Luigi Pirandello NOVELLE "LE NOVELLE" 225 novelle totali. Raccolta organica: "Novelle per un anno" Nel 1922 il progetto era di suddividerla in 24 volumi (365 racconti), ma saranno soltanto 15. Il progetto rappresenta la volontà di interpretazione globale dell'esistenza umana. Le novelle non sono disposte in un ciclo sistematico di testi, ma con una serie di frammenti Disgregazione dell'uomo contemporaneo e del sapere. Le situazioni realistiche e paradossali sono raccontate dopo aver inquadrato generalmente l'ambiente. Poi viene definita la condizione esistenziale del personaggiomaschera. Tecnica (Verismo, Verga): Discorso indiretto libero. "Evoluzione novellistica pirandelliana" Prime novelle: (Veriste-fine '800) improvvise prese di coscienza dell'assurdità della condizione umana. Novelle della maturità: (Narrazione a tesi) egli vuole chiarire il proprio pensiero sulla vita e sugli uomini in opposizione a Verga. Ultime novelle: (Primi anni 30) Ricorrente il tema della morte e della religione; l'umorismo ha un ruolo decisivo. "LA GIARA" Scritta nel 1906, fa parte della raccolta "Novelle per un anno". Scheda riassuntiva Protagonista: Don Lolò Zirafa (avaro possidente Siciliano) Personaggi secondari: Zì Dima Luogo e tempo: Campagna siciliana Tema: Fissazione maniacale del protagonista per i beni materiali. Tempo non specificato. Trama: La giara acquistata da Don Lolò si rompe inspiegabilmente a metà, per aggiustarla si rivolge all'artigiano Zì Dima, a causa della sua sospettosità perenne il protagonista costringe l'artigiano ad effettuare una saldatura di ferro all'interno della giara, oltre al collante proposto da Zì Dima. Conclusione: Zi Dima rimane intrappolato nella giara, rifiutandosi di uscire, manda su tutte le furie Don Lolò, che con un calcio rompe il contenitore. L'avaro possidente rimane senza giara e senza risarcimento. "IL TRENO HA FISCHIATO" Pubblicata nel febbraio 1914 sul "Corriere della Sera" Scheda riassuntiva Protagonista: Belluca Personaggi secondari: Famiglia Belluca, Signor Cavaliere (capo-ufficio) Luogo e tempo: Luogo di lavoro e casa di Belluca. Tempo non specificato. Tema: Normalità e follia Trama: Belluca, padre di famiglia ed impiegato, una notte dopo aver sentito il fischio di un treno, impazzisce trascurando il lavoro in ufficio del giorno seguente. Il capo ufficio, a fine giornata, lo riprende e i due iniziano una discussione. Conclusione: Belluca viene rinchiuso in un ospizio per malati mentali, poichè non faceva altro che ripetere :" Il treno ha fischiato". "LA CARRIOLA" E' inserita dapprima nel volume E domani lunedì (1917) poi nel tredicesimo (Candelora) delle Novelle per un anno. Scheda riassuntiva Protagonista: avvocato di successo Personaggi secondari: vecchia cagna lupetta Luogo e tempo: Treno di ritorno da Perugia, casa. Tempo non specificato. Tema: opposizione vita / forma Trama: un avvocato con gravosi impegni e responsabilità prende coscienza di essere stato sempre assente dalla sua vita. Al sentimento di dissociazione ed estraneità si somma quello di ostilità verso il "se stesso" di prima. Conclusione: non c'è via d'uscita nè di vera possibilità di ribellione. Può solo sfogare la propria disperazione concedendosi un istante giornaliero di "follia" facendo fare la carriola alla cagnetta. "MALE DI LUNA" Pubblicata nel 1913 sul “Corriere della sera”, successivamente inserita nella raccolta “Novelle per un anno” Scheda riassuntiva Protagonista: Batà, uomo benestante, schivo e solitario. Personaggi secondari: Sidora, la moglie di Batà, Saro, cugino di Sidora, la madre di Sidora. Luogo e tempo: campagna della Crocca, paese vicino; lo Tema: contrasto tra forma e realtà, l'uomo indossa una maschera. spazio temporale non viene specificato. Trama: Viene narrata la storia di un poveretto, Batà, affetto da licantropia. Sidora, la giovane moglie, ignara della malattia, rimane atterrita dalla prima crisi a cui assiste in una notte di luna piena e corre sconvolta dalla madre. Questa, per convincerla a tornare dal marito, le promette, d’accordo con lui, di starle vicino in tutte le notti di luna piena, assieme al giovine cugino Saro, di cui Sidora è ancora innamorata. In tal modo le fa intravedere la possibilità di una avventura d’amore, alle spalle del marito. Conclusione: La novella si conclude con una risata di scherno attribuita alla luna, figura spaventosamente presente nei momenti culminanti dell’azione narrativa e che alla fine pareva ridesse beata e dispettosa della mancata vendetta della moglie