Destra e Sinistra storica, Terza Guerra di
Indipendenza, Questione Romana,
Questione Meridionale, crisi di fine secolo
 Cavour
-
muore pochi mesi dopo la
proclamazione del Regno d’Italia. Questioni
irrisolte:
Roma e Triveneto
Molteplicità di tradizioni e incomprensione
linguistica (diversi dialetti)
Problemi economici
Analfabetismo, soprattutto al sud
Epidemie di vaiolo, colera, malaria, pellagra;
mortalità infantile alta
 Due
schieramenti nel Parlamento: Destra e
Sinistra, definite poi “storiche” per
distinguerle da quelle attuali.
 Destra: liberali, portano avanti il pensiero di
Cavour (Rattazzi, Ricasoli, Sella)
 Sinistra:
democratici
e
repubblicani,
vogliono suffragio universale maschile e
decentramento amministrativo (Garibaldi,
Crispi, De Pretis)
Bettino Ricasoli, primo
successore di Cavour come
Presidente del Cosiglio dei
Ministri del Regno d’Italia.
 Governa
dal 1861 al 1876.
 Provvedimenti:
- Organizzazione statale (centralismo e non
federalismo  59 province amministrate da un
prefetto, rappresentante del Governo)
- Unificazione legislativa  Ricasoli estendo lo
Statuto Albertino
a tutta la nazione
(piemontesizzazione)
- Legge
Casati (1859): 4 anni di scuola
elementare gratuita, i primi due sono
obbligatori. Ma sono i Comuni a dover trovare
edifici e insegnanti  al sud ci sono poche
risorse  diffusa evasione dell’obbligo
scolastico

-
-
Provvedimenti:
Unificazione sistema monetario  si adotta la lira
unificazione di pesi e misure  si adotta il sistema
metrico decimale
Riforma doganale: dazi molto bassi, per inserire
l’economia italiana nel mercato europeo  favorite
le esportazione di prodotti agricoli ma penalizzate le
nascenti industrie, che non reggono la concorrenza
delle merci estere.
Pareggio del bilancio statale (tante entrate quante
sono le uscite)  aumento delle imposte indirette,
cioè quelle sui prodotti. La tassa sul macinato,
introdotta da Sella, genera rivolte, stroncate
dall’esercito.
Pagina di un vecchio
libro di scuola, che
mostra le
misure di
superficie in uso in Italia
prima dell’Unificazione
Il sud è oppresso dal Governo piemontese.
 Problemi irrisolti:
- Leva militare di 5 anni che sottrae braccia ai
lavori agricoli
- Contadini costretti a fornire giornate di lavoro
gratis ai latifondisti
- Clientelismo: scambio di favori tra latifondisti,
amministratori locali, giudici …
 1861-1865: “brigantaggio” = azioni di protesta
violenta da parte di contadini esasperati,
sostenitori dei Borboni, ecclesiastici (le leggi
piemontesi, estese in tutta Italia, contenevano
molti provvedimenti contro la Chiesa). Violenta
repressione da parte dell’esercito, con migliaia di
morti  frattura tra Nord e Sud.

