La Responsabilità Sociale d’Impresa nelle politiche dell’Unione Europea Verso un nuovo Servizio Europa Palmanova (UD), 5 novembre 2012 Ugo Poli Staff Progetto Rete FVG Donne Impresa - Confartigianato Imprese FVG Le politiche europee per la diffusione dell’impresa etica 1 La Commissione Europea definisce "responsabilità sociale delle imprese" (RSI) "l'integrazione volontaria delle preoccupazioni sociali ed ecologiche delle imprese nelle loro operazioni commerciali e nei loro rapporti con le parti interessate“. La RSI è configurata dagli interventi delle imprese, che vanno al di là dei loro obblighi giuridici nei confronti di società ed ambiente. Riguarda diversi ambiti: la strategia Europa 2020 (nuove competenze e mansioni, giovani e sviluppo locale in particolare) le imprese e i diritti umani il sistema informativo sulla responsabilità sociale delle imprese la responsabilità sociale negli appalti pubblici Provvedimenti regolamentari incoraggiano le imprese a far fronte volontariamente alla loro responsabilità sociale (es. EMAS). Le politiche europee per la diffusione dell’impresa etica 2 L’UE cura la promozione della Responsabilità Sociale d’Impresa dal Consiglio Europeo di Lisbona nell’anno 2000, che si appellò alle imprese per una partecipazione responsabile alla strategia di crescita. La Commissione ha svolto un ruolo pionieristico nella promozione della RSI: 2001 Libro verde 2002 Forum europeo multilaterale sulla RSI 2006 1. politica di sostegno alle imprese nell’iniziativa Alleanza europea per la RSI 2. azione comunitaria in otto settori prioritari: sensibilizzazione e scambio di migliori prassi; sostegno a iniziative multilaterali; cooperazione con gli Stati membri; informazione dei consumatori e trasparenza; ricerca; educazione; piccole e medie imprese; dimensione internazionale della RSI. Le politiche europee per la diffusione dell’impresa etica 3 Con la strategia Europa 2020 la Commissione rilancia la politica per la RSI, poiché ancora solo 15 su 27 Stati Membri hanno quadri politici nazionali di sostegno. La Responsabilità Sociale d’Impresa contribuisce agli obiettivi della strategia Europa 2020 per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva, con l'obiettivo del 75% di persone occupate. Numerose iniziative-faro di Europa 2020 fanno leva sulla RSI: Una politica industriale integrata per l'era della globalizzazione COM(2010)614 Piattaforma europea contro la povertà e l'esclusione sociale COM(2010)758 Un'agenda per nuove competenze e per l'occupazione COM(2010)682 Gioventù in Azione COM(2010)477 Atto per il mercato unico COM(2011)206 Unione dell'innovazione COM2010)546 Un'Europa efficiente nell'impiego delle risorse COM(2011)21 e COM(2011)571 Le politiche europee per la diffusione dell’impresa etica 4 Fattori identificati dalla Commissione per potenziare l'impatto della sua politica in tema di RSI come "responsabilità delle imprese per il loro impatto sulla società" sono: approccio equilibrato per coinvolgere le diverse parti interessate (imprese, attori non aziendali, SM) definizioni coerenti con i principi e gli orientamenti internazionali (ONU ed altri) sostenere il "premio di mercato" per il comportamento responsabile delle imprese, anche nella politica degli investimenti e degli appalti pubblici sistemi di autoregolamentazione e di co-regolamentazione a sostegno delle imprese, che fanno fronte alla loro responsabilità sociale. Questi fattori ispirano la Comunicazione della Commissione “Strategia rinnovata dell’UE per il periodo 2011-14 in materia di responsabilità sociale delle imprese” del 25 ottobre 2011 [COM(2011) 681 def] Le politiche europee per la diffusione dell’impresa etica 5 Il Programma d’Azione 2011-14 per la RSI della Commissione prevede: Promozione della visibilità e diffusione delle buone pratiche (piattaforme multilaterali di settore con imprese, lavoratori e soggetti interessati per monitorarne i progressi; premio europeo ai partenariati tra imprese e parti interessate) Miglioramento e monitoraggio dei livelli di fiducia nelle imprese Miglioramento dei processi di autoregolamentazione e coregolamentazione Aumento del "premio di mercato“ (consumi – appalti pubblici – investimenti) Migliore divulgazione delle informazioni sociali e ambientali delle imprese Integrazione nell'ambito dell'istruzione, della formazione e della ricerca Accentuazione delle politiche nazionali e subnazionali in materia Migliore allineamento degli approcci europei e globali (attuazione dei Principi guida su imprese e diritti umani delle Nazioni Unite; peso rafforzato della RSI nelle relazioni con altri paesi e regioni del mondo) Le politiche europee per la diffusione dell’impresa etica 6 Il "premio di mercato“ della RSI in materia di investimenti Oltre ai benefici per gestione del rischio, relazioni con i clienti, rapporti sindacali e innovazione, con sviluppo di nuovi mercati e creazione di opportunità di crescita, la Commissione mira a sviluppare le capacità degli investitori di integrare le informazioni non finanziarie nelle decisioni di investimento; a incoraggiare le imprese a divulgare informazioni ed attuare standard di buona governance fiscale; a rendere obbligatoria per i proprietari e i gestori europei degli attivi, in particolare dei fondi pensione, l’adesione ai principi di investimento responsabile del ONU; a regolamentare la responsabilità delle autorità pubbliche di promuovere la RSI nelle imprese, di proprietà o in cui investono; ad