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• L’ I C r coincide con uno dei pochi passaggi della maggioranza degli Adulti
italiani nelle parrocchie.
• Largo consenso sociale sull'affidare alla Chiesa l'educazione dei figli.
Anche i meno «vicini» pensano che un'educazione religiosa per i loro figli non
guasti.
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Avvicinare, coinvolgere i genitori richiede un impegno diversificato:
 formazione e cura della fede per il gruppo di credenti militanti;
 catechesi che tenga aperti gli schemi mentali dei cosiddetti praticanti,
compito tutt'altro che facile;
 annuncio come itinerario di reiniziazione cristiana per i ricomincianti;
annuncio come P E per adulti non battezzati.
Le tappe di un possibile percorso… passare da una catechesi centrata sui figli,
a un cammino di fede per i genitori stessi
a)Dalla domanda esterna del Sacramento, accolta e valorizzata...
b)... alla scoperta di quanto è in gioco per il proprio bambino ...
c) … alla rimessa in discussione di se stessi (riapertura della ricerca di fede)
2
:
Condizione preliminare/fondamentale:
i genitori accettino di essere coinvolti
a. Trattare con la Famiglia reale, adulto reale (alcune esperienze hanno
«sopravvalutato» la famiglia, chiedendo ad essa un livello di
coinvolgimento fuori portata)
b. · Adulto e famiglia coinvolti in modo adulto ( reazioni provocate in
alcuni adulti, che hanno lasciato la comunità e hanno portato i loro figli
altrove, non sono dovute all'esigenza della richiesta, ma al modo con il
quale è fatta.
Vanno salvaguardate tre attenzioni a questo livello.
1. Presentare un progetto chiaro e motivato: non bastano le affermazioni di
principio; occorre far capire che cosa si intende fare con i figli e con i genitori, nel
concreto, apportando le motivazioni.
2. Rispettare la libertà e il coinvolgimento nella decisione. Prevedere alternative
quando si operano delle proposte libere.
3. Invitare con umanità e attenzione ai singoli casi: lo stile relazionale risulta spesso
decisivo.
passare dalla delega dell'I.C. dai catechisti ai genitori.
Non sottovalutare …
L’ Importanza di una proposta complementare: una parte del percorso continua ad essere assolta dai
catechisti, un'altra, più o meno importante, dai genitori.
Che i genitori siano contattati come adulti , per i loro bisogni personali, indipendentemente dai loro figli, con
proposte «gratuite».
Lavoro concordato tra parroco, catechisti e genitori.
3
Evangelizzare i genitori
significa:
1.Aiutarli a scoprire ciò che essi sono diventati
2.Far risaltare l'eco delle parole del Signore
3.Aiutarli a partecipare alle esperienze che i figli stanno vivendo
4.Coinvolgerli nella vita di carità e di servizio
Tenendo conto che in larga maggioranza non sono /sono poco praticanti, è necessario:
Accostare i genitori e stabilire con loro un rapporto di amicizia e di fiducia;
Ridestare il senso religioso e la necessità di percorrere un cammino di fede;
Far riscoprire loro il P A della fede e il suo significato vitale;
Fare esperienze significative di vita cristiana con gli altri, nella comunità ecclesiale;
Aiutarli a riscoprire il “vangelo del matrimonio e della famiglia” e come far diventare
"vangelo vivo" la vita coniugale e familiare;
Illuminare il loro compito educativo di "primi maestri della fede" dei figli;
Far conoscere gli itinerari di IC previsti per i figli.
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La Storia della Salvezza della famiglia
« Esodo» gli sposi , hanno lasciato la famiglia di origine, per formarne una nuova, la
loro famiglia;
«Deserto» hanno dovuto imparare a camminare insieme, ad accettarsi con i loro
limiti, a perdonarsi;
« Terra Promessa» sperimentano l’amore fedele di Dio, vivendo la fedeltà coniugale;
«Natale» ne vivono il mistero quando accolgono con amore e fiducia i figli;
«Regno di Dio» lo annunciano con la comunione e la condivisione che cercano di
realizzare nella vita di coppia e di famiglia;
«Esperienza Pasquale di Cristo» quando, vincendo il soggettivismo e la tentazione
dell’egoismo, si aprono alla condivisione e alla solidarietà reciproca;
«Pentecoste» fanno della loro casa un luogo aperto a tutti, un luogo di accoglienza, di
incontro, di dialogo con tutti;
«Eucaristia domenicale» quando fanno della loro tavola un segno di condivisione, di
partecipazione, di comunione;
«Celebrazioni liturgiche » le preparano attraverso le feste di famiglia vissute nella
fede (compleanni, anniversari, ecc.);
«Gesti di carità» testimoniano l’amore di Dio verso i poveri e la loro attenzione ai
problemi dell’ambiente;
«Parlano di Lui» annunciano l’amore di Dio quando pregano con i figli, e lo sanno
riconoscere negli avvenimenti della vita quotidiana;
«Casa del Padre» a quella volgono lo sguardo nella precarietà , limite della vita
umana, nella malattia e nella perdita dei propri cari.
