IL GENIO INFORMATICO DELLA
PORTA ACCANTO
Paparo Marialuisa
A.A 2013-2014
La persona che ho deciso di intervistare è
Paolo, mio cognato che ha 37 anni e lavora
nell’ambito informatico da diversi anni.
Buongiorno Paolo e grazie per aver accettato
di partecipare a questa intervista! Ci puoi
parlare del tuo lavoro?
Buongiorno! Sì certo, io lavoro come
Information Security Assistant presso
una azienda di cui preferisco non fare
nome,lavoro con questa azienda da
diversi anni e precedentemente ho
lavorato sempre come Information
Security Assistant presso altre aziende
legate al mondo informatico
Ti è sempre piaciuto il mondo dell’informatica?
Sì devo dire di sì, fin da piccolo ho
sempre amato il computer e giochi legati
al computer, passavo ore e ore davanti al
pc…anche se so che non fa bene! Oggi
non lo rifarei!
Prima del PC con che giochi ti divertivi?
Beh giochi sempre legati al mondo
matematico e tecnologico! Durante la
scuola dell’infanzia giocavo molto con le
costruzioni e mi divertivo a creare edifici
improbabili ma che, magicamente,
riuscivano a stare in piedi. In seguito
quando ho scoperto i procedimenti per
costruire gli areoplanini di carta mi sono
sbizzarrito con quelli
Nell’età scolare invece?
Nell’età scolare mi divertivo molto con i
sudoku e poi con i videogiochi!
Che studi hai affrontato?
Dopo le scuole medie, mi sono diplomato
presso un istituto tecnico informatico e
successivamente ho conseguito la laurea
in Scienze Informatiche presso
l’Università degli Studi di Milano
Come ricordi gli anni dell’Università?
Magnificamente! Li ricordo con grande
piacere, sono stati anni meravigliosi,
dove ho accresciuto le mie conoscenze e
ho conosciuto persone che mi hanno
aiutato nel mio percorso universitario
Dopo la laurea ha trovato subito lavoro?
A differenza di oggi dove il lavoro
scarseggia quando mi sono laureato il mio
tipo di impiego era molto richiesto e
trovai quasi subito lavoro presso un
azienda informatica
Cosa pensa della grande diffusione
dell’informatica nel mondo di oggi e
soprattutto tra i più giovani?
Penso che sia un vantaggio, quando io ero
un ragazzino non c’era la disponibilità
odierna di tecnologia, oggi i bambini
nascono in questo mondo digitale e lo
sanno utilizzare molto meglio di noi!
Infatti esiste la teoria secondo la quale i
giovani di oggi sono “nativi digitali”, la
conoscevi? Sei d’accordo?
Si la conoscevo e si sono assolutamente
d’accordo! Ne ho avuto l’esperienza
quando mio figlio ad appena un anno
sapeva già accendere e cambiare stazione
della radio!!
Quindi credi che la tecnologia e l’informatica
siano importanti per i giovani?
Si, assolutamente!
Programmi informatici potrebbero essere usati
nelle scuole per insegnare in modo alternativo
le discipline?
Si, credo proprio di sì! Innanzitutto i
bambini sarebbero molto più motivati ad
apprendere e sarebbe un metodo più
vicino alla loro quotidianità!
Hai mai sentito parlare di programmi quali
Iplozero e Q.Q storie?
No! No ho mai sentito parlare di questi
programmi informatici …di che si tratta?
Sono dei programmi basati su una scrittura in
codice Iperlogo, questi programmi vengono
utilizzati in alcune scuole come metodi
alternativi alle tecniche tradizionale e stanno
riscontrando molto successo!
Ah sì! Mi sembra di aver sentito parlare di
questo tipo di scrittura, Iperlogo! Bene
mi sembra un passo in avanti per formare
la scuola del futuro, all’avanguardia con
le tecniche di insegnamento!
Cosa pensa della matematica procedurale?
La matematica procedurale fa parte del
mio lavoro, quindi la ritengo essenziale.
Inoltre credo faccia parte di tutti noi
indistintamente, da bambini tutti hanno
giocato con le costruzioni o costruito una
barchetta
Cosa pensi dei geni informatici del nostro
tempo come Steve Jobs?
Steve Jobs è un modello per me, lo
ritengo un grande uomo che ha saputo
combattere per i propri sogni arrivando
lontano nel mondo dell’informatica e
della tecnologia, il mondo di oggi non
sarebbe lo stesso senza il suo contributo!
Caspita! Lo ritiene davvero importante!
Decisamente! Il mondo di oggi è
prettamente informatico e tecnologico,
uomini che investono le proprie risorse in
questo campo cambiando inevitabilmente
in parte il mondo al quale apparteniamo!
Tu ti ritieni un genio informatico della porta
accanto?
Non proprio! Lavoro nel mondo
dell’informatica da diversi anni, ho
acquisito una certa esperienza ma non mi
ritengo un “genio”, i veri geni sono coloro
che cambiano il mondo grazie alle loro
idee, persone come Steve Jobs di cui ho
appena parlato. Spero, magari un giorno
di assomigliargli, anche solo poco!
Grazie di aver partecipato a questa intervista!
Arrivederci!
Mi ha fatto molto piacere! Arrivederci!
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Il genio informatico della porta accanto - didamat-2014