Briganti nel 1862
La brigantessa Michelina Di Cesare
Amm pusat chitarr e tambur
pecchè 'sta music s'adda cagnà.
Simm brigant e facimm' paur,
e cu 'a scupett vulimm cantà.
Abbiamo posato chitarra e tamburi,
perché questa musica deve cambiare.
Siamo briganti, facciamo paura
e con il fucile vogliamo cantare.
E mò cantamm 'sta nova canzon,
tutt la gent se l'adda 'mparà.
Nuie cumbattimm pu' Rre Burbone
e 'a terra 'a nosta e nun s'adda tuccà.
E ora cantiamo questa nuova canzone,
tutta la gente la deve imparare.
Noi combattiamo per il re Borbone,
la terra è nostra e non deve essere
toccata.
Tutt e' pais d'a Basalicat
se so scetat e vonn luttà,
pure 'a Calabria mo s'è arrevotat;
e stu nemic 'o facimm tremmà.
Chi a vist 'o lup e s'è mis paur,
nun sap buon qual'è verità.
'O ver lup ca magna 'e creatur,
è 'o piemontese c'avimmà caccià.
Femmn bell ca date 'o cor,
si ò brigant vulite salvà;
nun 'o cercat, scurdatev 'o nomm;
ca chi ce fà a' uerr nun ten pietà.
Omm se nasce, brigant se more,
ma fin all'urdm avimmà sparà.
E se murimm, menat 'nu fiore
e 'na preghiera p' 'sta libertà.
Tutti i paesi della Basilicata
si sono svegliati e vogliono lottare,
pure la Calabria si è rivoltata;
e questo nemico facciamo tremare.
Chi ha visto il lupo e si è spaventato,
non sa ancora qual è la verità.
Il vero lupo che mangia i bambini
è il piemontese che dobbiamo cacciare.
Donne belle che date il cuore,
se il brigante volete salvare
non lo cercate, dimenticatene il nome;
chi ci fa guerra non ha pietà.
Uomo si nasce, brigante si muore,
ma fino all'ultimo dobbiamo sparare.
E se moriamo portate un fiore
e una preghiera per la libertà.
Canzone composta da Eugenio Bennato nel 1979 come colonna sonora di
uno sceneggiato televisivo, riprende temi e melodie popolari e incarna lo
spirito di ribellione di quelli che, con disprezzo, furono definiti “briganti”
dai piemontesi. brigante se more youtube
 1866:
guerra tra Austria e Prussia (il re di
Prussia Guglielmo I, insieme al cancelliere
Bismarck,vuole unificare la nazione tedesca
conquistando la Confederazione Germanica)
 l’Italia partecipa a fianco della Prussia, per
ottenere il Triveneto in caso di vittoria
 Sconfitte italiane a Custoza e Lissa, ma grazie
alla vittoria prussiana a Sadowa l’Italia ottiene
ugualmente il Veneto.
 Malcontento popolare per l’impreparazione
dell’esercito italiano e per la mancata
annessione di Trentino e Friuli, che restano
all’Austria (terre “irredente”, cioè non
liberate).
Battaglia di Bezzecca (Trentino): unico successo italiano,
riportato grazie a Garibaldi
 Lo
stato italiano vuole conquistare Roma, per
farla capitale.
 Tentativo
di
Garibaldi
(1862),
che
dall’Aspromonte,
in
Calabria,
voleva
raggiungere Roma  Napoleone II minaccia di
attaccare l’Italia per difendere il papa 
Urbano Rattazzi, Presidente del Consiglio,
ferma Garibaldi.
 Convenzione di Settembre tra Francia e Italia
(1864): il governo italiano sposta la capitale da
Torino a Firenze e rinuncia a Roma, in cambio
Napoleone III ritira le sue truppe dallo Stato
Pontificio.
Nuovo tentativo di Garibaldi (1867), sconfitto a
Mentana da Napoleone III.
 Guerra franco-prussiana (1870)  Napoleone III è
sconfitto a Sedan  l’esercito italiano approfitta
della disfatta francese per entrare a Roma: breccia
di Porta Pia  Roma capitale d’Italia
 Papa Pio IX si rifugia in Vaticano e non riconosce
l’autorità del governo italiano.
 “Non expedit” (1874) = “non è opportuno”  il
papa consiglia ai cattolici di non collaborare con il
governo italiano.
 Legge delle Guarentigie (=garanzie): forma di
risarcimento data al papa in cambio della conquista
del Lazio, ma Pio IX rifiuta.

1876: la Destra storica perde le elezioni, la Sinistra
storica va al potere
 Governo di Agostino Depretis.
 Provvedimenti:
- Legge Coppino (1877)  scuola elementare
gratuita obbligatoria dai 6 ai 9 anni, multe per chi
non rispetta l’obbligo. Ma al Sud molti comuni non
riescono ad organizzare un sistema scolastico
efficiente. Analfabetismo diffuso soprattutto tra le
donne.
- Riduzione e poi abolizione della tassa sul macinato
- Estensione del diritto di voto
- Politica protezionistica per tutelare le industrie
italiane dalla concorrenza straniera.