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Evangelizzare con i genitori…
significa che essi adempiono il loro ministero verso i figli:
1. con la “testimonianza della vita” (FC 39)
2. attraverso il clima che riescono a creare in famiglia e con le
altre famiglie: una "atmosfera vivificata dall'amore e dalla pietà
verso Dio e verso gli uomini, che favorisce l'educazione completa
dei figli in senso personale e sociale" (FC 36).
3. avvalendosi delle risorse originali del “Vangelo della famiglia”
(FC 53), deve acquisire il metodo della condivisione: un vero e
proprio cercare insieme ed ascoltare insieme per favorire la
risposta personale di ciascuno.
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attraverso la catechesi di accompagnamento
aiutano la crescita dei figli nella vita di fede mediante un dialogo esplicito con
loro ed un intervento educativo diretto e personalizzato, rispettando i loro
tempi di maturazione;
intensificano il dialogo tra i componenti della famiglia, in modo da rendere più
naturale il "parlare di Dio", cogliendo i momenti opportuni per farlo;
 riprendono e ripropongono nel contesto familiare i contenuti della catechesi
vissuta in parrocchia, traducendoli nel linguaggio proprio della famiglia;
aiutano i figli a scoprire la loro personale vocazione;
 valorizzano in casa i segni della fede cristiana che possono contribuire a
maturare gli atteggiamenti propri della persona credente: dal crocifisso a un
quadro religioso, dal libro della Bibbia a un segno che ricorda il battesimo...;
valorizzano i gesti della fede, come il segno della croce, la preghiera prima e
dopo i pasti, le espressioni della carità, dell'ospitalità, del perdono...;
aiutano i figli ad appropriarsi del significato religioso di molte ricorrenze
familiari: anniversari di matrimonio, compleanni, ecc.
UCD - Progetto
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Quindi:
La catechesi dei genitori non è mai un fatto privato, anche quando si
svolge nell'intimità della casa; essa è sempre catechesi della comunità
ecclesiale
(cf. EN 61).
Se, da un lato, "precede, accompagna ed arricchisce ogni altra forma di
catechesi" (CT 68), dall'altro, "deve restare in intima connessione e deve
armonizzarsi con tutti gli altri servizi di evangelizzazione e di catechesi,
presenti ed operanti nella comunità ecclesiale, sia diocesana che
parrocchiale" (FC 53).
Nella comunità parrocchiale si armonizzano le varie iniziative: la
catechesi interagisce con le celebrazioni liturgiche e sacramentali, che non
si limitano ai grandi momenti dell'esistenza, ma alimentano tutta la vita.
La catechesi dei genitori è innervata nella vita ecclesiale della parrocchia.
L'una e l'altra sono interdipendenti tra loro.
Non si giunge, infatti, a capire il valore della catechesi familiare, a volerla
ed a realizzarla, se la comunità parrocchiale non si fa carico di iniziative
vivaci e costanti per la formazione permanente degli sposi e dei genitori.
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I coniugi cristiani sono i primi
responsabili di quella “introduzione”
all’esperienza del cristianesimo di
cui poi chi è beneficiario porterà in
sé il seme per tutta la vita”
CEI, Comunicare il Vangelo in un mondo che cambia, n. 52
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Con queste parole, don Walter Ruspi, già direttore dell’UCN
introduce la presentazione dell’itinerario di fede sperimentale della
diocesi di Trento.
L’ IC, che dai Vescovi italiani è stata indicata come riferimento paradigmatico per un
rinnovamento pastorale (CEI, Comunicare il Vangelo in un mondo che cambia, 2001, 59),
è un processo di trasformazione e di educazione alla fede che, per dispiegare tutta la sua
ricchezza di grazia e di partecipazione al mistero pasquale di Cristo nella vita della
Chiesa, richiede un nuovo rapporto tra la comunità e la famiglia cristiana, nella quale ogni
realtà è valorizzata per la sua ricchezza teologica e aiutata a divenire sempre più capace
di corresponsabilità.
