Gruppo Totale incassi Pagamento interessi Rimborsi fin bancari Totale pagamenti a banche Stima uscite per interessi fidi a BT Liquidità disponibile per pagamenti IVA Imposte dirette Altre imposte Stipendi Fornitori terzi Fornitori Gruppo Totale pagamenti operativi prioritari Liquidità dispon. per altri pagamenti Alre uscite Totale pagamenti operativi Cash flow operativo mensile Cash flow totale mensile Liquidità (debito) finale Totale Affidamenti BT Fabbisogno da coprire - Mese 1 5.000 20.000 25.000 45.000 250 1.500 1.750 270 37.980 3.000 - - - - Mese 2 14.750 18.000 18.700 36.700 270 1.500 1.770 20.180 2.000 4.800 5.000 30.000 15.000 53.000 15.020 - 5.000 26.000 8.000 45.800 25.620 53.000 8.250 9.750 14.750 25.000 - - 45.800 9.370 10.870 25.620 25.000 620 - - - - Mese 3 25.620 12.000 20.000 32.000 300 1.500 1.800 4.580 1.000 - 400 5.000 22.000 7.000 35.400 30.820 - 35.400 3.700 5.200 30.820 25.000 5.820 - - - 34 AGENDA L’attuale contesto dell’accesso al credito e le decisioni finanziarie d’impresa • L’attuale situazione del mercato del credito e dei tassi di interesse • La dinamica finanziaria dell’impresa: dal margine operativo alla variazione della posizione finanziaria netta • Scenari finanziari e creditizi e impatti sulla gestione finanziaria d’impresa • Il monitoraggio economico e finanziario • Le decisioni finanziarie di impresa La presentazione del bilancio 2011 alle banche • Le relazioni tra Bilancio, rating e merito di credito • I punti di attenzione nella definizione del bilancio • I possibili correttivi • La preparazione della domanda di affidamento • La predisposizione del fascicolo informativo 35 Scenario 1: le decisioni relative alla posizione finanziaria Principali decisioni Criteri in tempi normali Criteri in tempi di crisi Dimensione degli asset (Circolante e investimenti) Non vincolata a disponibilità di finanziamenti e non oggetto di valutazione di redditività Contenimento, a meno di investimenti particolarmente redditizi Livello di patrimonializzazione (Rapporto debiti finanziari / mezzi propri) Accettazione di elevate leve finanziarie da parte del sistema bancario Valutazione del rapporto MOL / PFN e dell’impegno dei soci Costituzione riserve di liquidità Non necessarie, considerate inutili e troppo costose Opportune, anche se formalmente costose Durata dell’indebitamento Medio – lungo di poco più costoso del breve termine, opportuno l’allungamento delle scadenze Medio – lungo più costoso del breve, da valutare l’opportunità di allungamento delle scadenze 36 Scenario 1: le decisioni relative al costo dell’indebitamento Principali decisioni Criteri in tempi normali Criteri in tempi di crisi Costo in funzione della scadenza Opportuno l’allungamento delle scadenze Molto costoso l’allungamento delle scadenze, non sempre opportuno Costo della riserva di liquidità Medio Elevato (con eccezioni) Gestione dello spread Negoziabile in funzione del merito di credito Negoziabile solo con elevata forza contrattuale Rischio di interesse Rilevante, più importante dello spread Rilevante, ma di pari importanza rispetto alla gestione del merito di credito e dello spread 37 Scenario 1: le decisioni relative al rapporto con clienti e fornitori Principali decisioni Criteri in tempi normali Criteri in tempi di crisi Valutazione del rischio e dell’esposizione dei clienti Valutazione di bilancio e informazioni commerciali Attenzione alle regolarità dei pagamenti Variazione dilazioni di pagamento clienti Molto costoso lo sconto finanziario per pagamento anticipato Sconto finanziario paragonabile a costi bancari Tracciabilità dei flussi di pagamento A favore del creditore Da valutare in funzione della percentuale di insoluti Bancabilità di crediti e debiti Non determinante Determinante 38 Scenario 1: le decisioni relative ai rapporti bancari Principali decisioni Criteri in tempi normali Criteri in tempi di crisi Politica delle relazioni bancarie Elevato numero di rapporti bancari per aumentare forza contrattuale Numero ridotto per mantenere il coinvolgimento delle banche nella continuità dell’impresa Politica del lavoro bancario Indipendente da affidamenti Collegata ad affidamenti