Depretis e i ministri
del suo governo nel 1876
 Nella
Sinistra convivono tendenze molto
diverse, perché vorrebbe rappresentare gli
interessi di diversi ceti sociali (industriali del
Nord, borghesia agraria del Sud, ceti popolari).
 Per far fronte a questi diversi interessi, nel
1882 Depretis chiama al governo anche
esponenti della Destra e inaugura una politica
di compromesso e di scambi di favori
(“trasformismo”).
 Questa politica non ottiene la modernizzazione
del paese, ma aumenta il divario tra “paese
legale” (quello delle leggi) e “paese reale”.
 1882:
il re Umberto I, succeduto nel 1878 a
Vittorio Emanuele II, firma la Triplice Alleanza
con Germania e Austria per contrastare la
Francia che aveva cercato di impedire la
conquista di Roma.
 Espansione coloniale in Africa per aumentare
il prestigio italiano ed espandere il mercato 
occupazione dell’Eritrea + tentativo fallito di
entrare in Abissisia, territorio dell’Impero
Etiopico (sconfitta di Dogali 1887). Il governo
italiano mira anche alla Tunisia, che è però
protettorato francese: nuovo motivo di attrito
con la Francia.
Con l’industrializzazione, nascono anche in Italia le
prime associazioni di lavoratori (Camere del
Lavoro): si ispirano alle teorie marxiste della lotta
di classe e usano lo strumento dello sciopero per
ottenere il riconoscimento dei loro diritti.
 1892: nasce a Genova il partito dei lavoratori
italiani, che diventerà poi Partito Socialista Italiano
sotto la guida di Filippo Turati.
 Nascono anche organizzazioni cattoliche ispirate ai
principi di solidarietà tra le classi sociali (società di
mutuo soccorso e casse rurali). Il leader del
movimento cattolico è don Luigi Sturzo.
 In Sicilia, artigiani, contadini e minatori creano i
Fasci Siciliani per combattere il sistema di
riscossione delle tasse.

1887: Francesco Crispi al governo.
 Conserva il potere, con qualche interruzione, per 10
anni. È Presidente del Consiglio ma anche ministro
degli Esteri e degli Interni.
 Provvedimenti:
- Politica economica protezionistica
- Eleggibilità dei sindaci nelle città più grandi (prima
erano nominati dal Governo)
- Codice Zanardelli (dal nome del ministro della
Giustizia): abolizione della pena di morte e
riconoscimento del diritto di sciopero.
- Repressione dei Fasci Siciliani e scioglimento del
Partito dei lavoratori (che però si ricostituirà col
nome di Partito Socialista Italiano nel 1895)
- Politica anticlericale  contrasto con i cattolici.

Ripresa dell’espansione coloniale: possesso
dell’Eritrea e due protettorati in Somalia.
 Pesante sconfitta ad Adua, in Etiopia ( 1896)
 Manifestazioni di dissenso in tutta Italia
 Crispi
costretto a dimettersi, l’Italia
mantiene solo il possesso dell’Eritrea.

Il cosiddetto Corno d’Africa,
teatro dei primi tentativi di
colonizzazione italiana.
Dopo la caduta del Governo Crispi, torna al potere la
Destra Storica ma si rafforzano anche i gruppi
repubblicani  svolta autoritaria di Umberto I e
degli ultimi governi del secolo.
 Manifestazioni e rivolte in seguito a una serie di
cattivi raccolti.
 Primavera 1898: il governo presieduto da Di Rudinì
ordina di reprimere una manifestazione a Milano  il
generale Bava Beccaris prende a cannonate la folla,
provocando una strage. Ma il re lo premia con una
medaglia.
 Repressione contro i socialisti (chiuso il giornale del
partito, chiamato “Avanti”).Nonostante questo, nel
1900 le elezioni vengono vinte dalla Sinistra.
 Luglio 1900: l’anarchico Gaetano Bresci, per
vendicare i morti di Milano, uccide a Monza
Umberto I  diventa re Vittorio Emanuele III.

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Dopo l`unità d`Italia