La famiglia cristiana è “il luogo privilegiato dell’esperienza dell’amore, nonché
dell’esperienza e della trasmissione della fede … spetta dunque anzitutto alle famiglie
comunicare i primi elementi della fede ai propri figli, sin da bambini.
Non si può dimenticare la profonda secolarizzazione del tessuto cristiano da cui
scaturisce principalmente il vuoto educativo della famiglia pertanto, “ gli stessi fanciulli
battezzati hanno bisogno di essere interpellati dall’annuncio del Vangelo nel momento in
cui iniziano il loro cammino catechistico. Sempre più spesso, infatti, non si può
presupporre quasi nulla riguardo all’educazione alla fede nelle famiglie di provenienza …
questa attenzione dovrà accompagnare ancor più la catechesi dei ragazzi e dei giovani e ci
dovrà spingere a ripensare costantemente l’IC nel suo insieme e gli strumenti catechistici
che l’accompagnano”
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«Lo racconterete ai vostri figli»
L’itinerario parte dalla convinzione che per compiere un vero cammino di IC coi bambini sia
indispensabile un autentico coinvolgimento dei genitori e l'impegno fondamentale della
comunità cristiana e presenta due percorsi paralleli.
Coinvolge i Genitori in un cammino di catechesi in cui l’itinerario è proposto dalla parrocchia,
condotto dai catechisti e il ruolo dei genitori è quello di creare un’esperienza di fede fatta di
preghiera, accoglienza, dialogo, ascolto, condivisione dei valori e di scelte di vita cristiane.
L’itinerario comprende la guida per gli animatori, le schede per i Genitori e la guida per il
catechista
1. Destinatari : genitori e bambini iscritti per la prima volta alla catechesi
2. Finalità :
a) evangelizzare i genitori in occasione del cammino di IC dei figli
b) indirizzare la famiglia verso l’integrazione attiva nella parrocchia
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3. Obiettivi :
Creare un clima di accoglienza, di stima, di fiducia, di ascolto reciproco;
Aiutare a vivere la spiritualità coniugale e familiare;
Accompagnare i figli nel cammino dell’IC;
Aprirsi ad una nuova visione di Chiesa e alla missione, vivere la carità secondo i dinamismi
dell’amore coniugale e familiare;
Assumere servizi o ministeri nella comunità cristiana.
4. Metodo valorizzare il vissuto familiare, privilegiare i piccoli gruppi per favorire al meglio
la partecipazione, il confronto e lo scambio. Gli incontri sono strutturati secondo la logica del
Vedere - Giudicare – Agire – Pregare
5.Tempi : cinque anni circa con tappe in due momenti distinti.
6. Persone coinvolte:
 Animatori del gruppo: coppie di sposi per gli incontri dei genitori
 Genitori che attraverso l’esperienza del gruppo sono chiamati a diventare testimoni e quindi
catechisti dei propri figli all’interno della vita familiare
 Catechisti parrocchiali che conducono i bambini nel cammino,
 Accompagnatori del progetto: elaborano gli incontri dei genitori e dei bambini e garantiscono
la formazione dei catechisti e degli animatori
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2
Arare: Scoprire il dono e la responsabilità di essere genitori educatori i quali,
mediante il sacramento del matrimonio sono partecipi dell’amore gratuito e
personale di Dio Padre
SEMINARE: ricercare le ragioni fondamentali della fede nell’annuncio di
Gesù Cristo morto e risorto e suscitare un’adesione sincera e consapevole
alla sua persona, riconoscendo in Lui il volto santo del Padre, mediante il
dono dello Spirito Santo.
IRRIGARE : nell’adesione consapevole a Cristo Salvatore, fare esperienza di
conversione per vivere nell’amore vero nella famiglia e nella Comunità.
GERMOGLIARE : sperimentare la vita nuova in Cristo nella docilità allo Spirito
Santo
PORTARE FRUTTO : testimoniare l’accoglienza del dono dello Spirito e
l’adesione personale a Cristo con l’assunzione di servizi o ministeri per
l’edificazione della Chiesa, a favore del mondo.