Modalità di utilizzo degli affidamenti In funzione del costo Rotazione elevati utilizzi di affidamenti per preservarli Forme tecniche di indebitamento In funzione del costo Diversificazione di asset anticipabili e flessibilità 39 La gestione finanziaria dell’impresa nello scenario 1 1. Aumentare l’attenzione alla pianificazione e generazione di cash-flow operativo 2. Mantenere positivo il flusso finanziario della gestione corrente (MOL + / - variazione CCN) 3. Perseguire la copertura / riduzione dei costi fissi 4. Verificare periodicamente la sostenibilità del debito: MOL / PFN, anche ipotizzando una riduzione del fatturato 5. Mantenere l’accesso al credito (merito di credito) e la regolarità in Centrale Rischi 6. Aumentare l’attenzione alla qualità del credito commerciale 7. Valutare la sostenibilità e la redditività dei nuovi investimenti 8. Creare riserve di liquidità 9. Diversificare le fonti di finanziamento e ridurre la dipendenza da singole controparti 10. Individuare classi di asset con livello di rischio inferiore a quello dell’impresa 40 AGENDA L’attuale contesto dell’accesso al credito e le decisioni finanziarie d’impresa • L’attuale situazione del mercato del credito e dei tassi di interesse • La dinamica finanziaria dell’impresa: dal margine operativo alla variazione della posizione finanziaria netta • Scenari finanziari e creditizi e impatti sulla gestione finanziaria d’impresa • Il monitoraggio economico e finanziario • Le decisioni finanziarie di impresa La presentazione del bilancio 2011 alle banche • Le relazioni tra Bilancio, rating e merito di credito • I punti di attenzione nella definizione del bilancio • I possibili correttivi • La preparazione della domanda di affidamento • La predisposizione del fascicolo informativo 41 Le fasi del processo valutativo della banca Elaborazione del rating (PD) mediante l’impiego del modello Informazioni finanziare • Fatturato • Reditività • Liquidità • Leva finanziaria • Capacità di servizio del debito Conferma od eventuale proposta di revisione del rating (PD) da parte del Gestore Il gestore assegna una valutaizone del rischio cliente sulla base di una scala predefinita Il giudizio viene confrontato con le evidenze del modello Informazioni andamentali Valutazione di coerenza • Accordato/utilizzato Conferma o attivazione della procedura di override • Sconfini • Variazione rapporto fido • Rifiuti del sistema Informazioni Qualitative (segue approfondimento) Procedura di override della PD, se necessaria Il gestore assegna un giudizio più conservativo rispetto alle risultanze del modello (override conservativo) - giudizio definitivo Ripartizione della clientela tra “Investment Grade”, “Intermedia” e “Rischiosa” Il rating definitivo guida la classificazione della clientela Definizione della strategia creditizia conseguente Dalla strategia creditizia viene scelta dal gestore l’azione gestionale sia in fase di accettazione sia in fase di rinnovo dell’affidamento alla controparte Il gestore propone un giudizio meno conservativo (override migliorativo) che sarà oggetto di validazione Conferma da parte del Validatore di Sede centrale della proposta del Gestore 42 Le fasi del processo valutativo della banca Elaborazione del rating mediante l’impiego del modello Modello Output Modello statistico di rating (rating statistico) Rating integrato del modello Questionario qualitativo 43 Le informazioni utilizzate nella determinazione del rating Nella formulazione di un rating vengono utilizzate diverse fonti informative sul merito creditizio futuro di un’azienda: • Dati di bilancio • Dati andamentali (interni alla banca e Centrale Rischi) : dati sulla regolarità del rapporto con le banche • Dati di settore produttivo (giudizi qualitativi) • Giudizi qualitativi sulla gestione d’impresa Queste informazioni, attraverso l’adozione di specifiche metodologie di calcolo, vengono sintetizzate in un singolo giudizio e concorrono alla formulazione del rating di ciascun cliente. 