informare obbligatoriamente tutti i loro clienti (cittadini, imprese, autorità pubbliche, ecc.) su criteri di investimento etico o responsabile da loro applicati o su norme o codici, cui essi investitori privati o pubblici aderiscono). Le politiche europee per la diffusione dell’impresa etica 7 Direzioni Generali della Commissione Europea competenti in materia di Responsabilità Sociale d’Impresa: DG Occupazione, Affari Sociali e Inclusione http://ec.europa.eu/social/main.jsp?catld=331&langld=it DG Impresa e Industria http://ec.europa.eu/enterprise/policies/ sustainable-business/corporate-social-responsibility/index_en.htm Ma il principio della RSI è considerato di carattere orizzontale e riguarda anche le DG Ambiente, Relazioni Esterne, Politica Regionale, Giustizia e Affari Interni I nuovi programmi dei Fondi Strutturali 2014 – 2020 in FVG 1 La Responsabilità Sociale d’Impresa qualifica la formazione dei nuovi programmi dei Fondi Strutturali europei anche in regione. Il Fondo Sociale Europeo (FSE) in particolare impegnerà il 20% delle risorse sul tema “Inclusione sociale e lotta alla povertà”. Fra le sei priorità del tema sono: - la promozione dell’economia sociale e dell’impresa sociale - le strategie di sviluppo locale sviluppate dalle collettività. I nuovi programmi dei Fondi Strutturali 2014 – 2020 in FVG 2 L’80% delle risorse del FSE sarà impegnato su uno o più dei sette temi seguenti: 1. 2. 3. 4. Accesso all’occupazione Integrazione dei giovani che non lavorano, né studiano Lavoro autonomo e creazione di impresa Parità uomo / donna e conciliazione tra vita professionale e vita privata 5. L’adattamento dei lavoratori, delle imprese e degli imprenditori ai cambiamenti 6. L’invecchiamento attivo e in buona salute 7. Il rafforzamento delle istituzioni del mercato del lavoro compresa la mobilità professionale transnazionale I nuovi programmi dei Fondi Strutturali 2014 – 2020 in FVG 3 Il mondo imprenditoriale rappresentato da Confartigianato ha molti punti di forza per concorrere a questo processo, che è fra i più importanti strumenti di risposta alla crisi in atto. In particolare si può mettere in valore: - il modello culturale del lavoro autonomo nell’imprenditorialità - le esperienze di aggregazione delle nostre imprese - la competenza maturata nella gestione di strumenti finanziari - le competenze degli imprenditori artigiani per un sistema di formazione permanente veramente valido. Occorre preparare in modo nuovo le strutture associative per contribuire in maniera attiva e pienamente consapevole al disegno dei nuovi programmi regionali. Verso un nuovo Servizio Europa di Confartigianato Imprese in FVG 1 L’esigenza di una tecno-struttura di servizio per le imprese e le associazioni territoriali è emersa nel corso del progetto Rete FVG Impresa Donna realizzato da Confartigianato Imprese FVG insieme al Movimento Donne Impresa FVG. Il nuovo servizio può potenziare: la messa in valore del patrimonio di dati sulle imprese disponibile nel quadro associativo il monitoraggio delle politiche e delle buone pratiche derivabili dall’esperienza europea l’accesso a finanziamenti di interesse delle imprese l’identificazione di opportunità per il Sistema Confartigianato. Verso un nuovo Servizio Europa di Confartigianato Imprese in FVG 2 Esperienze di offerta di servizi rivolti ad ottimizzare l’accesso delle imprese alle opportunità della dimensione comunitaria sono molteplici nel mondo dell’associazionismo imprenditoriale, sia a livello nazionale che locale, ma non sono note altre iniziative rivolte a combinare insieme tali attività con la gestione originale dei dati relativi all’universo delle imprese associate. Verso un nuovo Servizio Europa di Confartigianato Imprese in FVG 3 Le nuove sfide imposte alle imprese minori dalla crisi in atto sollecitano la ricerca di soluzioni innovative capaci di razionalizzare i costi dell’attività, creare nuove fonti di valore aggiunto, affrontare fenomeni diffusi, che richiedono di essere governati in maniera più efficace quali fabbisogni di personale qualificato / formazione successione di impresa avviamento alla imprenditorialità artigiana accesso a un mercato allargato. Verso un nuovo Servizio Europa di Confartigianato Imprese in FVG 4 La Commissione Europea promuove il continuo aggiornamento delle iniziative rivolte a minimizzare gli oneri amministrativi per le micro-imprese (cfr COM (2011) 803 def. del 23 novembre 2011). L’attenzione della politica europea per i problemi della micro-impresa, dell’impresa artigiana e di quella familiare moltiplica le opportunità di dialogo con le autorità pubbliche nazionali, regionali e locali e quelle di accesso a finanziamenti dedicati. Verso un nuovo Servizio Europa di Confartigianato Imprese in FVG 5 La messa in opera del Servizio Europa può essere imperniata su competenze già presenti nel sistema associativo e su nuove risorse interne organizzate nella logica di un “centro di studi applicati”, che alimenti un quadro di riferimento allargato per gli organismi dirigenti e per le funzioni manageriali. Importanti sinergie sono possibili con: Italian Small Business in Europe - Ufficio di Bruxelles www.isbineurope.eu Confartigianato nazionale – Ufficio Studi www.confartigianato.it Confartigianato Imprese Friuli Venezia Giulia Grazie per l’attenzione! Per informazioni: [email protected] 34133 Trieste, via Coroneo 6 Tel. 0039 040 369338 Fax 0039 040 369351 Un aiuto concreto per far crescere la tua impresa