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2
Itinerario parallelo/ alternativo
«Ardito" è il percorso proposto: la catechesi si svolgerà
prevalentemente a casa, in famiglia.
In parrocchia sono infatti previsti soltanto un incontro di avvio
e sei di formazione per i genitori (circa uno al mese), in cui
vengono anche consegnati gli strumenti per il lavoro da fare a
casa coi figli e altrettanti incontri con i fanciulli, come
introduzione alle varie tappe.
In famiglia avrà invece luogo tutto il percorso di catechesi che
sviluppa e approfondisce il tema avviato nell'incontro in
parrocchia. Spetterà ai genitori gestire il tutto in modo tale da
concludere la tappa prima dell'incontro parrocchiale
successivo.
Il sussidio raccoglie, in un unico volume, tutti i materiali destinati alla
formazione dei catechisti di genitori e fanciulli, ai momenti di incontro in
parrocchia, al cammino in famiglia, comprese le schede operative per i
bambini.
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“Lo racconterete ai vostri figli”
rispetto ai sacramenti prevede queste possibilità:
1. L’itinerario secondo lo stile del catecumenato
( Nota 2 CEI sull’ IC di F/R 7-14 anni, nn.53-54) prevede la celebrazione dei sacramenti della
Confermazione e dell’Eucaristia nell’ultima tappa al 5° anno, Portare frutto, nella Veglia
Pasquale.
2.



In riferimento alla Nota 2 CEI, di cui sopra, dal n. 55 ricava questa successione:
IRRIGARE la celebrazione della Riconciliazione
GERMOGLIARE celebrare l’Eucaristia
PORTARE FRUTTO celebrare la Confermazione a cui far seguire un percorso mistagogico
secondo il catechismo Vi ho chiamato amici.
3. PRIMA EVANGELIZZAZIONE: percorso del primo anno, Arare;
CATRECHESI: Seminare, Irrigare, Germogliare, Portare frutto (4 anni)
MISTAGOGIA: triennio ispirato al catechismo CEI “Vi ho chiamato amici”
1°anno: Vivere con Cristo la Storia della Salvezza
2° anno: La Chiesa, prolungamento di Cristo nella storia dell’umanità
3° anno: La vocazione: con Cristo, nello Spirito,
responsabili e protagonisti nella Chiesa e nel mondo.
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Schede genitori
Materiale consegnato:
Il percorso prevede 1 incontro di avvio, 6 incontri di formazione
mensili e 3 incontri/Celebrazione festa da vivere insieme con i
bambini.
La validità della proposta si spende sicuramente nell’incontro di
avvio:
 Prima del Progetto, illustrare quel che si intende fare durante
l’incontro
 Predisporre un gioco finalizzato alla conoscenza reciproca,
provocando e stimolando così un momento ludico,
generalmente i genitori non sono preparati a questo, magari si
aspettano un fervorino…( mi racconto, la mia famiglia, figli,
professione, tempo libero, sogni, gusti personali…)
animatori
 Aspettative, bisogni, condizioni
 CONDIVISIONE( se sono stati utilizzati dei bigliettini si potrebbero
disporre e comporre una casa)
 Presentazione del percorso: finalità, contenuti, tempi,
modalità
 Discussione finalizzata ad evidenziare i livelli di
partecipazione dei genitori
 Preghiera conclusiva.
Catechisti
UCD - Progetto
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3
Temi
1.
Essere o
diventare
genitori?
Contenuti
Obiettivi
 Il ruolo di genitori è espressione
 Scoprire l’importanza di vivere
dell’unione di coppia: si è genitori
l’essere genitori come
nel segno dell’amore e nella
esperienza di coppia
volontà di donare la vita.
 Scoprire gli atteggiamenti che
 Genitore è colui che continua a
fanno maturare l’esperienza
ridonare la vita nell’amore.
della maternità e paternità
 Individuare i comportamenti
che rafforzano l’essere coppia
dei genitori.
A proposito di …
Struttura dell’incontro:
1.Preghiera iniziale
2.Entrare in argomento: tecnica «i
volti»(piccoli gruppi)
3.Sviluppo del tema, fase
documentale
4.Riflessione (piccoli gruppi) un fiore
(corolla e petali con una scritta …
5.Confronto e impegno
6.Preghiera finale
UCD - Progetto
Non mi sento in grado di…
Rendere l’incontro un’esperienza
positiva dipende da tante piccole cose..