44 I dati di bilancio Si tratta di dati economico - finanziari ricavati dal bilancio dell’azienda. Vengono classificati in indicatori volti ad analizzare : • La capacità di autofinanziamento netto Free Cash Flow (Autofinanzimento +/- Var CCN – Investimenti) Vs Cash Flow debito Debiti Onerosi/MOL (< 5) La valutazione della leva finanziaria e del patrimonio netto tangibile Leva finanziaria max . (Posizione finanziaria netta/PN < 3) Rettifiche del Patrimonio Netto relativamente a: – Immobilizzazioni immateriali Riserve di rivalutazioni Crediti verso soci /Azioni proprie acquistate La gestione del circolante DSO, DPO, DIO per analizzare l’assorbimento di cassa e/o per identificare eventuali poste dubbie (magazzino obsoleto, crediti inesiglibili, ecc) – L’incidenza degli interessi passivi sui risultati operativi MOL/OF (> 5) 45 L’importanza ed i limiti del bilancio L’importanza del bilancio • Ci sono precise responsabilità di amministratori e sindaci collegate al bilancio • Ha una struttura standard, trattabile informaticamente • E’ confrontabile con gli anni precedenti e con altre aziende del settore I limiti del bilancio • E’ sempre “vecchio” • Le regole contabili non valorizzano molti aspetti intangibili • Non valorizza direttamente la dimensione finanziaria del business 46 Le voci di bilancio con maggiore impatto sul rating • Essendo i modelli di rating costruiti mediante tecniche statistiche multivariate, difficilmente un singolo indicatore produce effetti significativi sul rating • Più spesso è la variazione congiunta di alcuni indicatori che segnala la variazione del merito di credito • Indicatori che spesso producono impatti significativi sul rating sono: – Variazione (tra due esercizi successivi) dei ricavi rispetto alla variazione dei crediti commerciali – Aumento / riduzione significativa della redditività rispetto all’esercizio precedente – Leva finanziaria (rapporto tra Capitale Proprio e Attivo) in abbinamento ad andamento della redditività – Dimensione in valore assoluto dei ricavi – Incidenza degli oneri finanziari sulla redditività operativa 47 I giudizi qualitativi sulla gestione d’impresa Si tratta di informazioni attinenti gli aspetti gestionali interni all’azienda, le modalità di posizionamento sul mercato e l’accuratezza dei processi di finanza e controllo: – – – – – – – – – – – Struttura organizzativa, governance e assetto proprietario Esistenza di “Gruppi di fatto” Andamento settore e posizionamento competitivo Tipo prodotti, mercati, canali di vendita Quote di mercato e variabilità Tecnologia, capacità produttiva istallata e grado utilizzo, investimenti, beni intangibili Caratteristiche risorse umane Rischi finanziari Disponibilità di informazioni infra-periodali (Qualità e frequenza) Rapporti di filiera / reti di impresa Disponibilità di Piani Economico-Finanziari/Budget Le informazioni qualitative possono portare sia ad un miglioramento che peggioramento del rating di bilancio, qualora permettano di attribuire significativamente positivi o negativi circa la struttura organizzativa dell’azienda, la qualità del suo management e l’accuratezza dei processi di finanza e controllo. ad un giudizi 48 Il ruolo delle informazioni qualitative I modelli interni si differenziano in relazione al grado di rilevanza riconosciuto rispettivamente ai giudizi automatici derivanti dal modello e a quelli rivenienti dal giudizio degli esperti nel settore del credito. In linea generale si possono distinguere: A. sistemi incentrati sulla componente automatica (eventualmente comprensiva di elementi qualitativi oggettivizzati-”score”), in cui sono strutturalmente esclusi gli scostamenti discrezionali e motivati (cd. overrides) apportati dagli analisti ai giudizi automatici; B. sistemi in cui i giudizi automatici sono integrabili - mediante override- con informazioni di non agevole standardizzazione o comunque non considerate dal modello; C. sistemi prevalentemente incentrati sulla valutazione di stampo soggettivo-discrezionale dell’esperto di settore. La scelta del modello è rimessa all’autonomia e all’esclusiva responsabilità dei vertici aziendali. La Banca d’Italia valuta che le modalità realizzative del sistema prescelto assicurino la conformità con le prescrizioni della presente normativa. Per le banche che non dispongono di modelli interni, di fatto sono perseguibili solo le alternative B e C. 49 L’impatto dello score qualitativo: un esempio 50 Il ruolo delle informazioni prospettiche Attualmente le informazioni prospettiche non sono formalmente inserite nei modelli di rating, ma possono avere rilevanza nei processi di override o nelle valutazioni soggettive – discrezionali. In linea generale si possono distinguere le seguenti modalità di utilizzo: A. Banche che stanno iniziando ad introdurre modalità di valutazione standardizzata delle informazioni prospettiche per orientare i processi di override; B. Banche che, nell’ambito di processi del credito decisionali / gestionali di stampo soggettivo-discrezionale , considerano anche le informazioni prospettiche Le informazioni prospettiche richieste non sono quindi sempre le stesse in ogni situazione aziendale ma sono in funzione della situazione di partenza dell’azienda (rating di bilancio ed andamentale) e a supporto del processo di override. 51 AGENDA L’attuale contesto dell’accesso al credito e le decisioni finanziarie d’impresa • L’attuale situazione del mercato del credito e dei tassi di interesse • La dinamica finanziaria dell’impresa: dal margine operativo alla variazione della posizione finanziaria netta • Scenari finanziari e creditizi e impatti sulla gestione finanziaria d’impresa • Il monitoraggio economico e finanziario • Le decisioni finanziarie di impresa La presentazione del bilancio 2011 alle banche • Le relazioni tra Bilancio, rating e merito di credito • I punti di attenzione nella definizione del bilancio • I possibili correttivi • La preparazione della domanda di affidamento • La predisposizione del fascicolo informativo 52 La qualità del margine aziendale Qualità del margine aziendale significa: • Presenza di elementi che consentano di prevedere con ragionevole probabilità un andamento futuro uguale / migliore di quello consuntivo. Ci si riferisce un particolare a: Assenza di poste straordinarie Assenza di valutazioni meramente contabili Assenza di eventi / situazioni non ripetibili • Volatilità dei ricavi non elevata, in relazione alla concentrazione per cliente / mercato • Volatilità dei margini non elevata, in relazione alla variabilità del costo di acquisto delle materie prime 53 Il cash flow generato e il capitale circolante La capacità dell’azienda di generare il cash-flow necessario al ripagamento del debito dipende da: 1. Redditività operativa 2. Variazione del capitale circolante netto (CCN) 3. Investimenti La variazione del CCN definisce in che misura la redditività operativa diventa cash-flow. La valutazione del CCN può inoltre originare dei dubbi sulla effettiva consistenza di alcune poste dell’attivo e quindi anche della redditività operativa stessa. Ci si riferisce in particolare a: - Crediti inesigibili - Magazzino valorizzato a prezzi non realistici Un elevato debito verso fornitori non sempre è positivo, nella misura in cui comprende anche un elevato scaduto verso fornitori. 54 Il capitale circolante • La gestione del capitale circolante è un tema rilevante in quanto rappresenta un investimento significativo per il quale non vengono fatte valutazioni di convenienza economica – fattibilità finanziaria come nel caso dell’ acquisto di un cespite (immobile , impianto, macchinario, …) Aggregato di imprese Clienti / Attivo tot. Rimanenze/Attivo tot. Imm.Mat./ Attivo tot. Totale campione 14,68% 10,95% 26,18% Società di medie dimensioni 28,97% 22,95% 23,28% Società industriali 17,76% 15,08% 21,79% Società terziarie 7,82% 1,75% 35,97% Note: elaborazione su indagine annuale Mediobanca “Dati cumulativi di 2025 Società Italiane“ sui bilanci 2010. 