Non basta sapere, bisogna saper
entrare in relazione, stimolare l’aspetto
ludico senza obbligare, il clima si
costruisce insieme soprattutto se «non si
sta lì per dare risposte, piuttosto per
cercarle insieme ascoltandosi e
confrontandosi.
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2.
Genitori
alla
maniera
di Dio
 Generare è il gesto umano che si
avvicina alla creazione, l’atto che Dio ha
compiuto per suscitare la vita.
 I genitori colgono la grandezza e il
mistero di donare la vita; colgono nella
propria esperienza il mistero dello Spirito
“che è Signore e dà la vita”.
 È collaborare con Dio … è prendere in
consegna una vita affidata a loro da Dio
 Scoprire che l’essere genitori
significa collaborare al progetto
di Dio che dona la vita
 Accogliere il figlio come dono
 Scoprire gli atteggiamenti e i
comportamenti che fanno
vivere il rapporto con i figli
come atto di completa
donazione
18
3.
Genitori
e figli:
l’arte di
educarsi
 I genitori vivono con generosità e
responsabilità il loro servizio alla vita, sia
nel trasmetterla, sia riconoscendo nei
figli un prezioso dono del matrimonio,
sia assumendo e vivendo fino in fondo il
loro compito educativo.
 La capacità di educarsi; creare,
correlandosi, un alfabeto relazionale
proprio e un accordo di fondo sul
sistema dei valori in cui credono.
 Individuare i valori
fondamentali per un
progetto di vita che aiuti i
figli a crescere “in
sapienza, età e grazia”
 Ricercare ed assumere i
comportamenti necessari
per trasmettere i valori ai
figli: ascolto, lode,
correzione, autorevolezza;
 Essere capaci di fare delle
scelte comuni e coerenti
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4.
Educare con
lo stile di Dio
 Educare è “far crescere”,
fare in modo che un figlio
realizzi se stesso.
 Dio stesso dona ai genitori
una grazia pastorale, un
ministero conseguente al
sacramento ricevuto.
 Riscoprire il volto paterno di Dio, che
permette di vivere all’interno della famiglia
un’autentica relazione nella libertà,
uscendo da atteggiamenti di tipo servile:
 Impegnarsi a vivere relazioni fraterne nella
libertà, non manipolare i rapporti …
 Impegnarsi a valorizzare ogni persona della
famiglia per ciò che è, per la sua dignità e
non per ciò che ci si aspetta da lui;
 Rispettare fino in fondo la libertà come
garanzia di relazioni autentiche.
20
5.
La fede:
dono e
impegno
 Dio si è fatto vicino a noi, solidale
con noi per mezzo di Gesù Cristo.
 Egli rimane con noi quale dono
incomparabile
 La fede dei cristiani è un cammino
che conduce ad un rapporto
fiduciale e personale con Gesù che
diventa riconoscimento e
testimonianza della gratuità di Dio
nella propria vita.
 Comprendere il significato di “fede
matura”
 Verificare la propria fede: magica,
anonima, dialogale?
 Impegnarsi a rendere la propria
famiglia luogo di esperienza di
autentico rapporti con Dio e di
dialogo fraterno.
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6.
Educare
alla fede
 La fede iniziale deve maturare e farsi
piena e dicibile attraverso un cammino
per la comprensione profonda del
disegno di Dio.
 La fede diventa “fede pasquale” nel
riconoscimento che il Signore risorto è
l’inviato del Padre per la salvezza del
mondo.
 La fede nel Risorto fa nascere la
“coscienza missionaria della Chiesa”
 Riconoscere i segni della
presenza del Risorto dentro i
luoghi e le situazioni
dell’esistenza;
 Impegnarsi a far maturare la
propria fede attraverso la
comprensione delle Scritture;
 Imparare a condividere le proprie
esperienze di fede.
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Per chi vuole …
Bibliografia ragionata:
1. La verità vi farà liberi
2. Lumen Gentium
3. Gravissimum Educationis
4. Evangeli Nuntianti
5. Familiaris Consortio
6. Direttorio di Pastorale Familiare
7. Direttorio Generale della Catechesi
8. Lettera alle famiglie di Giovanni Paolo II
9. Genitori alla maniera del Padre
10. Sposarsi nel Signore
11. Sono con voi tutti i giorni
12. Gustate quanto è buono il Signore
13. Si seppe che Gesù era in casa
14. …
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