55 Il capitale circolante • ll tema della gestione del circolante ha una dimensione finanziaria spesso trascurata. Gli impatti sul capitale circolante derivano da decisioni operative effettuate da aree gestionali diverse dall’amministrazione, finanza e controllo. Ad esempio, da decisioni: del responsabile commerciale (modifiche nelle dilazioni ai clienti) dal responsabile produzione (scelte di decentramento produttivo ) dal responsabile acquisti (variazioni nei mercati di approvvigionamento) • Ne deriva che l’azienda ne avverte gli effetti a consuntivo, in termini di cassa, come aumento del Debito a Breve verso le Banche 56 Le attivita’ immateriali Questa voce può rappresentare un vero asset strategico oppure nascondere delle perdite economiche. I sistemi di rating di solito la deducono dal patrimonio netto contabile. In presenza di un valore significativo di Imm. Immateriali (rispetto al PN) è necessario quindi fornire alle banche le opportune informazioni integrative rispetto al bilancio, al fine di: A) Valorizzare gli asset strategici : - Marchi - Brevetti - Sviluppo di nuovi prodotti (purché non richiedano significativi investimenti) - Avviamento B) Descrivere con chiarezza i criteri di capitalizzazione dei costi R&S 57 La posizione finanziaria netta La posizione finanziaria netta (PFN: debiti finanziari al netto di attivi finanziari prontamente liquidabili) è una voce molto importante in quanto verificabile da parte delle banche attraverso la centrale rischi. La variazione della PFN rispetto all’esercizio precedente misura la generazione / assorbimento di cash-flow nell’esercizio. La PFN comprende: • L’anticipo di ricevute bancarie e fatture (è un debito finanziario) • La cessione di crediti pro solvendo ad una società di factoring • Il capitale residuo dei leasing in essere • Spesso si riclassifica anche la cessione pro-soluto di crediti ad una società di factoring se non effettuata secondo i Principi Ias (Passaggio totale dei Rischi – Rischi di Credito e di Liquidità) 58 La lettura della posizione finanziaria netta La variazione della PFN rispetto all’esercizio precedente va posto in relazione a: A. Variazione dei ricavi: • Il peggioramento della PFN, collegato e proporzionale rispetto ad un aumento dei ricavi, non è necessariamente negativo B. Entità del margine operativo aziendale (MOL): • Il peggioramento della PFN con ricavi non in aumento può essere sostenibili se il margine operativo aziendale aumenta, purchè però il CCN non sia fuori controllo • Particolare attenzione va data al rapporto tra PFN e MOL Variazioni significative dei rapporti tra PFN / Ricavi e PFN / MOL vanno spiegati e vanno date indicazioni su come nel prossimo futuro l’azienda intende rientrare su livelli sostenibili. 59 AGENDA L’attuale contesto dell’accesso al credito e le decisioni finanziarie d’impresa • L’attuale situazione del mercato del credito e dei tassi di interesse • La dinamica finanziaria dell’impresa: dal margine operativo alla variazione della posizione finanziaria netta • Scenari finanziari e creditizi e impatti sulla gestione finanziaria d’impresa • Il monitoraggio economico e finanziario • Le decisioni finanziarie di impresa La presentazione del bilancio 2011 alle banche • Le relazioni tra Bilancio, rating e merito di credito • I punti di attenzione nella definizione del bilancio • I possibili correttivi • La preparazione della domanda di affidamento • La predisposizione del fascicolo informativo 60 Le decisioni operative Scostamenti nel margine operativo lordo Scostamenti nelle consistenze patrimoniali Decisioni operative: -Mercati di vendita -Mix prodotti -Revisione listini, sconti, premi -Azioni promozionali -Revisioni obiettivi agenti -Programmazione acquisti e produzione -Revisione costi fissi Decisioni operative: - Condizioni di dilazione e garanzia a clienti - Restrizione vendite a clienti cattivi pagatori - Riduzione / ampliamento fidi commerciali - Analisi consistenze magazzino e politiche di riduzione conseguenti - Revisione condizioni con fornitori - Posticipo / modifica di nuovi investimenti - Pianificazione stato patrimoniale prospettico per mantenimento merito di credito (autovalutazione del rating 61 Le decisioni finanziarie Decisioni finanziarie: Scostamenti nei di cassa flussi Scostamenti nel costo dell’indebitamento - Revisione condizioni di dilazione sul circolante - Ridefinizione delle scadenze dell’indebitamento - Creazione di riserva liquidità - Richiesta nuovi fidi - Ricerca nuove fonti / controparti - Progettazione nuove operazioni di funding - Allungamento scadenza medio indebitamento - Revisione struttura finanziaria (rapporto debiti / mezzi propri) Decisioni finanziarie: - Negoziazione condizioni (ove opportuno) - Cambiamento mix forme tecniche indebitamento - Analisi struttura per scadenza del debito - Analisi posizionamento in termini di condizioni rispetto ad aziende con merito di credito comparabile - Analisi rischio di liquidità effettivo per ottimizzazione della posizione finanziaria netta - Attivazione strategie di copertura del rischio di tasso 62 Le azioni tattiche per migliorare il bilancio (1/2) Azione Effetto patrimoniale Effetto economico Effetto finanziario Conversione debiti vs soci e/o amministratori in futuro aumento di capitale sociale Positivo Riduce il debito ed aumenta il capitale proprio, assorbe le perdite Nessuno Positivo Se era prevista la restituzione Rivalutazione dei cespiti (in presenza di leggi di rivalutazione) Positivo Aumenta il capitale proprio Maggiori ammortamenti Nessuno se fatta solo a fini civilistici Capitalizzazione spese pluriennali Negativo Aumenta il capitale investito nella voce immobilizzazioni immateriali Positivo Migliorano MOL e utile Nessuno (salvo effetto imposte) Cessione del credito pro-soluto Positivo Diminuisce il capitale investito Ininfluente Rilevo lo sconto anticipato Positivo Anticipo gli incassi rispetto alla loro scadenza 63 Le azioni tattiche per migliorare il bilancio (2/2) azione Effetto patrimoniale Effetto economico Effetto finanziario Vendite a clienti in conto deposito (se accettato dalla controparte) Nessuno Diminuisce il magazzino ed aumentano i crediti Positivo Si realizza (se esiste) il margine dell’operazione Nessuno Pagamenti di fine dicembre effettuati ad inizio gennaio Positivo Migliora la leva finanziaria Nessuno Ininfluente Proroga investimenti di fine periodo Positivo Minor capitale investito Positivo Minori ammortamenti Parziale Legato al rinvio dell’investimento 64 AGENDA L’attuale contesto dell’accesso al credito e le decisioni finanziarie d’impresa • L’attuale situazione del mercato del credito e dei tassi di interesse • La dinamica finanziaria dell’impresa: dal margine operativo alla variazione della posizione finanziaria netta • Scenari finanziari e creditizi e impatti sulla gestione finanziaria d’impresa • Il monitoraggio economico e finanziario • Le decisioni finanziarie di impresa La presentazione del bilancio 2011 alle banche • Le relazioni tra Bilancio, rating e merito di credito • I punti di attenzione nella definizione del bilancio • I possibili correttivi • La preparazione della domanda di affidamento • La predisposizione del fascicolo informativo 65 I criteri di sostenibilità delle richieste alle banche 1. Informazioni aggiornate sull’andamento del business • 2. Dimostrare la capacità di rimborso • 3. 4. Dimostrare la capacità di non aumentare ulteriormente il debito finanziario, se non a fronte di aumento di fatturato o di specifici investimenti Quantificare correttamente le richieste • Valutazione la percorribilità di una garanzia Confidi o altre garanzie • Sulla base della quantificazione del fabbisogno finanziario prospettico, tenendo conto di un utilizzo medio di fidi operativi del 50-70% Individuare la banca / le banche a cui formulare le richieste • 5. Al bilancio 2011 (se non migliorativo rispetto al 2010) vanno aggiunte informazioni sull’andamento dell’attività ad inizio 2012 e le prospettive per l’esercizio 2012 Sulla base dell’attuale esposizione della singola banca, dell’atteggiamento della singola banca verso il settore, della politica creditizia, Agevolare la predisposizione della pratica di fido • Produrre un fascicolo informativo completo 66 Tipologia di supporto richiesto alle banche e intensita’ informativa La tipologia di richiesta alle banche determina l’intensità informativa di dati qualitativi e previsionali. Incaglio / Sofferenza Vulnerabilità Solvibilità Sicurezza N.A. •Dettaglio intervento soci e/o garanzie •Business plan •Dettaglio intervento soci e/o garanzie •Business plan •Piano risanamento o ristrutturazione •Situazione economica alla data •Forecast esercizio in corso •Azioni riequilibrio econ-fin. •Budget econ-fin •Business plan •Dettagli posizionamento competitivo, prodotti, clienti •Business plan •Dettagli posizionamento competitivo, prodotti, clienti •Dettagli interventi soci / garanzie •Continuità aziendale •Piano di rientro a breve termine •Qualità dei crediti commerciali •Dati ordini •Budget economico – finanziario •Business plan •Bilancio •Dettagli su singole voci di bilancio •Budget economico e finanziario •Stima capitale circolante •Dati ordini aggiornati •Budget economico e patrimoniale •Sostenibilità nuovo debito •Motivazioni fabbisogno •Bilancio •Budget economico •Stima capitale circolante •Dati ordini aggiornati •Budget economico e patrimoniale •Motivazioni fabbisogno Rinnovo fidi Aumento fidi a breve Nuovi fin.ti a M/L termine N.A. N.A. Ripristino fidi revocati 67 AGENDA L’attuale contesto dell’accesso al credito e le decisioni finanziarie d’impresa • L’attuale situazione del mercato del credito e dei tassi di interesse • La dinamica finanziaria dell’impresa: dal margine operativo alla variazione della posizione finanziaria netta • Scenari finanziari e creditizi e impatti sulla gestione finanziaria d’impresa • Il monitoraggio economico e finanziario • Le decisioni finanziarie di impresa La presentazione del bilancio 2011 alle banche • Le relazioni tra Bilancio, rating e merito di credito • I punti di attenzione nella definizione del bilancio • I possibili correttivi • La preparazione della domanda di affidamento • La predisposizione del fascicolo informativo 68 La tempestività e la qualità dell’informazione L’efficacia dei correttivi è legata alla tempestività delle azioni. La presentazione di un Fascicolo Informativo alle Banche che illustri sinteticamente ed in modo strutturato la realtà aziendale è premiante nel rapporto con gli Istituti di credito. E’ conveniente comunicare accadimenti e programmi PRIMA che sia la controparte a prenderne atto autonomamente per dimostrare: • CONSAPEVOLEZZA • CAPACITA’ DI REAZIONE E BUONA GESTIONE La mancanza di informativa può innescare nelle banche procedure quali riduzione dei fidi difficilmente rinegoziabili una volta attivate. 69 Perché realizzare un fascicolo informativo per le banche ? • Per anticipare azioni intempestive da parte delle banche • Per ottenere più attenzione dal gestore imprese / responsabile di filiale nell’attivare percorsi di override o di valutazione soggettiva- discrezionale • Per ridurre i tempi di risposta delle banche • Per mettere in luce gli elementi positivi e dare una corretta lettura agli elementi negativi dell’attività aziendale • Per orientare una corretta lettura da parte della banca dei dati di bilancio • Per integrare il bilancio con elementi qualitativi e prospettici • Per dare l’impressione che l’imprenditore sta reagendo alla situazione e sta pianificando operativamente il prossimo futuro 70 Struttura del fascicolo informativo (1/2) - SINTESI DELLA SITUAZIONE E PRINCIPALI ESIGENZE FINANZIARIE • Commento ai dati economico-finanziari consuntivi e prospettici (Budget o Business Plan) (se bilancio in perdita spiegare le “ragioni della crisi” e le azioni intraprese per contrastarla) • Esigenze finanziarie e principali richieste - INFORMAZIONI QUALITATIVE • Governance e assetto proprietario • Struttura del gruppo e principali operazioni straordinarie • Informazioni gestionali Andamento del settore di appartenenza e posizionamento dell’azienda Distribuzione del fatturato per mercato/cliente e politica del credito commerciale Distribuzione degli acquisti per fornitore Caratteristiche distintive della Supply Chain Caratteristiche delle Risorse Umane Rischi Finanziari • Investimenti ed Innovazioni Programma degli investimenti materiale e di Ricerca ed Innovazione • Immobilizzazioni immateriali (spiegazione del contenuto “industriale” di questa posta) • Rapporti di Filiera /Reti d’impresa 71 Struttura del fascicolo informativo (2/2) - INFORMAZIONI QUANTITATIVE • Bilanci esercizi … • Proiezione a fine 2011 e Consuntivo di periodo • Budget 2012 (e/o Piano Pluriennale se disponibile) - RATING CONSUNTIVO - INFORMAZIONI RELATIVE ALLA CENTRALE RISCHI (spiegazione di eventuali sconfinamenti – se necessario- es. errori di segnalazione … ) - ALTRI ALLEGATI 72 I messaggi del fascicolo informativo • Continuità aziendale • Trasparenza: quantificazione di aspetti non chiari del bilancio (magazzino, crediti, immobilizzazioni immateriali, ...) • Qualità del Reddito ( es. stabilità, diversificazione mercati , …) e Qualità dell’ Attivo • Attivazione di azioni per la il raggiungimento del pareggio economico • Quantificazione del fabbisogno finanziario aziendale e delle richieste alla banca 73 Dati e informazioni disponibili in azienda in relazione al fabbisogno del fascicolo informativo A) L’azienda dispone di molti dati e informazioni di dettaglio sui consuntivi, di preventivi economico, finanziari e patrimoniali: • E’ necessario sintetizzare gli elementi rilevanti per agevolarne la lettura da parte della banca • E’ rilevante “interpretare” i dati con la logica delle banche • E’ indispensabile trasmettere anche la credibilità e la sostenibilità dei numeri B) L’azienda non dispone dei dati e delle informazioni necessari : • I dati servono per gestire bene un’azienda, non solo per “fare bella figura con le banche” • Le banche stanno iniziando ad apprezzare lo sforzo informativo dell’azienda • La richiesta alle banche rappresenta uno stimolo per fare un passo avanti negli strumenti gestionali disponibili in azienda • E’ importante definire una priorità, in funzione dei tempi di ottenimento dei numeri e della qualità del risultato ottenibile in termini di attendibilità 74 I punti di attenzione nella redazione del fascicolo 1. Il fatturato: la verosimiglianza nella stima del dato delle vendite determina il livello generale di credibilità della redazione del business plan o del budget. Se le vendite stimate non sono coerenti, il modello decade interamente 2. Gli interventi sui costi: devono essere realizzabili nei termini temporali previsti e senza compromettere la capacità di vendita 3. La proiezione delle poste del circolante: i giorni di incasso, di pagamento e di stazionamento delle scorte devono essere stabili nel breve periodo salvo ragioni da motivare 4. Verifica delle poste dell’attivo dello stato patrimoniale consuntivo non recuperabili (crediti inesigibili, sopravvalutazione magazzino, immobilizzazioni immateriali, etc….) 5. L’accensione di nuovi finanziamenti deve rispecchiare “reali” possibilità di contrarre debito 75 I dati previsionali: un approccio pragmatico • Solo in alcune situazioni è praticabile la redazione di un business plan o un budget anche con la dimensione patrimoniale e finanziaria • Nella maggior parte delle situazioni di aziende piccole e medie: – Già il budget economico è spesso un esercizio troppo faticoso – La dimensione finanziaria non è considerata • Lo sforzo richiesto all’imprenditore di ragionare sul futuro è comunque fondamentale • Un approccio percorribile anche per le piccole e medie imprese è il seguente: – Preconsuntivo dell’esercizio in corso – Budget con ricavi prudenziali, a meno di specifica dimostrazione dell’esistenza di ordini su modello fornito dalla banca – Specifica delle azioni sui ricavi e sui costi – Calcolo sintetico della dimensione finanziaria prospettica (debito finanziario a breve e a medio lungo) 76 I focus particolari del fascicolo informativo in relazione alla situazione aziendale Fase del ciclo di vita Elementi rilevanti per la valutazione del merito di credito Focus dell’analisi qualitativa e previsionale Start -up •Assenza di dati storici •Rating di bilancio negativi, a causa dell’elevata leva finanziaria •Tempo necessario alla generazione di redditività e cashflow •Entità degli investimenti per andare a regime non eccessiva Sviluppo •Equilibrio tra crescita dei ricavi, generazione di redditività, assorbimento di cash-flow del capitale circolante e degli investimenti •Posizionamento adeguato alla crescita •Implicazioni organizzative e manageriali •Business plan pluriennale anche con la componente patrimoniale e finanziaria Maturità •Copertura del servizio del debito •Regolarità nell’utilizzo dei fidi •Informazioni aggiornate sul business •Forecast economico anno in corso Ristrutturazione •Ritorno alla redditività •Capacità di ripagare il debito •Budget economico e finanziario •Effetti interventi sui costi 77 GRAZIE ! 78